Elisabeth Shue
Biografia
Vi ricordate la biondina mozzafiato che compariva nel film di Paul Verheoven "L'uomo senza ombra", l'antagonista intelligente e determinata del pazzoide scienziato impersonato da Kevin Bacon? Ebbene, quella creatura dai tratti perfettamente delineati e dal fisico perfetto si chiama Elisabeth Shue. E, sebbene sia sulle scene già da un numero considerevole di anni, non è sbagliato affermare che forse non ha ottenuto tutto il successo che merita.
Riassumiamo in questa breve biografia la vita e la carriera cinematografica di Elisabeth Shue.
Formazione e studi
Nata il 6 ottobre 1963 a Wilmington (nel Delaware) cresce nel New Jersey. È figlia di una famiglia ricca: la madre, Ellen Wells, era una banchiera statunitense di origini inglesi; il padre, James Shue, è stato un avvocato statunitense di remote origini tedesche.
Quando i genitori divorziano Elisabeth ha solo 9 anni.
Studia Scienze Politiche laureandosi ad Harvard.
Appassionata di sport e della vita all'aria aperta predilige l'attività fisica ad una monotona vita rinchiusa in un ufficio.
L'idea di fare l'attrice arriva solo quando si rende conto dei doni che madre Natura le ha così abbondantemente elargito. Ma, non di meno, avrebbe sicuramente scelto per il suo futuro qualcosa di eccitante, di vario, piuttosto che la grigia vita dell'impiegata.
Elisabeth Shue è proprio come compare in qualcuno dei suoi film: bella e dolce, ma anche sicura di sé e disposta ad arrivare fino in fondo quando si mette in testa qualche cosa.
I primi passi della carriera la vedono protagonista in numerosi spot pubblicitari; poi la televisione, quella dei telefilm, la scopre e la arruola; lavora in serial televisivi che, se proprio non diventano di culto, contribuiscono per lo meno a lanciarla come talento ("Il romanzo di Carlo e Diana", 1982; "Squadriglia top secret", 1984).
La carriera cinematografica
Il debutto sul grande schermo è datato 1984. Il film è "Karate Kid - Per vincere domani": questa sì una pellicola di culto, almeno per via della simpatia emanata dai protagonisti e per aver lanciato la moda delle arti marziali in quegli anni.
Riuscire ad arrivare sul grande schermo è un successo, questo è innegabile, ma nonostante ciò Elisabeth non è soddisfatta, sempre relegata com'è nei ruoli della fidanzatina di turno.
È l'innamorata di Ralph Macchio in "Karate Kid" come lo è di Tom Cruise in "Cocktail" o di Michael J. Fox in "Ritorno al futuro" (anche parte II e parte III).
Fortunatamente il grande Mike Figgis le offre l'opportunità di tirare fuori le unghie nell'intenso e drammatico "Via da Las Vegas" (al fianco di Nicolas Cage); il risultato è una nomination all'Oscar assieme a una pioggia di riconoscimenti.
Potrebbe credere di essere arrivata o quasi, invece sfortunatamente Elisabeth Shue non riesce più a scegliere la produzione giusta andando incontro ad una serie di film che, se da un lato è ingiusto definire dei flop, dall'altro non si possono certo riconoscere come memorabili.
Rientrano in questa definizione titoli come "Il Santo", di cui si parlò quasi solo per una sua presunta relazione con Val Kilmer (da lei categoricamente smentita), "Palmetto" e "Harry a pezzi".
In questa fase della sua carriera, il rischio è che la stellina diventi l'ennesima meteora di Hollywood.
Gli anni 2000
Un certo rilancio arriva con la mega-produzione del film citato all'inizio, "L'uomo senza ombra", lavoro che punta molto sugli effetti speciali, davvero impressionanti.
Film successivi sono "Mysterious Skin", regia di Gregg Araki (2004); "Nascosto nel buio" (Hide and Seek), per la regia di John Polson (2005); "Dreamer - La strada per la vittoria", di John Gatins (2005); "Il mio sogno più grande" (Gracie), regia di Davis Guggenheim (2007).
Nella seconda metà degli anni 2000 Elisabeth Shue recita in "First Born", regia di Isaac Webb (2007); "Hamlet 2", regia di Andrew Fleming (2008); "Don McKay - Il momento della verità", regia di Jake Goldberger (2009) e "Piranha 3D", per la regia di Alexandre Aja (2010).
Elisabeth Shue negli anni 2010 e 2020
In questi anni la vediamo ne "Il matrimonio che vorrei" (Hope Springs), regia di David Frankel (2012); "Hates - House at the End of the Street", regia di Mark Tonderai (2012); "Comportamenti molto... cattivi" (Behaving Badly), regia di Tim Garrick (2014); "La battaglia dei sessi" (Battle of the Sexes), regia di Jonathan Dayton e Valerie Faris (2017).
Dopo "Il giustiziere della notte - Death Wish", regia di Eli Roth (2018), dove è protagonista assieme a Bruce Willis, recita in "Greyhound - Il nemico invisibile" (2020), per la regia di Aaron Schneider.
Gli anni seguenti sono perlopiù caratterizzati dalla recitazione in alcuni episodi di serie tv. Tra questi: "On the Verge" (2021) e "Gen V" (2023). Degno di nota il ritorno nel personaggio che l'ha lanciata: recita nella serie "Cobra Kai" (2021), sequel e spin-off di "Karate Kid".
Frasi di Elisabeth Shue
Foto e immagini di Elisabeth Shue
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Elisabeth Shue. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Elisabeth Shue.
sei magnifica e affascinante
ELISABET SCHUE
sei la donna più bella del mondo.elisabeth.shue
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