Ultimi commenti alle biografie - pagina 747
Giovedì 30 settembre 2021 12:31:02
Per: Massimo Gramellini
Egregio Sig. Gramellini,
constato con rammarico, visto che la stimo come giornalista e scrittore, che anche lei, da buon crociato dei vaccini, fornisce solo le informazioni funzionali alla crociata, omettendo altre notizie
scomode e facendo di fatto disinformazione.
Cerco di argomentare:
1. Troppo facile paragonare Bulgaria e Portogallo senza dire però che la Lombardia per esempio
è all'85% e il green pass rimane. Oppure che siamo l'unico Paese in Europa dove le discoteche
sono ancora chiuse.
2. E non dice neanche che, mentre gli altri Paesi con l'85% di vaccinati aboliscono le restrizioni,
noi che avevamo a suo tempo ipotizzato l'80% adesso abbiamo già stabilito che
dovrà essere almeno il 90%. Poi passeremo al 110%!
E non finisce qui: ho ascoltato in settimana una dichiarazione radiofonica del sottosegretario
Sileri che alla domanda su quando sarebbe stato abolito il green pass ha risposto con una
tesi assolutamente cervellotica sostenendo che non dipenderà soltanto dal numero dei
vaccinati in Italia ma anche da quelli del resto del mondo (dove ci sono ancora miliardi di
persone da vaccinare!) e quindi se ne riparlerà forse "nel corso del 2022".
Le sembra la stessa cosa di quello che fanno in Portogallo (o nel Regno Unito o in Svezia) ?
3. Quello che i crociati come lei non capiscono è che ormai hanno un problema di credibilità:
sentire politici governativi, sedicenti virologi e i loro lacché che a proposito dei vaccinati
parlano di "immunizzati" quando sia l'FDA in America che l'Istituto Spallanzani di Roma
hanno ufficialmente dichiarato che i vaccini anti-Covid non sono "immunizzanti" rende
l'idea del livello di ridicolo che ha toccato il pensiero unico vaccinale in Italia.
4. Sentire il ministro Brunetta sostenere che l'Italia è un esempio per il mondo, mentre i fatti
dimostrano che il mondo va in tutt'altra direzione, conferma la non credibilità dei nostri
governanti.
5. La fortuna di Draghi (eletto da nessuno) è che le elezioni sono nel 2023, altrimenti se ne
sarebbero viste delle belle.
Comunque come sempre i fatti si incaricheranno di fare giustizia di tutte le arroganti
prevaricazioni di questo governo nei confronti di chiunque non voglia adeguarsi al
pensiero unico vaccinale.
Mi auguro che il tempo sia anche in questo caso galantuomo.
Cordiali saluti.
Da: Roberto
Giovedì 30 settembre 2021 12:17:02
Per: Marco Bocci
Su di te
Grinta e dolcezza... Ottengono più della violenza: -)
Da: Paola
Giovedì 30 settembre 2021 12:11:14
Per: Gianluigi Paragone
Gentilissimi,
vi scrivo in quanto ho trovato discrepanza tra quanto dichiarato nel Prot. 205/2021 del 30/7/2021, redatto dal Presidente Nazionale AIB, Dottoressa Rosa Maiello, in merito ai prestiti bibliotecari che avvengono su materiale prenotato on line, qualora l'accesso in biblioteca sia unicamente per il tempo necessario al ritiro di tale materiale prevede la NON ESIBIZIONE del Green Pass, e quanto invece si verifica in ogni Biblioteca Comunale di Milano e che ho avuto modo di sperimentare nella Biblioteca Comunale Chiesa Rossa di Milano, dove invece tale esibizione viene richiesta.
Il testo, che cito, recita:
"Una distinzione comunque da farsi è tra l’accesso con sosta prolungata nelle sale della biblioteca (ad esempio, per attività di lettura, consultazione,
reference, programmi specifici) e l’accesso ai servizi di base, più “di sportello” (ad esempio, il prestito, o la consegna di fotocopie, magari su
prenotazione), che comportano soste assai brevi in spazi dedicati e per le quali hanno funzionato bene i protocolli preesistenti all’avvio della
campagna vaccinale: le attività di mera consegna e restituzione di materiali ci sembra che possano e debbano essere assicurate come avveniva precedentemente al Decreto-Legge, senza necessità di esibire il Green pass, sia che avvengano in sede (questo è il caso comune), sia che
avvengano (come sono riuscite a fare alcune biblioteche) in modalità domiciliare o con altre modalità"
Ho inviato una mail alla Dottoressa Laura Ricchina, responsabile di tale biblioteca, ma non ho ottenuto alcuna risposta.
L'assurdità di tutto ciò è che il tempo di permanenza in biblioteca per esibire il green pass e farlo "leggere" correttamente dall'addetto, nel caso della Biblioteca Chiesa Rossa un'anziano che non riusciva nemmeno ad inquadrare correttamente il QR code, è di gran lunga superiore al tempo necessario per il ritiro dei libri ordinati. Siamo davvero all'assurdo.
Grazie per l'attenzione,
Erica
Da: Erica Magrotti
Giovedì 30 settembre 2021 11:45:51
Per: Elettra Lamborghini
Buongiorno signora elettra lamborghini lo so che le arrivano tutti giorni richieste ma provarci e gratis. Mia figlia Sofia di 7 anni e una sua super fans... vuole vestire come lei canta le sue canzoni e a fatto album figurine. fa anche il twerki e immagini la faccia di mio marito. 😀. Sarebbe bellissimo se potesse farle un saluto. xfavore Grazie. w elettra lamborghini
Da: Rossella Cartia
Giovedì 30 settembre 2021 11:42:59
Per: Silvia Toffanin
Buongiorno
Credo di poter aiutarre a risolvere la malattia di Francesca Neri.
Saluti
Da: Mauro
Giovedì 30 settembre 2021 11:31:36
Per: Carlo Calenda
[Affrancazioni comune di Roma]
Trasformare il diritto di superficie in diritto di piena proprietà e velocizzare le pratiche per le affrancazioni dal prezzo massimo di cessione degli appartamenti acquistati da centinaia di migliaia di romani nei Piani di Zona. Sono questi i due principali obiettivi di Roberto Gualtieri, quali sono le proposte di Calenda sull’argomento?
Da: Maria Antonietta Cartieri
Giovedì 30 settembre 2021 11:23:44
Per: Milena Gabanelli
Conoscenza scientifica e informazione
Gli scriventi sono stati malati e guariti Covid e vaccinati, per scelta con una sola dose, operano da varie decine di anni in ambito sanitario e sociosanitario (iscritti Albo Professionale Psicologi: 04BZ01 e 04BZ04) come clinici, formatori e ricercatori.
Se il nostro specifico professionale è cercare risposte e possibili soluzioni a problemi, riteniamo che lo specifico dei Professionisti dell’informazione dovrebbe essere quello di saper porre domande utili a fare chiarezza e fornire elementi di comprensione sui diversi fenomeni.
Ci rivolgiamo perciò a Voi, ponendo alcune domande che, grazie alla Vostra Professione, potrebbero essere girate a chi di competenza, aumentando una onesta informazione scientifica.
La prima si riferisce al fatto curioso che, pur sapendo che l’unica certezza evidence based di risposta immunitaria ad un vaccino (vale per tutti i vaccini) è documentabile attraverso il rilevamento e la misurazione degli anticorpi sviluppati, di questo dato non si parla mai esplicitamente. In un paio di occasioni il Prof. Galli ha sollevato il problema, altri segnalano genericamente che “vaccinati non significa immunizzati” o che si devono considerare “eventuali risposte eccessive del sistema immunitario”, ma le notizie circa il rilevamento effettivo del grado di immunizzazione dei soggetti e in generale della popolazione è sistematicamente eluso.
Tra l’altro questo sarebbe l’unico metodo per conoscere meglio sia il funzionamento di un virus ancora parzialmente sconosciuto, sia gli effetti reali di un vaccino totalmente nuovo nei suoi meccanismi di induzione di risposta immunitaria.
In sintesi la domanda è: se invece di insistere alla cieca sul numero di dosi da somministrare (a chi? quante? con quali intervalli?), si rilevassero i soggetti immunizzati dalla guarigione o dal vaccino anche con una sola somministrazione, oltre a tutelare realmente la salute pubblica, quante dosi, ovvero denaro pubblico, si risparmierebbe?
In Germania, ad esempio, il datore di lavoro può chiedere al dipendente la certificazione di immunizzazione, non un green pass che risponde esclusivamente ad aspetti formali che nulla hanno a che vedere con la tutela della salute e ancor meno con l'aumento di conoscenza scientifica.
Per sapere se e quanto un soggetto è realmente immunizzato basta un semplice prelievo del sangue (che costa meno di un tampone) e, monitorato, consentirebbe di conoscere anche l’eventuale decadimento degli anticorpi nel tempo.
La seconda domanda si riferisce al gran numero di medici e altre figure con profilo sanitario contrari a questo vaccino.
La domanda sorgerebbe spontanea:
Possibile che le nostre università sfornino una massa di incompetenti? Come è stato possibile che siano stati assunti ed abbiano potuto lavorare fino ad ora? E i primari o i Dirigenti di servizi non si sono accorti di avere alle dipendenze una massa di ipocondriaci ansiosi? Oppure dobbiamo cominciare a riconsiderare i metodi di assegnazione di primariati e docenze universitarie?
Se i Professionisti dell’informazione a cui ci rivolgiamo volessero avere qualche chiave di lettura alternativa e maggiormente esplicativa suggeriamo cenni di documentazione scientificamente seria e affidabile, perché pubblicata in tempi di ante-pandemia, quindi non sospetta di faziosità.
1) G. Bert, A. Gardini, A. Quadrino. 2013. Slow Medicine. Perché una medicina sobria, rispettosa e giusta è possibile. Sperling & Kupfer.
“[…] solo 11% dei 3000 trattamenti medici contenuti nell’elenco ufficiale denominato Clinical Evidence è di dimostrata efficacia, che l’80% dei nuovi farmaci sono copie di farmaci già esistenti, a eccezione del prezzo che di solito viene moltiplicato in nome della novità; e che soltanto il 2, 5% di questi farmaci rappresenta un progresso terapeutico reale […]. O che secondo l’OMS le prestazioni che non danno nessun beneficio ai pazienti incidono per una percentuale fra il 20 e il 40% sulla spesa sanitaria” (p. 9).
“[…] le previsioni ci dicono che nei prossimi 40 anni la spesa sanitaria pubblica crescerà fino a più del doppio dell’attuale […] dagli attuali 112, 7 miliardi di euro a circa 261 miliardi di euro […] senza alcuna prova che più spesa si traduca in più salute per i cittadini” (p. 27).
2) M. Bobbio. 2017) Troppa medicina. Un uso eccessivo può nuocere alla salute. Einaudi Torino.
“Aumentano le segnalazioni dei rischi di un uso eccessivo di farmaci, soprattutto nei pazienti anziani che subiscono frequentemente danni da reazioni avverse, per l’imprevedibilità di interazioni incongrue; il 92% delle persone ricoverate in case di riposo assume più di cinque farmaci e il 65% più di dieci” (p. 123).
3) E. Bucci. 2015. Cattivi scienziati. La frode nella ricerca scientifica. Add, Torino.
“[…] all’inizio del 2014 abbiamo provato il software su un primo campione di 1364 articoli di biomedicina scelti a caso tra quelli appena pubblicati, il risultato non si è fatto attendere: il 5, 7% degli articoli esaminati conteneva almeno una manipolazione, e il 6, 7% degli autori del campione risultava coinvolto. Ampliando lo studio […] la percentuale di articoli manipolati oscilla dal 3 all’11% [... ]. Va notato che anche questa è una stima per difetto del numero di articoli falsi in circolazione” (p. 95).
“[…] a seguito di casi di frode clamorosa in alcuni Paesi sono stati introdotti nuovi regolamenti - in Inghilterra, negli Stati Uniti e in Germania, per esempio – […] senza tuttavia sortire effetti rilevanti sul numero di frodi commesse, perché non hanno colpito alla base le cause della frode scientifica […] tanto è vero che l’accademia si sta interrogando su come bloccare le pubblicazioni fraudolente prima che finiscano nei titoli dei quotidiani” (p. 107).
4) Le Scienze. aprile 2018: Omissis. La FDA sta nascondendo i dati trial clinici per proteggere i segreti commerciali delle case farmaceutiche?
“La Food and Drug Administration (FDA), sospettata e accusata da tempo di scarsa trasparenza nel concedere autorizzazioni alla commercializzazione di prodotti, in particolare dei farmaci, ha potuto rifiutarsi di fornire le informazioni richieste perfino ad alcuni membri del Congresso. Il giornalista scientifico Charles Seife, docente di giornalismo all' Università di New York, nel maggio 2017, ha deciso di citare in giudizio la FDA appellandosi al Freedom of Information Act, la legge sulla libertà d'informazione. La risposta è stata un plico di descrizioni con moltissime righe secretate (cancellate con il neretto) perciò incomprensibili, con la motivazione che la divulgazione delle informazioni omesse avrebbe causato "un danno sostanziale in termini di competitività " dell'azienda. Questa la conclusione di Seife: " Il lavoro della FDA dovrebbe essere l'esatto contrario: lottare contro la distorsione della scienza da parte dell’industria farmaceutica e offrire una misura oggettiva della sicurezza e dell'efficacia dei farmaci per aiutare i medici a scegliere la soluzione migliore per i loro pazienti. Invece [... ] la FDA si schiera nettamente con l'industria e contro gli interessi pubblici”.
5) Joanna Moncrieff, Le pillole più amare. La storia inquietante dei farmaci antipsicotici. (2013).
Può consultarlo chi fosse interessato a conoscere l’entità dei cachet riservati a luminari americani della pediatria circa la promozione di farmaci per bambini. Ora disponibile anche in italiano grazie a G. Fioriti, Roma, 2020.
Non pensiamo che per spiegare quanto avviene sia necessario scomodare l'dea di complotto, che necessiterebbe comunque di un qualche impegno di pensiero e di metodo. La storia passata e attuale ci insegna che è sufficiente la miope "banalità" dell'interesse personale e immediato per suscitare processi incontrollabili di vasta portata.
Con questo scritto desideriamo dare il contributo, che l'etica della nostra professione impone, ad un approccio alla salute che invita a
“fermarsi e pensare, e fare della riflessione clinica il valore della professione e la garanzia per risultati onesti e possibili” (Sergio Nordio).
La Scienza è un metodo, e come tale controllabile, se lo si desidera. Gli scienziati sono esseri umani e come tali soggetti a tutte le debolezze degli esseri umani, ma comunque interrogabili, se lo si desidera, sulla base del metodo sottostante alle loro affermazioni.
Questo testo viene inviato per conoscenza a gruppi di professionisti interessati al bene comune e alla informazione responsabile
Dr. Miriam Gandolfi
Psicologa psicoterapeuta
e
Francesco Martinelli
Psicologo psicoterapeuta
Bolzano/Trento
www. -------. eu
Da: Francesco Martinelli
Giovedì 30 settembre 2021 11:11:24
Per: Emma Marrone
´mi´devi cantare bambola in duetto con lui... fate legna se lo fai
HAi, sono un´artista scultore politologo -santaklaus nome d arte-, dunque nn del vostro ramo.. peró qualcosina di musica la capisco -mia zia 25 anni all´opera di vienna-, la grande EMMA ´mi´ deve cantare bambola in duetto..., diventa una figata galattica, me lo sento.
da artista politologo -05. 04. 67-, ho scolpito x 30 anni sculture su problemi sociali che descrivono il communismo moderno, tutte abbinate a delle canzoni di protesta di celentano gaber berté vasco... ++++, di emmA amo non é l´inferno.. forse anche xké da santaklaus senza cambiare le lettere divengo satanklaus: -)
TI PREGO CANTA BAMBOLA: -) ; saluc s´klaus* 333 -------.
Da: Demetz Klaus -Santaklaus *
Giovedì 30 settembre 2021 11:01:37
Per: Maurizio Costanzo
Informazioni e testo della commedia da Lei scritta "vuoti a rendere"
Gentilissimo Dottore, mi chiamo Elio D'Onofrio e sono il responsabile della Compagnia Teatrale Amatoriale (Filodrammatica Don Eugenio Bussa di Milano) un nostro attore mi ha fatto vedere la registrazione della commedia, registrata parecchio tempo fa al teatro Parioli dalla RAI della commedia e, vorremo leggere il copione e se autorizzati dall'autore portarla in scena nel prossimo mese di Gennaio.
Grazie
Elio D'Onofrio
Da: Elio D'Onofrio
Corrado Augias
Giornalista, scrittore e conduttore tv...
Da: Marco Folletti