Ultimi commenti alle biografie - pagina 701
Giovedì 7 ottobre 2021 18:06:41
Per: Giuseppe Conte
Egr. presidente,
Le avevo scritto qualche ora fa prima di leggere l'articolo di Repubblica su Calenda e Renzi che vorrebbero ricomporre un Centro credendo che il suo Movimento scompaia a breve. Ho letto che non vogliono apparentarsi con voi perché siete contro il progresso, la TAV e le Olimpiadi; la Appendino a Torino e la Raggi a Roma hanno clamorosamente sbagliato schierandol'una contro la TAV e l'altra negando la possibilità a Roma di avere le Olimpiadi nel 2024: certo i problemi ci sarebbero stati ma non si può fermare il progresso, la TAV si farà in ogni caso e voi avete perso a Torino la fiducia di Russo e a Roma la grande opportunità che forse la Raggi avallando la candidatura di Roma avrebbe avuto maggiori chances.
Pertanto penso che dobbiate migliorare la comunicazione e promuovere progetti che anche se vanno a cozzare in parte con l'ambiente vanno sostenuti.
Il progresso deve camminare e nella vostra comunicazione sottolineate questo importante argomento e abbiate il coraggio di dire che la battaglia per la TAV e per le Olimpiadi a Roma è stata un'occasione persa per il vostro Movimento. Quanto posso capire gli avversari vi vedono come immobili su posizioni estreme che il mondo globalizzato di oggi non può accettare; bisogna sempre venire a compromessi, questa è la democrazia.
Spero molto nel suo lavoro e attendo una sua presa di posizione alle parole offensive di Renzi e Calenda.
Rangoni Orsola
Da: Orsola Rangoni
Giovedì 7 ottobre 2021 17:33:14
Per: Gianluigi Paragone
Sono sempre più convinto della vera coerenza del signor Paragone di tutti gli altri NON mi fido! Troppe ombre e sforzi per apparire diversi il mio voto sarà per Lei! Vorre Sua tisposta! Grazie!
Da: Paolo
Giovedì 7 ottobre 2021 17:15:08
Per: Enrico Mentana
Spettabile direttore, le scrivo in merito al reportage su Fratelli d’Italia in quanto mi sento in dovere di farlo, nella speranza di fare qualche precisazione utile ad un dibattito costruttivo, riportando i miei esempi personali, ed essendo un tesserato a quel partito e attivo politicamente.
Premettendo che trovo assolutamente sbagliato cancellare e rinnegare quella che è stata la nostra storia, il nostro passato, nel bene e nel male, abbattere simboli e statue storiche, perché le cose non sono tutte brutte o tutte belle (e il periodo storico a cui si fa riferimento di cose buone ce ne sono state specie nel primo periodo). Piuttosto bisogna saper prendere ciò che di positivo c’è stato e farne tesoro, e riconoscere quello che invece fu sbagliato per non commettere più gli stessi errori.
Cancellare la nostra storia sarebbe sarebbe inoltre mancare di rispetto non solo ai nostri caduti (ricordando che molti hanno combattuto da una parte o dall’altra credendo in quello che facevano, sacrificando la vita anche eroicamente, giusta o sbagliata che fosse quella parte o quell’idea per cui sono morti) e sarebbe mancare di rispetto ai propri avi in quanto molti hanno avuto parenti che erano schierati da “quella parte” e tanti sono caduti in quei tragici anni.
Vi porto il mio personale esempio: mia bisnonna era segretaria del fascio a Rivalba (TO), suo marito era un ufficiale della divisione monterosa (divisione alpina della rsi), suo figlio, il fratello di mio nonno, era un soldato che dopo l’8 settembre si schierò per la repubblica sociale facendo tutta la linea gotica e rimanendo ferito gravemente e incurabilmente da una bomba americana. Si rifiutò sempre di disconoscere quello in cui credeva e non gli venne mai concessa l’invalidità di guerra, nonostante questo sposò una ebra – cattolica che divenne mia madrina di battesimo (per cui non sono certo anti semita anzi sono assolutamente filo israeliano e ritengo che l’antisemitismo di quegli anni sia stato l’errore più grande, e se avessimo avuto al fianco gli ebrei avremmo sicuramente vinto la guerra), un altro zio nella folgore dove ha combattuto la battaglia di El Alamein ed è stato uno dei pochi reduci di quell’impresa eroica.
Anche sulla questione della terminologia, il termine “camerata” lo usiamo così come lo usavamo nell’esercito: non ha niente di politico ma ha un significato di cameratismo e di appartenenza ad un gruppo. Poi perché se quelli di sinistra si chiamano “compagni” va tutto bene ma il termine camerata fa scandalo?
Inoltre vorrei spiegarvi quale sia la mia personale visione della società e quali sono le mie idee, che hanno fatto si che mi identificassi e riconoscessi in fratelli d’Italia in quanto il partito che più si avvicina a ciò che è il mio pensiero:
Io sono contro questo modello di multiculturalismo e contro l’accoglienza indiscriminata, credo che la propria cultura, le proprie tradizioni facciano parte del nostro “essere” e vadano difesi (e personalmente non vorrei mai mandare i miei figli in una scuola dove otto bambini su dieci sono stranieri, e personalmente vorrei una scuola dove quando il professore entra in classe ci si alzi in piedi, dove quando si entra ci sia l’alza bandiera con l’inno nazionale). Credo nella famiglia tradizionale formata da un uomo e una donna, e in un Italia dalle radici Cristiane. Sono nazionalista perché credo nella patria, perché vorrei una nazione sovrana, indipendente e forte sia economicamente sia energeticamente e sia militarmente (vorrei il servizio militare obbligatorio sia per gli uomini sia per le donne, vorrei una nazione all’avanguardia militarmente sul modello degli Stati uniti e di Israele), sono a favore del nucleare. Sono contro il mercato delle multinazionali, della finanza e il mondo globalizzato, vorrei un paese “sociale” dove si viva a misura d’uomo, dove gli anziani siano rispettati e dove possano vivere in un paese che sentano il loro a loro misura, dove i giovani hanno un futuro e dove si coltivino i valori, e credo che certi settori “strategici” debbano rimanere in mano allo stato. Sono contrario all’islam in quanto lo reputo incompatibile con i modelli di vita occidentali, sono contro lo ius solis (in Italia dovrebbe venire solo chi ama la nostra terra, e sposa facendone propria la nostra cultura e il nostro stile di vita, dimostrando di saper parlare italiano – questa si chiasma integrazione) e sono contro il ddl zan. Sono contro questa moda del politicamente corretto, del falso femminismo, quote rosa, me too, black lives matter, etc… in quanto li trovo mode deviate, sono anche per avere il 4 novembre come festa nazionale e non il 25 aprile in quanto divisiva per i motivi espressi inizialmente…ecco questi sono solo alcuni dei miei pensieri che per onestà intellettuale, prima di contestarmi, andrebbero approfonditi e che per non dilungarmi eccessivamente non farò in questa lettera, ma rimango a disposizione per un eventuale confronto rispettoso e costruttivo.
Dott. Ugo Ghivarello
Da: Ugo Ghivarello
Giovedì 7 ottobre 2021 16:35:12
Per: Zlatan Ibrahimovic
Sei un grande capione
Ciao zlatan ibraimovic come stai sono tuo grandissimo tifoso milanista ti volevo chiedere potresti aiutarmi o perso il mio secondo lavoro lavoriamo io e miA moglie via in Germania la vita è pesante ti volevo chiedere potevi aiutarmi a pagare un credito di 50. 000euro aspetto una risposta ti prego ibra
Da: Emanuele La Cognata
Giovedì 7 ottobre 2021 16:22:17
Per: Alfonso Signorini
Come si permette soleil a dare della puttana in inglese. Ad una delle sorelle selassie nella puntata di lunedì in diretta... grz
Da: Seby
Giovedì 7 ottobre 2021 16:02:40
Per: Massimo Gramellini
Gentilissimo Gramellini,
legga, la prego e, se ha qualcosa da dire, o da ridire, o da …ridere, sa dove
trovarmi.
Con doverosa stima
Ernesto Scura
(Ottantottenne ingegnere calabrese di etnia arbëresh)
BELLA CIAO di Ernesto Scura
Dice Cesare Bermani, scrittore di sinistra particolarmente attento agli eventi collegati alla guerra di Resistenza: “Fischia il vento, sull'aria di un canto d'amore russo, “Katjuša”, è stata la canzone partigiana più cantata dai partigiani comunisti.
A metà anni sessanta il centrosinistra, al governo, diede forza alla sinistra che ha puntato su “Bella ciao” come simbolo per dare una unità posteriore al movimento partigiano“ con connotazioni più propriamente nazionali, onde fugare quell’ombra di servile sudditanza derivante dall’aver adottato come inno ideologico un inno sovietico. E quì occorre precisare che “Bella Ciao”, non solo non venne mai cantata dai partigiani ma, addirittura, l’odierno testo che noi conosciamo, fu adattato sulle note di una vecchia canzone che descriveva il duro lavoro delle mondine curve nelle risaie del vercellese. E non solo le note, ma anche l’iterativo ritornello “o bella ciao” fu adottato pari pari, tanto per completare il plagio, dando così, almeno, un tocco di orecchiabilità, alla porzione innovativa di quel testo colmo di strafalcioni e sgrammaticature. Dunque, il “Bella Ciao” partigiano fu un maldestro arrangiamento di un canto di sofferenza per farne un inno di “Guerra”, anche se quelli che oggi l’intonano, vogliono spacciarlo per un inno …”pacifista”. Cioè, per conquistare la “libertà, che si fa ? si combatte e, forse, persino, si muore. Ecco, “Bella Ciao” è l’inno postumo all’eroismo e alla lotta non combattuta per la libertà ma per il trionfo del comunismo. E, a ben vedere, tutt’oggi noi non godremmo di quella libertà, senza il sacrificio di morti e di sangue pagato da quei soldati Yankees. Non vi basta ? E allora sentiamo la dichiarazione di un campione della sinistra, il comunista Giorgio Bocca, di cui nessuno può negare la correttezza morale e la sua partecipazione attiva alle fasi più pericolose di quella guerra partigiana: “L’unica cosa certa, é che in venti mesi della guerra partigiana non l’ho «mai sentita cantare» (e pure gliela suonarono al suo funerale). Della prima volta che fu cantata abbiamo un dato certo: fu ad un congresso della Gioventù Comunista Mondiale, tenutosi a Praga, nel 1947, quindi a guerra ormai finita da due anni, intonata, a squarciagola, dalla delegazione italiana, con l’attuale testo banale e sgrammaticato di cui vi offriamo in’impietosa dissezione ”anatomica”. “Una mattina mi son svegliato, oh bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao, una mattina mi son svegliato, ed ho trovato l’invasor. ” E CHI PARLA SEMBREREBBE UN UOMO. “O partigiano portami via, o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao, o partigiano portami via che mi sento di morir. PORTAMI VIA. ALLORA È UNA DONNA? MAH ! “MI SENTO DI MORIRE”. NELLA CORRETTA LINGUA ITALIANA, “SENTIRSI DI…” STA A SIGNIFICARE LA VOLONTA DI FARE QUALCOSA, QUINDI, NEL CASO IN ESAME “VOGLIO MORIRE” (ma si può essere più fessi di così ?) SAREBBE CORRETTO DIRE “MI SENTO MORIRE”. “E se io muoio da partigiano o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao, e se io muoio da partigiano tu mi devi seppellir”. È UN UOMO CHE DÁ DISPOSIZIONI DI SEPOLTURA. “E seppellire, lassù in montagna, o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao e seppellire lassù in montagna, sotto l’ombra di un bel fior”. MA CHE OMBRA PUÒ FARE UN FIORE ? “Tutte le genti che passeranno o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao, tutte le genti che passeranno diranno che bel fior”. DOPO UNA RICERCA IN INTERNET EMERGE: ‘Le "genti" è una parola che non si trova più nei testi moderni. "forse si trova in qualche poesia un po' antiquata, ad esempio " le straniere genti" (foreigner populations) ”. “E questo è il fiore del partigiano, oh bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao, e questo è il fiore del partigiano morto per la libertà”. PAPARAZUMPA, PAPARAZUMPA, PARAPAZUMPAPAPÀ. PROVATE A CANTARLA CON QUESTA FILASTROCCA ACCOMMPAGNATA DAL RITMO DEI BATTIMANI, È GARANTITO L’EFFETTO DA CONGRESSO DEL PRESIDIUM DEL SOVIET SUPREMO DELL’UNIONE SOVIETICA.
Ernesto SCURA
Da: Ernesto Scura Corigliano
Giovedì 7 ottobre 2021 15:31:14
Per: Massimo Giletti
Dott. Giletti,
nel manipolare prodotti di deiezione senza le necessarie cautele ci si sporca.
La presenza di Corona (sicuramente pagata) nella sua trasmissione ha inondato di cacca lo studio televisivo e Lei a mio giudizio si è sporcato con una conduzione discutibile che, oltre a presentare endorsement per un delinquente, ha permesso ad un uomo senza onore, senza morale e senza senso del pudore, di porsi come vittima del sistema (in particolare della magistratura) salvo poi, in evidente contraddizione, autodefinirsi DIO ed attaccare violentemente tutto e tutti.
E' risultata improponibile anche l'associazione fra le vicende giudiziarie di chi, da 20 anni a questa parte, commette, reati e la recente condanna a 13 anni di Mimmo Lucano. Forse la figura del guappo presuntuoso e saccente con il rolex daytona al polso andava molto meglio associata ai cantanti melodici di cui Lei ha narrato le gesta invitandoli più volte in trasmissione.
La saluto nella convinzione che l'audience non può giustificare la visibilità data a certi personaggi, pagando per di più la loro presenza.
Da: Egidio Bastianelli
Giovedì 7 ottobre 2021 14:46:53
Per: Giuseppe Conte
Egr. Presidente,
ieri sera ho sentito a otto e Mezzo le spietate parole che Carlo Calenda ha indirizzato nei suoi confronti dipingendola come un uomo inconsistente che cambia opinione a seconda delle necessità del momento e commentando che il Movimento sta scomparendo. Queste parole mi hanno ferito alquanto, quando poi ha detto che coi grillini non ci deve essere nessuna alleanza perché a suo dire voi pensate che uno vale uno e che pertanto vi ha assimilato al peggior comunismo, senza eccellenze senza riconoscere competenze che sempre devono emergere anche in Società proiettate a una più equa uguaglianza ociale.
Vorrei che non lasciaste cadere queste parole tranchent su di voi (non le dico poi le parole irriguardose e spregevoli verso Di maio) soprattutto nei riguardi dell'opinione pubblica che non ha avuto modo di conoscere il suo programma nei dettagli.
Dovete radicarvi sempre di più sul territorio e presenziare per captare da vicino le istanze dei vari territori ed essere quindi in sintonia sempre maggiore coi territori.
La stimo molto e continui il suo lavoro facendosi conoscere sempre di più per togliere ai Salvii e Meloni il grande spazio che hanno sui mezzi di informazione e sui social.
Rangoni Orsola
Da: Orsola Rangoni
Giovedì 7 ottobre 2021 14:43:49
Per: Massimo Gramellini
Gent. mo e Preg. mo Sig. Gramellini,
ho appena finito di leggere il suo "Caffè" di oggi. Che dire: umorismo, efficacia, verità, "diciamocela tutta", ma proprio tutta! Bravo! Intelligente! Come sempre!
Ah, il valore delle parole, di quelle che parlano di realtà è di verità.
Grazie per il suo contributo all'imma ne tentativo di raddrizzare questo Paese (con la p maiuscola, ma con formula dubitativa).
Con stima
Antonio Carlino-Genova
Da: Antonio Carlino
Tiziana Panella
Giornalista e conduttrice tv italiana
Da: Un Telespettatore