Ultimi commenti alle biografie - pagina 562
Giovedì 18 novembre 2021 10:52:52
Per: Roberto Speranza
Come la mettiamo che a padova la maggior parte dei ricoverati covid sono vaccinati?
Da: Marzia
Giovedì 18 novembre 2021 10:37:50
Per: Maurizio Costanzo
Buongiorno Dott. Costanzo, ieri sera, come tutti i mercoledì, ho visto la Sua trasmissinio e stranamrnte ho avuto un flash. Lei anni fa so è occupato del caso di una donna malata do tumore Patrizia Guerci, avviando una raccolta fondi. Ottima idea, ma io ricotdo che quella signora si dimenticò di dire che aveva rovinato con cattiveria la vita dei miei bambini e la mia, minacciandomi di farci del male
Così oggi ripensandoci mi sono detta perché non chiederle di dare spazio a mio figlio, che nonostante tutto e'cresciuto bene e sta inseguendo il sogno di diventare uno scrittore
Ha finito ora la sua fatica e sarebbe bello se Lei potesse dargli spazio come fece allora
È un ragazzo in gamba e non Le farebbe fare brutta figura. Mi scuso per questa mia e mi permetto di lasciarle indirizzo mail, telefono..
Danilo Zecca 377-------
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Grazie e buona giornats
Da: Miria
Giovedì 18 novembre 2021 10:35:26
Per: Bruno Vespa
Devo fare la terza dose dopo sei mesi dalla seconda che ho fatto a metà luglio, ho fatto astra Zeneca precedentemente, adesso che tipo di vaccino mi inietteranno? ?
Da: Alberto
Giovedì 18 novembre 2021 10:34:17
Per: Luisella Costamagna
Legga, la prego e se ha qualcosa da dire, o da ridire, o da … ridere,
sa dove trovarmi.
Ernesto Scura
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BELLA CIAO di Ernesto Scura
Dice Cesare Bermani, scrittore di sinistra particolarmente attento agli eventi collegati alla guerra di Resistenza: “Fischia il vento, sull'aria di un canto d'amore russo, “Katjuša”, è stata la canzone partigiana più cantata dai partigiani comunisti.
A metà anni sessanta il centrosinistra, al governo, diede forza alla sinistra che ha puntato su “Bella ciao” come simbolo per dare una unità posteriore al movimento partigiano“ con connotazioni più propriamente nazionali, onde fugare quell’ombra di servile sudditanza derivante dall’aver adottato come inno ideologico un inno sovietico. E quì occorre precisare che “Bella Ciao”, non solo non venne mai cantata dai partigiani ma, addirittura, l’odierno testo che noi conosciamo, fu adattato sulle note di una vecchia canzone che descriveva il duro lavoro delle mondine curve nelle risaie del vercellese. E non solo le note, ma anche l’iterativo ritornello “o bella ciao” fu adottato pari pari, tanto per completare il plagio, dando così, almeno, un tocco di orecchiabilità, alla porzione innovativa di quel testo colmo di strafalcioni e sgrammaticature. Dunque, il “Bella Ciao” partigiano fu un maldestro arrangiamento di un canto di sofferenza per farne un inno di “Guerra”, anche se quelli che oggi l’intonano, vogliono spacciarlo per un inno …”pacifista”. Cioè, per conquistare la “libertà, che si fa ? si combatte e, forse, persino, si muore. Ecco, “Bella Ciao” è l’inno postumo all’eroismo e alla lotta non combattuta per la libertà ma per il trionfo del comunismo. E, a ben vedere, tutt’oggi noi non godremmo di quella libertà, senza il sacrificio di morti e di sangue pagato da quei soldati Yankees. Non vi basta ? E allora sentiamo la dichiarazione di un campione della sinistra, il comunista Giorgio Bocca, di cui nessuno può negare la correttezza morale e la sua partecipazione attiva alle fasi più pericolose di quella guerra partigiana: “L’unica cosa certa, é che in venti mesi della guerra partigiana non l’ho «mai sentita cantare» (e pure gliela suonarono al suo funerale). Della prima volta che fu cantata abbiamo un dato certo: fu ad un congresso della Gioventù Comunista Mondiale, tenutosi a Praga, nel 1947, quindi a guerra ormai finita da due anni, intonata, a squarciagola, dalla delegazione italiana, con l’attuale testo banale e sgrammaticato di cui vi offriamo in’impietosa dissezione ”anatomica”. “Una mattina mi son svegliato, oh bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao, una mattina mi son svegliato, ed ho trovato l’invasor. ” E CHI PARLA SEMBREREBBE UN UOMO. “O partigiano portami via, o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao, o partigiano portami via che mi sento di morir. PORTAMI VIA. ALLORA È UNA DONNA? MAH ! “MI SENTO DI MORIRE”. NELLA CORRETTA LINGUA ITALIANA, “SENTIRSI DI…” STA A SIGNIFICARE LA VOLONTA DI FARE QUALCOSA, QUINDI, NEL CASO IN ESAME “VOGLIO MORIRE” (ma si può essere più fessi di così ?) SAREBBE CORRETTO DIRE “MI SENTO MORIRE”. “E se io muoio da partigiano o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao, e se io muoio da partigiano tu mi devi seppellir”. È UN UOMO CHE DÁ DISPOSIZIONI DI SEPOLTURA. “E seppellire, lassù in montagna, o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao e seppellire lassù in montagna, sotto l’ombra di un bel fior”. MA CHE OMBRA PUÒ FARE UN FIORE ? “Tutte le genti che passeranno o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao, tutte le genti che passeranno diranno che bel fior”. DOPO UNA RICERCA IN INTERNET EMERGE: ‘Le "genti" è una parola che non si trova più nei testi moderni. "forse si trova in qualche poesia un po' antiquata, ad esempio " le straniere genti" (foreigner populations) ”. “E questo è il fiore del partigiano, oh bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao, e questo è il fiore del partigiano morto per la libertà”. paparazumpa, paparazumpa, parapazumpapapà. provate a cantarla con questa filastrocca accommpagnata dal ritmo dei battimani, è garantito l’effetto da congresso del presidium del soviet supremo dell’unione sovietica.
Ernesto SCURA
Da: Ernesto Scura
Giovedì 18 novembre 2021 10:32:49
Per: Giuseppe Conte
On Conte, la apprezzo per essere il leader del movimento cinque stelle, movimento che prima di partire sembrava voler bruciare i tempi, stravolgere in positivo la vita degli italiani e adesso a 4 anni dalle passate elezioni siamo ritornati al punto di prima se non peggio.
E' stato giusto istituire il reddito di cittadinanza, ma è stato alquanto ingiusto regalare soldi a go go a chi non ne vuol sapere di lavorare o quanto meno di cercarsi un lavoro, essi potrebbero essere impiegati in lavori socialmente utili e colmare spaventose carenze di personale negli enti pubblici, causa blocco del turn over e tagli portati avanti fino all'inverosimile (cioè ridotti a un quinto, in confronto alla pianta organica).
Enti pubblici a cominciare dalla scuola come personale di servizio, trovandosi ridotto per la soppressione dei cassaintegrati, precedentemente impiegati in lavori socialmente utili in particolare di pulizia che di questi tempi di pandemia ce ne sarebbe ancora più bisogno.
Mi stia a sentire si metta a lavorare in questo senso così non ci sarebbe malcontento da parte dell'opinione pubblica e ci sarebbero forse meno furbetti truffatori.
Mi raccomando mi saluti anche a Giggino
Giancarlo
Da: Giancarlo
Giovedì 18 novembre 2021 10:27:15
Per: Fabio Fazio
Caro Fabio,
vorrei chiederti che, lo "scherzo" della Littizzetto, che ti mette la gomma americana sulla scrivania, sia eliminato perché in periodo di Covid mi sembra molto molto poco opportuno... ed educativo... la saliva ecc. ecc. !
Grazie per le interessanti interviste a personaggi intelligenti, ironici e colti.
Cordiali saluti Gemma
Da: Gemma Pozio
Giovedì 18 novembre 2021 10:24:20
Per: Maurizio Landini
Mi presento, sono Ruggiero Dicorato figlio di un grandissimo lavoratore iscritto fino alla sua morte alla C. G. I. L., nipote di un'altro grandissimo del sindacato Peppino Soricaro che riposa in pace; attualmente lavoro allo Sportello per l'Impiego di Margherita di Savoia, assunto prima dalla Provincia BAT poi dalla regione Puglia e assegnato all'Agenzia ARPAL PUGLIA. Ho 62 anni e sono titolare di un assegno ordinario di invalidità IO, questo le fa capire che ho una invalidità, essendo ipovedente ventesimista. La mia vita lavorativa è stata molto travagliata, questo lo si può dedurre dai contributi versati sia nel Privato, Gestione Separata e Funzione Pubblica. Quello che vi chiedo col cuore in mano visto che si stà parlando della Riforma Pensioni, di parlare del mio caso perchè dopo aver fatto domanda per Quota 100 all'INPS, mi è stato risposto che il sistema non permette di fare il cumulo dei contributi, avendo contributi in vari enti previdenziali e quindi l'unica soluzione è la pensione di vecchiaia a 67 anni, se rimane invariata quest'età, nemmeno quella di inabilità posso fare, avendo pochi anni nel pubblico, il requisito dei contributi per Quota 100 lo raggiungo con le maggiorazioni che mi spettano a causa della mia invalidità. Illustre Segretario sinceramente vi chiedo "Aiutatemi", datemi la possibilità di uscire dal mondo del lavoro perchè la mia salute stà peggiorando, in queste condizioni non posso aspettare fino a 67 anni, parlatene del CUMULO, perche come me c'è ne sono molti.
In attesa di un vostro riscontro positivo vi porgo distinti saluti.
Ruggiero Dicorato
Per qualsiasi comunicazione mi potete chiamare al cell. 349-------
Grazie di tutto
Da: Ruggiero
Giovedì 18 novembre 2021 09:53:32
Per: Maurizio Landini
Buonasera, flessibilità in uscita a 62 anni con i contributi che uno ha, vi prego combattete per ottenere questo diritto, soprattutto per chi vuole assistere un proprio caro con invalidità... grazie... grazie
Da: Daniela
Giovedì 18 novembre 2021 09:38:59
Per: Maurizio Landini
Buongiorno, vorrei segnalare le innumerevoli pensioni che gli stranieri percepiscono in quanto hanno la residenza in Italia, ma che vivono nei loro paesi natali. Questi soggetti, non hanno mai versato contributi nelle casse dell'Inps, ma comunque prendono la pensione in quanto sono iscritti nello stato di famiglia dei figli. I pensionati italiani più anziani, fanno la fila allo sportello delle poste ogni mese per ricevere la pensione, perchè non sanno usare i bancomat, mentre gli stranieri si fanno recapitare i soldi nel conto corrente postale, poi con il bancomat i figli residenti in Italia utilizzano i soldi. Questa sistema utilizzato da moltissimi stranieri, potrebbe essere subito neutralizzato, effettuando il pagamento direttamente alla persona intestataria della pensione (non a persone delegate) che si presenti allo sportello delle Poste.
In attesa di una verifica dalle autorità competenti, porgo distinti saluti.
Moreno Morello
Da: Moreno
Maurizio Landini
Sindacalista italiano
Da: Gian Paolo Di Marcoberardino