Ultimi commenti alle biografie - pagina 1330
Mercoledì 3 marzo 2021 17:34:22
Per: Guido Bertolaso
"Si può fare molto di più rispetto a quello che già facciamo", ho appena letto le sue parole. Confermo. Si può fare, su tutti i fronti. Sono una docente di scuola secondaria di secondo grado, residente in Veneto (Rovigo), ma quest'anno in servizio nella città metropolitana di Bologna, che raggiungo ogni giorno come pendolare.
A Rovigo non posso vaccinarmi perchè tassativamente in Veneto vaccinano solo in base alla sede di servizio e non alla residenza. Meno che mai potrei vaccinarmi in Emilia (che dovrei raggiungere, con un viaggio, adesso che è zona rossa, in cui vaccinano solo i docenti residenti o domiciliati. ).
Non credo di essere l'unico caso sul territorio nazionale a in questa situazione. Ogni regione ha adottato regole a suo modo, e le conseguenze sono che numerosi docenti si trovano "esclusi" dalla campagna vaccinale. Nell'indifferenza generale, ma in mezzo a "si può fare di più" che ogni giorno il TG ripete, ma nessuno pensa a come fare questo qualcosa di più. Qui non è questione di dosi che mancano.
Non sarebbe il caso di uscire da questa ridicola burocrazia intrappolante e permettere ai docenti di vaccinarsi nella regione di residenza o in alternativa in quella di servizio, senza tante difficoltà? Il problema è che le Regioni stanno facendo i calcoli esatti delle dosi disponibili ed hanno paletti estremamente rigidi, senza vedere quanti docenti restano esclusi da un diritto così importante in questo momento. La regione Veneto aspetta chiaramente un provvedimento nazionale, così mi hanno scritto. Eppure giorni fa avevo letto che ogni regione avrebbe vaccinato i suoi docenti residenti, forse alcune lo fanno, ma non tutte
Grazie e saluti, Lorella Calzolari (Rovigo)
Da: Lorella Calzolari
Mercoledì 3 marzo 2021 17:25:35
Per: Gaia Gozzi
Ciao Gaia!
Io mi chiamo Eva, conoscevo bene il tuo nonno Claudio. Mio compagno Silvio era di Buzzoletto (Viadana) ., era amico di Tuo nonno, lavoravano insieme, ed erano appassionati di caccia.
Siamo stati ospiti a casa sua in campagna.
Siamo stati insieme a caccia in Polonia.
Ti scrivo perché tuo nonno raccontava di Te,
Io ho un figlio di 24 anni, appassionato di musica, così ti ho visto in TV.
Cara Gaia, ti auguriamo di vincere a Sanremo,
Bona 🍀
Da: Ewa Guminska
Mercoledì 3 marzo 2021 15:53:38
Per: Beppe Grillo
[Conte no!!!]
Ciao beppe.. sei un grande e ti stimo moltissimo, però non vedo conte per portare avanti i 5 stelle.
pensavo che conte potesse dare molto di più al governo, ma si capisce che ha fatto del suo meglio circondandosi da centinaia di esperti che non hanno risolto quasi niente in questa pandemia.
ha dato i carichi a persone come arcuri che sappiamo tutti i casini che ha combinato e a speranza che si è ciecondato da altri i capaci che ci stanno ancora oggi portando nel caos.
quindi per me conte non è affidabile in politica e come strategia ancora meno. un saluto.
rosario gallo
Da: Rosario Gallo
Mercoledì 3 marzo 2021 15:05:08
Per: Rosario Fiorello
[Sorpresa Lukaku]
Buonasera Fiorello,
a seguito della partecipazione di Zlatan Ibrahimovjc al Festival vorrei suggerirti la possibilità di un invito a sorpresa, per Ibra, del giocatore dell'Inter Lukaku, magari nella serata di venerdì visto l'impegno in partita di quest'ultimo di giovedì sera.
Sono interista da sempre, come te e Amadeus, penso possa essere una bella sorpresa e un modo anche di riappacificare i due rivali dopo la brutta serata del recente derby davanti a tutti i loro tifosi.
Spero sua possibile!
Un caro saluto, complimenti per il Festival, sei un grandissimo e grazie per lo spazio.
Aurelio (un catanese come te)
Da: Aurelio
Mercoledì 3 marzo 2021 14:38:03
Per: Roberto Speranza
[SOS vaccino anti covid]
Ho 70 anni e come tante persone anziane sono rinchiusa in casa da un anno ora che speravo nel vaccino non siete in grado di procurarlo come invece hanno fatto tanti altri paesi non voglio più vivere nella paura faccia qualcosa !!!
Da: Laura Bagnoli
Mercoledì 3 marzo 2021 14:19:45
Per: Bianca Berlinguer
Il molise è in ginocchio! amministratori incapaci di affrontare la pandemia.
Da: Rita Farricelli
Mercoledì 3 marzo 2021 14:16:51
Per: Alberto Angela
Gentile Dott. Angela, buon giorno.
Prima di tutto, desidero congratularmi con Lei per le Sue e sempre molto interessanti trasmissioni e che purtroppo non sempre posso seguire.
Sarei lieta di sapere se Lei abbia già trattato dell’Impero Romano nella Dacia dell’imperatore Traiano. E’ probabile che io abbia perso questa Sua trasmissione e se già trasmessa, potrei sapere in quale data, cortesemente? La ringrazio.
Le spiego il motivo di questa domanda.
Mi sono chiesta più volte perché i Polacchi chiamino l’Italia Włochy e quale sia l’origine appunto del nome slavo, e indipendentemente da questo perché non ne abbia similmente conservato il nome “Italia” come in altre lingue europee che ne offrono una traduzione più comune. Per esempio in Germania e Svezia: Italien; in Italia e Spagna: Italia; e via via Italie, Italy.
Una prima spiegazione, ricevuta, ha fatto unicamente riferimento ai pastori valacchi e alle loro migrazioni (presumo più interne ai territori del Danubio o comunque all’interno dei confini dei territori dell’Est, dato che sembra che i Valacchi non siano mai giunti in Italia.
In caso contrario, chiedo di scusare la mia impreparazione.). Pur riconoscendomi digiuna in materia, non sono riuscita ad accontentarmi di questo primo elemento.
Piuttosto, mi è parso anche pertinente prendere come riferimento il Regno della Dacia Romana che comprendeva il territorio della Romania (ex Valacchia) e per questo potrei, forse, pensare che attraverso queste storiche conquiste, l’Italia e gli italiani abbiano acquisito il nome di Włochy (Italia) e Włoch (Italiano), attribuiti localmente con ogni probabilità dopo l’arrivo dell’imperatore Traiano, a seguito di due brillanti campagne 101 – 102 e 105 -107. (Lo suppongo non potendo esserne certa, proprio perché non sono affatto preparata in materia.) [Inoltre, sotto il dominio romano, la capitale della Dacia aveva assunto il nome Ulpia Traiana Sarmizegetusa. ] Si cita anche il sec. XVIII, quando si ebbe un ritorno del nome Dacia che riuniva i principati di Valacchia e Moldavia.
Pur avendo qualche elemento in più, fornito dal testo polacco del Centro Culturale Nazionale di Varsavia, ho notato che dei territori occupati dai Romani non si menziona nulla, e neppure a proposito di Valachia (dal latino) e così (storicamente) chiamata dagli stessi Rumeni. Non si parla neppure della contesa tra Polacchi e Ungheresi, interessati a questa regione storica della Romania (XIII sec.). Nello specifico, si parla di diverse etnie che hanno abitato la Valacchia.
Sarei davvero lieta di poterne sapere di più, nella certezza che Lei come ricercatore, sicuramente potrebbe fornire più dati.
La ringrazio sin d’ora per la cortese attenzione e nella speranza che Lei possa fornirmi qualche suggerimento, porgo i più cordiali saluti, rinnovando le mie congratulazioni per le Sue trasmissioni sempre molto interessanti.
Giuliana Piazza
P. s.: allego per correttezza, la documentazione del Narodowe Centrum Kultury di Varsavia: www. nck. pl (Centro Nazionale di Cultura), in lingua polacca e la relativa traduzione in italiano che ho curato personalmente, salvo errori e/o omissioni.
Il lockdown 2020 non mi ha permesso di spostarmi né in Italia né in Polonia per approfondire questo argomento presso ambienti appropriati come Biblioteche, Musei, ecc.. Avevo anche pensato di mettermi in contatto con il Museo all’aperto della Valacchia Rožnov pod Radhoštěm, Czechia, dove potrebbe esserci qualche riferimento in tal senso.
https: //nck. pl/proje kty-kul turalne/proje kty/ojcz ysty-doda j-do-ulubiony ch/ciekawost ki-jezykowe/dlaczego-wloc hy-a-ni e-it alia - Kategorie: etymologia, miejsca
PERCHE’ WŁOCHY E NON ITALIA?
Il nome dell’abitante del paese (Italia) – WŁOCH (Italiano) – una volta aveva la forma del N. pl. (Nominativo plurale) Włoszy (Italiani), e non come oggi: Włosi (Italiani).
La forma WŁOCHY (Italia) è la forma antica dell’accusativo del plurale stesso.
La stessa forma WŁOCH (Italiano) era il risultato del cambiamento della forma (oggi già inesistente) Wołch. (Wołoch abitante della Valacchia.)
Nella gran parte delle lingue è in uso il nome Italia, adottato il più delle volte direttamente dal latino o più tardi dall’italiano.
Perchè i nostri antenati non hanno adottato il nome Italia? A questa domanda non possiamo rispondere con certezza al cento per cento.
La forma e la costruzione del nome Włochy indica però che, i nostri antenati pensarono anche a due popoli diversi: Włochów (da Włoch) e Wołochów (allo stesso tempo è necessario osservare che l’ultimo nome, nel corso della storia, cambiò più di una volta il proprio campo semantico, con riferimento ai differenti popoli).
E’ anche possibile che con il nome Wołch i nostri antenati chiamassero anticamente ogni rappresentante delle lingue romanze, anche celtiche – come Niemcy (Germania) (o piuttosto: Germanie), la quale con il nome Walh definiva tutti quelli che usavano la lingua celtica, e più tardi anche la lingua romanza.
E’ abbastanza probabile che noi si abbia adottato il nome e il suo campo (semantico) proprio dai nostri vicini dell’ovest, e lo si abbia convertito conformandolo ai sistemi fonetici slavi, e che più tardi, questo nome sia passato da noi agli Ungheresi, che lo hanno adottato distinguendo però Włocha, Italian (Olasz in ungherese) da Wołocha, Valacco, (Oláh in ungherese). (Wołoch: abitante della Valacchia), e che per Włochy (Italia), dicano Olaszország (Italia, in ungherese).
1 Włocha, in polacco. è sia il genitivo sia l’accusativo del maschile personale Włoch (Italiano). Nel riportare la parola in lingua polacca, mantengo il caso declinato all’’accusativo: Włocha. Pertanto, non è da considerarsi come definizione aggiuntiva a quelle menzionate nel testo, ma come declinazione del nome Włoch, l’abitante del Paese. Idem per Wołocha (Valacco: Wołoch abitante della Valacchia).
Ojczysty – dodaj do ulubionych / Ciekawostki językowe
DLACZEGO WŁOCHY, A NIE
ITALIA?
Nazwa mieszkańca kraju – WŁOCH – miała
kiedyś formę M. l. mn. o postaci Włoszy, a nie
jak dziś: Włosi. Forma WŁOCHY to dawny
biernik owej formy liczby mnogiej. Sama forma
WŁOCH powstała jako wynik przestawki
w formie (dziś już nieistniejącej) *Wołch.
W znacznej części języków funkcjonuje nazwa
Italia, przejęta najczęściej bezpośrednio z łaciny
lub później z włoskiego. Dlaczego nasi
przodkowie nie zapożyczyli nazwy Italia? Na to
pytanie nie możemy odpowiedzieć
ze stuprocentową pewnością. Postać i budowa
nazwy Włochy wskazuje jednak na to, że nasi
przodkowie pomylili dwa – różne przecież –
plemiona: Włochów i Wołochów (przy czym
należy zaznaczyć, że ostatnia nazwa
na przestrzeni dziejów zmieniała kilkakrotnie
swój zakres znaczeniowy, odnosząc się
do różnych ludów). Możliwe też, że mianem
*Wołch nasi przodkowie nazywali niegdyś
każdego przedstawiciela plemion romańskich,
a także celtyckich – tak jak Niemcy (czy raczej:
Germanie), którzy mianem Walh określali
wszystkich posługujących się językiem
celtyckim, a później także – romańskim. Jest
dość prawdopodobne, że nazwę i jej zakres
zapożyczyliśmy właśnie od naszych zachodnich
sąsiadów, przekształciliśmy zgodnie
ze słowiańskim systemem fonetycznym,
a później od nas nazwę tę zapożyczyli Węgrzy,
którzy odróżniają jednak Włocha (Olasz)
od Wołocha (Oláh), a na Włochy mówią
Olaszország.
Da: Giuliana Piazza
Mercoledì 3 marzo 2021 13:37:12
Per: Rosario Fiorello
[Consiglio]
Buongiorno e complimenti, siete bravi, ora vorrei chiedervi di usare il pannello della trasmissione di Geppy Cucciari, così potreste avere un pubblico da tutta l' Italia, sarebbe bello
Da: Giuseppina Maione
Mercoledì 3 marzo 2021 12:45:56
Per: Dacia Maraini
Carissima Dacia Maraini,
le scrivo poiché l'associazione di cui sono vice presidente MAI PIÙ DA SOLA STOP FEMMINICIDIO a Rimini si propone di assistere accompagnare e proteggere se del caso le donne minacciate di violenza e di morte creando una rete di protezione fatta di volontari che interagiscono con le forze dell'ordine. nei modi previsti dalle leggi vigenti.. Dato che lei è l'unica personalità pubblica italiana che sostiene che le donne minacciate di morte hanno diritto a una scorta, le chiedo un incontro dove preferisce covid permettendo per discutere della questione e di eventuali eventi o collaborazioni sul tema..
Grazie e affettuosi saluti
Corrado Zucchi 333-------
Da: Corrado Zucchi
Massimo Cacciari
Filosofo, accademico e politico...
Da: Virgilio Dolcher