Diego Rivera
Biografia • La rivoluzione al muro
Diego Rivera, noto pittore e artista muralista messicano, nasce il giorno 8 dicembre 1886 a Guanajuato, città dell'omonimo stato del Messico. Il suo nome completo - come da tradizione latino americana è veramente lungo - è Diego María de la Concepción Juan Nepomuceno Estanislao de la Rivera y Barrientos Acosta y Rodríguez.
Le sue opere artistiche sono molto note per i temi sociali che affrontano e hanno conosciuto grande fama a livello dell'opinione pubblica grazie al fatto che l'esposizione avviene proprio sui muri di grandi edifici pubblici; molte di queste realizzazioni trovano spazio nel centro storico di una delle più grandi città del mondo, Città del Messico.
Spinto a appoggiato dal padre, maestro elementare, fin da piccolo Rivera dimostra particolare talento artistico, tanto da essere considerato un bambino prodigio. A soli dieci anni di età inizia a seguire delle lezioni notturne presso l'Accademia di San Carlos a Città del Messico; in questo contesto incontra e approfondisce la conoscenza di José María Velasco, noto pittore paesaggista. Nel 1905 ha diciannove anni quando riceve una borsa di studio del Ministro dell'educazione, Justo Sierra. Grazie a questo incentivo, oltre a un secondo ricevuto due anni più tardi dal governatore di Veracruz, coglie l'opportunità di volare in Spagna, a Madrid, dove entra nella scuola del maestro Eduardo Chicharro.
Fino a tutta la metà del 1916, il giovane artista messicano si sposta tra Spagna, Messico e Francia; in questo periodo ha modo di frequentare intellettuali importanti come Ramón del Valle Inclán, Alfonso Reyes, Pablo Picasso e Amedeo Modigliani; quest'ultimo realizza anche un suo ritratto. Sempre nel 1916 dalla relazione con la sua prima moglie, la pittrice russa Angelina Beloff, nasce un figlio; Angelina purtroppo morirà l'anno successivo, lasciando una profonda ferita nell'animo di Rivera.
La vita sentimentale dell'artista sarà tormentata per lunghi anni. Successivamente si lega sentimentalmente a Marie Marevna Vorobev, dalla quale nel 1919 ha una figlia, Marika Rivera Vorobev, che però l'artista non riconosce, ma che aiuterà economicamente.
Fra il 1920 e 1921 viaggia in Italia dove ha modo di visitare Roma, Firenze e Ravenna accumulando numerosi appunti tra bozzetti e schizzi.
Nel 1922 il pittore si iscrive al Partito Comunista Messicano e inizia a realizzare i suoi murales negli edifici pubblici di Città del Messico. Sposa poi Lupe Marín che gli da due figlie: Lupe, nata nel 1925 e Ruth, nel 1926. Nel 1927 il secondo matrimonio naufraga e divorzia; nello stesso anno è inoltre invitato in Unione Sovietica per i festeggiamenti che celebrano il decimo anniversario della Rivoluzione russa. Due anni più tardi - è il 1929 - si unisce in matrimonio per la terza volta: la nuova moglie è Frida Kahlo, artista e pittrice nota a livello mondiale.
Per tornare all'analisi artistica dell'opera di Diego Rivera, va sottolineato il valore sociale dei suoi soggetti raffigurati, che sono spesso persone umili posizionate in uno scenario politico. Nel contempo l'autore cogli spesso l'occasione di criticare la chiesa e il clero, opposto ideologicamente alle idee comuniste che appoggia. Le scene da lui dipinte raccontano anche le vicende dei peones, il suo popolo, e della loro schiavitù. L'artista affronta anche temi remoti, andando alle origini delle antiche civiltà azteca, zapoteca, totonaca e huasteca.
La dedizione di Rivera al suo lavoro è totale, tanto che è solito rimanere sui ponteggi anche per lunghi giorni consecutivi, mangiando e dormendo sopra di essi.
Con altri artisti come José Clemente Orozco, David Alfaro Siqueiros e Rufino Tamayo, Rivera sperimenta la pittura di grandi affreschi murali utilizzando colori vivi e adottando uno stile molto semplificato, spesso ritraendo scene della rivoluzione messicana risalente all'inizio del secolo.
Tra i suoi affreschi più emblematici ci sono quelli del Palazzo nazionale a Città del Messico e quelli della scuola nazionale d'agricoltura a Chapingo.
Anche gli Stati Uniti sono un luogo che ospita numerosi suoi lavori: qui le tematiche legate all'ideologia comunista non mancano di innescare forti polemiche da parte della critica e dei giornali. Accade in modo particolare con un'opera murale presso il Rockefeller Center di New York, in cui viene raffigurato Lenin; il mural in seguito sarà distrutto. Tra le conseguenze di queste polemiche c'è anche l'annullamento della commissione per gli affreschi destinati alla fiera internazionale di Chicago.
Nel 1936 Rivera appoggia la richiesta di asilo in Messico del politico e rivoluzionario russo Leon Trotsky: l'asilo politico viene concesso l'anno successivo. Durante il 1939 prende le distanze dal dissidente russo; nello stesso anno divorzia dalla moglie Frida Kahlo, per poi risposarla l'anno seguente.
Nel 1950 illustra il Canto General di Pablo Neruda. Cinque anni più tardi, dopo la morte della moglie, si unisce in matrimonio per la quarta volta: l'ultima moglie è Emma Hurtado. Scegli poi di recarsi in Unione Sovietica per un intervento chirurgico.
Diego Rivero muore il 24 novembre 1957 a Città del Messico, poco prima di compiere 71 anni. Contravvenendo alle sue ultime volontà, i suoi resti vengono collocati nella "Rotonda degli uomini illustri" (Rotonda de las Personas Ilustres), presente nel cimitero civile di Panteón de Dolores, a Città del Messico.
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