Willie Peyote
Biografia
Willie Peyote è uno stimato rapper torinese, noto per i testi autoironici e la vasta cultura musicale. Scopriamo di più riguardo alla vita di Willie Peyote.
Willie Peyote, un ragazzo promettente con la musica nel sangue
Guglielmo Bruno - questo il vero nome di Willie Peyote - nasce a Torino il 28 agosto 1985. I genitori sono entrambi piemontesi: il padre è torinese e proviene dal quartiere di Barriera, mentre la madre è originaria di Biella. Nel capoluogo piemontese, un'area particolarmente favorevole per coltivare le proprie inclinazioni musicali, il giovane trascorre la sua infanzia e l'adolescenza. La famiglia si dimostra sin da subito molto incline a supportare le aspirazioni artistiche del ragazzo sin dalla giovane età. D'altronde non stupisce, se si considera che il padre stesso è un musicista e Willie è solito seguirlo durante le tournée del gruppo al quale presta la voce, Funk Shui Project.
Gli esordi musicali come solista
Inizia ad appassionarsi alla musica rap dopo aver preso confidenza con altri generi musicali, come rock e punk. La sua svolta si concretizza nella decisione di fondare il gruppo SOS Clique assieme agli amici e colleghi Kavah e Shula. Assieme a loro pubblica svariati demo e anche un EP, dal titolo L'erbavoglio, uscito nel 2008.
Willie Peyote deve aspettare il 2011 per la pubblicazione del suo primo album solista, Il manuale del giovane nichilista. Si tratta di un'opera interessante che già a partire dal titolo costituisce una dichiarazione di visione del mondo originale, che il giovane musicista cerca di comunicare sin da subito al proprio pubblico.
I testi contengono chiari elementi autoironici, sapientemente uniti a una velata denuncia sociale, come ben si adatta al particolare genere musicale. L'album d'esordio è da subito apprezzato sia dal pubblico che dalla critica. Quest'ultima ne loda la capacità di innovazione e apprezza il tentativo del giovane di spaziare al di fuori dell'ambito hip-hop tradizionale.
Due anni più tardi Willie Peyote pubblica Non è il mio genere, il genere umano, che sviluppa ulteriormente la filosofia dell'artista.
Willie Peyote e l'affermazione sulla scena musicale
Dopo gli inizi promettenti, nel 2015 arriva la svolta con la pubblicazione del disco Educazione sabauda. L'opera contiene una narrazione molto personale da parte del giovane, che mette in rima le vicissitudini di un periodo complesso della propria vita. All'interno dell'album si trovano citazioni più o meno esplicite che spesso strizzano l'occhio agli idoli di Willie, dai Clash di Joe Strummer fino a Francesco Guccini. In coda dall'album compare uno struggente omaggio a Luigi Tenco, con il brano E allora ciao. Ad oggi questa pubblicazione - che ha lancia definitivamente Willie Peyote - viene ricordata soprattutto per la canzone Io non sono razzista ma..., destinata a influenzare il dibattito pubblico e a entrare nel linguaggio comune.
Durante un'esibizione dell'aprile del 2017 a Che tempo che fa da Fabio Fazio, Willie attira su di sé le critiche di Maurizio Belpietro, del quotidiano La Verità. Secondo quest'ultimo, infatti, il giovane rapper torinese è reo di accusare l'Italia intera di svariate forme di xenofobia.
Nello stesso anno l'artista pubblica Sindrome di Tôret, per la casa discografica 451. L'opera si discosta dal percorso iniziato in precedenza e vuole rappresentare la perfetta coniugazione delle passioni più forti, ovvero quella per l'hip hop e per il rock. La critica dimostra sin da subito di apprezzare questa nuova direzione.
Gli anni 2019-2020
A marzo del 2019 esce una collaborazione di Willie Peyote con i Subsonica di Samuel Romano nel brano L'incubo. Con la banda torinese inizia un bel rapporto di amicizia che porta Willie Peyote a prendere parte al loro tour invernale. I Subsonica e il rapper si esibiscono assieme anche sul palco del concerto del Primo Maggio 2019.
Nello stesso anno il singolo La tua futura ex moglie anticipa l'uscita del quinto album, Iodegradabile, dal quale viene estratto il brano Algoritmo, in collaborazione con Don Joe e Shaggy. Nell'autunno del 2020 esce La depressione è un periodo dell'anno, che descrive con lucidità le difficoltà umane derivanti dalla pandemia di Covid-19. Alla fine dell'anno viene annunciata la sua partecipazione a Sanremo 2021: Willie debutta in gara con la canzone Mai dire mai (La locura). La canzone vince il Premio della Critica Mia Martini.
Le passioni di Willie Peyote
Da sempre molto legato alla sua città natale, Willie Peyote si dichiara tifoso scatenato del Torino, come dimostrano del resto i chiari riferimenti all'interno delle sue canzoni. Invece, per quel che riguarda la sua vita sentimentale, l'artista mantiene un assoluto riserbo e non lascia trapelare informazioni.
Torna in gara a Sanremo nel 2025.
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Biografieonline non ha contatti diretti con Willie Peyote. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Willie Peyote.
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