Ultimi commenti alle biografie - pagina 341

Mercoledì 9 febbraio 2022 09:12:06 Per: John Elkann

Ho bisogno di aiuto...

Da: Antonietta Gaggiano

Mercoledì 9 febbraio 2022 08:18:07 Per: Vincenzo De Luca

Caro presidente,
Piacere di poter scrivere questa piccola lettera,
Mi chiamo Antonio e ho 34 anni e sono della penisola Sorrentina.
Purtroppo mi trovo in una situazione molto complicata in quando dopo aver preso prima e dopo la vaccinazione ben 4 volte il Covid, ultimamente in 1 mese si è svolto ben 2 volte, come molti dottori nn mi sanno dare una piccola spiegazione riguardo l'accaduto.
Presidente mi può dare lei una spiegazione riguardo a questa situazione?
Distinti saluti aspetto una vostra risposta grazie in anticipo. Rispondi

Da: Antonio Gargiulo

Mercoledì 9 febbraio 2022 07:44:37 Per: Irama

I miei più sinceri complimenti per il testo "ovunque sarai" recentemente cantato a Sanremo da Irama.
Molte canzoni di questo Sanremo 2022 erano fantastiche, ma quella di Irama secondo me aveva qualcosa di più rispetto alle altre. Per me era una canzone da primo posto.
Grazie

Da: Luca Natale

Mercoledì 9 febbraio 2022 07:16:50 Per: Elisa Toffoli

Buongiorno cara Elisa, ti scrivo per farti i complimenti per il successo che hai ottenuto a Sanremo. Sei stata veramente la numero uno.
Avrei da dirti troppe cose su come si scrive un testo, ma quello che mi preme dirti è che tu possa trovare un momento per fare una foto con mia suocera. Lei vede poco ma è una tua grande ammiratrice. Lei si chiama Lina, vive giù in Puglia, ma da due mesi è con noi a Staranzano. Cerca di trovare un momento per lei, le faresti un grande regalo. Grazie ancora, ti auguro una buona giornata.
Raffaele, via ------- n. 30/a, Staranzano
Cell. 320-------

Da: Panarito Angelo Raffaele

Mercoledì 9 febbraio 2022 01:06:29 Per: Stefano Feltri

Buon Giorno Stefano Feltri
Seguo con interesse il Profilo dei " Tuoi " Lavori e Commenti, ho due Figli 1983 ed 1985, Chiara in Western Australia, mi obbliga ad
osservare il Mondo Globalizzato con un " Orizzonte più Esteso " spesso trovo singolari i Tuoi commenti dalla Gruber, solo adesso sono
entrato sull'Editoriale Domani, non capivo come mai Ing. Carlo De Benedetti Ti ha scelto, poi ho visto la frequentazione al gruppo Bilderberg, l'insegnamento alla University of Chicago - Booth School of Business ed ho ricucito le " Amicizie " non comuni con
Luigi Zanda, Fabrizio Barca, allora ho capito Chi Sei, vorrei che anche i miei Figli, pur " Bravi " avessero la visione reale del nostro
Tempo con la Tua " Profondità", che è quello che serve ad interpretare Materialmente il Presente.
ht t / w. -------/
Se non Ti disturba, ogni tanto mi vengono dalle mie letture delle idee, a volte non comuni da " Vecchio Ricercatore Obsoleto",
che avendo la Tua mail di " Redazione posso cederTi " nel " Concetto del Bene Comune " viste dal " Basso a costo Zero", solo per la
" Stima", non mi arrendo senza cambiare il Mondo, ma siete Voi giovani con Skills che lo fate con maggior efficacia, Ti Auguro Fraternamente Buon Lavoro, Osvaldo Cannavicci

Da: Osvaldo Cannavicci

Mercoledì 9 febbraio 2022 00:46:52 Per: Mario Giordano

Buonasera, questo msg l’ho inviato all’ospedale di La Spezia, al Presidente Toti, ad oggi non ho mai ricevuto le scuse per quanto successo, sono veramente arrabbiata e delusa per come veniamo trattati noi cittadini, mi farebbe piacere se portasse questa mia brutta esperienza nel suo programma, ad oggi mio marito non si é ancora ripreso, il 23 dicembre scorso ha avuto uno dei tanti attichi di vertigine e si é rotto il trocadero, sono 2 mesi che non puo uscire di casa perché non deve caricare la gamba, ha continui malesseri e tutto questo per una negligenza da parte dei medici della struttura Sant’Andrea di La Spezia.
Vi ringrazio, la nostra vita é cambiata, cerco di fargli forza ma lui non è più lo stesso e io sto male a vederlo così.
Grazie mille per l’attenzione, ho una stima immensa per Lei e il suo lavoro, continui così, noi, persone semplici, pulite e oneste siamo con Lei oggi e sempre.
Cordiali saluti
Valeria Tartaglia
335-------

Mi chiamo valeria tartaglia, vi scrivo perché vorrei che chi ha diagnostico erroneamente la malattia di mio marito (Marco Ceci) venisse chiamato a rispondere ad eventuali danni fisici per la loro incapacità e arroganza.
Il giorno 29 maggio 2021, alle 03. 00, mio marito ha incominciato a sentirsi male, lamentando forti vertigini, sensazione di vomito e incapacità di stare in piedi autonomamente.
All’inizio ero convinta si trattasse di una congestione, ma con il passare del tempo e vedendo che questi malesseri non accennavano a diminuire, decido di misurargli la pressione arteriosa, che riscontro in 210/105.
A questo punto, contatto la guardia medica, la dottoressa in servizio, consiglia di dargli una pastiglia di plaunac, (che già mio marito assumeva perché iperteso/diabetico e cardiopatico), aggiungendo che sicuramente la pressione non sarebbe diminuita considerevolmente.
Subito dopo, contatto il Professore Balbarini, che tramite whatsapp mi consiglia di dargli 2 pastiglie di LASICS.
dopo aver urinato circa 3 litri, rimisurando la pressione, ma vedendo che i risultati era più o meno uguali, ricontatto la GUARDIA MEDICA, che come la prima non accenna a venire a casa nostro per controllarlo.
ricontatto il professore Balbarini, che mi consiglia di dargli una pastiglia di Norvasc.
Alle 16. 00, tramite whatsapp, avviso il Professore, che la pressione era più o meno come quelle precedenti, lo stesso mi consiglia dei andare al P. S., nel frattempo, però,
avevo contattato il cardiologo Alberto Castellano, che arriva in casa per fare un ECG e un ECOCUORE, finita la visita, mi consiglia di portarlo al P. S., per eventuali altri controlli.
Alle 20. 30 circa, chiamo il 118, che arriva con il Dottore, che decide per inviarlo al P. S.
Alle 21. 00, mio marito entra in P. S., codice giallo.
Iniziano gli accertamenti del caso, tra cui anche un RX al torace e una TAC CELEBRALE.
Solo alle02. 00 del 30 maggio riesco a parlare con la Dottoressa FAUSTA LAMANNA, che liquida mio marito per un episodio di picco pressorio con conseguente stato morboso e blocco psicologico, in poche parole era solo spaventato.
In quel frangente, la Dottoressa, constatando che mio marito era un paziente diabetico, e per avvalorare la sua diagnosi, mi fa presente che tutti i malati diabetici, sono considerati in medicina, come pazienti cattivi, alla mia richiesta del significato di tale affermazione, aggiunge “VORREI VEDERE LEI, SE PER TUTTA LA VITA DOVESSE EVITARE DI MANGIARE CIBI PRELIMATI E CON IL TERRORE CHE POSSA VENIRGLI AMPUTATO UN ARTO” e aggiungendo inoltre che “FRA DUE O TRE ANNI LA SITUAZIONE DI NERVOSISMO SAREBBE ANDATA SEMPRE PIÙ PEGGIORANDO”.
A questo punto chiedo un suo parere su come avrei dovuto comportarmi e lei mi consiglia un percorso psicoterapeutico.
Alla fine di questo quadro idilliaco, mi informa che a breve verrà dimesso, visto che i suoi parametri sono nella norma.
Dopo pochi minuti, ricevo una telefonata da mio marito, che spaventato mi dice che i sintomi erano anche peggiorati e che non riusciva a reggersi in piedi.
Richiamo la Dottoressa, faccio presente quello che mio marito mi ha detto, ma, sempre ferma sulla sua diagnosi, mi apostrofa dicendo “ SUO MARITO È UN UOMO DI QUASI 60 ANNI, CON LA FORZA PER ALZARSI E VENIRE A CASA”, chiedo se posso chiamare una ambulanza per il trasporto ma anche qui la Dottoressa mi dice “ DI SMETTERLA DI VIZIARLO PER POI RITROVARMI FRA DUE ANNI AD IMBOCCARLO”, chiedo di potergli parlare, ma mi taccia dicendo “CHE ERA IN GRADO PERFETTAMENTE DI FARLO USCIRE DAL REPARTO DEL P. S. ”.
Dopo pochi minuti, mio marito veniva accompagnato all’uscita su una carrozzina spinta da un infermiere.
A fatica riusciamo a farlo salire in auto, ma al momento di farlo scendere sotto casa, abbiamo dovuto chiedere l’intervento del marito di una delle mie due amiche, che mi avevano accompagnato, e in 4, seduto su una sedia lo abbiamo portato a letto.
Tengo a precisare, che mentre mio marito, continuava a dire alla Dottoressa che, stava malissimo e non riusciva a stare in piedi da solo perché sbandava e non aveva il controllo degli arti, la stessa replicava con tono brusco “DI SMETTERLA E DI ALZARSI E SE NON VOLEVA ANDARE A CASA DA SUA MOGLIE” lo stesso infermiere faceva notare le condizioni precarie, ma anche questi veniva zittito.
Alle ore 04. 00, del 30 maggio, gli ho dato delle gocce di EN per calmarlo, credendo a quello che la Dottoressa mi aveva detto.
La mattina del 30 maggio, le sue condizioni non erano migliorate, ma con le gocce di EN, riusciva a riposarsi un po’.
La notte del tra il 30 maggio e il 31 maggio, le condizioni erano invariate, per quanto riguardava i primi sintomi, per cui forte vertigini, dolore allo stomaco, pressione alta e instabilità, ma si erano aggiunte anche problemi respiratori, abbassamento di voce e difficoltà a deglutire anche i liquidi.
Ricontatto il Professore BALBARINI, che mi prescrive di dare subito un plaunac e un Norvax.
Alle 07. 00 del 31 maggio, scrivo un whatsapp alla nostra Dottoressa MARTA BUSCEMA, pregandola, una volta letto di chiamarmi, questo purtroppo non succede, per cui, intorno alle 11. 00 circa, la contatto, ma scopro che il mio msg era stato letto sommariamente, e mi informa che é talmente impegnata da non poter venire a casa, dicendomi se mai, di portarlo in studio. Faccio, nuovamente presente che mio marito non può alzarsi, e gli intimo di venire a casa se non voleva che chiamassi le forze dell’ordine.
Alle ore 12. 30, si presenta a casa, nota il paziente saporoso, al che la informo della diagnosi fatta al P. S., per cui avevo dato delle gocce per tranquillizzarlo.
Inizia la visita, misurando la febbre, negativa, misurando l’ ossigenazione che dava 88, a quel punto asculta il torace, e preferisce inviare mio marito nuovamente al pronto, per una sospetta POLMONITE.
Alle ore 13. 00 del 31 maggio, mio marito rientra in P. S..
Dopo circa mezz’ora la Dottoressa che era di guardia, mi informa che gli verranno fatte di nuovo RX torace, al che chiedo che gli venga fatta una TAC, visto che il torace, il giorno prima era negativo, e un ulteriore TAC AL CRANIO.
Da quel momento, non ho più informazioni se non verso le 20. 30, quando ormai persa la pazienza, il Dottore COCCHI, che era subentrato mi informa che mio marito ha una POLMONITE BILATERALE, alla mia domanda come avevano fatto ad non accorgersene prima, risponde che quello che vedono i suoi colleghi non può, essere a lui imputato, mi informa che verrà ricoverato, momentaneamente al P. S., perché non c’erano posti letto liberi e mi chiede di andare a prendere le medicina che mio marito assume.
Mentre sto andando a casa, mio marito mi informa che lo stavano portando a fare un ulteriore TAC CELEBRARE.
Chiamo, il dottore al pronto che mi spiega che aveva richiesto una consulenza neurologica e quindi era stato necessario ripetere la TAC, mi dice di chiamarlo dopo circa 1 ora e mezza per l’esito dell’esame.
Alle ore 23. 00 del 31 maggio, chiamo e lo stesso dottore COCCHI, mi rassicura che dal punto di vista celebrale era tutto negativo.
Alle ore 01. 30, del 1^ giugno, sempre il Dottore COCCHI, mi telefona per dirmi che era riuscito a trovare un posto letto in medicina dal primario SETTI.
La mattina del 1^ giugno, contatto il Dottor SETTI, per sapere le condizioni di mio marito, questi mi risponde, che nonostante non fosse il giorno corretto per parlare con i familiari, ma considerando che il giorno dopo era festivo mi avrebbe parlato.
Mi racconta che hanno iniziato la terapia per la polmonite, che era sfebbrato e che ci sarebbero voluto un po’ di giorni.
Gli faccio presente che i sintomi di mio marito erano sempre uguali, VERTIGINI FORTISSIME, DEGLUTIZIONE DIFFICILE, SINGHIOZZO, VOCE RAUCA PRATICAMENTE AFONO, ma la sua risposta é stata quella di aspettare se curando la polmonite questi venivano annullati, inoltre mi dice che mio marito aveva già avuto una polmonite, alla mia risposta negativa, mi risponde che glielo aveva detto lui, ribadisco che mio marito non ha mai avuto una polmonite, ma che a ottobre aveva contratto il COVID, da asintomatico, e che avevamo poi fatto delle lastre che erano negative.
Il 3 giugno, richiamo il dottor SETTI, perché non accetto che mio marito venga spostato a SARZANA, in più gli chiedo come mai non erano ancora venuti specialisti, come OTORINO, PNEUMOLOGO E NEUROLOGO a ricontrollarlo, la risposta é sempre uguale, al che gli dico che farò in modo di chiedere un consulto privato.
Il giorno 4 giugno, mio marito viene spostato nell’ambulatorino di OTORINOLARINGOIATRIA, dove la Dottoressa RAVECCA, riscontra una LABIRINTITE ACUTA, ma che viste le condizioni di mio marito, non aveva potuto procedere ai test necessari.
Il giorno 5 giugno vengo richiamo il Dottor SETTI che mi informa di aver richiesto una ulteriore consulenza neurologica e che mio marito sarebbe stato sottoposto a TAC CON CONTRASTO DEL TRONCO.
il giorno 6 giugno, mi telefona il Dottor SETTI, che mi comunica che mio marito ha avuto un ICTUS ISCHEMICO e che quindi veniva spostato in neurologia.
Alla mia domanda di come procedesse LA POLMONITE BILATERALE, mi risponde che gli é stato fatto un RX TORACE e che i polmoni erano completamente liberi.
CREDO CHE SOLO A LOURDES O FATIMA VENGA GUARITA UNA POLMONITE BILATERALE IN DUE GIORNI.
Finalmente il giorno 7 giugno, mio marito é stato spostato nel reparto corretto (NEUROLOGIA) per la sua malattia e ha potuto così iniziare la cura farmacologica adatta.
Ma quello che scopriamo in reparto ci lascia con un senso di impotenza, rabbia, e dispiacere, si perché scopriamo che il giorno 31 maggio, il dottor CIBEI, chiamato come consulente, aveva diagnosticato la malattia di mio marito, SINDROME DI VALLENBERG, perché mi ha spiegato che era, per alcuni sintomi fuorviante, ma che visitandolo aveva notato altri sintomi che sono caratteristici di questa SINDROME, ma che dopo aver richiesto la TAC, lui aveva lasciato, come era giusto, la diagnosi al Dottor COCCHI, che probabilmente, come il radiologo ha valutato una cicatrice vecchia in un attuale focolaio.
Per miei problemi familiari, legati ai miei genitori, sin da piccola ho incontrato molti operatori ospedalieri, dalle OO. SS. ai primari, di molti ospedali in Italia, persone che meritano tutta la mia stima, per PROFESSIONALITÀ, UMANITÀ ED EMPATIA, ma ho purtroppo anche incontrato personale INCAPACE, ARROGANTE e PRESUNTUOSO,
ecco quando ci si imbatte con questo tipo di persone sono grossi problemi, a volte fortunatamente risolvibili, a volte parzialmente, ma a volte un loro errore porta via da noi un nostro familiare, un amico e tu non te ne fai una ragione, perché l’errore umano, é purtroppo presente in tutti i settori lavorativi, e anche la medicina non ne é immune, ma un conto é un errore fatto in buona fede, un conto é un errore fatto da persone che non dovrebbero ricoprire certi ruoli, specialmente in un pronto soccorso che é il reparto più importante di tutta la struttura ospedaliera, un medico incapace al P. S., genererà ripercussioni, oltre che alla sua salute e alla sua vita, anche sul benessere emotivo del suo futuro e dei suoi familiari.
Per questo, credo che sia giusto che chi fa un errore debba pagare, come in ogni ambito lavorativo, credo che considerare questa categoria come una sorta di OLIMPO DI DEI, sia un errore, non solo per noi cittadini, ma soprattutto per chi ogni giorno combatte per rendere questa sanità degna di questo nome, non si tratta di fare la caccia alle streghe, ma solo di rendere giustizia a chi ha subito dei danni quando a volte basta ascoltare cosa ti sta dicendo il paziente, ma ormai questo mondo é sempre più di fretta e anche gli stessi medici, hanno fretta, sempre più fretta, tempo, fa uno studio europeo stimava in pochi secondi il tempo che intercorre tra l’inizio del racconto del paziente e la prima interruzione del medico, che in genere inizia a parlare per formulare subito una diagnosi.
Ma a noi, questi medici non ci servono, una medicina organizzata così, su questi ritmi, sarà inefficace, perché non approfondisce e perché quindi si espone all’errore, e sarà costosa perché non sceglie con razionalità, ma indicando inutili esami che il paziente potrebbe evitarsi se solo lo si fosse ascoltato.
Per concludere, mio marito dal giorno 25 giugno é ricoverato dal Don Gnocchi, dove ne avrà per un po’, già parlano di fine dicembre per avere di nuovo la possibilità di riprendere in mano la sua vita, augurandoci che questo percorso sia totalmente risolutivo e non solo parzialmente, saranno giorni pesanti e duri, perché quando ti capitano questi accadimenti, non solo il fisico né risente, ma anche tutto l’apparato emotivo in un soggetto già con diverse problematiche.

La Spezia, 6 luglio 2021

In fede

Da: Valeria Tartaglia

Mercoledì 9 febbraio 2022 00:34:38 Per: Francesco Borgonovo

Carissimo dott. Borgonovo perché non cerca quella signora che va in tutte le scuole a raccontare le violenze che ha subito nei campi di concentramento e la manda da quel dott. Che ha invocato i forni crematori e campi di concentramento per i no VAX? (i miei figli e mia moglie hanno fatto il vaccino perché lavorano ed hanno subito il ricatto del green pass, io sono pensionato e pagherò pure la multa, e non mi faro mai iniettare chi sa cos'è nel mio corpo) ringrazio lei e tutti coloro che si danno da fare per difendere la nostra libertà.

Da: Vincenzo

Mercoledì 9 febbraio 2022 00:33:59 Per: Mario Giordano

Caro Giordano sono stanca di sentire insolenze contro chi ha paura di vaccinarsi... mio fratello Mauro ha fatto la terza dose del vaccino e da che lo ha fatto e sempre stato male il giorno otto febbraio le forze dell ordine lo hanno trovato morto in casa... lui ci credeva al vaccino...
Io ho paura del virus e del vaccino... ora ancora di piu... Bassetti a carta bianca ha dato dell asino e chi non si vsccina...
Dovrebbero fare un test delle cose che compongono il farmaco/ vaccino x vedere se si e allergici se provocano emorragie o altri... io ho paura di vaccino e del virus... se non vogliono curarmi pagherò... a maggio in terapia intensiva non per covid sono costata circa 9700euro... non i 58 che dicono un tv... io ora piango ed ho rabbia tanta... x me è deplorevole che delle persone vadano in piazza a manifestare x fare danni... x me sono persone che cercano di danneggiare con la scusa del covid... ecc... Lorena

Da: Lorena

Martedì 8 febbraio 2022 23:37:16 Per: Giovanni Floris

Dite ai grafici di aumentare il tempo di permanenza dei sottopancia per permettere alle persone anziane di poter leggerle.

Da: Alessio

Martedì 8 febbraio 2022 23:25:51 Per: Massimo Ranieri

Caro Massimo (Gianni Rock) come ti conoscevo da ragazzo ! Sono di Santa Lucia e faccio parte della tua adolescenza ! Ti do alcuni punti riferimento comuni cosi puoi capire chi sono e forse hai fatto da ragazzino il garzone anche da noi che negli anni 70 avevamo un negozio di alimentari in trav. Serapide 6 proprio di fronte al California ricordi ora? Mia suocera era la signora Maria del palazzo della farmacia Carracoy accanto al ristorante ristorante «Da Marino » dove cantavi ricordi? Sopra di noi abitava il maestro Sergio Bruni che era nostro cliente e von il quale ho collaborato in qualche testo per sono poeta e paroliere! mi chiamo Giuseppe esposito sono cl. 1943 sono nato in via Chiatamone 26 tutti dati a te noti. Poi per ragioni dovute alla leva cui sono stato chiamato in quegli anni mi sono stabilito al nord e sposato a Varese. Ma ho sempre seguito la tua mirabile carriera e ora mi sono deciso a scriverti perche vorrei che alcune composizione che ho scritto sia ne ns dialetto che in italiano tu le valutassi vi aggiungessi la musica e le porteresti nel tuo repertorio per mia soddisfazione personale! ! Se vuoi stabilire in contatto con me per una eventuale collaborazione chiamami al 340------- anche wattsapp e sono convinto che potremo collaborare io come paroliere e tu con la tua musica!
Grz Gianni aspetto in tuo cenno se vuoi rivivere veramente a nostra infanzia! !
Cav. Giuseppe Esposito cel. 340-------

Da: Giuseppe Esposito