Ultimi commenti alle biografie - pagina 4075

Domenica 17 novembre 2019 11:05:52 Per: Renzo Arbore

Caro Renzo volevo inviarti una mail da napoletano a napoletano riguardante Napule ca se ne va. Ti sarei grato se potessi in qualche modo esaudirmi. Se non la tua mail almeno un indirizzo cui inoltrarla. Grazie.

Da: Amedeo Mazza

Domenica 17 novembre 2019 10:53:24 Per: Camila Raznovich

Buongiorno Camilla, sono il pubblicista Donato Vena. Abbiamo prodotto il docufilm ‘Matera Plovdiv la retta via della cultura 2019', un film che unisce le due capitali europee della cultura 2019 attraverso l'avventura vissuta dal lucano Donato Vena partito da Matera alla volta di Plovdiv, per ritrovare un amico bulgaro che non vede da oltre 25 anni. In compagnia della carovana delle mappe di ghiga, Donato viaggia lungo un'ipotetica retta via tracciata sul globo e che unisce i due paesi, Italia e Bulgaria.

Il docufilm, oltre ad avere il patrocinio del comune di Modena, ha ricevuto gli elogi dal ministro dei beni culturali, Dario Franceschini, che ha dichiarato: "Il viaggio che avete compiuto attraverso la Puglia, il mare Adriatico, l'Albania e la Macedonia del Nord fino alla Bulgaria rende concreto il legame tra le due Capitali europee della cultura 2019, una storia di umanità e di rapporti che simboleggia l'essenza stessa del nostro essere europei".

Un viaggio che si sviluppa lungo i fantomatici 700 km di cultura di cui è infarcita questa retta via, attraversando dunque quattro Stati, Italia Albania Macedonia e infine Bulgaria, passando per mare e terra, scoprendo usi e costumi delle popolazioni locali, svelando paesaggi, raccogliendo testimonianze, tra i sapori e i saperi dei luoghi visitati. Una sfida quella di Donato Vena e della carovana che lo segue: riuscire a piantare un paletto o tirare il filo rosso della cultura che unisce popoli diversi in otto punti lungo questo viaggio dai quali passa la retta via della cultura. Tra questi per esempio il parlamento albanese come anche un vasto campo della Bulgaria, dove per segnare il tracciato si è dovuto ricorrere ad un aratro antico tirato da un cavallo.

Fino al finale a sorpresa. A fare da collante tra gli Stati attraversati sono la musica e i balli folk, all'insegna di un concetto di cultura che passa necessariamente anche attraverso la tradizione popolare.

Il docufilm è stato diretto da Isabella Trovato, giornalista professionista e regista ed è stato coprodotto da le mappe di ghiga, testata giornalistica online dedicata a sapere cultura e conoscenza, e dall'Associazione Tarantella Lucana A. S. D.
Dato l'interesse culturale, il docufilm ha ottenuto il patrocinio: della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Plovdiv 2019, Comuni di Matera e di Reggio Emilia, Regione Emilia Romagna ed il contributo della Regione Basilicata C. R. L. M., Bper banca e Coldiretti Reggio Emilia.

Mi piacerebbe parlare del docufilm nella rubrica Kilimangiaro, magari mettendo in onda alcune immagini accattivanti del viaggio.
Donato Vena (328/-------)


Trailer
https://youtu. be/nr5iiCenDT0

Scheda di Filmitalia
https://www. filmitalia. org/p. aspx? t=film&l=it&did=136301

Servizio di RAI 3 nella trasmissione nazionale "Matera Italia"
https://www. youtube. com/watch? v=Y7JoWFg6xLQ&feature=youtu. be

Comunicato on. Franceschini
https://www. beniculturali. it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset. html_72297238. html

Da: Donato Vena

Domenica 17 novembre 2019 10:25:33 Per: Corrado Augias

Gentile Dottor Augias, ha mai notato che la Chiesa ha paura di fare i conti con la usa storia?

Nei giorni scorsi papa Francesco ha condannato con forza l'antisemitismo che ancora infetta l'Europa. Evidentemente si è completamente dimenticato di quello che hanno combinato i cristiani per ben 2000 anni!
Già nel primo secolo, tra neocristiani ed ebrei, è nato un odio viscerale che ha generato una bimillenaria persecuzione dei giudei con stragi terribili (forse un centinaio di milioni di morti). I Padri della Chiesa non hanno mai cessato, nel primo millennio, di attaccare gli ebrei, pubblicando "vere e proprie calunnie". Gli imprudenti scritti, di sapore razzista ed antisemita, elaborati da Tommaso d'Aquino furono ampiamente strumentalizzati dai contemporanei e nei secoli seguenti: gli ebrei sarebbero "antisociali, propensi all'idolatria, caratterizzati da efferatezza d'animo, venalità e cupidigia". Le oltraggiose affermazioni di Tommaso, condivise anche da altri santi medievali, armarono domenicani e francescani che fomentarono sanguinosi tumulti contro gli ebrei L'aggressiva predicazione di francescani, domenicani ed agostiniani giungeva al culmine durante la settimana santa, nel corso della quale si scagliavano contro gli ebrei le più roventi definizioni: "rapacissimi lupi, voracissimi cani, succhiatori del sangue dei poveri cristiani, servi del diavolo, perfidi, rabbiosi e dalla dura cervice".
Nel secolo XVI l'atteggiamento della chiesa verso gli ebrei è diventata ancor più intollerante: nel 1555 papa Marcello II li ha associati alle pubbliche meretrici e più infami dei loro antenati. Padre Marcello di Montaillé, verso la fine del XIX secolo, descrisse il giudeo mediorientale: "egli è interamente schifoso nel fisico e nel morale; è mentitore, abbietto, ipocrita, e tutto questo si legge anche sul suo volto scialbo e lungo".
Le bimillenarie denigrazioni contro gli ebrei coinvolsero anche i loro luoghi di culto: per Giovanni Crisostomo le sinagoghe erano sinonimo di bordello mentre per Ambrogio erano la casa del diavolo; pertanto le faceva bruciare con solerzia (meglio se con gli ebrei dentro). Per quasi due millenni gli ebrei romani hanno dovuto subire l'accusa infame di deicidio, ripetuta da tutti i papi. Anche nel resto della cristianità questa imputazione fu sempre ribadita e propagandata. Nacquero cosi i ghetti, gli insulti e le persecuzioni.
Nel 1899 i gesuiti, su La civiltà cattolica, definirono gli ebrei "razza deicida". Nel 1939 padre Agostino Gemelli attaccò le "consorterie giudaico-massoniche" nemiche del cristianesimo definendo gli ebrei come "popolo deicida". Queste accuse che iniziarono a circolare nel XIX secolo furono incoraggiate da Pio IX che, dopo il 1870, diede libero corso alla polemica antiebraica sulle pubblicazioni vaticane. Il 23 marzo 1918 Benedetto XV si congratula pubblicamente con monsignor Jovin autore di La judéo-maçonnerie et la révolution sociale e di La judéo-maçonnerie et la domination du monde, i cui titoli lasciano chiaramente intendere il loro contenuto diffamatorio antisemita. Il Segretario di stato, cardinal Gasparri, invia le sue pubbliche congratulazioni al prelato razzista.
Nel 1920 l'Osservatore romano diede credito ad un articolo antisemita del giornale francese La Croix, in cui si evidenziava il ruolo degli ebrei nella rivoluzione russa: "Gli ebrei erano passati dal vero Dio all'adorazione di Satana e, a causa del loro odio, costituivano un vero pericolo per Cristo e per i cristiani".
A questo punto è facile comprendere come l'odio contro gli ebrei, nutrito oramai da tutta la cristianità, abbia dato origine alle leggi razziali e, subito dopo, alla terribile strage di circa 7 milioni di ebrei nei campi di concentramento nazisti e Croati. Di queste stragi terribili i protestanti tedeschi ed i cattolici romani sono completamente responsabili. Neanche la pazzia di Hitler avrebbe potuto concretizzarsi, se le due religioni, nettamente maggioritarie nei due paesi, si fossero coalizzate per opporsi con fermezza al dittatore.

Da: "La vera storia del cristianesimo che i fedeli forse non conoscono" (Europa Edizioni).
Autore: Cingolani Gianfranci ( --- )

Da: Cingolani Gianfranco

Domenica 17 novembre 2019 09:54:17 Per: Lilli Gruber

Buongiorno Signora Gruber, mi chiamo Annalisa, sono di Roma ed ho 53 anni. Sono ingegnere chimico e lavoro in Eni dal 1997. Mi sono occupata principalmente di raffinazione ed ho lavorato anche 2 anni a Londra. Ultimamente sono confluita nek Continuous Improvement ed ho avuto l'opportunità di frequentare un training sulla metodologia Lean Six Sigma, per la quale sto conseguendo la certificazione Master Black Belt. Essa utilizza un approccio molto strutturato e basato sui dati del processo in esame per migliorarlo. I processi possono essere di qualunque natura: produttivi, bancari, di formazione, farmaceutici, etc. È una metodologia POTENTISSIMA che potrebbe migliorare/risolvere tutti i problemi sociali, economici, politici, etc perché va a cercare le CAUSE RADICE dei problemi. La invito ad approfondire! Se venisse usata nel settore pubblico sarebbe una svolta ma in Italia è poco conosciuta. Dico sempre, come battuta, che potrebbe risolvere il conflitto mediorientale, è una battuta ma non tanto, è la verità. Se la conoscerá e ci crederá aiuti a diffonderla. Io lo sto facendo in Eni intanto come docente interno. Grazie per l'attenzione e complimenti per il suo libro che sto leggendo! Annalisa

Da: Annalisa Bencivenga

Domenica 17 novembre 2019 09:52:29 Per: Papa Francesco

Il papa intervistato da giornalisti ha detto: "Chi sono io per giudicare?" Tutti i cristiani dovrebbero ricordarlo.

Da: Lucio Viani

Domenica 17 novembre 2019 07:16:09 Per: Maria De Filippi

Basta con le pagliacciate di tali squallidissimi programmi che fanno leva sulle caratteristiche più deteriori del pubblico che li segue: se è pur comprensibile che ciò che importi siano gli ascolti delle masse che di tali tristezze si pascono, è vero altresì che un pubblicodi tal genere potrebbe iniziare ad essere educato a livelli piu elevati di visione attraverso ben altre trasmissioni... Basta con 'sta robaccia... che è una tristezza incapparci anche solo facendo zapping.

Da: Raffaela Sannino

Domenica 17 novembre 2019 01:16:47 Per: Gerry Scotti

Caro gerry... sono una nonna.. la nonna di matteo... volato in cielo. il. 13 luglio 2018... vorrei chiederti un favore... ti chiedo.. se puoi.. di aiutare la ricerca sul medulloblastoma... un tumore maligno che colpisce i bimbi... il mio cucciolo. aveva 6 anni.. ci sono molti bimbi colpiti da questo male... io sono. impotente.. ti chiedo.. se puoi.. aiutali... sono una nonna disperata.. mi. manca la mia vita.. grazie e scusami.

Da: Liliana Gazzoli

Domenica 17 novembre 2019 00:33:06 Per: Giuseppe Conte

Vorremmo tutti sapere cosa il governo fa, adesso, subito per Venezia!!! 20 milioni di euro sono una goccia nel mare(appunto). E per i terremoti? Parole, parole, parole... Non sa o non vuole sapere che tutto il mondo ci ride dietro? Più fatti, subito, meno parole e discorsi che non servono a niente. Solo a esarcerbare la rabbia degli italiani.

Da: Franca Panti

Domenica 17 novembre 2019 00:27:42 Per: Massimo Giletti

Buonasera Dott. Giletti,

È la prima volta che scrivo ad un personaggio pubblico ed ho scelto lei perché mi ispira fiducia.
So che in questo momento ci sono problemi molto più gravi ma vorrei chiedere a lei di dare voce a chi ormai né ha poca o quasi più per dare un minimo di dignità a chi vive nelle case di riposo, perché queste persone ormai non le ascolta più nessuno come dice una canzone in questi posti si respira l'inutilità, i tuoi orari e i tuoi bisogni sono dettati dal "minutaggio", non puoi permetterti di avere un bisogno al di fuori.
Nelle case di riposo si ha bisogno di un sorriso e di essere rassicurati ma non è così anche qui al primo posto ci sono i soldi e non le persone.
Gli operatori non hanno la preparazione idonea e a volte vengono da altre realtà e poi i dirigenti delle cooperative sono esseri che guardano prima al guadagno che all'essere umano.
Ho vissuto questa realtà da parente e oltre al dispiacere ho tanto freddo nel cuore per avere visto diverse volte calpestare la dignità dell'anziano e vorrei ricordare che un giorno chiunque si potrebbe trovare vittima del "minutaggio".
Non vado oltre perché ci sarebbe molto da dire ma non voglio annoiarla, voglio solo pregarla se può dare voce a queste persone che mi creda hanno ancora tanto da dare se gli tieni una mano e gli dai una carezza.
La saluto cordialmente.

Donatella Cremonesi

Da: Donatella Cremonesi

Sabato 16 novembre 2019 22:21:36 Per: Renzo Arbore

Gentilissimo Signor Lorenzo Giovanni Arbore, ho letto come ricorda con profondo affetto e commozione Mariangela Melato sua moglie per avergli dato conforto e aiuto nei momenti di maggior bisogno e con questo volevo dirle che ricorderemo/ricorderò con profonda commozione Mariangela Melato domani 17 Novembre 2019 dalle ore 16 al Teatro Carignano di Genova durante un Omaggio al Grande Regista Luca Ronconi sul Palco con le scene dove io come giornalista nei panni di Gianfranco Capitta avrò modo parlare con Mariangela Melato con intervista sul Teatro di Ronconi, sarà mia cura durante la scena Ricordarla in modo davvero esemplare toccante e commovente. Sarà possibile vedere la scena in video per l'occasione domani faremo video dell'Omaggio a Luca Ronconi con Semplicemente Complicato, un abbraccio di stima e simpatia dal Gruppo Teatrale Compagnia del Mercoledì di Genova (Freud Club)

Da: Domenico Nasso