Ultimi commenti alle biografie - pagina 2840
Lunedì 27 aprile 2020 12:00:27
Per: Massimo Giletti
Buongiorno Dott. Giletti,
Sono un pensionato di 72 anni e vivo da 4 anni in Russia. Avevo programmato di rientare con mia moglie definitivamente in Italia, ma la situazione della pandemia mi costringe a rimandare il mio rientro.
Ieri sera ho seguito in streaming la sua trasmissione e nonostante il mio amore sciscerato per la mia terra mi sento profondamente addolorato e mi vergogno di essere Italiano dopo quello che ho visto e sentito..
I suoi ospiti erano tutte persone di altissimo livello, ma il vero responsbile sia della cattiva gestione della crisi che l'abominevole decisione di liberare 40 mafiosi tra i più pericolosi è l'attuale Governo con a capo il Sig. Antonio Conte. Mi sembra impossibile e surreale che il Presidente del Consiglio non fosse a conoscenza di questa sciagurata decisione. Agli Italiani non interessa l'operato del DAP e del suo responsbile. L'unico responsbile di questa sciagura è il l'attuale Governo del Sig. Conte che ritengo dovrebbe dare le dimissioni immediatamente, ovviamente provvedendo a riportare questi mafiosi presso le strutture sanitarie che conosciamo in regime carcerario. Abbiamo criticato e ci siamo giustamente offesi per alcuni articoli apparsi sui media esteri. L'operato del Sig. Conte e del suo Governo non fa altro che peggiorare la nostra immagine all'estero e la nostra dignità. Può rimanere in carica per il tempo necessario a nuove elezioni cercando di fare meno danni possibili. Dovrebbe essere il nostro Presidente della Repubblica a consigliarlo. La frustrazione degli Italiani ha raggiunto livelli molto delicati e sono seriamente preoccupato. Non vedo altre soluzioni. Intanto esprimo la mia stima e apprezzo il suo coraggio e la sua onestà intelletuale.. Non ci meritiamo un Governo del genere.
Con la massima stima e affetto.
Dr. Aurelio Ciucci
Da: Aurelio Ciucci
Lunedì 27 aprile 2020 11:59:05
Per: Giuseppe Conte
Buongiorno sig presidente del consiglio, le scrivo una mia riflessione. Lavoro come unica dipendente in una piccola merceria di quartiere a Firenze vivo da sola ho 61 anni e lavoro per vivere dignitosamente. La cassa integrazione in deroga che dovrebbe spettarmi non si sa ancora quando arriverà, l'anticipo che dovrebbe dare la banca non si capisce come averlo perché l'rs41 non è facile da compilare per le ore, settimane, di cassa integrazione.. Lei ieri sera nella sua conferenza stampa ha detto che per il bonus di 600 euro elargitogià alle imprese autonomi ecc basterà un semplice click per riaverlo automaticamente. Io devo tornare a lavoro il 18 maggio, sempre che dal 4 al 18 non ci sia un altra ondata di epidemia. La mia domanda per favore è: si può pensare anche alle persone che fino ad adesso non hanno avuto nessun tipo di aiuto, prima di pensare a quelli che seppur poco qualcosa hanno già avuto? La ringrazio infinitamente. Tiziana Cappelli.
Da: Ciappelli Tiziana
Lunedì 27 aprile 2020 11:58:57
Per: Matteo Salvini
Buongiorno popolo Salviniano svegliatevi non state dietro alle chiacchere anche perché al Governo ci sei stato e non hai fatto nulla. Il tuo pensiero erano solo gli immigrati e nient'altro oppure andare in piazza a farti i Selfie. Alle prossime elezioni vai da solo e senza coalizioni e poi valuteremo sei hai la maggioranza per governare. Vergognati presuntuoso e arrogante. Svegliatevi cittadini creduloni e rientrate nel mondo reale prima che sia troppo tardi.
Abbiamo un presidente del Consiglio che si è consigliato con il mondo scientifico per l'emergenza sanitaria che ci sta coinvolgendo anche perché un politico non è un medico e non si potrà mai sostituire.
Persona umile e intelligente
Al contrario di Salvini che si sarebbe spacciato per uno scienziato provocando una catastrofe di morti
Da: Antonino
Lunedì 27 aprile 2020 11:55:20
Per: Giuseppe Conte
Buon giorno.
Egregio sig. Presidente,
come docente di materie giuridiche certamente ha richiamato più volte i suoi studenti quando non adoperavano il linguaggio specifico richiesto dalla disciplina di cui si parlava.
Nella conferenza stampa di ieri sera, e forse anche nel dpcm che sta per essere pubblicato, si parla di "cerimonie e/o funzioni di funerali" e/o "cerimonie e/o funzioni religiose"..
Mi permetto di notare che tale linguaggio è un po' semplificativo e/o generico, anche, se purtroppo lo utilizzano tanti giornalisti.
La terminologia tecnico-specifica, da un punto di vista teologico e liturgico nel mondo cristiano, - nelle tre confessioni cattolica, ortodossa e protestante - richiederebbe l'utilizzo di "CELEBRAZIONE", applicabile a quelle liturgiche, quali la messa, matrimoni, battesimi, funerali e altri momenti di preghiera che prevedono la presenza e partecipazione di fedeli..
I termini "cerimonia" e "funzione" colgono l'aspetto esteriore della rappresentazione, la coreografico del movimento, il colore, il suono, i ruoli vari… ma non esprimono il significato profondo, interiore, spirituale, morale, sacramentale, etc. che sta sotto l'aspetto esteriore.
Il mio msg non vuole essere una critica, ma solo uno stimolo perché anche a livello istituzionale si ricerchi la precisione del linguaggio anche da un punto di vista religioso..
L'imprecisione sottolineata è certamente insignificante rispetto ad altre modalità di linguaggi di alcuni politici del nostro tempo che Lei ben conosce.
Grazie per l'attenzione e per le fatiche ed incomprensioni particolarmente dure in quest'ultimo periodo nell'armonizzare numerose e variegate esigenze e richieste, sia a livello nazionale che europeo.
Coraggio nel cercare di sostenere il bene comune, delle famiglie, dei più fragili, nel sostenere la ripresa sociale ed economica attraverso il supporto al lavoro e non al mantenimento inoperoso di tanti a spese di numerosi cittadini che si rimboccano le mani e che alla sera tornano stanchi a casa!
Un cordiale saluto. Gianni Sirca
Da: Gianni Sirca
Lunedì 27 aprile 2020 11:48:57
Per: Giuseppe Conte
Caro presidente Conte, mi lasci dire che pur avendo sempre guardato a lei con molto rispetto, il discorso che ha tenuto il 26 aprile sulla fase 2 (o meglio, sull'inesistenza della stessa, almeno per quanto riguarda gli spostamenti) mi ha colpito molto negativamente. E non solo per il tono retorico e paternalistico, inutilmente verboso, ma soprattutto perché mi è sembrato tutto volto a far passare due concetti inaccettabili: il primo, che il fatto di trovarci in questa tragedia, e di uscirne, sia dipeso e dipenderà solo dagli italiani, quando invece sono state precise carenze e disorganizzazioni del nostro sistema sanitario, riferibili alle regioni e a monte anche al governo, a provocarla; il secondo, che Lei faceva passare in pratica l'equazione italiano libero=italiano irresponsabile, cosa che, venendo delle istituzioni di questo paese, è offensiva. Lei sembrava parlare con bambini irresponsabili, ai quali fare solo "concessioni" e minacciare la punizione, in caso di trasgressione, di un ritorno di alti livelli di contagio. Questo si fatica veramente ad accettarlo. Lei ha affermato che il modello Italia è invidiato all'estero: la pregherei di vedere come, anche in occasioni tristi come questa, all'estero sono state per lo più salvaguardate, e lo saranno sempre più nei prossimi giorni, le libertà individuali. Finora sono stata sempre molto ligia alle direttive e lo sarà ancora, ma abbiamo un diritto alla vita, alla felicità e all'autodiscernimento e gradiremmo non continuare a consegnare questi valori allo Stato, in nome d una forza maggiore che si va facendo sempre più labile.
Da: Laura Malinverni
Lunedì 27 aprile 2020 11:43:46
Per: Paolo Mieli
Buongiorno signor Mieli, apprezzo moltissimo il suo programma 'passato e presente' e il suo stile ma vorrei suggerirle di modificare il ruolo e l'atteggiamento dei giovani storici intervistati apportando la seguente modifica: che guardino nella telecamera rivolta al pubblico o lei quando rispondono e che siano meno preimpostati nelle risposte, dato che lo stile e il contenuto della sua trasmissione sono eccellenti, basterebbe apportare questa modifica per renderla completa.
Inoltre, mi piacerebbe tantissimo avere questa trasmissione come corso di storia rivolto a tutti (qualcosa di montanelliana memoria, a cui so che lei è legato e per questo la apprezzo ancora di più) con una sequenza cronologica dal tempo dei greci all'Italia contemporanea.
Grazie
Da: Francesco Basso
Lunedì 27 aprile 2020 11:36:05
Per: Mario Giordano
Si parla di crisi di lavoro in agricoltura xché non ci sono lavoratori per la raccolta della frutta. Penso che la risposta sia il pagamento di massimo 5 euro l'ora con orari e lavoro massacranti. Si è preso proprio per la necessità di avere i soldi per la spesa per accettare. Sono indignata.
Da: Marina
Lunedì 27 aprile 2020 11:31:10
Per: Giuseppe Conte
Signor Conte, la mia opinione è che questa disgrazia che ci è capitata sia una cosa troppo 'grossa' per lei e la sua compagine di governo. Ricordo che solo a Febbraio il Ministero della Salute mandava in onda sulle reti nazionali spot che garantivano che non ci sarebbe stato nessun pericolo Coronavirus in Italia. Se guardiamo ai numeri poi, l'Italia è da una parte uno dei Paesi con maggior numero di morti, ma anche uno delle economie occidentali che saranno maggiormente impattate in quanto il lockdown ha avuto in Italia dimensioni ben maggiori che in altri Paesi,
Se veramente tiene all'Italia si faccia da parte e quantomeno permatta agli Italiani di decidere a chi affidare il difficile compito della gestione dell'emergenza e della ricostruzione.
Cordiali saluti
Da: Andrea
Lunedì 27 aprile 2020 11:29:50
Per: Massimo Cacciari
Alla cortese attenzione del professor Massimo Cacciari
APPELLO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CONTE
AI MINISTRI AZZOLINA E SPERANZA
STUDIATE I PROTOCOLLI PER RIAPRIRE LE SCUOLE!
Per favore, professor Giuseppe Conte, si faccia carico di questo grave problema che riguarda i bambini e il diritto alle lavoro delle donne. Abbia la pazienza di leggere tutta questa lunga mail… Grazie!
Premesso che ho molto apprezzato le misure adottate dal Governo per contenere l’espandersi della pandemia, che personalmente temo molto che la prossima riapertura possa riportarci pericolosamente indietro e che avrei preferito una maggiore prudenza, che purtroppo non credo più che la cittadinanza sia interessata a difendere gli altri bensì ognuno solo sé stesso (e dunque renderei obbligatorio l’utilizzo delle mascherine), alla luce di quanto ascoltato ieri sera dalla voce del Primo Ministro Giuseppe Conte, è riemersa in me una forte preoccupazione già presente in precedenza: i bambini con chi staranno quando i genitori torneranno al lavoro? Coi nonni che sinora sono stati particolarmente protetti? Con una baby sitter che nel suo privato frequenta giustamente chi vuole ma proprio per questo non garantisce alcuna sicurezza?
Certa che, quando se ne ha la volontà, si studiano e si trovano soluzioni, mi stupisce e mi rammarica che tra qualche giorno riapriranno parrucchieri ed estetiste ma non scuole e asili nido; certo, questi non producono PIL, dobbiamo dunque pensare che sia unicamente la logica del profitto guidare le scelte che guida i nostri governanti?
Consapevole della complessità della situazione e della necessità di contenere la diffusione del virus, mi permetto di far notare che laddove i genitori tornino al lavoro, i bambini resterebbero soli a meno che le mamme rinunciassero alle loro attività lavorative. Le donne si sono duramente guadagnate il diritto al lavoro ed ora rischiano pericolosamente di essere bruscamente rimandate a casa! Tuttora vittime di discriminazioni - vedi, per citare due soli esempi - lettere di dimissioni volontarie in caso di gravidanza firmate al momento dell’assunzione e la retribuzione troppo spesso inferiore a quella degli uomini anche a parità di mansioni, ora si prospetta ora un nuovo gravissimo attacco al lavoro femminile.
E i bambini? Qualcuno ha pensato che sono chiusi in casa da due mesi? I bambini hanno bisogno più di tutti di socializzazione, ne parlo con cognizione avendo trascorso gran parte della mia vita a studiare psicologia infantile oltre che a svolgere il lavoro di maestra elementare. Aggiungo che la scuola non ha solo il compito di promuovere l’ apprendimento, bensì anche quello di educare alla convivenza civile. La scuola rimane il luogo privilegiato dove si impara a divenire pian piano persone socialmente attive e capaci assumere le proprie responsabilità nel mondo. Mai mi azzarderei a mettere i bambini in una condizione di pericolo per la loro salute! Continuo però a credere che la volontà di individuare soluzioni possa portare a risultati soddisfacenti.
Così come si sono dati tanto da fare per elaborare i protocolli per la riapertura in sicurezza di molte attività economiche, lo stesso può avvenire per le scuole primarie, dell’infanzia e asili nido. A me, da profana, viene in mente di organizzare dei turni in modo da non affollare le classi, di imporre (imporre sì, se è necessario) l’utilizzo di mascherine anche per i bambini e la misurazione della temperatura tramite termo scanner. Docenti e presidi sono sicuramente in grado di tenere il controllo della situazione, con l’ausilio anche degli altri operatori scolastici. Ma non sta a me, semplice cittadina, studiare questi benedetti protocolli. Tocca ai ministri, in primis alla ministra Azzolina e al ministro Speranza, debitamente coadiuvati dal parere di scienziati, virologi, immunologi, pediatri…
Dopo questa forse troppo lunga disquisizione lancio fiduciosa un appello affinché il Governo si impegni a trovare al più presto un modo che permetta ai bambini di ritornare a scuola nella massima sicurezza. Prima che centri estetici e ai calciatori, per favore pensate ai bambini!
Ornella Colombo
Reidente a Oggiono (LC) CAP 23848
VIA ------- 6/4
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Da: Ornella Colombo
Giuseppe Conte
Professore, giurista e politico...
Da: Maurizio