Ultimi commenti alle biografie - pagina 818
Martedì 31 agosto 2021 12:54:14
Per: Matteo Salvini
Attento al reddito di cittadinanza, Conte è un furbo, va trattato con cautela. Vale 5.000.000 milioni di voti
Da: Gian Piero Badesso
Martedì 31 agosto 2021 12:28:49
Per: Matteo Salvini
Buongiorno Matteo,
Desidero portare alla tua cortese attenzione quanto segue:
Gli articoli 35 e 36 del decreto legislativo n. 36 del 28/02/2021 di riforma dello Sport prevedono delle aliquote contributive e un’imposizione fiscale sul rapporto di lavoro sportivo dilettantistico che non tengono conto della specificità di detto rapporto di lavoro, specificità che era stata invece evidenziata nei criteri e principi direttivi della Legge delega n. 86 dell’8 agosto 2019.
Ove gli articoli 35 e 36 del suddetto decreto legislativo non venissero adeguatamente modificati, la stragrande maggioranza delle ASD/SSD non sarebbero certamente in grado di sostenere l’elevato incremento del costo del lavoro, con le immaginabili ripercussioni anche sui lavoratori sportivi.
Ciò premesso, desidero esporti la seguente proposta di modifica sulle misure contributive e fiscali da applicarsi ai rapporti di lavoro sportivo dilettantistico.
TRATTAMENTO FISCALE
I compensi complessivamente percepiti nell’anno d’imposta non concorrono alla formazione del reddito imponibile fino ad un importo di 10. 000 euro;
Sui compensi complessivamente percepiti nell’anno d’imposta eccedenti i 10. 000 euro e fino a 30. 000 euro è operata una ritenuta alla fonte a titolo d’imposta sostitutiva con aliquota del 10%;
Sui compensi complessivamente percepiti nell’anno d’imposta eccedenti i 30. 000 euro è operata una ritenuta alla fonte a titolo di acconto d’imposta pari al 23% oltre alle addizionali regionale e comunale.
Osservazione: tenuto conto delle finalità sociali connesse con la pratica sportiva dilettantistica, il sistema di tassazione esposto appare più che congruo considerando che per le partite IVA con regime forfettario è prevista un’unica aliquota del 5% (sul reddito imponibile) fino ad un fatturato 65. 000 euro per i primi 5 anni di attività e, successivamente un’unica aliquota del 15%.
Inoltre sarebbe anche assicurata una certa gradualità dell’imposizione fiscale.
TRATTAMENTO PREVIDENZIALE
I compensi complessivamente percepiti nell’anno d’imposta sono assoggettati ad un’aliquota contributiva del 10% di cui 1/3 a carico del collaboratore sportivo e 2/3 a carico della A. S. D. /S. S. D.
I contributi previdenziali a carico del collaboratore sportivo sono deducibili dall’imponibile fiscale.
Osservazione: tenuto conto delle finalità sociali connesse con la pratica sportiva dilettantistica, il sistema di tassazione esposto appare più che congruo considerando che le Casse di previdenza private delle professioni ordinistiche prevedono in media un’aliquota contributiva del 15% e un’aliquota ridotta per i primi anni di attività.
Spero di poter ricevere una tua risposta.
Cordiali saluti! Mario Andreini
Da: Mario
Martedì 31 agosto 2021 11:59:02
Per: Massimo Gramellini
Salve Massimo,
Le scrivo quale Segretario generale della Fispes, federazione paralimpica del CIP che gestisce la paraatletica, in questo momento impegnata con i giochi paralimpici di Tokyo 2020, per proporle di collaborare alla prefazione di una raccolta di storie di vita sport e resilienza dei nostri atleti, dal titolo "l' insuperabile è imperfetto" per divulgare la cultura paralimpica e avvicinare sempre più ragazzi con disabilità allo sport.
In attesa di un suo cenna di risposta per parlarne più approfonditamente, le porgo cordiali saluti
Arianna Mainardi
Da: Arianna Mainardi
Martedì 31 agosto 2021 11:50:46
Per: Massimo Gramellini
[Bassetti ed il talebano no vax]
Gramellini ho letto e apprezzato il suo articolo sul corriere della sera. Le persone tendono alla superficialità delle contrapposizioni binarie perché tendono a semplificare il più possibile. Da tempo c'è lo dicono gli psicologici sociali. L'eccessiva complessità della realtà ci va vivere nell'incertezza e la maggior parte delle persone non è capace di tale impresa. È un comportamento di sopravvivenza. Questo spiega i fondamentalismi di qualsiasi genere. Da quelli religiosi a quelli laici. Vedi i vegani, i canisti (cioè considerare questi animali come le persone) ecc.
Da: Marcello Nelli
Martedì 31 agosto 2021 11:46:17
Per: Barbara Palombelli
[Puntata 31 agosto 2021]
Non riesco a concepire come una trasmissione che fino a poco tempo fa ritenevo un fiore all'occhiello di Mediaset, possa, in un momento come questo far passare un imbecille come quello che il giudice ha messo fuori... Questo è da TSO eterno è un povero demente caduto in totale delirio... ho spento la TV e spero di non imbattermi più in simili idiozie...
Da: Claudio
Martedì 31 agosto 2021 11:39:45
Per: Marco Travaglio
Gent. ma d. ssa Fabbretti,
ho letto in ritardo il suo articolo del 20 agosto 2021 (https: //www. -------. it/202 1/08/20/c ovid-il-r uolo-della-s tampa-e-fon dame ntale-per-inf ormare-i-citt adini/62 960 91/) in risposta e critica a quanto espresso da Marco Travaglio sui numeri della pandemia. Pertanto non ho potuto partecipare ai commenti essendo ormai il thread dell'articolo chiuso. Mi risolvo comunque a chiederLe alcuni chiarimenti via mail, inoltrata p. c. al dott. Travaglio anche sul sito biografieonline.
I miei interrogativi sono più o meno quelli espressi nei commenti al Suo articolo dal sig. Paolo-A (Abbonato digital) una settimana fa, in relazione alla correttezza del confronto in rapporto a periodi dell'anno 2021 rispetto all'anno precedente (grafici 1 e 4, "comparazione seconda e quarta ondata", rispettivamente ricoveri e decessi, vd. qui allegati 1 e 2). E francamente, mi perdoni l'ignoranza, non ho capito la sua spiegazione. Se il confronto fosse stato fatto prendendo in considerazione lo stesso periodo luglio -agosto, avrebbe potuto facilmente constatare come si sia passati da una media di 7 decessi giornalieri nel 2020 a 15 decessi giornalieri nel 2021.
Tra l'altro, come si spiega il fatto che il Suo articolo è datato 20 agosto 2021, ma l'ultima data in ascisse si riferisce al 22 agosto 2021?
Ancora maggiori perplessità nascono dal confronto con la Sua fonte, ovvero il sito htt ps: //-------. info/ del dott. Paolo Spada. Scorrendo tutte le slide degli ultimi aggiornamenti, non compaiono i suddetti grafici "comparazione seconda e quarta ondata". Ancora più sorprendente è il confronto con il secondo grafico da lei riportato ("copertura vaccinale di positivi, ricoverati e deceduti"), che sembra maldestramente sbianchettato (vd. allegato 3) rispetto all'originale (all. 4), a sua volta basato sui dati dell'iss (all. 5).
Spero pertanto che Lei possa chiarirmi in proposito, restando tutt'ora convinto più delle argomentazioni del dott. Travaglio che delle Sue.
Cordiali saluti, Peter Golembiewski
Da: Peter Golembiewski
Martedì 31 agosto 2021 11:26:39
Per: Massimo Gramellini
[Cirinnà e dintorni]
Buongiorno, solo per ricordarle, che c'è stata una vicenda curiosa riguardante la Cirinnà (soldi nella cuccia del cane, problemi a sopravvivere senza colf) per la quale sto ancora aspettando un suo graffiante "caffe' " che al momento non sto ancora leggendo.
Attendo con fiduciosa ansia parcondiciosa.
Saluti
Francesco
Da: Francesco
Martedì 31 agosto 2021 11:16:33
Per: Gerry Scotti
Buongiorno da molto tempo La sento nel quiz Caduta Libera quando ci sono ancora 9 concorrenti che Lei dice NEIN … nein in tedesco vuol dire NO …e si scrive NEUN e si pronuncia NOIN.. se non sa le lingue faccia senza di citarle !!!
Grazie e saluti
Da: Paola Illari Meyer
Martedì 31 agosto 2021 10:51:21
Per: Maurizio Landini
Con la legge di bilancio del 2021 possono essere riscattati i periodi non lavorati con un massimo di 5 anni purchè privi di anzianità contributiva al 31-12-1995. Tutto ciò mi sembra anticostituzionale e discriminatorio per chi ha lavorato prima del 31. -12-1995. Tale situazione andrebbe sanata in modo da consentire a chi non ha i 18 anni di contributi (936 settimane) al 31-12-1995 di potere riscattare periodi non lavorati ante 1996. Considerando che all'epoca dell'entrata in vigore della legge "Dini" si andava in pensione con 35 anni di contributi, il famoso spartiacque doveva essere 35nni/2 e cioè 17 anni+6 mesi + 1 settimana e non 18 anni come è stato poi deciso. Tutto ciò ha provocato una diminuzione della quota di pensione in quanto chi ha i 18 anni al 31-12-95 andrà in pensione con il calcolo retributivo fino al 2011, chi invece non ha i 18 anni al 31-12-95 andrà in pensione con il calcolo retributivo fino al 31-12-95 e poi contributivo dal 1996 in poi e fino alla data di pensionamento. Pertanto chiedo di intervenire sul governo per modificare tale situazione discriminatoria esercitando la possibilità di riscattare periodi non lavorati ante 96 nella misura di 25 settimane max che sarebbe la differenza tra 17anni+6mesi+1settimana e il massimo richiesto 18 anni (936 settimane).
Grazie per l'interessamento e distinti saluti
Da: Giuseppe Lattuca
Mario Draghi
Economista e accademico italiano
Da: Santo D'Acquisto