Paul Ricoeur
Biografia • Interpretazione delle interpretazioni
Nato a Valence (Francia) il 27 gebbraio 1913, il filosofo Paul Ricoeur ha svolto nel suo ambito una delle più brillanti carriere del secolo. Dopo essersi laureato a Rennes nel 1933, insegnato filosofia morale nell'università di Strasburgo, tiene la cattedra di storia della filosofia alla Sorbona e successivamente all'università di Nanterre e Chicago, chiamato alla cattedra del teologo Paul Tillich.
Tutto ciò dopo aver collaborato al CNRS per tre anni, dal 1948 al 1957 e insegnato come Professore di storia della filosofia all'Università di Strasburgo. Ricoeur, pima della sua carriera accademica ha anche insegnato in diversi licei, in particolare al collegio "Cévenol".
Diviene membro di numerose accademie e, tra i tanti premi che gli sono stati conferiti, vi sono il Premio Hegel (Stoccarda), il Premio Karl Jaspers (Heidelberg), il Premio Leopold Lucas (Tubinga), il Grand Prix della Académie française e il Premio Balzan per la filosofia.
Tra le responsabilità editoriali di Paul Ricoeur ricordiamo che è stato collaboratore e membro del comitato della riviste Esprit Christianisme social, direttore di Revue de Métaphysique et de Morale, in collaborazione con François Wahl ha diretto la collana L'Ordre philosophique (éditions du Seuil) ed è stato responsabile di diverse rubriche filosofiche per l'Encyclopaedia Universalis.
Vicino al movimento di "Esprit", di Emmanuel Mounier, Ricoeur subisce il fascino dei più importanti movimenti filosofici del XX secolo, in particolare della fenomenologia, dell'esistenzialismo, della filosofia del linguaggio. Muovendo proprio dall'esistenzialismo e dalla fenomenologia, a cui dedica i suoi primi studi (Gabriel Marcel e Karl Jaspers, 1947; Karl Jaspers e la filosofia dell'esistenza, 1947, in collaborazione con M. Dufrenne; introduzione e traduzione francese delle Idee di Husserl, 1950), Ricoeur si è orientato verso una filosofia ermeneutica, che riconosce nel linguaggio della religione, del mito e della poesia, la condizione di possibilità e il significato ultimo del pensiero e della volontà.
Esemplificate su un gran numero di testi filosofici e letterari, queste indagini fanno di Paul Ricoeur il maestro di una delle configurazioni più significative della filosofia d'oggi, che ha assunto il nome di "ermeneutica", o scienza dell'interpretazione. Il merito maggiore del pensiero di Ricoeur, in questo, è aver fornito un'interpretazione delle interpretazioni che ne giustifica le varietà, senza né porle tutte sullo stesso piano (relativismo), né preferire l'una all'altra per il solo fatto di essere "condivisa" da una maggioranza: verità e varietà sono salve, così, nello stesso tempo.
Infatti, secondo Paul Ricoeur,
le eventualità rivelative del linguaggio sono possibili solo quando non lo si consideri una semplice funzione comunicativa, come avviene nella linguistica e nella semiologia (per le quali il linguaggio è un insieme di segni, che rinviano a significati univoci); ma vi si isolino anche simboli, dotati sia di una referenza linguistica immanente, sia di una pluralità di referenti religiosi, mitici e poetici, il cui significato viene a coincidere con il senso ontologico e trascendente dell'esistenza umana. (La sfida semiologica, 1974)
Se considerato in questa dimensione simbolica,
Il linguaggio non è soltanto il veicolo di una comunicazione, ma diviene l'oggetto di una interpretazione. (Il conflitto delle interpretazioni, 1969)
Ricoeur ha concepito dunque la propria filosofia come una epistemologia del simbolo.
Gli anni '60 e '70
Dal 1966 al 1970 insegna nella nuova Università di Nanterre, di cui è rettore tra il marzo 1969 e il marzo 1970, con il proposito di realizzare le riforme necessarie a fronteggiare la contestazione studentesca e, contemporaneamente, presso la Divinity School dell'Università di Chicago. Nel 1978 realizza per conto dell'UNESCO una grande inchiesta sulla filosofia nel mondo. Nel giugno 1985 riceve il premio «Hegel» a Stuttgart. Per qualche tempo è direttore del Centro di ricerche fenomenologiche ed ermeneutiche.
Paul Ricouer muore a Châtenay-Malabry, il giorno 20 maggio 2005.
Opere di Paul Ricoeur
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo:
- Introduzione e traduzione delle Ideen I di Husserl (1950)
- Il volontario e l'involontario, (1950)
- Storia e verità (1955)
- Finitudine e colpa (1960)
- Dell'interpretazione. Saggio su Freud (1965)
- Il conflitto delle interpretazioni (1969)
- La metafora viva (1975)
- L'intreccio e il racconto storico (1983)
- La configurazione nel racconto di finzione (1984)
- Il tempo raccontato (1985)
- Dal testo all'azione (1986)
- Sé come un altro (1990)
- Lectures I, II, III, (1991-1994)
Frasi di Paul Ricoeur
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