Ultimi commenti alle biografie - pagina 374
Giovedì 3 febbraio 2022 23:26:29
Per: Amadeus
Bene quest'anno i microfoni sono in perfetto equilibrio con l'orchestra. Bravo sei un'ottimo direttore artistico soprattutto perché mi sembri molto umile bravo. Auguri.
Da: Mario Marseglia
Giovedì 3 febbraio 2022 22:59:05
Per: Fabio Fazio
Volevo solo dire che non vedo l'ora che venga domenica per guardare la trasmissione di Fabio Fazio. Intelligenza, simpatia, contenuti, senso critico, leggerezza tutto in una sola persona. Grazie!
Da: Antonella Capellano
Giovedì 3 febbraio 2022 22:43:47
Per: Maurizio Crozza
Gentile Maurizio Crozza, come le è sfuggito l'eloquio, la personalità è soprattutto l'italiano della Senatrice Cinzia Leone del Movimento Cinquestelle?
È una Razzi senza baffi che si ritiene sul serio una statista. E poi, del suo cappotto rubato a Montecitorio ne stanno parlando tutti... Ossequi!
Da: Zaucker
Giovedì 3 febbraio 2022 21:56:53
Per: Rosario Fiorello
Prendere in giro solo per fare odiens e prendere in giro chi ha sofferto a causa del vaccino ti ha reso insieme al tuo amico amadeus delle persone infime insignificanti sei diventato un uomo molto piccolo e ogni altro commento e inutile massima delusione
Da: Carlo
Giovedì 3 febbraio 2022 21:09:51
Per: Lilli Gruber
Pienamente d'accordo sugli im-prenditori
pignoni, porelli!!! io, uno dei 27 citati, ho versato tasse allo stato per il quale ho lavorato per 35 anni più 7 da privato per un totale di 42 anni, però godo, a 71 anni di ben, udite, udite, 1350 euro di pensione, che c... o!!!
Da: Giuseppe Mariani
Giovedì 3 febbraio 2022 21:02:14
Per: Amadeus
Buona sera Amadeus,
Volevo congratularmi per l'ondata di freschezza che ha il festival di Sanremo con la tua conduzione.
Sei molto professionale e competente.
Ti seguo sempre, ogni sera ai soliti ignoti!
Mi chiamo Alessia Castelli da Torino.
Da: Alessia
Giovedì 3 febbraio 2022 20:41:36
Per: Alberto Matano
PRIMA SERATA Buon pomeriggio amici, "Commozione", parola chiave della prima serata, senz'altro per Amadeus, esplicita nei suoi occhi per essere su quel palco, di esserci ritornato col pubblico in sala e con il suo geniale amico Fiorello - entrambi non dati per scontato -. Commozione di Gianni Morandi che, sebbene eterno ragazzo, consapevole dell'ineluttabilità del tempo, guarda a questa partecipazione sanremese come probabile ultima sua di una carriera d'oro. Commozione per i "Brividi" che Blanco e Mahmood hanno lasciato durante la loro esibizione interpretando le tempeste emotive della nuova generazione.
Commozione per il ricordo di Battiato e della sua "Cura", pura poesia messianica.
Commozione di Damiano dei Maneskin che ha vinto proprio tutto, soprattutto la diffidenza di chi non va oltre le apparenze.
Applausi per la voce e la teatralità interpretativa altissima di Massimo Ranieri, forse troppo per una platea sanremese abituata a testi e temi più semplici e diretti.
Ornella Muti è senz'altro da annoverare tra le dolenti note, non rilevante, deludente rispetto alle aspettative. Quest'anno anche lo spirito libero di Achille Lauro ha deluso i più presentando una canzone che ricalca la sua "Rolls Royce" e con coreografie non innovative che sfioravano il kitsch.
Dulcis in fundo Fiorello, anima, cuore, sorriso e arte degli ultimi Sanremo, adorato e acclamato da tutti, cosa sarebbe il festival senza di lui?
Lo scopriremo, ahimè, stasera.
N. B.: finalmente sul palco più fisicità maschili che femminili da far girare la testa: Berrettini, Raul Bova, Achille Lauro, Mahmood, Blanco...
SECONA SERATA- Dalla commozione alla tristezza, la seconda serata del festival si tinge di "blue". Inizia col doveroso ricordo, appena accennato, a Monica Vitti, passa per le canzoni mediocri dei partecipanti giovani e non; lento il ritmo della conduzione, delle interpretazioni amare e pseudocomiche di Zalone e delle uscite poco felici di Lorena Cesarini, quasi sconosciuta ai più. Apprezzabile portare su quel palco temi di valore sociale ed etico come la lotta al razzismo, alla discriminazione delle minoranze o all'omofobia, ma gli autori hanno sbagliato i modi e i tempi che quel palco, quel pubblico richiede per essere incisivi, efficaci.
La tristezza cede il posto, saltuariamente, all'eleganza, eleganza dei modi e nei versi di Elisa e di Laura Pausini che con maestria riportano la nostra generazione in auge su quel palco: donne, cantanti che si sono imposte nel panorama internazionale con l'impegno e il valore dei loro sogni. Eleganza di Emma e Michielin, che ha diretto brillantemente l'orchestra cedendo i suoi fiori al primo violinista uomo, ribadendo con un solo gesto la parità di genere.
Eleganza nella sua eccentricità e modernità di Orietta Berti, che malgrado gli anni e il suo cliché ha saputo reinventarsi con classe senza mai sfociare bel trash.
Sintetizzando: la conduzione di Amadeus senza Fiorello si è notata, e come, tornerà? Lo speriamo tutti!
Da: Rossella Iavarone
Giovedì 3 febbraio 2022 20:41:24
Per: Flavio Insinna
Assurdamente facili le ultime due domande di stasera per arrivare alla ghigliottina. E la risposta alla ghigliottina stessa era altrettanto facile. Non è mio costume pensare a favoritismi... Ma questa sera non ho potuto farne a meno. Mi auguro che situazioni simili non si ripetano. Con ammirazione e stima da una vostra affezionata spettatrice.
Da: Barbara Brancato
Giovedì 3 febbraio 2022 20:37:04
Per: Flavio Insinna
[Benedetta]
Se farle domande più facili come poco fa per continuare a vederla va benissimo. È bellissima e speciale. Ma è evidente che il grado di difficoltà nell’ultima sfida era notevole.
Da: Alessandro
Paolo Del Debbio
Giornalista italiano
Da: Tiziano