Ted Bundy
Biografia • Le apparenze ingannano
Psicopatico che trucidò dallo Utah alla Florida almeno una trentina di donne, Ted Bundy, prima di essere arrestato, ha fatto parte per lungo tempo di quella categoria di insospettabili che han sempre dato del filo da torcere alle forze dell'ordine.
Ted Bundy conduceva una vita tranquilla e ritirata, priva di particolari clamori o inclinazioni viziose e quella sua faccia da bravo ragazzo ha contribuito per lungo tempo a tenerlo fuori dal giro dei sospetti. Sono in fondo ancora da indagare le ragioni profonde dei suoi impulsi omicidi.
Certo l'infanzia di Ted non è stata delle più normali. Theodore Robert Bundy nasce il 24 novembre 1946 a Burlington in un istituto per madri non sposate del Vermont; appena venuto al mondo viene "scaricato" dalla madre che lo abbandona nell'istituto, salvo poi pentirsi e tornare a prenderlo, ma con la bella pensata di spacciarsi per la sorella maggiore. In seguito, infatti, il bambino farà sempre riferimento ai nonni, nella convinzione che fossero i genitori.
Sembra che il motivo di questo comportamento fosse dettato dal desiderio di evitare scandali all'interno della piccola città dove la famiglia viveva, dato che il padre naturale era un ufficiale dell'aeronautica che scomparve dopo aver messo incinta la madre di Ted.
Solo nel 1969 quando tornò nel Vermont per cercare il suo certificato di nascita, scoprì la sua reale parentela. E non fu una scoperta priva di conseguenze.
La madre nel 1950 si trasferì a Tacoma, Washington, dove si sposò con John Bundy, un ragazzo appena congedato dalla marina che in quel momento aveva trovato lavoro come cuoco. Gli sforzi di John per avvicinarsi a Ted, già piuttosto chiuso, furono innumerevoli. Ma il ragazzo non voleva saperne di relazionarsi con il nuovo marito della "sorella", dentro di sè ha sempre considerato il nonno come suo vero padre e come reale punto di riferimento.
A quel tempo, inoltre, Ted cominciò a sviluppare un'evidente ossessione per le donne, arrivando a spiarle e a fare un uso smodato di materiale pornografico. A scuola era uno studente modello e pareva perfettamente integrato, anche grazie al suo fisico atletico e al suo aspetto tutt'altro che sgradevole.
La sua prima relazione importante è con la dolce Stephanie Brooks, prima conquistata coi bei modi poi, dopo i primi fallimenti universitari, abbandonata. Cominciano quindi a comparire i primi segnali forti del disagio di Bundy, ossia l'incapacità di instaurare rapporti duraturi e di portare a termine progetti di qualsiasi tipo. Comincia anche la solita serie di innumerevoli lavori lasciati o persi.
Comincia come umile assistente in un hotel, poi diventa un volontario a tempo pieno per Art Fletcher, un candidato nero Repubblicano per la carica di Governatore.
Nel 1973 cerca di dare una svolta significativa alla sua vita: cerca di regolarizzarsi e si iscrive all'Università di Puget Sound a Tacoma, facoltà di Legge. Trova anche qualche lavoro interessante e prestigioso, almeno rispetto a quelli precedenti, ma l'equilibrio così tanto cercato regge poco all'urto della sua emotività disturbata.
Seattle era una cittadina tranquilla fino al 4 gennaio del 1974 quando fu teatro di orrendi omicidi a sfondo sessuale compiuti, stando a primi rilevamenti della polizia locale, dalla medesima mano.
Il suo "modus operandi", dicono gli investigatori, è sempre lo stesso. Ma come le abbordava? Si scoprirà poi che si avvicinava alle vittime spacciandosi per un povero studente in difficoltà e dopo averle tramortite, la caricava sulla sua auto, la portava in un luogo isolato, le violentava e infine le uccideva.
A metà del mese di giugno del 1974 sette ragazze scomparvero nel nulla, in aggiunta alle quattro che già erano state massacrate a parteire da gennaio.
Dopo lunghe e infruttuose ricerche, finalmente Ted Bundy viene accusato formalmente e incarcerato in Colorado nel 1975, grazie soprattutto ad alcuni testimoni. Purtroppo, incredibile ma vero, poco dopo riesce a fuggire per stabilirsi in Florida dove, in una sola notte, trucida due ragazze e ne ferisce tre. La sua ultima vittima fu un'innocente bambina di undici anni che Ted rapì davanti alla scuola, stuprò e uccise.
La settimana seguente fu nuovamente catturato dalla polizia, arrestato, e nonostante le sue dichiarazioni di innocenza (poi ritrattate anche in alcune interviste), venne condannato e condotto nel braccio della morte.
Ted Bundy è morto sulla sedia elettrica il 24 gennaio 1989. Il suo corpo è stato cremato e le sue ceneri sparse sulle montagne delle cascate, a Washington, lo stesso luogo teatro di molti suoi delitti.
Theodore Robert Bundy confessò ventotto omicidi, ma alcune stime indicarono che probabilmente uccise da trentatrè a cento vittime durante i soli anni '70.
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