Jacqueline Bisset
Biografia • Signora dello schermo
È la donna che ha popolato i sogni erotici di milioni di persone, anche se ora che ha una certa età la sua fama di mangiauomini è surclassata da ben più giovani ed aggressive starlette. Ultimamente viene scelta per ruoli casti e impegnati come quello di madre di Giovanna D'Arco o addirittura di Gesù di Nazareth. Ma, al di là della sua fama di esemplare femminile dalla forte sensualità e dalla sottile carica erotica, impalpabile e inesorabile, Jaqueline Bisset va ricordata anche per il ruolo svolto all'interno della storia del cinema.
Perfetta per via della sua classe innata nell'interpretare donne dell'alta borghesia magari un po' frivole e viziate, la sua immagine rischia di essere legata a questo cliché, mentre va senz'altro ricordato che questa signora impeccabile ha lavorato al fianco di giganti della cinematografia come Chabrol, Truffaut, John Huston o i nostri Comencini e Monicelli.
Nata a Weybridge, Inghilterra, il 13 settembre 1944, Winifred Jacqueline Fraser Bisset è la figlia più piccola di Max Fraser Bisset, medico, e di Arlette Alexander, avvocatessa francese che dopo il matrimonio e il trasferimento in Inghilterra ha smesso di esercitare la professione.
Durante la guerra va a vivere con i genitori e il fratello maggiore in un cottage del XVI secolo nei pressi di Reading. A quindici anni deve maturare in fretta e dimostrare una grande forza d'animo, quando e costretta a prendersi cura della madre, colpita da una grave forma di sclerosi multipla.
Dopo aver frequentato il liceo francese a 18 anni si trasferisce a Londra (è il momento in cui gli anni sessanta toccano l'apice), dove trova subito da lavorare come modella.
È bellissima e il cinema non tarda ad accorgersi di lei.
Debutta in "Non tutti ce l'hanno" (Richard Lester, 1965), a cui segue di li a poco "Cul de Sac".
Sostituisce Mia Farrow accanto a Frank Sinatra per "Inchiesta pericolosa" (Gordon Douglas, 1968) e nello stesso anno si lega sentimentalmente all'attore Michael Sarrazin con il quale gira diversi film, fra cui "Jackie, la ragazza del Greenwich Village" (Stuart Hagmann, 1971).
È stata già la figlia del giudice Roy Bean-Paul Newman ("L'uomo dai sette capestri", John Huston, 1972) e la vicina di casa di un intraprendente Jean-Paul Belmondo ("Come si distrugge la reputazione del più grande agente segreto del mondo", Philippe de Broca, 1973), quando Francois Truffaut le offre il ruolo di Julie Baker-Pamela in "Effetto notte" (1973). E con quel personaggio, oltre Truffaut, incanta le platee internazionali.
Dopo la fine della storia d'amore con Michael Sarrazin, nel 1974 si innamora di Victor Drai, produttore cinematografico, di lì a poco sostituito nel suo cuore da Alexander Godunov. Alle soglie dei quarant'anni, mentre si avvia a ricevere una nomination al Golden Globe per "Sotto il vulcano" (John Huston, 1983), continua a dimostrare la sua avversione per il matrimonio che la porterà ad essere definita "la piu bella zitella di Hollywood". Una specialissima zitella che nel 1997 trova l'amore tra le rassicuranti braccia di un istruttore di arti marziali, Emin Boztepe.
Sul grande schermo, quando le capita di occuparsi della sua vita sentimentale, viene tallonata da due strani camerieri in "Scene di lotta di classe a Beverly Hills" (Paul Bartel, 1989). Atmosfere spassose, molto diverse da quelle di "Il buio nella mente" (Claude Chabrol, 1995), dove, naturalmente nella finzione cinematografica, pagherà con la vita la "colpa" di essere una signora molto ricca.
Jaqueline Bisset nell'arco della sua ormai lunga carriera ha dato vita ad un ventaglio di personaggi che, pur nella discrezione connaturata al suo modo di fare, hanno lasciato un segno sottile ma profondo nel nostro immaginario collettivo.
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