Joseph Goebbels
Biografia
Politico, giornalista e scrittore tedesco, la triste storia del nazismo lo ricorda come uno dei più importanti e più fanatici gerarchi del regime; Ministro della Propaganda del Terzo Reich dal 1933 al 1945, Gauleiter di Berlino (capo sezione del Partito Nazista) dal 1926 al 1945, è stato anche Cancelliere del Reich, per sole poche ore, successive al suicidio di Hitler (30 aprile 1945).
L'ascesa al potere in Germania del Partito Nazista (1933) è indubbiamente frutto anche delle innovative, brillanti nonchè spregiudicate tecniche di propaganda di Goebbels.
Paul Joseph Goebbels nasce il 29 ottobre 1897 a Rheydt, centro di circa trentamila abitanti simbolo dell'industria tessile della Renania; il padre Fritz è capo operaio di una fabbrica tessile, la madre Maria Katharina Odenhausen, figlia di un fabbro; entrambi i genitori sono cattolici devoti e daranno una formazione religiosa al figlio. L'infanzia di Joseph è segnata dall'osteomielite, grave malattia che consiste nell'infiammazione del midollo osseo (secondo altre fonti la sua malattia fu una forma di paralisi infantile, che lo colpì intorno ai sette anni). Viene operato al femore sinistro senza esito positivo: la gamba rimarrà per sempre rattrappita e più corta della destra. A causa di questo difetto fisico zoppicherà vistosamente per il resto della vita; non parteciperà nemmeno alla Prima guerra mondiale rimanendo privo della gloria che vissero i giovani della sua generazione in quella circostanza. L'invalidità non impedirà comunque a Goebbels di terminare con profitto i propri studi.
Dopo aver frequentato otto diverse università, il giovane Goebbels si laurea presso l'Università di Heidelberg nel 1922 in Filosofia. Nel giugno dello stesso anno ha occasione di ascoltare per la prima volta Adolf Hitler in un suo discorso pubblico; Goebbels viene sedotto dalla veemente oratoria del leader nazista, tanto che si converte alle sue idee iscrivendosi al partito.
Il deputato nazista Gregor Strasser - cui Hitler aveva affidato il compito di riorganizzare il partito nel nord - dopo aver assistito a un intervento di Goebbels, gli offre di diventare suo segretario personale, posto fino a quel momento occupato da Heinrich Himmler.
Nell'autunno del 1925 Goebbels si schiera al fianco di Strasser nel sostenere una campagna (proposta dai deputati comunisti e socialdemocratici) per l'espropriazione dei beni dei nobili decaduti: l'assemblea dei capi nazisti dei distretti settentrionali, capeggiata dai fratelli Strasser e dallo stesso Goebbels, sceglie ufficialmente di seguire questa linea. Il 14 febbraio 1926 Hitler stronca definitivamente la "ribellione" di Strasser e Goebbels, costringendoli a rinunciare al loro programma. Hitler è comunque positivamente impressionato dal carisma del giovane Goebbels e decide di cercare di portarlo dalla propria parte: offre a Goebbels di parlare in pubblico a Monaco il successivo 8 aprile. Goebbels accetta e da quel momento in poi seguirà completamente le indicazioni del Führer con rinnovata fiducia.
Rotti ufficialmente i rapporti con Strasser e passato completamente agli ordini di Hitler, diviene in breve il seguace più fanatico del Fuhrer, e tale rimarrà fino alla morte. Alla fine del mese di ottobre Hitler nomina Goebbels Gauleiter di Berlino, con il compito di portare la "rossa" capitale tedesca verso il nazionalsocialismo.
Nel 1928 Goebbels è eletto deputato al Reichstag; l'anno seguente viene incaricato della propaganda su tutto il territorio nazionale. Nel 1933 è Ministro della Propaganda del primo gabinetto Hitler, carica che manterrà ininterrottamente fino alla fine del Terzo Reich. In tale veste Goebbels assume il controllo totale dell'informazione nonché della vita culturale e sociale tedesca (stampa, cinema, teatro, radio, sport), ovunque applicando con fermezza e rigore i principi del nazismo. È Goebbels infine il principale artefice delle campagne volte a celebrare la razza ariana in campo culturale, campagne che costringeranno all'esilio centinaia di artisti e scienziati, sia ebrei che non.
Durante la guerra - e specialmente dopo le prime difficoltà che al fronte rendono critica la situazione militare della Germania - è l'abile opera di propaganda portata avanti da Goebbels che sosterrà i soldati al fronte e i civili duramente provati dai bombardamenti. Le argomentazioni del lavoro di Goebbels si fondano sulla fede nella vittoria e con il miraggio dell'"arma segreta", concetti che contribuiscono ad alimentare la resistenza morale quando l'esito della guerra, dopo gli iniziali successi, sembra volgere verso una disfatta.
Hitler nelle sue volontà nomina Goebbels Cancelliere del Reich della Germania (con Karl Dönitz come Führer).
Come storicamente accade per i momenti finali della vita di Hitler, anche i dettagli sia delle ultime ore che della morte di Goebbels, come quella di sua moglie e dei loro sei figli sono oggi poco chiari e non del tutto appurati.
Alle ore 20:00 del giorno 1 maggio 1945, la signora Goebbels insieme a Helmut Kunz, medico delle SS, narcotizza i figli utilizzando della morfina. Una volta addormentati, Magda Goebbels - forse con l'aiuto del dottor Ludwig Stumpfegger - li uccide rompendo una capsula di cianuro dentro la bocca di ognuno.
Secondo la ricostruzione fatta da alcuni storici, Goebbels sparò alla moglie rivolgendo poi l'arma verso di sé; secondo altri studiosi i due diedero disposizioni per la cremazione dei loro corpi, facendosi uccidere con due colpi alla nuca da un attendente. Quando vennero ritrovati dai sovietici i loro corpi erano carbonizzati, tanto da non poter risalire alla verità.
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