Ultimi commenti alle biografie - pagina 3849

Domenica 2 febbraio 2020 10:05:00 Per: Dacia Maraini

Gent. ma Dacia,
Volevo fortemente incontrarLa per raccontarLe la storia di mio nonno (prigioniero in Germania prima e in Russia poi). Ho provato (forse non lottato) a contattare qualche giornalista Rai per fare il giusto tributo alla sua vita ingiustamente in anonimato. Purtroppo adesso mio nonno (novantaseienne) è in un letto di ospedale ai titoli di coda. Vorrei tanto che la sua vita andasse oltre la morte e Lei è la persona ideale x renderlo immortale. Spero mi possa contattare, io sono abruzzese e mi farebbe enormemente piacere incontrarLa nella nostra fantastica Pescasseroli per parlarLe del mio amato nonno. Fiducioso in un Suo contatto l'abbraccio con affetto.
Luca D'Angelo

Da: Luca

Domenica 2 febbraio 2020 08:52:12 Per: Matteo Salvini

Caro LEONARDO tu pensi che i siciliani sono odiati, non è così, guarda quanti siciliani ci sono ai vertici del potere politico a cominciare dal presidente Mattarella e rifletti su cosa fanno e cosa hanno fatto per far uscire la Sicilia dalla depressione sociale ed economica. Quando tu parli di odio verso i siciliani ti riferisci, penso, principalmente ai personaggi della politica oltre che al popolo, i fatti però inducono a pensare che sono proprio i siciliani che se ne fregano della Sicilia come se la disprezzassero usando le problematiche sociali della Sicilia come trampolino per la conquista di posti di potere. Io sono siciliano come te e mi viene spesso in mente l'allarme lanciato da Leonardo Sciascia quando scriveva "l'Italia si sicilianizza" per significare che le metodologie della mentalità siciliana di impronta mafiosa si espandevano invadendo la politica nazionale. Mafia non significa solamente delinquenza organizzata, ma significa pure un atteggiamento sociale e politico anche al di fuori del crimine ma all'interno del potere che viene gestito con macchinazioni che vogliono sembrare democratiche ma non lo sono.

Da: Augusto

Domenica 2 febbraio 2020 05:49:26 Per: Massimo Ranieri

Ciao caro massimo mi chiamo rita e abito a savona e sono invalida ti ho sempre apprezzato X la tua semplicità e bravura nelle tante volte che ti ho visto a Genova Torino. Ti scrivo non solo X me ma per una mia cara amica di torre del greco ma vive a savona che è come una mamma X me è ha 86 anni ed e invalida anche lei con difficoltà maggiori delle mie e chiede tante volte se venissi a savona so bene che non è facile con tt i tuoi impegni sul palco ma ci faresti un regalone se venissi a savona che portarla a Genova mette un po' male grazie mille di cuore rita

Da: Donata Rita

Domenica 2 febbraio 2020 00:18:36 Per: Maria De Filippi

Ciao Maria. Seguo le tue trasmissioni con piacere e cerco di non perdermene mai, tanto, che quando sono assente le registro. Uomini e donne, però, presenta un grosso neo: Tina Cipollari! Soprattutto per la sua arroganza, protervia, cattiveria, poca intelligenza, insensibilità, maleducazione, sguaiataggine che cerca di utilizzare contro chiunque non la pensi come lei, ma in particolare con Gemma Galgani. Le parla sopra, le urla contro, tenta continuamente di presentarla male a chi viene per lei ed è esageratamente crudele con lei. Dovrebbe fare l'opinionista, ma fa tutt'altro. Questo accanimento dimostra che ce l'ha con Gemma perchè la invidia. Invidia la sua classe, la sua eleganza, la sua cultura. Non si rende conto che non ha le capacità per eguagliarla e questo la indispettisce al punto da farle continuamente la guerra. La disturba anche là sensibilità di Gemma perchè è una "grezza" Allora non potendo competere con valori e capacità che non possiede, la denigra senza tregua sulla sua età. Il comportamento alquanto scorretto e cattivo della Cipollari non piace a tanta gente. Il programma piace ed è argomento di discussione tra noi amiche per le varie vicende che si susseguono. Tina in una delle ultime puntate ha"preteso" di far vedere
i video di Gemma ai tempi in cui si è presentata per far notare quanto è cambiata: poi i suoi commenti: orribile! Befana! Quanto è brutta e via a riempirla di brutture! Ciò che non ci è piaciuto è stato il fatto che la redazione l'ha accontentata dandole la possibilità di infierire ulteriormente. Capisco che si deve provocare per creare reazioni per l'audience, ma mi sembra una complicità cattiva. Devo dire che la Cipollari si è imbestialita dopo che ha assistito al simpatico ballo latino di Gemma col giovane cavaliere esibendosi con un ritmo perfetto. È stato piacevolissimo anche per il pubblico. Tina era nera e si rodeva tanto più che la sua rabbia era visibile e tanta che si tagliava a fette. La puntata successiva ha mostrato tutto il suo livore come sappiamo. Siamo al punto in cui tutta questa cattiveria si sente tanto che crea negatività e la trasmissione ne risente. È ora che Tina vada a fare qualcos'altro perché sta rovinando il programma ed è un vero peccato!

Da: Rosanna Ceccarelli

Sabato 1 febbraio 2020 23:52:57 Per: Victoria Cabello

Che dire? Mi piace!!!

Da: Bruno Fabbrizzi

Sabato 1 febbraio 2020 23:41:23 Per: Adriana Volpe

Vera bomba sexy e persona intelligente!

Da: Bruno

Sabato 1 febbraio 2020 23:23:00 Per: Annalisa Scarrone

Amo la sua bravura professionale, ammiro la sua bellezza dolce e la sua semplicità... Vorrei che non cambiasse, queste sono le sue carte vincenti!

Da: Bruno

Sabato 1 febbraio 2020 22:03:29 Per: Matteo Salvini

Gent. mo Onorevole Salvini
mi chiamo Elena ho 46 anni e da 20 anni sono precaria, prima all'Università e poi nella scuola pubblica. Mi sono laureata in Scienze Agrarie nel 2000 e ho conseguito il titolo di dottorato nel 2006. Nel corso della mia carriera universitaria ho collaborato alla stesura di oltre 60 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali che mi hanno consentito di ottenere l'Abilitazione Scientifica Nazionale (ovvero l'idoneità all'insegnamento universitario) tuttora valida. Nonostante questo, dopo 12 anni di lavoro e sacrificio in cui ho contribuito alla crescita della struttura e delle persone che ci lavoravano dentro, sono stata costretta a lasciare questa carriera non per mia volontà né per demerito ma solo perché nessuno aveva voluto creare i presupposti per la mia assunzione. A 40 anni mi sono reinventata come supplente di III fascia nella scuola pubblica. Tuttavia, in questi anni ho svolto quasi esclusivamente sostegno, pur senza abilitazione: questo non per pigrizia o paura ad affrontare la materia della classe di concorso, ma solo perché nelle graduatorie di III fascia i colleghi con più punteggio si accaparrano i contratti migliori sulla materia in termini di ore lavorate mentre a quelli sotto restano le briciole, ovvero contratti di poche ore settimanali che non bastano nemmeno a coprire le spese di trasferimento casa-lavoro. Considerando che si tratta di una graduatoria essenzialmente ferma, ovvero senza che da essa vengano attinti docenti per l'assunzione a tempo indeterminato, questo stato di cose si perpetua negli anni.
Lo scorso anno sembrava ci fosse la svolta, ovvero l'accordo con il MIUR per bandire un concorso riservato a noi precari con più di 36 mesi di servizio. Sembrava tutto a posto, ma la caduta del governo ha cambiato le carte in tavola. Il nuovo ministro Azzolina ha infatti rigettato gli accordi con i sindacati e, morale della favola, io e tanti miei colleghi nella mia situazione non possiamo più partecipare a questa procedura in quanto per parteciparvi è necessario avere maturato almeno una annualità sulla materia. E tuttavia, anche coloro che possono partecipare si trovano in una specie di corsa ad ostacoli. Infatti, i posti disponibili sono esigui rispetto al numero dei precari (24000, in pratica verrà stabilizzato un precario su 5), non ci sarà il concorso per tutte le classi di concorso, al momento non c'è nulla di definito per il futuro di coloro che non rientrano fra i vincitori, docenti con anni di insegnamento verranno comunque valutati da commissioni i cui membri potrebbe avere meno esperienza dei giudicati.
Tornando al mio caso, questa è stata una mazzata tremenda, perché sembra sfumare l'ultima possibilità di stabilizzazione, sancita peraltro in sede Europea con la direttiva 1999/70/CE che l'Italia disattende da anni. La mia scelta di fare sostegno non è dipesa soltanto da fattori economici come dicevo prima (non si possono guadagnare 600 euro al mese con una famiglia da portare avanti) ma anche morali. Infatti, nel corso degli anni mi è capitato di lavorare con ragazzi i cui genitori hanno poi fatto esplicita richiesta al dirigente scolastico per favorire la continuità di insegnamento l'anno successivo. La stessa cosa è successa per questo anno scolastico, nel quale ho scelto di nuovo sostegno per portare a termine un percorso di tre anni con due ragazzi, seguendo la mia coscienza e le richieste dei loro genitori. In particolare in questi tre anni, ho seguito un ragazzo con forte deficit cognitivo e di apprendimento (un ragazzo di 12 anni con le capacità cognitive di un bambino di 4 anni) con i genitori ormai rassegnati al fatto che il loro figlio non potesse più imparare a leggere e a scrivere, né tantomeno a riconoscere i soldi, a leggere un orologio ecc. e quindi rassegnati che questo loro figlio non potesse avere una vita se non autonoma quantomeno dignitosa. L'ho seguito dalla prima media e dopo tre anni di insegnamento posso dire, senza timore di essere tacciata di superbia, che sono riuscita a portare il ragazzo ad un livello dignitoso: lui ora sa leggere, scrivere, contare i soldi e tante altre cose che non sto qui a scrivere grazie ad un lavoro paziente e certosino, passando momenti difficili ma commuovendomi nel vedere i suoi progressi. Tutto ciò ha portato la sua famiglia ad avere un po' più di serenità e fiducia nel futuro. Questo per dire che forse anche noi tanto inutili non siamo stati ma abbiamo contribuito al buon funzionamento della scuola. Inoltre, come non sottolineare il fatto che molti di noi, non avendo una formazione specifica, facciano corsi e acquistino materiale informativo e didattico a proprie spese, proprio per poter fornire il miglior servizio possibile all'utenza; da ultimo, ma non meno importante, vorrei mettere in evidenza come l'insegnante di sostegno (anche senza specializzazione) sia un aiuto indispensabile per mantenere gli equilibri all'interno di una classe, in quanto si occupa di tutti gli alunni per favorire i giusti rapporti sia tra gli alunni che fra questi e il corpo docente. Questo, nella maggior parte dei casi ha esito positivo, segno che il buon senso e il giusto impegno consentono di ottenere buoni risultati nell'attesa di avere la possibilità di ottenere la specializzazione. Essere lasciati al palo al pari di chi non ha mai lavorato in questo settore, mi sembra una cosa incomprensibile e inspiegabile. Inoltre adesso per fare sostegno si richiede l'abilitazione; ma fino ad ora andava bene che ad occuparsi di ragazzi con problemi spesso gravi, siano state persone precarie senza formazione che si sono dovute inventare insegnanti di sostegno, impegnandosi ben oltre le proprie competenze. Vorrei anche far notare che, se tutti gli insegnanti precari di III fascia decidessero di lasciare la scuola, questa istituzione chiuderebbe e un settore strategico per il futuro del Paese verrebbe bloccato.
Io non sono una politica, non mi intendo di leggi ma credo che con un po' di buon senso si potrebbe quantomeno cominciare a risolvere il problema della stabilizzazione dei precari storici della scuola.
Ad esempio, perché bandire parallelamente al concorso straordinario anche uno ordinario di pari portata (24000 posti) aperto anche a chi non ha fatto nemmeno un ora di insegnamento in una scuola? non era meglio dirottare tutti i posti disponibili verso la stabilizzazione dei precari?
Perché non fare un corso-concorso aperto a tutti i precari con almeno 36 mesi di servizio (senza distinzioni) e creare dalla III fascia una graduatoria che tenga conto dell'anzianità di servizio e di eventuali titoli dalla quale attingere sia per l'assunzione a tempo indeterminato sui posti disponibili sia per i contratti a tempo determinato?
E se proprio noi senza anno sulla materia non ci volete far partecipare, che almeno venga attivato un percorso straordinario e facilitato nell'esame da sostenere per accedere ai TFA sostegno per noi che abbiamo maturato anni di esperienza in questo settore, pur non avendo l'abilitazione.
Non mi sembra di chiedere troppo a fronte di anni di sfruttamento e di umiliazione della mia professionalità.
Mi viene il dubbio che la ministra Azzolina, pur dicendo di voler risolvere il problema del precariato tenda a fare il contrario. Mi sembra che si voglia far desistere i precari storici, farli allontanare per sfinimento a favore di una nuova classe di insegnanti che saranno a loro volta precari (i neolaureati) senza però rinnovargli i contratti oltre i 36 mesi. Sicuramente non è così ma il dubbio che ci sia questo disegno è forte.
Detto questo vi ringrazio per lo spazio concessomi e mi auguro in qualche modo possiate portare a conoscenza dell'opinione pubblica queste mie istanze
Distinti Saluti
Elena Degl'Innocenti

Da: Elena Degl'Inncoenti

Sabato 1 febbraio 2020 22:00:36 Per: Amadeus

Ciao ame... sono un ragazzino di sessantadue anni, mi vuoi come valletto a sanremo?

Da: Vincenzo

Sabato 1 febbraio 2020 21:22:41 Per: Matteo Salvini

RENZI: abbiamo fatto questo governo perché se andavamo a votare vinceva Salvini di molto. Alla faccia della democrazia

Da: Maria