Ultimi commenti alle biografie - pagina 2845

Lunedì 27 aprile 2020 12:29:39 Per: Luigi De Magistris

Sono un cittadino residente a chiaia, Napoli, durante emergenza Covid sono seriamente preoccupato della possibile riapertura dei Winebar della zona, via cavallerizza, via Alabardieri ecc che danno fastidio ai residenti che sono costretti a trovare il vomito sui marciapiedi oltreche al rumore tutte le sere che rende impossibile dormire, e ai parcheggiatori abusivi che dominano in tutta la zona parcheggiando macchine anche sui marciapiedi con un rumore vergognoso per i residenti che pagano tasse e vivono in questo schifo, poiché il sindaco non fa niente per rendere vivibile questa città pessima e dare regole agli incivili che sono purtroppo troppi. È una città abbandonata a se stessa senza governo. Uno sfacelo! Ora voglio sperare che durante questa pandemia non osiate riaprire questi locali serali? Altrimenti noi cittadini non ci fermeremo!

Da: Fede De Grazia

Lunedì 27 aprile 2020 12:21:37 Per: Vittorio Feltri

Buongiorno dottor Feltri Le scrivo per farle presente una cosa che io ho notato. questo dpcm e anche in tutti gli altri alla fine di tutti i dpcm c'è scritto che il dpcm vale per le regioni a statuto speciale e per le province di Trento e Bolzano Ma se vale solo per quelle regioni non ha valore per le altre regioni italiane perché la formula corretta doveva essere che il presente dpcm vale anche per le regioni a statuto speciale e per le province di Trento e Bolzano. Le auguro buona giornata Sergio Donadel

Da: Sergio Donadel

Lunedì 27 aprile 2020 12:19:14 Per: Giuseppe Conte

Devo dire BRAVO- 45 minuti senza dire nulla, portando altro caos. Di fatto ci avete ancora rinchiusi in casa, quando gli altri stati cominciano ad allentare la presa. Ma noi abbiamo 422 super consulenti che comandano, e decidono vero? Addirittura i mafiosi possono essere visitati in casa e noi non possiamo andare neanche dal dentista. Riaprite, riaprite… ma cosa se non possiamo muoverci. L'unico contentino è andare a correre.. Un po' di vergogna non la provate? Poi ancora con l'autocertificazione. NON SIAMO CRIMINALI che ci dovete braccare. Vuole fare un favore agli Italiani? SI DIMETTA E PORTI VIA CON SE TUTTI QUEGLI SCIENZIATI. E si ricordi di quando in Cina cominciavano i casi. Da noi non succederà e nessuno morirà. Rifletta e riveda il suo disastroso dpcm

Da: Roby 1

Lunedì 27 aprile 2020 12:14:58 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno sono un lavoratore stagionale ancora ad oggi non ho ricevuto i 600 euro con domanda fatta il 2 aprile e una cosa vergognosa viviamo in uno stato dove noi popolo italiano siamo dei burattini per voi, voi ogni mese lo stipendio lo percepite, quindi siete tranquilli noi ci siamo stancati, fate decreti senza senso, occorre che date risorse iniziare a mettere soldi nei conti corrente come ha detto Giorgia Meloni taglitevi lo stipendio e toglietevi i vitalizi buffoni.

Da: Andrea

Lunedì 27 aprile 2020 12:11:14 Per: Giuseppe Conte

Onorevole Presidente,
Vi scrivo in merito a una questione oggetto di molte lamentele da parte mia ma anche da parte di una grande fetta della popolazione italiana: l’attuale persistente impossibilità di tornare a incontrarsi tra fidanzati. Io Vi parlo a nome mio, del mio fidanzato, ma mi permetto di parlare anche a nome di tutte le coppie d’Italia che da mesi non hanno la possibilità di scambiarsi nemmeno un saluto se non via webcam.
Noi tutti comprendiamo la necessità di cautela nella ripresa delle relazioni sociali con le dovute precauzioni, però siamo anche stati tutti alquanto ligi nella stretta osservanza del rigido lockdown dei due mesi appena trascorsi, abbiamo rinunciato, seppur dovutamente e giustamente, alla nostra socialità e ai nostri affetti.. Affetti che però non sono necessariamente, in tutti i casi, i “parenti”, che sono chiamati tali solo perché vincolati da un legame di sangue. A volte, o forse anche molto spesso, ci sono persone che abbiamo a cuore che non rientrano però nella definizione di “parenti” o “congiunti” solamente, come dicevo, perché non legati a noi da un vincolo di sangue ma da un vincolo ben più forte e saldo di quello di sangue: l’amore e l’affetto. È questo il caso di tutti i fidanzati d’Italia, che da mesi seguono rigidamente le giuste regole dal governo imposte, e ora hanno disperatamente bisogno di poter rincontrare la loro metà, Onorevole Presidente, glielo chiedo con il cuore in mano. L’Italia ha bisogno di ripartire, è vero, ma non può pensare di farlo senza prima pensare alla salute mentale del suo popolo, che dopo mesi di quarantena e di annientamento di ogni rapporto sociale rischia di avere conseguenze psicologiche irreversibili. Da parte Vostra nessuno ha sentito pronunciare una sola parola in merito alla questione di cui Vi sto parlando, in merito alla salute mentale del Suo Popolo, alla necessità, seppur con le dovute cautele e precauzioni, di poter iniziare a incontrare di nuovo gli affetti più cari (e Vi ripeto, non sto parlando dei parenti, ma degli affetti più cari) anche solamente in 2, giustamente senza assembramenti ulteriori.
Così come una persona può andare a trovare uno zio o un nonno, non vedo perché non ci si possa incontrare e andare a trovare un fidanzato.
Tutta Italia ha disperatamente bisogno di rivedere il proprio fidanzato, la propria fidanzata o il proprio compagno o compagna, anche se non considerati parenti perché non dotati di una fede al dito.
Nella speranza che Voi possiate umanamente comprendere una questione che è sotto gli occhi di tutti, confido che presto verrà considerato davvero da parte Vostra anche il lato umano e psicologico di tutto questo.

Da: Carlotta

Lunedì 27 aprile 2020 12:10:03 Per: Silvio Berlusconi

Buongiorno Presidente Silvio Berlusconi sono e sarò sempre una sua sostenitrice, le scrivo per dirle che per me lei è una persona speciale, non solo come politico. In questo momento in cui tutto il popolo è molto provato per questo virus, il quale, oltre ad avere fatto migliaia di vittime, ha fermato tutto il lavoro io vorrei chiederle ciò: visto che ho un piccolo negozio di parrucchiera e non lavoro da 3 mesi le sembra giusto che il sig Conte che non è stato eletto da nessuno non parli minimamente degli affitti di casa? Purtroppo non tutti sono padroni di case, come me per esempio! E poi presidente le chiedo: dopo 3 mesi senza lavoro come faccio a mettere giustamente a norma il mio negozio? Per favore riferisca lei a queste persone che non sanno cosa vuol dire vivere con lo stipendio di mio marito che è di 900 euro al mese. Mi scusi se l’ho disturbata però vorrei tanto che si facesse qualcosa per queste persone come me!!! Ah che bei tempi quando governava lei! ! Spero con tutto il cuore di ricevere una sua risposta! Un caloroso abbraccio e un augurio per quello che sta facendo e potrà fare per me

Giusi

Da: Giusi Schiavon

Lunedì 27 aprile 2020 12:09:09 Per: Corrado Formigli

Buongiorno Formigli, le sarei grato se nella Sua trasmissione potesse insistere maggiormente sulla attuale situazione della medicina del territorio. Tutti, ma proprio tutti hanno evidenziato come la inesistenza di un minimo di organizzazione della medicina di territorio sia stata tra le principali cause del disastro osservato in alcune regioni, soprattutto la Lombardia. Molti pazienti sono stati lasciati a casa abbandonati, senza assistenza ed arrivati troppo in ritardo in ospedale. Temo che se ci fosse un ritorno dell'epidemia, ci ritroveremmo nella stessa situazione. Sarebbe un importante servizio pubblico se potesse investigare ed evidenziare come si è modificata la situazione, cosa si dovrebbe fare, e cosa si è fatto sino ad oggi. Sino ad oggi ho visto interventi spontanei di alcuni associazioni di medici, ma non si è visto nessun chiaro intervento organico a livello regionale o nazionale (a proposito chi deve intervenire per raggiungere l'obiettivo?): temo che nulla di concreto sia messo in atto. Se una persona percepisse di essere contagiato che speranza avrebbe di essere seguito in modo diverso e migliore rispetto a due mesi or sono?
È una richiesta di aiuto a sorvegliare che in futuro qualcosa cambi!
Cordiali saluti, Mario

Da: Mario

Lunedì 27 aprile 2020 12:09:08 Per: Massimo Giletti

Buongiorno Dott. Giletti grazie veramente grazie di quanti fai per noi. Volevo solo comunicarle che sono proprietario di partita iva da 10 anni Inps dice che non ho diritto al bonus di 600 euro perché non sono ma riuscito a pagare i contributi. Non sono mai riuscito perché il lavoro e pochissimo però mi anno mandato le cartelle esattoriali maggiorate. Cosi va bene ? Non siamo più niente per lo stato italiano siamo carne da macello.

Grazie Dottore

Angelo Luperto

Da: Angelo

Lunedì 27 aprile 2020 12:04:57 Per: Mario Tozzi

Chiarissimo professore, inutile dirLe che la seguo ogni qualvolta che posso in TV.
Le scrivo per sapere se posso avere il piacere di inviarLe un progetto articolato che afferisce tutte le tematiche poste dalla crisi globale, quali il clima, il riscaldamento globale, l'agricoltura, la fame dei paesi africani, ecc. Credo che solo uno scienziato del Suo livello possa coglierne li spessore.
Preciso che ho inviato detto progetto anche alla Presidenza della U. E., ma non ho ricevuto alcuna risposta.. Mi faccia gentilmente sapere dove inoltrare detto progetto.
In attesa di Suo ambito riscontro, le invio i miei più deferenti ossequi. Luigi Sica

Da: Luigi Sica

Lunedì 27 aprile 2020 12:03:28 Per: Vittorio Feltri

FESTA DI LIBERAZIONE DA RIFONDARE
In primis vorrei dire che disapprovo l’affermazione per cui la non condivisione della festa di liberazione equivalga necessariamente a un non rifiuto dei regimi e le loro espressioni più bieche ed abominevoli come le leggi razziali e le persecuzioni susseguenti.
Ragioni storiche, infatti, ci imporrebbero, in primis, di ridimensionare grandemente il contributo e ruolo giocato dalla resistenza nella cosidetta liberazione dell’Italia.
La liberazione si è compiuta grazie alle forze alleate ed al loro sacrificio e non già alle forze partigiane che tutt’al più possono aver in taluni casi agevolato le operazioni che sarebbero giunte comunque a compimento.
Credo che già questo sia un motivo sufficiente per ritarare i festeggiamenti del 25 aprile indirizzandoli verso quegli uomini di diversi paesi che pur provenendo, molti di loro, da oltreoceano (USA, Nuova Zelanda, Australi etc), decisero di sacrificare la propria vita per restaurare la democrazia in Italia ed in Europa ponendo fine alle odiose persecuzioni razziali.
Aggiungo che ragioni storiche ci imporrebbero, altresì, di riconoscere il valore, il coraggio anche di quanti decisero di rimanere fedeli al Re o all’Italia piuttosto che al regime non tradendo i loro ideali, per quanto sbagliati (ex post).
Non può, pertanto, essere una festa nazionale una festa che mistifica, che esclude chi è rimasto fedele alla nazione cui ha sempre cecamente obbedito a tutto vantaggio di coloro che decisero di servire la nuova causa tradendo il passato per quanto sbagliato.
Aggiungo, poi, che chi come il sottoscritto proviene da una regione come il FVG ha ben presente la deriva, direi politica, che la lotta partigiana assunse in queste terre con i suoi ammiccamenti ai titini e macchiandosi di stragi (Porzus) ed eccidi come la tragedia delle foibe e, cosa ancor più grave, sui silenzi successivi.
Credo non sia un segreto ma ormai di pubblico dominio, grazie anche ai libri di Panza, ed anche se solo una cinquantina d’anni dopo (ma per fortuna la storia si lascia ricostruire) i loro accadimenti, le persecuzioni politiche e religiose perpetuate contro uomini di chiesa o cittadini (con backgroud di fedeltà fastidiosi) a guerra finita compiute da alcuni campioni della resistenza.
Credo non sia un segreto che i libri di storia e non solo che le generazioni postbelliche hanno letto a scuola formando la loro cultura siano stati mal scritti, o non scritti (foibe) o peggio asserviti alla ideologia e retorica della liberazione con tutte le sue falsità.
Credo sia noto a tutti il tentativo, direi riuscito, grazie ai testi di scuola taroccati, di nascondere quanto di buono il ventennio ci aveva lasciato in eredità in termini di organizzazione degli apparati dello Stato, a livello di urbanistica (basti pensare alla Stazione centrale di Milano che risulta ancora funzionale alle accresciute necessità della Milano divenuta metropoli), delle bonifiche territoriali, dei buon i risultati raggiunti dal commissario speciale inviato in Sicilia per combattere la mafia, direi anche dell’arte che durante il regime ha espresso l’ultima vera avanguardia italiana famosa in tutto il mondo: il futurismo!
Come amante dell’arte a proposito del tentativo di far cadere l’oblio sulla corrente artistica del futurismo vorrei raccontare un aneddoto personale che ho vissuto direttamente ma che è paradigmatico dell’ostracismo della cultura del regime di liberazione verso tale corrente artistica.
Per ragioni familiari ho ereditato la passione della fotografia o meglio per il collezionismo fotografico ed avendo ritrovato, tra le foto antiche di familia, quella di un fotografo, poi, scoperto essere triestino, tal Ferruccio Demanins, mi sono in questi ultimi anni dedicato alla ricerca ed acquisto di foto del suo studio di cui sono un affamato collezionista.
Aggiungo che Trieste è stata una delle sedi più importanti per la fotografia futurista, essendosi tenuta nel 1932, una delle 4 mostre fotografiche futuriste, inaugurate anche a Trieste, da Filippo Tommaso Marinetti.
Ebbene scopro nel corso dei miei studi che a questa mostra fotografica futurista parteciparono tra gli altri, 3 fotografi friulani, Wanda Wulz, Sofronio Pacorini e Ferruccio Demanins esponendo proprie fotografie (Demanins con una decina di fotografie).
Scopro, poi, che la vita di Demanins si concluse tragicamente, essendo morto, durante i bombardamenti alleati a Trieste del 10 giugno del 1944, mentre il medesimo era impegnato in alcune riprese fotografiche e il suo archivio fotografico andato perduto.
Ora nel 2014 si scopre che l’archivio del fotografo Ferruccio Demanins, in realtà, non era affatto andato perduto ma, per qualche ragione ora chiara, era in possesso dell’Istituto per la Storia del movimento di liberazione di Trieste che per circa settant’anni aveva pensato di tenerlo nascosto senza promuovere alcun evento e sapete perché? Perché Ferruccio Demanins aveva avuto la sfortuna e la colpa di essere, oltre che un grande artista, il fotografo del regime!
Ora vorrei concludere questa mia disamina che ovviamente solo parziale, per dirvi che la nostra costituzione che rappresenterebbe il frutto di questa, sottocultura o mistificultura (neologismo che calza bene) esprime perfettamente con le sue contraddizioni, con i suoi inciuci, con i suoi equilibri precari, con la pessima organizzazione dei diversi poteri dello stato la sua pochezza culturale.

Non chiedetemi di festeggiare la liberazione o perlomeno questa liberazione che non mi rappresenta. Pronto, invece, a festeggiare una liberazione che venisse rifondata sulla storia, quella vera, non quella raccontata dalla mistificultura.

Da: Americo Gregoris