Layla Pavone
Biografia
Layla Pavone nasce a Milano il 28 aprile 1963. Nel 2021 è la candidata per il Movimento 5 Stelle alla carica di sindaco di Milano. La sua professione è quella di manager digitale, ambito in cui ha grande successo. Dalle simpatie politiche per i radicali (in particolare per Emma Bonino) e per Matteo Renzi, al ruolo come consigliere indipendente nell'amministrazione del Fatto Quotidiano: Layla Pavone mostra da sempre una passione politica forte, che si lega alle proprie attività come imprenditrice e pioniera digitale. Vediamo quali sono i momenti salienti della sua carriera, senza dimenticare qualche curiosità sul suo conto.
Studi e inizi di carriera
Sin da giovane mostra una buona propensione per la comunicazione interpersonale, nonché una determinazione fuori dal comune. Una volta terminati gli studi superiori, si iscrive alla facoltà di Scienze Politiche dell'università Statale di Milano. Durante il percorso accademico colleziona svariate collaborazioni come giornalista pubblicista con numerose testate.
Consegue la laurea nel 1987 e successivamente torna sui libri frequentando un Master in Comunicazione d'Impresa; il percorso accademico si rivela utile per aiutarla a spiccare il volo dal punto di vista professionale.
I suoi esordi di carriera sono particolarmente brillanti: inizia a lavorare nella direzione marketing di una società afferente al gruppo Publicitas. Layla Pavone rimane nello stesso campo andando a lavorare anche in Polonia, per la concessionaria di pubblicità del quotidiano di Varsavia, contribuendo in un secondo momento al lancio del canale tv Polonia 1 (nel 1993).
Layla Pavone: l'ascesa nel settore pubblicitario
Fatto ritorno in Italia prende parte alla nascita di Video On Line dell'editore Nichi Grauso. Nell'ambito di questo incarico professionale, Layla si occupa non solo di marketing, ma anche di definire le regole dell'advertising online, all'epoca ancora agli albori.
Gradualmente inizia a guadagnarsi la stima di tutti i suoi colleghi, soprattutto perché viene considerata una pioniera di Internet in Italia. Viene attribuita a lei infatti la vendita del primo banner pubblicitario su un sito italiano. Non stupisce dunque che nel 1997 Pavone crei all'interno di Publikompass la prima concessionaria di pubblicità online italiana.
Gli anni 2000 e 2010
L'azienda parte con una rete di 35 siti per poi espandersi sempre più. A partire dal 2000 e per i quattro anni successivi viene chiamata a lavorare nel gruppo Dentsu Aegis Media.
Il suo ruolo nel settore è sempre più importante, tanto che dal 2003 al 2010 è a capo di IAB Italia, la divisione italiana della più grande associazione nel settore pubblicitario digitale a livello mondiale, di cui tutt'oggi figura come presidente onorario.
Dal 2010 al 2014 Layla Pavone viene nominata presidente del Centro Studi Assocom e sempre nel 2014 entra a far parte del consiglio di amministrazione di Digital Magics, un incubatore che offre gli strumenti necessari a numerose startup innovative per compiere il salto di qualità.
Il percorso politico e la candidatura di Layla Pavone a sindaco di Milano
La manager meneghina rimane legata alla passione giornalistica mostrata negli anni universitari, entrando a fare parte in veste di consigliere indipendente dell'amministrazione della società editoriale a capo del Fatto Quotidiano (fondato nel 2009 da Antonio Padellaro).
Nel momento in cui viene ufficializzata la sua candidatura alle elezioni comunali di Milano del 2021 per il Movimento 5 stelle, partito dichiaratamente supportato dal Fatto Quotidiano, sceglie di dimettersi dalla carica editoriale per ragioni di trasparenza.
Dal punto di vista delle sue posizioni politiche la candidatura al Movimento 5 stelle risulta curiosa se si tiene conto che al momento del debutto sullo scenario politico nazionale di Matteo Renzi, Layla Pavone risultava tra i suoi estimatori più riconosciuti. Nel momento in cui Renzi, destinato successivamente a diventare leader di Italia Viva, era appena divenuto Presidente del Consiglio, Pavone cerca di organizzare un incontro con lui e con il braccio destro Luca Lotti, per farsi promotrice delle istanze del settore pubblicitario digitale. L'incontro non avviene: così le simpatie del mondo legato alla tecnologia e ai temi del digitale vengono sempre più catturate dal Movimento 5 Stelle.
Essendo in buoni rapporti con l'ex parlamentare del Partito Democratico nonché imprenditore informatico, Stefano Quintarelli, e con l'assessora milanese Roberta Cocco, Layla Pavone si dimostra capace di intessere relazioni importanti. Quest'abilità promette di giocare un ruolo favorevole nella corsa alle comunali del 2021, in cui l'imprenditrice sfida il favorito sindaco uscente Beppe Sala (Pd) e Luca Bernardo (centrodestra).
Curiosità su Layla Pavone
- Il nome Layla in lingua araba significa notte e la scelta si deve allo zio, appassionato di cultura egiziana.
- Pavone è una grande appassionata di cucina. Organizza spesso cene per le persone care, cimentandosi in particolare con la specialità della sua città natale: i risotti.
Frasi di Layla Pavone
Foto e immagini di Layla Pavone
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Biografieonline non ha contatti diretti con Layla Pavone. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Layla Pavone.
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