Margaret Fuller
Biografia
Sarah Margaret Fuller Ossoli nasce il 23 maggio del 1810 a Cambridgeport, una frazione della città di Cambridge nel Massachusetts, figlia di un importante politico e avvocato, Timothy Fuller.
Cresciuta secondo la rigida educazione impartitale dal padre, caratterizzata dallo studio dei classici latini e greci, frequenta una scuola privata e, nel frattempo, si dedica in autonomia alla traduzione di testi in italiano, in francese e in tedesco, grazie ai quali impara a padroneggiare le tre lingue.
L'insegnamento
Nel 1835 il padre di Margaret muore a causa del colera e lascia la famiglia in condizioni economiche non ottimali: anche per questo motivo la ragazza è costretta ad abbandonare - almeno momentaneamente - le sue ambizioni letterarie, e comincia a lavorare come insegnante, dapprima a Boston e in seguito a Providence.
Le prime pubblicazioni
Avvicinatasi ai principi del trascendentalismo, smette di insegnare nel 1839; nel frattempo, diventa amica del poeta Ralph Waldo Emerson e nel 1840 viene scelta per guidare "The Dial", rivista letteraria e politica: è proprio qui che pubblica "Il grande processo: l'uomo contro gli uomini, la donna contro le donne", il suo primo saggio.
Nel 1843 scrive "Estate sui laghi nel 1843", opera caratterizzata dalla presenza di teorie femministe e progressiste: pubblicato l'anno successivo, questo libro permette a Margaret Fuller di ottenere una certa fama, grazie alla quale ella viene assunta dal "New York Tribune" come giornalista.
Nel frattempo prosegue la sua attività letteraria, e nel 1845 dà alle stampe "La donna nell'Ottocento", volume nel quale - tra l'altro - scrive che l'integrazione della donna all'interno della vita pubblica permetterebbe di porre fine a qualsiasi forma di violenza grazie alla femminilizzazione della cultura.
Il viaggio in Europa
Mentre sul "New York Tribune" si espone sempre di più a favore dell'emancipazione delle donne, sia nella società che in politica, nel 1846 viene scelta da Horace Greeley per essere inviata in Europa (dopo che il giornale concorrente del "Tribune", il "New York Herald", aveva a sua volta spedito un corrispondente nel Vecchio Continente per raccontare le idee repubblicane e libertarie dell'epoca e intervistare gli intellettuali più celebri): Margaret riceve tale incarico sia per la sua buona conoscenza delle lingue europee, sia per la sua vena polemica che la rende molto apprezzata tra i lettori.
La scrittrice di Cambridge, quindi, arriva a Londra quasi preceduta dalla sua popolarità, e nella capitale inglese viene accolta con grande entusiasmo da diversi intellettuali e uomini politici: tra questi c'è anche Giuseppe Mazzini, del quale nel giro di poco tempo diviene amica.
La prima intervista che realizza è quella a Thomas Carlyle, famoso filosofo che però rivela idee antifemministe e retrive. Dopo essere stata in Francia allo scopo di intervistare George Sand a Parigi, Margaret Fuller si sposta in Italia, convinta da Mazzini, per vedere in prima persona e raccontare il clima di fervente attesa conseguente all'elezione al soglio pontificio di Pio IX.
Giunge a Roma nel corso della Settimana Santa del 1847, e a San Pietro conosce Giovanni Angelo Ossoli, marchese più giovane di lei di dieci anni, con il quale intraprende una relazione amorosa. In seguito a questa relazione, rimane incinta, ma non potendo sposarsi nella Città Santa decide di soggiornare a L'Aquila e poi a Rieti.
La gravidanza
Ritiratasi momentaneamente dalla vita pubblica a causa della gravidanza, non è più in grado di spedire le sue inchieste al giornale: ciò peggiora ulteriormente la sua condizione economica, che già in precedenza non era rosea.
Il 5 settembre del 1848 a Rieti dà alla luce Angelo Eugenio Filippo, il suo primo figlio, detto Angelino, che viene affidato a una balia locale: Margaret, quindi, ha l'opportunità di tornare a Roma, dove ricomincia a scrive e torna alle sue corrispondenze giornalistiche (non mancando di tornare periodicamente a Rieti per rivedere Angelino).
Una tragica fine
Nel 1850, insieme con il figlio, trova un passaggio su un mercantile destinato al porto di New York. L'imbarcazione, che trasporta un carico di marmo e seta, parte da Livorno; in mare, però, il capitano della nave muore per colpa del vaiolo, e il comando viene preso da un ufficiale di bordo giovane e con poca esperienza.
Dopo avere attraversato l'oceano, il mercantile, in vista del porto della Grande Mela, si incaglia all'altezza di Fire Island per colpa del vento. La maggior parte dei viaggiatori si salva, ma non Margaret Fuller, che muore - così - inghiottita dalle onde il 19 luglio del 1850.
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