Ultimi commenti alle biografie

Venerdì 9 maggio 2025 12:46:28 Per: Pier Silvio Berlusconi

La ringrazio anticipatamente. ho visto che ha chiuso the coupe. e ho letto che ha donato la somma a un ospedale. grazie infinite, non avevo dubbi su di lei ha dimostrato di essere un uomo di cuore come il suo papà. grazie. P. S ho un brutto ricordo di quando ero ragazzina. in un incidente ho perso la mia mamma, e mi hanno ricoverata proprio al gaslini.. mia madre aveva 33 anni io 13 anni... grazie signor berlusconi.

Da: Anna Maria Coniglio

Lunedì 5 maggio 2025 21:31:22 Per: Milena Gabanelli

Gentilissima dottoressa, mi piacerebbe lei potesse dare uno sguardo a questo libro, scritto dal sottoscritto, con la puntuale prefazione di Franco Gabrielli, già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Governo Draghi, e Capo della Polizia. Per ogni sua opportuna conoscenza, le invio il link. Il libro è gia stato pubblicato e disponibile nei giorni scorsi sulla piattaforma youcanprint e anche su varie piattaforme on line, fra cui Amazon, Kindle, Feltrinelli ecc. Sono certo potrebbe interessarle. Qui di seguito una presentazione.

Con la puntuale prefazione di Franco Gabrielli, già Capo della Polizia
e Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel Governo Draghi, il
libro riflette sul vero senso della Politica di oggi, anche in
comparazione con quella di ieri, grazie alla diretta esperienza
dell’autore, che l’ha attraversata per quarant’anni: tanto quanto è
durata la sua carriera, senza mai cedere a compromessi o servirsene ma
solo rispettandola come civil servant.
Ne emerge il racconto di una metamorfosi della Politica e dei
Politici, ma… al contrario.

Egli denuncia con forza la persistenza della politica delle
raccomandazioni e del clientelismo, l’aggressività del linguaggio
pubblico, gli slogan vuoti, le promesse non mantenute — elementi
divenuti, purtroppo, la cifra dominante della comunicazione politica
odierna — e la strumentalizzazione delle Forze di Polizia e della Magistratura.

Ex Prefetto e già Questore di Roma, Catania, Foggia e altre
province, l’autore non fa sconti e offre riflessioni profonde a chi ha
il desiderio di leggerle: il suo libro è un grido di dolore, ma anche
di speranza. Rivolto soprattutto ai giovani.

Affronta anche i temi della Sanità e della Scuola, elogiando medici e
docenti spesso lasciati soli, senza il necessario supporto da parte di
una Politica sempre più assente su questi fronti.

E non risparmia critiche, talvolta impietose, ai media e alla stampa,
che — come la Politica — sembrano aver smarrito il senso del loro
ruolo: essere al servizio del cittadino, con onestà intellettuale e
senza condizionamenti.

Per chi cerca risposte. Per chi crede ancora nei giovani. Un inno alla
meritocrazia e all’impegno.

Se ritiene di voler spendere un po del suo tempo per leggerlo me lo
faccia sapere.
Cordialmente

Link:

ht ts: //amzn. eu/d/fvsfv8j

Da: Mario Della Cioppa

Lunedì 5 maggio 2025 21:18:11 Per: Pier Silvio Berlusconi

BUONA SERA, mi permetto di fare una critica al sign persilvio, in merito al programma the coupe. signor silvio, perché non fare una selezione di gente comune povera, onesta? anzichè mettere protagonisti che comunque sono dei fortunati, insomma nn muoiono di fame, in più hanno alle spalle personaggi ricchi. credo che sarebbe stato un successo eclatante, chiunque avrebbe visto il programma. 1 milione di euro potevano aiutare una famiglia bisognosa, non crede? sarebbe stasto un gesto nobile. magari inserendo nel programma che la coppia vincente poteva donare qualcosa a una 2 coppia meritevole. predicate bene e razzolate male, infatti è un slop colossale. in futuro potrebbe essere un ottima idea per tenere milioni di persone incollate su canale 5. ci pensi... grazie

Da: Anna Maria Coniglio

Domenica 4 maggio 2025 14:13:49 Per: Roberto Saviano

Ho letto la Sua intervista ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera, dove Lei si rimprovera il prezzo che la Sua famiglia ha dovuto pagare per le Sue denunce. Nell'esprimerLe solidarietà vorrei indicare a Lei e a tutti i commentatori politici in opposizione a qualsiasi malaffare, sia politico che di criminalità comune od organizzata, che esiste una strada che può riportarci a vivere in un Paese normale. Investe la forma attuale di esercizio del nostro diritto di voto, riportandolo nella nostra esclusiva proprietà e abbandonando ogni delega rappresentativa. Mi sto facendo promotore, nel mio comune di residenza e delle amministrative, di un movimento che ho denominato: DEMOCRAZIA DELLE SOLUZIONI NELLA CONCORDIA. Una Democrazia diretta che metta al bando ogni opportunismo politico e che guardi solo al cittadino nei suoi bisogni e ad operare per le relative soluzioni. Spero possa leggere questo mio messaggio e di poterLa, così, informare più in dettaglio. Le auguro ogni bene, La saluto nella la convinzione che il Suo operato e i Suoi scritti hanno avuto un grande valore per il bene comune. Giuseppe Tuzio

Da: Giuseppe Tuzio

Venerdì 2 maggio 2025 14:47:41 Per: Sfera Ebbasta

Ciao Sfera Ebbasta sono Milena la mamma di Mariachiara (14 anni) una tua fan che ti adora ed è riuscita a far ascolatre la tutte le tue al custode del campo di calcio dove si allena è una calciatrice.. Ho comprato i biglietti per il tuo primo concerto allo Stadio Maradona, io sono di rogine napoletane emigrata al Nord, come regalo a sorpresa Partiremo da Brescia per partecipare al tuo concerto. Poresti per cortesia quel giorno fare i saluti a mia figlia Mariachiara e autografare magletta ecc che sicuramente acquisterà quel giorno. Sicuramente riceverai tanti messaggi di questo genere ma spero che tu possa aiutarmi a completare il pacchetto regalo per la tua fan che farà 700KM per venirti a vedere. Attendo una tua risposta positiva o negativa.

Da: Milena

Mercoledì 30 aprile 2025 19:53:24 Per: Tommaso Eletti

Ma chi è? E, anche dopo essermi informato, era proprio indispensabile metterlo tra i nati del giorno? Mah..

Da: Etn

Martedì 29 aprile 2025 12:31:59 Per: Antonello Piroso

Ti seguo dal tuo esordio nella trasmissione del mattino di Virgin 2017, 2018 non ricordo. Spesso faccio riascoltare i tuoi interventi ai miei figli, come monito. Ho sperato in questi giorni che parlassi dell'episodio del fisioterapista del Lecce Fiorita deceduto mentre era in ritro con la squadra, da leccese, più che da tifosa, sono stata turbata dalla totale mancanza di umanità della legge degli interessi in gioco, davanti ai quali nulla si puòfermare, figurarsi una partita di calcio. Ma la storia ne è piena di questi episodi ho ancora negli occhi di ragazzina le immagini della tragedia dell'heysel. Sarà che noi salentini, abituati come siamo a mettere il cuore davanti a tutto, pensiamo che sia così per tutti e rimaniamo profondamente amareggiati quando ci scontriamo con la realtà. Grazie per lo sprint che dai alle mie giornate, grazie soprattutto per le ingiustizie che ogni giorno denunci a cui nel mio piccolo cerco di dare eco. Questo mi sembrava proprio un delle tante storture della nostra società che quotidianamente metti sotto la lente di ingrandimento. Ti ringrazio se vorrai spendere una parola.

Da: Consuelo

Martedì 29 aprile 2025 11:16:50 Per: Lilli Gruber

IL capitalismo illiberale produce sempre scarti umani a milioni
e i poveri con la loro infelicità sono presenti in tutte le Nazioni.
I poveri non hanno un domani, vivono con stenti alla giornata.
La loro vita è triste, precaria, di varie sofferenze disseminata.
I loro letti sono spesso i cartoni, le coperte le stelle e la luna,
sincera accoglienza da pochi volontari, più spesso nessuna.
Un Papa era arrivato da lontano per inaugurare un nuovo corso,
sentendo propri fratelli i poveri e prodigandosi in loro soccorso.
Nella Sua bara ha voluto sobrietà, le Sue scarpe consumate
che Lo avevano portato tra la gente, nelle Sue camminate. -
Era venuto per gli ultimi della terra sempre disprezzati e scartati,
per gli innumerevoli migranti che da tanti “politici”sono rifiutati.
Con l’esempio ha cercato di smuovere indifferenza, distrazione,
avendo da cristiano una priorità: i poveri e la loro umiliazione.
Pareva che san Francesco d’Assisi in vita fosse tornato,
perché nell’animo di papa Francesco Lo si vedeva rinato.
Francesco è stato un Papa diverso, di certo “rivoluzionario”
nel senso che ha offerto uno stile nuovo, non da “seminario”.
Le Sue innovazioni sono state dettate da umanità e umiltà:
“chi sono io per giudicare”ha detto senza alcuna difficoltà
e ha valutato e difeso il ruolo della donna e la sua missione,
sapendo di non trovare nel Vaticano alcuna condivisione.
Ha condannato la guerra, ogni violenza e discriminazione,
ha pregato per la pace senza ottenere alcuna attenzione.
Al funerale ho provato rabbia per l’ipocrisia di tanti “potenti”
che alle Sue varie critiche, ai Suoi appelli risultarono assenti,
mentre migliaia di non credenti Lo hanno tanto amato,
perché pace, fraternità e amore ha sempre predicato.
.
Pasquino, maggio 2025

Da: Pasquino

Martedì 29 aprile 2025 09:34:05 Per: Adriano Celentano

Buongiorno, vorrei chiedere all illustrissimo Adriano, se aveva da giovane una bici da corsa che usava per andare a lavorare in una bottega di meccanico ciclista in viale Zara a Milano? Io sono in possesso di questa bicicletta, grazie cordiali saluti Romano Ioris

Da: Romano

Venerdì 25 aprile 2025 18:51:08 Per: Barbara Palombelli

Buongiorno, chiedo scusa per il disturbo vi creo. Premetto che non cerco compassione, ma avrei il desiderio che voi riuscite a portare alla luce, a dare voce, a chi come me vive nel buio totale a causa di patologie psichiatriche... perché chi come me viene considerato "pazzo". Noi non siamo "pazzi", siamo persone come tutte, solo che, chissà per quale motivo, viviamo nel buio delle nostre giornate. Quando si entra in questo mondo, si impara che si può parlare con estrema naturalezza solo a rare persone.
Molti non capisco ciò che vuoi trasmettere a loro; non per mancanza di perspicacia ma per un semplice e reale disinteresse. Da quando sono in questo mondo ho imparato che molti fanno finta di ascoltarti limitandosi a piccoli cenni con la testa accompagnati da sguardi persi nel vuoto, e allora, solo allora, capisci quanto è importantescegliere con parsimonia quelle rare persone a cui aprire il proprio cuore. come voi. Sono diventata troppo brava a nascondere ciò che provo, ma lo so che non fa bene, fa male. Nascondo tanti pensieri, paure che non ricordo nemmeno più dove le ho messe. Mi racconto di essere solo stanca, a volte l'abitudine, la gentilezza, la fiducia, mi hanno fatto chiudere un occhio su cosa ci fa soffrire, qualche cosa che sul momento lascio correre, facendo finta di niente e mi tengo per me tutto quello che ho dentro, mi bruciava lo stomaco, momenti passati a frignare i denti e la testa che si surriscalda come una pentola a pressione... in questi momenti cerco di buttare giù questi momenti brutti e la tensione, come se fosse un antibiotico dal gusto orribile, ma quello non è un antibiotico, è un veleno che se continuo a bere rischio di avvelenare me stessa.
Chiudere un occhio può farmi star bene una volta, ma se diventa un abitudine può rovinate molte più cose che già sono macerie, come il tempo e la vita... quella vita che non ho più da più di due anni. Certo, non posso costringere gli altri a cambiare, ma devo trovare la forza per farlo, per essere vista una persona normale solo persa in me stessa. Questo buio mi impedisce di scegliere a chi è a cosa voglio dedicarmi. E allora mi devo svegliare e trovare la forza quando una persona non sta dando valore al mio silenzio, al mio dolore... è meglio lasciarle andare, anche se non ci sarà il bisogno di farlo, perché se ne andranno da sole al minimo problema... e così sei più solo che mai.
Cerco di aprire gli occhi, non mi vogliono. Nessuno mi vuole ascoltare e non mi ascoltano nemmeno se urlo dal dolore. Talvolta la mia vita mi sembra troppo lunga e troppo breve allo stesso tempo, mi sembra di aver vissuto un'eternità, eppure è come se il tempo non fosse passato affatto.
Come disse Amy Winehouse: " il dolore ti rompe in mille pezzi e ti ricompone a suo piacimento rendendoti una persona totalmente diversa da quella che eri".
Niente di più vero. Mi è stato chiesto come faccio a restare in piedi mentre tutto attorno a me crolla e come faccio a far finta di niente mentre dentro di me tutto brucia... le persone si rendono conto che io non rido, che non è uno scherzo e che c'è la stai mettendo tutta, mentre tutti erano girati a guardare altrove... io strisciavo, io striscio.
Mentre la paura mi mozza il respiro appena mi sveglio, con una mano mi asciugo gli occhi e scendo in campo, ogni volta che pensato di non farcela, che ho pensato di arrendermi, c'è stato un piccolo, minuscolo attimo sospeso che precede il " dopo " che mi ha spinto indietro fra le braccia di chi, nonostante tutto ti ama ancora e ancora crede in te.
Un giorno, non so quando, qualcuno mi chiederà come ho fatto e io risponderò che non ho fatto niente e che è stato solo amore per me stessa... cosa che ora non ho.
La depressione non è solo avere problemi a respirare, la depressione è svegliarsi alle 3 del mattino da un brutto sogno perché il cuore batte fortissimo. La depressione esplode senza motivo. La depressione è stressarsi per cose che possono o non possono essere reali. La depressione è il tuo umore incontrollabile, che cambia in pochi minuti. La depressione è un tremito incontrollabile. La depressione è pianto, lacrime vere e dolorose.
La depressione è nausea. La depressione è paralizzante. La depressione è oscura. La depressione è dover inventare una scusa dopo un attacco comportamentale. La depressione è paura e preoccupazione. La depressione è fisicamente ed emotivamente estenuante. La depressione è un sacco di cose che non vanno... e non lo so. È incredibile come il dolore della psiche non venga capito. Se ti becchi una pallottola o una scheggia si mettono subito tutti a strillare, se ti rompo una gamba te la ingessano. Se hai il cuore a pezzi e sei così disperato che non ti riesce ad aprir bocca, invece, non se ne accorgono nemmeno. Eppure le malattie psichiatriche, quelle che ti uccidono l'anima, è una malattia molto più grave della gamba rotta, le malattie psichiatriche sono assai più profonde e pericolose.
Alcuni hanno la capacità di resistere alle difficoltà, ai momenti difficili, quelli dove tutto è buio, questi momenti vengono usati come trampolino di lancio verso una nuova felicità... resilienza. Io voglio diventare questo. Desidero essere una persona resilienza, ho voglia di rinascere come una fenice, dalle ceneri che sono rimaste di me. Quanti terremoti privati vivo con epicentro nel cuore e nel cervello... troppi e non li reggo più, quando un cuore sopravvive a certi dolori, l'anima va in pezzi. Impossibile da ricomporre perché il danno è troppo vasto, i suoi frammenti vagano eternamente tra passato e presente... non sarò mai più quella di una volta. So che questo periodo mi sta mettendo alla prova, la mia pazienza è al limite. Lo so vorrei dormire per tutto il tempo, non voglio interagire con l'esterno, voglio rimanere chiusa dentro di me per difendermi dagli uragani che mi circondano, che mi agitano, poi, non so come, mi entrano dentro, tanto da farmi piangere. Le mie emozioni sono amplificate, viaggio nell'apatia e nella depressione per andare sempre più giù, sono stanca, troppo stanca persino di fare le cose più semplici. I piccoli gesti quotidiani richiedono uno sforzo enorme. Tutto sembra richiedere più energia di quanta io ne abbia, e vorrei riposare, solo quello, mi sento sempre più sola e isolata. Abbozzo un sorriso per far sembrare che tutto vada bene, per non dare giustificazioni. Dentro ho tempeste che nessuno può capire.
Sono andata in mille pezzi semplicemente perché sta uscendo ciò che ho dentro, quante maschere devo usare... oramai non so più chi sono. Sono passati due anni da quando mi hanno diagnosticato la depressione, da quando mi ammalai di paura, e la mia vita cambiò per sempre. Da quel momento in poi, il tempo inizia a scorrere in modo diverso e niente non è più come prima, mi sento violentata nel corpo e nell'animo, come se qualcuno o qualcosa mi fosse entrato dentro prendendo possesso della mia felicità, dei miei sogni, dei miei pensieri, della mia vita.
La confusione che si prova è quella di chi non sa più da dove ripartire, non esistono più punti di riferimento, ogni cosa fa un rumore assordante, a partire dal silenzio, non è facile da spiegare e non è facile da capire...
Forse non ho più vie d'uscita, non so come sia potuto succedere, ma ho toccato il fondo... sono impotente e mi mancano le forze per risalire. Il fondale non è limpido e questo mi fa paura, non riesco ad emergere... non è facile ma un giorno... spero di poter dire " è stata dura ma ce l'ho fatta". Pochi si sono accorti che io ormai non ci sono più, ascolto, " vivo", ma non ci sono più. La depressione non ha un nome, né dei precisi segnali che anticipino il suo arrivo. Giunge quando meno te lo aspetti e ti consuma come tra le peggiori delle malattie. Nasce da un senso di colpa profondo che ti senti dentro di te e che si radica in maniera inspiegabile, prima nel tuo petto, poi nella tua testa e in fine penetra come gelo nelle ossa. Ci sono giorni buoni che si alternano a giorni pessimi, in cui nella tua mente ti chiedi perché ancora sei qui e se I tuoi problemi cesseranno mai di esistere, ti rendi conto di essere sola e di piangere senza nessun motivo. Quell'esserci senza mai davvero esserci... spero che un giorno la vecchia me tornerà. In media una persona vive 27375 giorni, e ciò che avremmo con un po di fortuna, 27375 giorni... una volta non mi sembra affatto un sacco di tempo, ma d'altra parte quanti sono i giorni che ci ricordiamo davvero? Ma tutto può cambiare... in un giorno, in un istante, e quello che manca diventa molto chiaro. Una vita intera può essere una serie di giorni dimenticati, se non sei felice cambia, cambia marcia, mettiti in gioco...
Il dopo non è garantito. La vita non è fatta per essere vissuta dopo. Bisogna sempre cercare I momenti, una risata, un bacio, un sapore, un ballo...
È stato questo il mio regalo per voi, molti mi hanno ricordato di cogliere i momenti ogni giorno, perché se troviamo quei momenti... i giorni non svaniranno mai. In quei momenti, trovi te stesso.
Io non avrò quei 27375 giorni felici perché la vecchia Elena non ci sarà più.
Per favore ricordatevi di noi invisibili, chiamati " pazzi", perché noi siamo persone come voi.
E se potete condividere il messaggio per aiutarci a togliere questo stigma che ci hanno stigma che ci hanno messo.

Da: Elena