Eddie Irvine
Biografia • Guascone da corsa
Eddie Irvine, secondo molti uno degli ultimi piloti "vecchia maniera" (ossia un po' goliardici e guasconi, più attenti a godersi la vita che ossessionti dal successo), è nato il 10 novembre del 1965 a Newtownards, nell'Irlanda del Nord. È alto 1,78m e pesa 70 kg.
Irvine non è arrivato subito alla Formula Uno ma ha gareggiato prima con le moto da enduro (con le quale, fra l'altro, gli piacerebbe correre ancora), per poi fare il suo esordio nelle 4 ruote con una vecchia Formula Ford 1.600 del padre, il quale a suo tempo aveva disputato qualche gara come pilota dilettante.
Nel 1984 Eddie vince la sua prima gara a Brands Hatch e, nel 1986, partecipa anche al campionato F. Ford 2.000. Inizialmente finanzia la sua attività commerciando in auto ma, dal 1987, diventa pilota ufficiale, sempre in F. Ford, con la Van Diemen. Vince il Titolo RAC, ESSO e soprattutto il festival F. Ford, una sorta di campionato mondiale della categoria in prova unica. Nel 1988 gareggia nel campionato Britannico di F.3 e nel 1989 passa alla F.3000. Nel 1990 è terzo nel campionato internazionale di F.3000 con la Jordan, poi emigra in Giappone per gareggiare sempre con la F.3000, ma anche con la Toyota nelle gare di durata, si schiera anche nella 24 ore di Le Mans.
Sfiora il successo nel campionato giapponese di F.3000 e debutta in F.1 con la Jordan nel 1993 a Suzuka, classificandosi 6° e diventando protagonista di una celebre lite con Senna (per essersi sdoppiato per ben due volte rallentandogli la corsa). Nel 1994 gareggia in F.1 con la Jordan, ma al secondo GP in Brasile innesca un incidente multiplo e viene squalificato per tre gare: questo è stato uno dei rari casi in cui si è preso un provvedimento del genere nei confronti di un pilota che abbia causato un incidente. Bisogna dire che in precedenza (ma ora possiamo dire anche in seguito), per incidenti peggiori, non vennero presi provvedimenti di alcun tipo....
Ancora un anno con la Jordan poi, a fine 1995, l'ingaggio della Ferrari. Dopo tre stagioni alla Ferrari, vissute all'ombra di Schumacher, nel 1999 la svolta: dopo l'incidente di Schumacher a Silverstone si ritrova ad essere la prima guida della Ferrari che con lui deve puntare al titolo. Il pilota irlandese fece sognare a lungo il popolo ferrarista ma, in lotta fino all'ultima gara con Hakkinen, perde per un solo punto un titolo mondiale con il finlandese, spezzando così i sogni di gloria di molti tifosi del cavallino rosso.
Dotatto di un carattere aperto e disinvolto, è molto amato per la sua simpatia e il buonumore, a differenza del suo compagno di scuderia. Tuttavia, il suo carattere piuttosto irruento e i suoi modi schietti non erano ben visti da alcuni personaggi di rilievo all'interno dei box Ferrari, in particolar modo da Jean Todt, e questo ha comportato una sua inevitabile partenza dalla scuderia di Maranello.
Da due stagioni corre per la Jaguar, squadra ancora alla ricerca del giusto equilibrio, e solo in poche occasioni la macchina gli ha permesso di mostrare il suo reale valore. Complessivamente ha disputato 110 GP (64 con la Ferrari, 25 con la Jaguar e 21 con la Jordan), ne ha vinti quattro (Australia, Austria, Germania e Malesia, tutti nel 1999), ed è salito sul podio per venticinque volte.
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Biografieonline non ha contatti diretti con Eddie Irvine. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Eddie Irvine.
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