Hugo Pratt
Biografia • Un mare di fantasia
Hugo Eugenio Pratt nasce il 15 giugno del 1927 a Rimini, figlio di un militare di carriera romagnolo di origini inglesi, Rolando Pratt, e della figlia del poeta veneziano Eugenio Genero, Evelina. Dopo avere perso nel 1942 il padre, che era stato catturato in Africa orientale ed era morto in un campo di concentramento francese, dove lo stesso Hugo Pratt si era trasferito per qualche anno, rientra in Italia grazie all'intervento della Croce Rossa a favore dei prigionieri.
Gli anni militari
Giunto a Città di Castello, per qualche tempo frequenta un collegio militare. In seguito all'armistizio di Cassibile, nel 1943 aderisce alla Repubblica Sociale Italiana, per poi militare nel Battaglione Lupo nella X Flottiglia Mas come marò. Un anno più tardi, scambiato per una spia sudafricana, rischia di essere ucciso dalle SS, ma riesce a salvarsi. Quindi, nel 1945 si unisce agli angloamericani, che lo utilizzano come interprete per le forze militari degli Alleati.
Hugo Pratt in Sud America
Dopo avere organizzato diversi spettacoli a Venezia per sollevare il morale delle truppe americane, fonda con Alberto Ongaro e Mario Faustinelli la testata "Albo Uragano", che a partire dal 1947 prende il nome di "Asso di Picche - Comics". Il nome deriva dal suo personaggio principale, un eroe mascherato con un costume giallo, che si chiama proprio Asso di Picche. Un personaggio che, per altro, con il passare del tempo ottiene un successo sempre maggiore, in modo particolare in Argentina. Anche per questo motivo, su invito della Editorial Abril, Pratt si trasferisce, con altri amici veneziani, nel Paese sudamericano, stabilendosi a Buenos Aires.
La collaborazione con la casa editrice di Cesare Civita, tuttavia, si esaurisce in breve tempo; successivamente Hugo passa alla Editorial Frontera diretta da Héctor Oesterheld. Pratt inizia a disegnare "Junglemen", scritta da Ongaro, e "Sgt. Kirk", scritta dallo stesso Oesterheld. Intanto tiene dei corsi di disegno con Alberto Breccia alla Escuela Panamericana de Arte di Enrique Lipszyc.
Il primo fumetto e le esperienze intorno al mondo
In questo periodo non disdegna di viaggiare in Brasile, dedicandosi a escursioni nel Mato Grosso e in Amazzonia. Così Hugo Pratt ha modo di completare il suo primo fumetto, non a caso intitolato "Anna nella giungla". Più tardi è la volta di Wheeling, un romanzo ispirato ai lavori di Kenneth Roberts e Zane Grey.
Alla fine degli anni Cinquanta, Pratt lascia l'America Latina e si sposta a Londra, dove per Fleetway Publications disegna alcune storie di guerra. Abbandonata ben presto l'Europa, fa ritorno nel continente americano, dapprima negli Stati Uniti, dove però ottiene tiepidi riscontri, e poi di nuovo in Sud America.
Il ritorno in Italia
Nel 1962, infine, si stabilisce definitivamente in Italia, cominciando a collaborare con "Il Corriere dei Ragazzi" e dedicandosi alla trasposizione a fumetti di celebri romanzi, come "L'isola del tesoro" di Robert Louis Stevenson. Dopo avere dato vita a L'Ombra, il suo secondo eroe mascherato, anche in questo caso frutto del sodalizio con Ongaro, Hugo Pratt incontra Florenzo Ivaldi, editore e imprenditore di Genova.
La nascita di Corto Maltese
Con Ivaldi apre una rivista chiamata "Sgt. Kirk", sulla quale vengono pubblicate le sue opere argentine, insieme ad altri inediti e classici americani. Il primo inedito, sul primo numero della pubblicazione, è la prima avventura di Corto Maltese, intitolata "Una ballata del mare salato". Sono evidenti le ispirazioni dei grandi romanzi di avventura di Dumas, Melville e Conrad, ma soprattutto dell'autore di "Laguna Blu", Henry De Vere Stacpoole.
Gli anni '70
Alla fine degli anni Sessanta Hugo Pratt lavora, per "Il Corriere dei Piccoli", con Mino Milani per l'adattamento di due opere di Emilio Salgari, "Le tigri di Mompracem" e "La riconquista di Mompracem". Mentre nel 1970 disegna per "Pif Gadget", una rivista per ragazzi francese, "Il segreto di Tristan Bantam". Seguiranno, tra gli altri, "Per colpa di un gabbiano", "L'ultimo colpo" e "La laguna dei bei sogni".
Più tardi, però, Pratt viene licenziato, in quanto accusato di libertarismo dall'editore, vicino politicamente al Partito Comunista Francese.
Dopo essersi visto dedicare un cortometraggio documentario intitolato "I mari della mia fantasia", realizzato dal critico e regista cinematografico Ernesto G. Laura per far conoscere il suo lavoro di disegnatore, intorno alla metà degli anni Settanta il fumettista nato in Romagna stringe amicizia con Lele Vianello, che in breve diventa il suo assistente e collabora alle sue opere graficamente.
Nel 1974, Hugo comincia a lavorare a "Conte Sconta detta Arcana", che mostra un evidente cambiamento stilistico verso una maggiore semplificazione. Un paio di anni più tardi, il 19 novembre del 1976, viene iniziato apprendista massone nella Loggia Hermes, entrando a far parte della Gran Loggia d'Italia degli Alami. L'anno successivo passa compagno per poi diventare maestro massone.
Gli ultimi anni
Sempre nel 1977 lavora a "L'uomo dei Caraibi", cui fanno seguito nel 1978 "L'uomo del Sertao", nel 1979 "L'uomo della Somalia" e nel 1980 "L'uomo del grande Nord".
Nel 1983 Hugo collabora con Milo Manara, che disegna la sua "Tutto ricominciò con un'estate indiana", mentre l'anno seguente si trasferisce in Svizzera, vicino al Lago Lemano, nel cantone di Vaud. Il 24 aprile del 1987 cede a CONG SA la proprietà di tutta la sua produzione, sia del passato e del futuro, e l'esclusiva dell'esercizio del diritto di autore.
Nel 1989 entra negli alti gradi del Rito Scozzese Antico e Accettato, nella Loggia di perfezione La Serenissima del Supremo Consiglio d'Italia.
Hugo Pratt muore il 20 agosto del 1995 a Losanna per colpa di un cancro al colon-retto.
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