Neil Young
Biografia
Neil Percival Young nasce il 12 novembre del 1945 a Toronto (Canada), figlio di un giornalista sportivo. Cresciuto a Omemee, a 130 chilometri dalla sua città natale, all'età di sei anni si vede diagnosticare il diabete e si ammala di poliomielite. Per colpa della malattia la parte sinistra del suo corpo risulta indebolita. A dodici anni Neil, in seguito al divorzio dei genitori, va a vivere in Manitoba, a Winnipeg, con la madre.
Nel periodo dell'adolescenza forma alcune band di garage rock e nel 1965 intraprende la carriera di musicista professionista con gli Squires, prima di dare vita ai Mynah Birds con Rick James. Successivamente Neil Young si trasferisce a Los Angeles con il bassista Bruce Palmer (anche perché James viene arrestato per renitenza alle armi): in questo periodo vive negli USA in modo illegale. Solo nel 1970 riceve la Green Card.
Nel frattempo si esibisce con i Buffalo Springfield, che diventano uno dei gruppi più importanti della California: al suo fianco ci sono, oltre a Palmer, Dewey Martin, Richie Furay e Stephen Stills. Tuttavia i rapporti tra i componenti del gruppo si deteriorano ben presto, sia per i problemi di droga di Palmer che per i diverbi con il management. Così nel 1968 la band si scioglie.
I primi dischi
Young, a quel punto, sottoscrive con la Reprise Records un contratto da solista e all'inizio del 1969 dà alle stampe il disco "Neil Young". Dopodiché recluta Billy Talbot, Danny Whitten e Ralph Molina per creare i Crazy Horse, con i quali registra "Everybody knows this is nowhere" (maggio 1969), album che contiene, tra gli altri, "Down by the river", "Cowgirl in the sand" e "Cinnamon girl". Più tardi Young ritrova l'amico Stills aggiungendosi al trio "Crosby, Stills & Nash", band che aveva già pubblicato un album. Il quartetto, rinominato "Crosby, Stills, Nash & Young", debutta a Chicago il 16 agosto 1969, e successivamente si esibisce al celeberrimo Festival di Woodstock, durante il quale però Young rifiuta di essere filmato.
Con il gruppo Young incide dischi dal grande successo commerciale ed artistico come "Déjà vu" e "Four Way Street" (disco live del 1971); pubblica il singolo Ohio dal forte accento politico, composto all'indomani del massacro alla Kent State University del 4 maggio 1970 (e divenuto un classico dei brani antimilitaristi degli anni '60 e 70'.
Gli anni '70
Nel 1970 pubblica "After the Gold Rush", mentre nel 1972 raggiunge i vertici delle classifiche con il singolo "Heart of gold". Dopo il successo commerciale, però, arriva un periodo di forte crisi, contraddistinto da depressione e problemi fisici, complice la morte per overdose di Danny Whitten, il chitarrista dei Crazy Horse. Lo stesso Neil Young, per altro, fa uso di droghe, il che contribuisce a peggiorare la sua salute già malferma.
Dischi come "Time fades away" e "On the beach" riflettono l'atmosfera del periodo, e insieme con "Tonight's the night" vanno a comporre quella che viene definita Trilogia del Dolore. Non a caso gli album vendono molto meno rispetto ai precedenti e disorientano la critica, fino alla rinascita che va in scena con "Zuma", album pubblicato nel 1975 e che precede "Long may you run", a cui collabora anche Stephen Stills.
Nel 1977 è la volta di "American stars 'n' bars", al cui interno è presente "Like a hurricane". Mentre nel 1978 tocca a "Comes a time". Tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta vengono incisi "Rust never sleeps", l'album dal vivo "Live rust" e "Hawks & doves".
La mia vita si basa sull'arte, è fondata sulla musica.
Neil Young negli anni '80 e '90
Nel 1985 spicca "Old ways", che anticipa il rhythm and blues di "This note's for you". Nel 1989 con l'album "Freedom" pubblica una canzone emblematica della sua produzione musicale: "Rockin' in the Free World".
Sconvolto dalla morte, nel 1994, di Kurt Cobain, che nella lettera scritta prima di suicidarsi riporta un verso del suo brano "My my, hey hey", Young rende omaggio al frontman dei Nirvana dedicandogli "Sleeps with angels". Una curiosità: Stephen King, nel suo celebre libro IT, cita più volte la frase "Improvvisamente, dentro al nero" tratta dalla canzone "My My, Hey Hey".
Nel frattempo scrive per il film "Philadelphia" il brano omonimo, che gli vale una candidatura agli Oscar per la migliore canzone. Nel 1997 è protagonista del live "Year of the horse", che segue la pubblicazione di "Broken arrow".
Vita privata
Neil Young si è unito due volte in matrimonio. La prima moglie è Susan Acevedo, sposata nel 1968, ma la storia è durata solo fino al 1970. La seconda moglie è Pegi Morton, cantante, sposata nel 1978 e a cui è stato legato fino al 2014. Nel mezzo ha avuto una storia importante con l'attrice Carrie Snodgress dal 1971 al 1974.
Young ha due figli maschi: Zeke (nato durante la relazione con la Snodgress) e Ben, entrambi nati con una forma di paralisi cerebrale più grave in Ben, meno grave in Zeke; ha inoltre una figlia di nome Amber Jean Young, che come Neil stesso, soffre di epilessia.
Dopo trentasei anni di matrimonio con la seconda moglie, ha iniziato una relazione sentimentale con l'attrice Daryl Hannah.
Gli anni 2000 e 2010
Nel 2000 Neil Young torna al folk-rock con "Silver & gold", mentre nel 2003 realizza il concept-album "Greendale", relativo alla quotidianità di una cittadina della provincia americana. Colpito da un aneurisma cerebrale nel 2005, Neil riesce comunque a registrare il disco acustico "Prairie wind". Nel 2006 dà alle stampe il politico "Living with war", in cui si scaglia contro la guerra in Iraq e il presidente degli Stati Uniti George W. Bush.
Nel 2009 pubblica "Fork in the road" e nel 2012 tocca ad "Americana", che ripropone i grandi classici del folk statunitense, e a "Psychedelic Pill", che ripropone la collaborazione con i Crazy Horse. Nel 2015 realizza un altro concept album, intitolato "The Monsanto years". Due anni più tardi, nel 2017, balza agli onori delle cronache per aver messo a disposizione gratuitamente tutti i suoi archivi.
Frasi di Neil Young
Foto e immagini di Neil Young
Video Neil Young
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Neil Young. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Neil Young.
Neil young non ha mai scritto per il film "philadelphia" che invece è stata scritta e cantata da bruce springsteen.
Buon giorno. Beh... ragazzi... mi avete stupito! Non avrei mai pensato che tra tanti bravissimi artisti, per, lo piu' italiani, avrei trovato il mio idolo in assoluto, cioè Lui…. il grande Neil Young. Caspita! Io l'ammiro tantissimo come musicista e alcuni dei suoi pezzi li suono alla chitarra, certo, non come lui. Ho visto 3 suoi concerti, due a Milano, la mia città, e uno a Brescia, con i Crazy Horse, a dir poco fantastici. In realtà, ne vidi un altro, sempre a Milano, mi pare all'ex Teatro Lirico, ma fu' una delusione totale... avevo persino speso ben 200, 00 per godermelo in prima fila, talmente lo adoravo e lo amavo, musicalmente s'intende. Mah…. peccato. Comunque resta e resterà, sempre il mio idolo, perché i suoi pezzi mi hanno toccato profondamente il cuore... e, per me, quando certe cose mi arrivano al cuore, è una festa e da li', non escono piu'. Quindi, anche lui, è un GRANDE! Ovunque tu sia, ciao e in bocca al lupo! Baci.
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