Ultimi commenti alle biografie - pagina 1316

Mercoledì 3 marzo 2021 14:16:51 Per: Alberto Angela

Gentile Dott. Angela, buon giorno.

Prima di tutto, desidero congratularmi con Lei per le Sue e sempre molto interessanti trasmissioni e che purtroppo non sempre posso seguire.
Sarei lieta di sapere se Lei abbia già trattato dell’Impero Romano nella Dacia dell’imperatore Traiano. E’ probabile che io abbia perso questa Sua trasmissione e se già trasmessa, potrei sapere in quale data, cortesemente? La ringrazio.
Le spiego il motivo di questa domanda.
Mi sono chiesta più volte perché i Polacchi chiamino l’Italia Włochy e quale sia l’origine appunto del nome slavo, e indipendentemente da questo perché non ne abbia similmente conservato il nome “Italia” come in altre lingue europee che ne offrono una traduzione più comune. Per esempio in Germania e Svezia: Italien; in Italia e Spagna: Italia; e via via Italie, Italy.
Una prima spiegazione, ricevuta, ha fatto unicamente riferimento ai pastori valacchi e alle loro migrazioni (presumo più interne ai territori del Danubio o comunque all’interno dei confini dei territori dell’Est, dato che sembra che i Valacchi non siano mai giunti in Italia.
In caso contrario, chiedo di scusare la mia impreparazione.). Pur riconoscendomi digiuna in materia, non sono riuscita ad accontentarmi di questo primo elemento.
Piuttosto, mi è parso anche pertinente prendere come riferimento il Regno della Dacia Romana che comprendeva il territorio della Romania (ex Valacchia) e per questo potrei, forse, pensare che attraverso queste storiche conquiste, l’Italia e gli italiani abbiano acquisito il nome di Włochy (Italia) e Włoch (Italiano), attribuiti localmente con ogni probabilità dopo l’arrivo dell’imperatore Traiano, a seguito di due brillanti campagne 101 – 102 e 105 -107. (Lo suppongo non potendo esserne certa, proprio perché non sono affatto preparata in materia.) [Inoltre, sotto il dominio romano, la capitale della Dacia aveva assunto il nome Ulpia Traiana Sarmizegetusa. ] Si cita anche il sec. XVIII, quando si ebbe un ritorno del nome Dacia che riuniva i principati di Valacchia e Moldavia.
Pur avendo qualche elemento in più, fornito dal testo polacco del Centro Culturale Nazionale di Varsavia, ho notato che dei territori occupati dai Romani non si menziona nulla, e neppure a proposito di Valachia (dal latino) e così (storicamente) chiamata dagli stessi Rumeni. Non si parla neppure della contesa tra Polacchi e Ungheresi, interessati a questa regione storica della Romania (XIII sec.). Nello specifico, si parla di diverse etnie che hanno abitato la Valacchia.

Sarei davvero lieta di poterne sapere di più, nella certezza che Lei come ricercatore, sicuramente potrebbe fornire più dati.
La ringrazio sin d’ora per la cortese attenzione e nella speranza che Lei possa fornirmi qualche suggerimento, porgo i più cordiali saluti, rinnovando le mie congratulazioni per le Sue trasmissioni sempre molto interessanti.
Giuliana Piazza
P. s.: allego per correttezza, la documentazione del Narodowe Centrum Kultury di Varsavia: www. nck. pl (Centro Nazionale di Cultura), in lingua polacca e la relativa traduzione in italiano che ho curato personalmente, salvo errori e/o omissioni.

Il lockdown 2020 non mi ha permesso di spostarmi né in Italia né in Polonia per approfondire questo argomento presso ambienti appropriati come Biblioteche, Musei, ecc.. Avevo anche pensato di mettermi in contatto con il Museo all’aperto della Valacchia Rožnov pod Radhoštěm, Czechia, dove potrebbe esserci qualche riferimento in tal senso.
https: //nck. pl/proje kty-kul turalne/proje kty/ojcz ysty-doda j-do-ulubiony ch/ciekawost ki-jezykowe/dlaczego-wloc hy-a-ni e-it alia - Kategorie: etymologia, miejsca

PERCHE’ WŁOCHY E NON ITALIA?

Il nome dell’abitante del paese (Italia) – WŁOCH (Italiano) – una volta aveva la forma del N. pl. (Nominativo plurale) Włoszy (Italiani), e non come oggi: Włosi (Italiani).
La forma WŁOCHY (Italia) è la forma antica dell’accusativo del plurale stesso.
La stessa forma WŁOCH (Italiano) era il risultato del cambiamento della forma (oggi già inesistente) Wołch. (Wołoch abitante della Valacchia.)
Nella gran parte delle lingue è in uso il nome Italia, adottato il più delle volte direttamente dal latino o più tardi dall’italiano.
Perchè i nostri antenati non hanno adottato il nome Italia? A questa domanda non possiamo rispondere con certezza al cento per cento.
La forma e la costruzione del nome Włochy indica però che, i nostri antenati pensarono anche a due popoli diversi: Włochów (da Włoch) e Wołochów (allo stesso tempo è necessario osservare che l’ultimo nome, nel corso della storia, cambiò più di una volta il proprio campo semantico, con riferimento ai differenti popoli).
E’ anche possibile che con il nome Wołch i nostri antenati chiamassero anticamente ogni rappresentante delle lingue romanze, anche celtiche – come Niemcy (Germania) (o piuttosto: Germanie), la quale con il nome Walh definiva tutti quelli che usavano la lingua celtica, e più tardi anche la lingua romanza.
E’ abbastanza probabile che noi si abbia adottato il nome e il suo campo (semantico) proprio dai nostri vicini dell’ovest, e lo si abbia convertito conformandolo ai sistemi fonetici slavi, e che più tardi, questo nome sia passato da noi agli Ungheresi, che lo hanno adottato distinguendo però Włocha, Italian (Olasz in ungherese) da Wołocha, Valacco, (Oláh in ungherese). (Wołoch: abitante della Valacchia), e che per Włochy (Italia), dicano Olaszország (Italia, in ungherese).

1 Włocha, in polacco. è sia il genitivo sia l’accusativo del maschile personale Włoch (Italiano). Nel riportare la parola in lingua polacca, mantengo il caso declinato all’’accusativo: Włocha. Pertanto, non è da considerarsi come definizione aggiuntiva a quelle menzionate nel testo, ma come declinazione del nome Włoch, l’abitante del Paese. Idem per Wołocha (Valacco: Wołoch abitante della Valacchia).

Ojczysty – dodaj do ulubionych / Ciekawostki językowe
DLACZEGO WŁOCHY, A NIE
ITALIA?
Nazwa mieszkańca kraju – WŁOCH – miała
kiedyś formę M. l. mn. o postaci Włoszy, a nie
jak dziś: Włosi. Forma WŁOCHY to dawny
biernik owej formy liczby mnogiej. Sama forma
WŁOCH powstała jako wynik przestawki
w formie (dziś już nieistniejącej) *Wołch.
W znacznej części języków funkcjonuje nazwa
Italia, przejęta najczęściej bezpośrednio z łaciny
lub później z włoskiego. Dlaczego nasi
przodkowie nie zapożyczyli nazwy Italia? Na to
pytanie nie możemy odpowiedzieć
ze stuprocentową pewnością. Postać i budowa
nazwy Włochy wskazuje jednak na to, że nasi
przodkowie pomylili dwa – różne przecież –
plemiona: Włochów i Wołochów (przy czym
należy zaznaczyć, że ostatnia nazwa
na przestrzeni dziejów zmieniała kilkakrotnie
swój zakres znaczeniowy, odnosząc się
do różnych ludów). Możliwe też, że mianem
*Wołch nasi przodkowie nazywali niegdyś
każdego przedstawiciela plemion romańskich,
a także celtyckich – tak jak Niemcy (czy raczej:
Germanie), którzy mianem Walh określali
wszystkich posługujących się językiem
celtyckim, a później także – romańskim. Jest
dość prawdopodobne, że nazwę i jej zakres
zapożyczyliśmy właśnie od naszych zachodnich
sąsiadów, przekształciliśmy zgodnie
ze słowiańskim systemem fonetycznym,
a później od nas nazwę tę zapożyczyli Węgrzy,
którzy odróżniają jednak Włocha (Olasz)
od Wołocha (Oláh), a na Włochy mówią
Olaszország.

Da: Giuliana Piazza

Mercoledì 3 marzo 2021 13:37:12 Per: Rosario Fiorello

[Consiglio]

Buongiorno e complimenti, siete bravi, ora vorrei chiedervi di usare il pannello della trasmissione di Geppy Cucciari, così potreste avere un pubblico da tutta l' Italia, sarebbe bello

Da: Giuseppina Maione

Mercoledì 3 marzo 2021 12:45:56 Per: Dacia Maraini

Carissima Dacia Maraini,
le scrivo poiché l'associazione di cui sono vice presidente MAI PIÙ DA SOLA STOP FEMMINICIDIO a Rimini si propone di assistere accompagnare e proteggere se del caso le donne minacciate di violenza e di morte creando una rete di protezione fatta di volontari che interagiscono con le forze dell'ordine. nei modi previsti dalle leggi vigenti.. Dato che lei è l'unica personalità pubblica italiana che sostiene che le donne minacciate di morte hanno diritto a una scorta, le chiedo un incontro dove preferisce covid permettendo per discutere della questione e di eventuali eventi o collaborazioni sul tema..
Grazie e affettuosi saluti
Corrado Zucchi 333-------

Da: Corrado Zucchi

Mercoledì 3 marzo 2021 12:40:04 Per: Roberto Speranza

Buongiorno Ministro, sono un funzionario del Ministero dello Sviluppo Economico e mi permetto di scriverle per la situazione insostenibile che si sta verificando negli ospedali da quando si è diffuso il Covid. Sembra che l'unico male che affligge gli italiani è appunto il Covid, tutte le altre patologie vengono lasciate indietro per fare spazio a questo tipo di pazienti. Nel caso specifico io ho una mamma di 85 anni con una grave patologia, che peggiora di giorno in giorno e che, nonostante sia in lista d'attesa per un intervento chirurgico, sta aspettando da mesi il ricovero che viene continuamente rinviato. La malata non ha più una qualità di vita definibile tale, perché, oltre al peggioramento clinico, comincia ad avere problemi psicologici, che si ripercuotono anche su di me che l'assisto. Tutto questo per dirle che la popolazione ha bisogno di assistenza a tutto tondo e che il Covid, se pur nella sua gravità, ma ci sono malattie anche più gravi, è una patologia che si è aggiunta e non sostituita alle preesistenti. La ringrazio per l'attenzione e le auguro buon lavoro. In fede Michelina Acierno

Da: Michelina Acierno

Mercoledì 3 marzo 2021 12:29:22 Per: Roberto Speranza

[Sos Molise]

Gen ministro,
lei è senz'altro al corrente della terrificante situazione che vige in Molise.
Noi abbiamo necessità di un intervento serio e di controlli serrati non di promesse vane.
Occorre l'esercito, il personale addetto e la presenza in loco di una autorità garante.
Mi rivolgo a tutta l'equipe per azioni immediate sul posto.

Termoli
3 marzo 2021
Con osservanza
Antonietta DiStefano

Da: Antonietta Di Stefano

Mercoledì 3 marzo 2021 11:15:45 Per: Emmanuel Macron

[Richiesta di risposta alle mie 2 lettere]

Caro Presidente io adoro la Francia ma ho avuto un' esperienza tremenda che ne porto i segni. Mi sono permessa di scriverle due lettere raccomandate sperando in una sua anche breve risposta, ma vedo che lei non ha intenzione di rispondermi. Forse ho toccato un tasto dolente?
Ma sono ancora speranzosa e credo prima o poi lei mi rispondera'. Almeno un po' di compassione x cio' che ho vissuto! La ringrazio x l' attenzione ed aspetto un suo cenno in merito. Saluti sinceri
Nadia Bernasconi Svizzera

Da: Nadia Bernasconi

Mercoledì 3 marzo 2021 10:31:18 Per: Luca Zaia

[Titolo informativo]

Sig. presidente Luca zaia: sono un operatore socio sanitario in pensione.
Adesso mi dedico come volontario ad fare assistenza alle persone bisognose faccendo anche trasporto dialisati.
Quello che le volevo chiedere è che fino adesso il mio medico mi faceva le ricette per i tamponi sia che quelli monicolari e rapidi, dalla prossima volta mi ha detto che non mi può fare più le ricette dicendomi che ha ricevuto l'ordine di non farle
Dicendomi che se non trovavo una soluzione posso a stare a casa mia.
In attesa di una vostra risposta.
Cordiali saluti Granzotto Renato

Da: Renato

Mercoledì 3 marzo 2021 10:18:51 Per: Barbara Palombelli

[Vaccino COVID-19]

IMPORTANTE: ho necessità di sapere come poter prenotare per il vaccino mia moglie nata nel 1941 residente in Sardegna e con domicilio a Milano. Ho provato utilizzando il portale della Regione Lombardia ma la risposta è stata negativa per la residenza e per la carta sanitaria della Sardegna. Ho provato a contattare il numero verde ma le risposte non sono state sufficienti. La risposta delle FAC alla medesima domanda è affermativa purché in possesso della carta sanitaria ma non si danno utili informazioni. In farmacia esito negativo e con il mio medico meglio non commentare. Grazie saluti.

Da: Cesare Guasti

Mercoledì 3 marzo 2021 10:01:42 Per: Mario Draghi

Presidente Draghi mi rivolgo a lei per la tematica scuole specialmente per scuola primaria ho un bimbo che frequenta la 4 elementare e mi creda i bambini in didattica restano in dietro oltretutto io ho un bambino sgrafico disgrafico e disortofrafico da quando è rientrato in presenza ha sempre il sorriso lasciate che i bambini vadano in presenza ne hanno bisogno sono piccoli le parlo col cuore in mano ! ! Sono una mamma che gestisce suo figlio da sola e così facendo le se non dovessero andare in presenza lei mette in ginocchio noi genitori lavoratori con stipendi da fame che non possiamo permetterci di stare a casa a farci ridurre ulteriormente lo stipendio che abbiamo già debiti arretrati perché non si riesce ha far quadrare i conti e il mio bimbo rinunce su rinunce ! ! Non andiamo in ferie mai perché non possiamo ma ci lasci almeno la scuola che e un diritto già a giugno luglio e agosto quando le scuole sono chiuse si fa fatica ad andare avanti dott. draghi la dottoressa Gelmini che ha tutto il mio rispetto ha fatto una cosa giusta quantunque sia la zona elementari e secondo me anche le medie dovrebbero essere in presenza per il loro equilibrio mentale, io non la conosco ma mi rivolgo a lei visto che ora presidente draghi e tutto nelle sue mani anche la nostra dignità ! ! aiuti i nostri figli a istruirsi in completa serenità, felice di una sua cordiale risposta le porgo i miei più sinceri Saluti nella speranza che lei possa farci vivere questa pandemia non ammazzando la nostra dignità ! ! Nunzia una mamma stanca e delusa

Da: Nunzia

Mercoledì 3 marzo 2021 09:58:39 Per: Matteo Salvini

[Canale telegram]

Buon giorno. Con grande entusiasmo avevo accettato di seguirla su telegram e sui canali. Dopo qualche giorno i suoi canali si sono rimpiti di ingiurie, parolacce stickers enormi.
All inizio su alcuni commenti su alcune forze politiche ho scherzato anch io bonariamente. Poi pero' si sono unite persone che la insultano. Allora non mi sono piu riconosciuta in questi meccanismi. Ho abbandonato tutto e la seguo su twitter. Le suggerisco un maggior controllo su quei canali. ho lasciato pregando di non usare quegli insulti.
la saluto e buon lavoro

Da: Giuseppina Aldi