Joseph McCarthy
Biografia
Joseph Raymond McCarthy nasce il 14 novembre 1908 nel Wisconsin, in una fattoria di Grand Chute, figlio di Bridget e Tim, una coppia di origini irlandesi. Lasciata la scuola fin da piccolo per dare una mano ai genitori nei campi, ritorna sui banchi e si diploma: a partire dal 1930 va all'università, frequentando dapprima i corsi di ingegneria, e più tardi giurisprudenza. Laureatosi in legge nel 1935 alla Marquette University di Milwaukee, entra a far parte dell'Ordine degli avvocati e trova un impiego presso uno studio legale di Shawano; poco dopo, si candida come Procuratore distrettuale per il Partito Democratico, ma la sua richiesta non va a buon fine. Nel 1939, tuttavia, Joseph McCarthy si rifà, e viene nominato giudice del decimo distretto del Wisconsin: è il giudice più giovane nella storia dello Stato.
Arruolatosi nei Marines in seguito all'ingresso nella Seconda Guerra Mondiale degli americani nel 1942, presta servizio nelle Salomone e a Bougainville per uno squadrone di bombardieri. In questo periodo, pubblicizza una lettera di raccomandazione, a suo dire sottoscritta dal suo ufficiale comandante e dall'ammiraglio Chester Nimitz, ma con tutta probabilità scritta da lui, sfruttando le sue abilità di ufficiale addetto all'intelligence. Inoltre, si vanta di essersi procurato una ferita di guerra dovuta, in realtà, a un semplice rito avvenuto a bordo della nave, una sorta di iniziazione per chi passa per la prima volta l'Equatore. In seguito egli millanterà anche di essere stato protagonista di imprese in realtà mai compiute (per esempio dichiarando di aver preso parte a più di trenta missioni di combattimento in qualità di osservatore e mitragliere solo per arrivare alla Distinguished Flying Cross).
Il servizio prestato in guerra, comunque, gli permette di avere un accesso facilitato alla candidatura al Senato che avanza nel 1946, in vista delle primarie repubblicane. Il suo sfidante è Robert M. La Follette junior, senatore uscente e repubblicano progressista, già esponente dello United States Progressive Party. Nel corso della sua campagna elettorale, Joseph McCarthy accusa l'avversario di non aver partecipato alla guerra (a dispetto dei suoi oltre quarant'anni di età) e di aver approfittato dell'evento bellico per trarre profitto dai suoi investimenti. Grazie anche a queste dichiarazioni, McCarthy vince la nomina con oltre cinquemila voti di vantaggio: in questo periodo, inizia a utilizzare il soprannome di "Tailgunner Joe" e a impiegare lo slogan che recita "Il Congresso necessita di un mitragliere di coda". Eletto anche grazie all'appoggio degli United Electrical Radio and Machine Workers, sindacato controllato dai comunisti, McCarthy in seguito sconfigge anche Howard J. McMurray, del Partito Democratico, e raggiunge Alexander Wiley, in precedenza suo avversario politico, a Washington.
I primi anni del neo-senatore non lasciano traccia: egli, comunque, si guadagna la stima di dipendenti e colleghi, che lo ritengono una persona cordiale e amichevole. McCarthy si batte per far sì che le condanne a morte stabilite per alcuni soldati tedeschi accusati di aver preso parte al massacro di Malmedy vengano commutate, ma acquisisce fama nazionale solo nel 1950, dopo il discorso tenuto in West Virginia, a Wheeling, al Club delle Donne Repubblicane. Nel suo discorso, egli dichiara di essere in possesso di un elenco di persone che appartengono al Partito Comunista e che lavorano al Dipartimento di Stato: a quel tempo, il comunismo viene considerato con molta preoccupazione negli Usa, anche in conseguenza della vittoria cinese di Mao Tse Tung e del processo nei confronti di Alger Hiss.
Le accuse rivolte al Dipartimento fanno sì che la stampa si interessi di Joseph McCarthy, che pure si mostra sorpreso del clamore suscitato. Inizia, per altro, un balletto sui numeri, relativo alla cifra esatta delle persone che compongono l'elenco: dapprima si parla di oltre duecento individui, poi di meno di sessanta, poi di ottantuno. Egli, in realtà, non dispone di alcun nome: le accuse che avanzerà in seguito nei confronti di dieci persone (tra cui Harlow Shapley) arriveranno solo dalle informazioni raccolte nel corso delle udienze. Nel 1950, in ogni caso, il Senate Foreign Relations Committee istituisce un sottocomitato, il Tydings Committee, finalizzato a individuare i "traditori degli Stati Uniti". Il senatore Millard Tydings, a capo del sottocomitato, riconosce in McCarthy l'uomo che ha contribuito a "dare il via alle udienze". Lo stesso McCarthy, tuttavia, pur ostentando una dialettica colorita, non risulta mai in grado di produrre prove convincenti per le sue tesi.
Il Maccartismo
Il fenomeno del maccartismo, nonostante ciò, in quegli anni fa sì che numerosi dipendenti del Governo Federale e funzionari del Dipartimento, ma anche persone comuni (inclusi attori di Hollywood) vengano accusati di far parte della cosiddetta Lista Nera: in pratica, di nutrire simpatie per il Partito Comunista. Incolpati di essere spie sovietiche, tali individui vengono costretti a deporre a proposito di azioni che non hanno commesso o di opinioni che non appartengono loro, e subiscono indagini da parte di comitati statali e federali, oltre che da agenzie investigative private create appositamente.
Il comitato, comunque, redige un rapporto finale in cui si conclude che le persone nominate nell'elenco di McCarthy non sono simpatizzanti per il comunismo né comuniste: le accuse del senatore vengono bollate come ingannevoli, colpevoli di aver confuso i cittadini e seminato zizzania nel popolo americano, più di quanto gli stessi comunisti avrebbero potuto fare. Il maccartismo, quindi, si conclude intorno al 1956.
Nel 1957, il 2 maggio, Joseph McCarthy muore a causa di un'emorragia interna dovuta a ipertensione nell'ospedale navale di Bethesda, a soli 48 anni. In seguito, la maggior parte degli storici riconoscerà che le accuse lanciate da McCarthy non dipendevano da una preoccupazione concreta rispetto al comunismo, ma semplicemente dalla sua volontà di favorire la propria carriera politica.
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