Ultimi commenti alle biografie - pagina 329
Mercoledì 16 febbraio 2022 13:23:42
Per: Susanna Tamaro
In Relazione alla Sua Lettera Aperta al Presidente Draghi e pubblicata da corriere. it
Stimatissima Susanna Tamaro, lei sta parlando ancora il linguaggio della logica, della ragionevolezza e della intramontabile saggezza del buon senso... Non si è mai chiesto se TUTTO quello che lei accoratamente e lucidamente ha dettagliato così e cordialmente, da buona cittadina, al Presidente Draghi, NON SIA PRODITORIAMENTE VOLUTO? ? Cioè ideato, progettato, freddamente e diabolicamente realizzato fin dall'inizio e fin nelle pieghe di tutti quegli aspetti della sua Lettera e ancora oltre? ! ? Là dove la sua 'ingenuità' e sensibilità artistica non può o non vuole portarla? Se ancora non lo ha fatto, si faccia dunque qualche domanda in più! Oppure se già si è fatto altre domande, abbia la freddezza e il coraggio di unire con calma e ponderatezza tutti i cosiddetti 'puntini'... Ma soprattutto ci pensi molto bene prima di decidere se fare o meno la terza dose di questo intruglio che osano e osiamo ancora chiamare vaccino! Se già non l'ha fatto, dando così anche il suo corpo, oltre alla sua bella intelligenza, perle che così si danno in pasto ai maiali, come da evangelica memoria.
Buona vita e buona fortuna.
Da: Rocco Torraco
Mercoledì 16 febbraio 2022 13:04:10
Per: Carlo Taormina
Rispondo al suo messaggio denuncia governo e mattarello... lei predispongo tutto... che io e il mio gruppo coordinato con altri gruppi in Italia... certo che l'aiutiamo... ad aiutarci... faccia pure rimaniamo in attesa del modello denuncia!!!
Da: Matilde Uccheddu
Mercoledì 16 febbraio 2022 12:58:35
Per: Maurizio Costanzo
♻️Arte del riuso creativo.
Fili elettrici e legno riciclati per realizzare un’opera senza tempo e per rendere unica la hall dei nostri uffici 😍
ht -------ink
Da: Gianni Mercorella
Mercoledì 16 febbraio 2022 12:26:00
Per: Milena Gabanelli
Salve.
Sono un tuo fan,
Mi farebbe piacere se faresti un servizio sui dissociatori molecolari che stando ai giornali sarebbe un vero toccasana per i rifiuti soliti urbani
Mi farebbe piacere capire se è vero o è una bufala
grazie
Da: Giulio De Cesare
Mercoledì 16 febbraio 2022 11:40:29
Per: Matteo Salvini
Buongiorno,
Non sono d’accordo con le concessioni perpetue!
Ogni qual volta che prenoto una sdraio e un ombrellone in agosto in Italia mi viene in mente a che spesa stupida una famiglia deve affrontare per usufruire di un posto al sole! Spiagge libere poche e mal curate ma nemmeno pagare uno stipendio per accomodarmi su una sdraio sporca e vecchiotta con i piedi che combaciano con la testa di quello che mi precede. Praticamente le uniche volte che sono riuscita a non leggere il giornale di persone che mi affiancavano sono state durante l’emergenza COVID!. Un distanziamento che dovrebbe essere nella norma è diventata solo una emergenza sanitaria!. L’investimento per la maggior parte dei balneari si ripaga in un mese. Facciamo un conto spicciolo: due sdraio e un ombrellone in ultima fila in agosto ti chiedono dai 30 ai 50 euro al giorno. Comprare all’ingrosso due brandine e un ombrellone spendi al massimo 60. Quanti anni ci vogliono per recuperarle la spesa? Un bagnino per 100 bagnanti che alla mattina sistema la spiaggia e alla sera pure quanto costa al mese? Ci sono famiglie che hanno la facoltà di passare l’attività da oltre 3 generazioni e svolgere altri lavori durante altri periodi. Di cosa si devono lamentare? Basta. Il baronismo in questo paese prima o poi deve finire. Il tramandarsi una spiaggia da generazioni non è una concessione ma una vera e propria prepotenza di potere!
Saluti
Scusate ho dimenticato di aggiungere…
Per avere la concessione bisogna aver fatto questo lavoro negli ultimi 5 anni! Proposta geniale!
Ma che Esperienza ci vuole per aprire e chiudere una sdraio? Basta un cartellone con una piantina e numerare gli ombrelloni !
Non chiedete l’esperienza altrimenti chi comincia quando se la farà l’esperienza? E come dire chi ha le concessioni se le tenga per altri cent’anni!
Sono gli unici che hanno fatto esperienza!
Saluti
Da: Nadia
Mercoledì 16 febbraio 2022 11:03:58
Per: Blanco
Kety,
tu vorresti che tuo figlio crescesse con questo esempio di inutilità sociale?
Svegliati...
Non ti accorgi che questa nuova generazione ha modi comportamentali superficiali, atteggiamenti che non lasciano presupporre ad una seria personalità?
Non solo chi si definisce o viene definito "cantante" ma chiunque di queste "nuove forze" non sembra affatto avere una personalità seria.
Camminano per strada sempre con cellulare, pensano a fate selfie, ai social, a camminare che sembrano ballerini.
Si atteggiano, non pensano al loro futuro forse consapevoli che di futuro ne avranno poco se non cominciano a costruirselo.
E tu, per tuo figlio, prendi Blanco come esempio?
Sanremo...
Frutto di "sua maestà il denaro".
È giusto cambiare i tempi, viverli con l'attuale ma con un pizzico di midollo del quale purtroppo non c'è traccia in questi " bulli" che vogliono sembrare ma che non hanno palle.
Ciao...
Da: Giuseppe
Mercoledì 16 febbraio 2022 10:31:24
Per: Niccolò Moriconi
Ciao Nicolò sono il papà di Denise di 17 anni una tua fans il 4 marzo 2023 compie 18 anni e vorrei che tu fossi uno dei suoi regali come faccio a contattarti grazie in anticipo della risposta
Da: Santi
Mercoledì 16 febbraio 2022 10:28:13
Per: Bianca Berlinguer
Buongiorno, faccio i miei semplicissimi complimenti alla trasmissione, che seguo sempre con molto interesse.
Devo però fare un piccolo appunto per lo spazio che dedicate a Mauro Corona (almeno tre quarti d'ora!!!).
Simpaticissimo personaggio, ma non è che lo possiamo ascoltare per tutti gli argomenti politici, di cronaca
e di attualità settimanali, in quanto sono solo i pensieri di un semplice scrittore/scalatore.
Mentre sarebbe bene dedicare piu' spazio ai numerosi ospiti che invitate (anche importanti culturalmente!),
per argomenti assai delicati.
Grazie.
Un saluto
Paolo
Da: Paolo
Mercoledì 16 febbraio 2022 10:27:09
Per: Barbara Palombelli
Buongiorno.
Vorrei soltanto commentare, riguardo la SCELTA, poichè SOLO di libera scelta dovrebbe trattarsi - da parte del malato o dei suoi congiunti - il tema dell'eutanasia. L'ho già raccontata altre volte, la mia esperienza in materia forse anche su questo blog. A mia madre, con la quale avevo un rapporto quasi simbiotico, all'età di 91 anni (certo, una bella età, ma per un figlio gli anni dei propri genitori non sono mai abbastanza) venne diagnosticato, senza particolari disturbi ad eccezione del colorito improvvisamente giallastro della pelle che però può anche indicare calcolosi biliare - un cancro al pancreas. Questa tipologia di tumore, insieme a quella del polmone, è la più maligna in assoluto, quella che uccide inesorabilmente e contro cui non ci sono cure, nemmeno il ricorso all'intervento chirurgico che, oltre ad essere devastante, uccide anche prima. Le vennero pronosticati due mesi di vita, attraverso le parole sprezzanti di un medico, che ci disse: "durerà più lo stent che le abbiamo messo, della vita di sua madre". Soltanto chi ha vissuto un'esperienza del genere potrà comprendere la mia disperazione. Trasportata in ospedale per farle applicare lo stent che consentisse almeno di filtrare la bile, al momento della sua dimissione venni convocata dai medici dell'ospedale che mi posero di fronte ad una scelta terribile: ricoverarla all'Antea, dove le avrebbero garantito la "dolce morte", oppure riportarla a casa, aspettando la fine con tutto ciò che avrebbe comportato. Non ebbi un attimo di esitazione: l'avrei riportata a casa sua, per farla morire almeno degnamente. Ebbi la fortuna, in questa circostanza, di far prevalere, sull'emotività che contraddistingue ogni mia azione e che spesso mi blocca, la lucidità. Con l'aiuto di una badante, una giovane signora che già lavorava da noi e della quale mi fidavo ciecamente, le creai attorno, prima di tutto, un ambiente "protetto". Non raccontai a nessuno, soprattutto alle persone del mio palazzo che la conoscevano da sempre, della sua malattia, e neppure ai miei parenti. E questo per non farle sapere NULLA circa la gravità delle sue condizioni, che presto l'avrebbero costretta a lasciarci, me i miei fratelli. L'Antea, secondo la mia scelta, m' inviò a casa tutto ciò di cui avrei avuto bisogno, e particolarmente scatole di morfina per il dolore che, mi avvertirono, sarebbe stato terribile. Mia madre aveva una sola paura al mondo: il dolore, che non sopportava, neppure quando la pettinavo. Ero disperata. Come affrontare, quel dolore? Spiegando la mia situazione nell'ambiente di lavoro, chiesi ed ottenni un periodo di aspettativa per gravi motivi di famiglia. E poi mi dedicai interamente a lei. Dissi addio alle serata con gli amici, ad un cinema, a qualsiasi distrazione. La malattia, intanto, seguiva il suo corso che tuttavia non descriverò in questa mia testimonianza. Meglio di no. Le creai attorno, anche, un ambiente confortevole dove le facevo praticare massaggi, curare i capelli, perfino fare un po' di fisioterapia affinchè non si allettasse completamente con le conseguenze, ulteriori, che ciò avrebbe comportato. Mia madre era una donna molto forte e rimase lucida fino alla fine anche avendo, probabilmente, capito di avere qualcosa di grave. Spesso infatti non riuscivo a nasconderle gli occhi lucidi dal pianto, ma lei mi diceva tranquillamente: "se non puoi farci nulla, perché piangi?". Decisi di dormire accanto a lei - la badante la notte non si fermava - per accudirla in caso di bisogno ma anche per starle vicino e farle sentire la mia presenza, Spesso le raccontavo delle favole per farla addormentare come avrei fatto con un bambino, e lei mi stringeva la mano sussurrandomi "grazie". Avevo convocato un'oncologa affinchè seguisse il decorso del suo male e per sapere quando intervenire con la morfina. Non ho mai dimenticato questa dottoressa, che sempre mi rassicurava, una donna di grande umanità e di grande pietà, una persona rara. Ma mamma era terribilmente attaccata alla vita, ed a noi, i suoi figli. Non avrebbe voluto morire mai, per non lasciarci. I dolori tremendi che giorno dopo giorno paventavo, non vennero mai, con grandissimo sconcerto del medico dell'Antea, che, non capacitandosi di quanto ciò fosse impossibile, supponeva, a giudicare dal tono delle sue domande, che non gli dicessi la verità. Lui insisteva per darle la dolce morte, io ribattevo che, non accusando alcun dolore, mia madre sarebbe vissuta fino a quando Dio, oppure il destino, avrebbero deciso di dire "basta", Ma mia madre non l' accusò mai, questo dolore. Soltanto uno, leggerissimo, ad una spalla che, mentendole, le dicevo trattarsi della sua solita artrosi e che comunque scompariva quando le somministravo mezza compressa - MEZZA COMPRESSA! - di Tachipirina, seguendo le indicazioni dell'oncologa. A dispetto della prognosi inizialmente fatta, la sua vita, anzichè due mesi, durò un intero anno. Morì il pomeriggio di una domenica, semplicemente addormentandosi nel suo letto, mentre noi eravamo lì. La sua espressione era serena. L'ultima fotografia che la ritrae, scattatale il giorno prima dalla badante che le aveva appena fatto i capelli, la ritrae come fosse in piena forma, il colorito roseo, il viso ancora pieno e non intaccato dal dimagrimento generale, appena sorridente. Non si direbbe davvero una malata terminale di cancro. Un caso anomalo, mi dissero. Un miracolo, per chi crede. Lei, che temeva tanto il dolore, dal dolore non era stata colpita. Alla sua morte, resituii all'Antea le scatole di morfina, intatte. Non mi considero un eroe, forse una privilegiata. Ma l'esperienza vissuta, e dalla quale non mi sono mai più ripresa, tantopiù mi conferma nell'opinione che l'eutanasia non va imposta per legge, ma affidata alla volontà del malato e, ove costui non fosse in grado di ragionare, al cuore di coloro che lo amano. Grazie
Da: Roberta 2
Massimiliano Allegri
Allenatore di calcio italiano
Da: Gallani Alessandro