André Breton
Biografia • Scoprendo l'arte
André Breton nasce il 19 febbraio del 1896 a Tinchebray (Francia), figlio unico di Louis e Marguerite. Trasferitosi con la famiglia a Pantin ancora bambino, frequenta l'Istituto Religioso Saint Elisabeth per poi entrare alla scuola comunale della città, dove si rivela uno studente eccellente.
Nel 1907 si iscrive come esterno al College Chaptal di Parigi, mostrando una particolare predisposizione per la lingua tedesca: è in questi anni, tra l'altro, che si sviluppa la sua passione per la poesia; nel 1912, Breton scrive due poesie per "Vers l'idéal", la rivista della scuola dove si firma con lo pseudonimo René Dobrant, l'anagramma del suo nome.
Le poesie e l'arte
Scoprendo le opere di Huysmans, Mallarmé e Baudelaire, si avvicina anche alle arti figurative interessandosi a Paul Signac, Edouard Vuillard, Pierre Bonnard e Gustave Moreau. Mentre politicamente si mostra coinvolto dall'anarchismo, André Breton nel 1913 si iscrive all'università alla facoltà di Medicina e continua a scrivere poesie (alcune pubblicate sulla rivista "La Phalange"): per questo decide di sottoporle all'attenzione di Paul Valéry, per averne un giudizio.
Chiamato al servizio militare nel 1915, Breton scrive la pièce "Décembre", che spedisce ad Apollinaire; l'anno seguente compone - mentre è di stanza come infermiere militare a Nantes - "Age", il suo primo poema in prosa fortemente influenzato da Rimbaud. In questo periodo egli ipotizza anche di dedicarsi alla psichiatria.
Nuove amicizie e nuove arti
Tornato a Parigi, diventa amico di Apollinaire e conosce Jacques Vaché e Joseph Babinski, oltre a Philippe Soupault e Pierre Reverdy. Scrive, inoltre, su "Mercure de France", e intrattiene rapporti con Louis Aragon, a sua volta studente di medicina. È proprio grazie a lui che nel 1918 scopre il Conte di Lautréamont.
L'anno successivo manifesta a Tristan Tzara il proprio coinvolgimento per il "Manifesto Dada 3", e insieme con Soupault e Aragon fonda la rivista "Littérature", a cui collaboreranno anche Paul Morand, Jean Cocteau, Max Jacob e Jean Giraudoux.
Nel frattempo, presso Au Sans Pareil esce la sua prima raccolta di poesie, "Mont de pieté", arricchita dalle illustrazioni di André Derain. Superato l'esame che gli permette di diventare medico ausiliario, Breton diventa amico di Francis Picabia e nel 1920 aderisce con convinzione al dadaismo.
Decide, quindi, di abbandonare gli studi di medicina e di lavorare per Gaston Gallimard al servizio abbonamenti della "Nouvelle Revue Française". Pubblica, inoltre, "Champs magnetiques", sempre presso Au Sans Pareil, ma ben presto si stanca dell'inconcludenza del dadaismo.
Verso il Surrealismo
Nel 1921 accetta la proposta di Jacques Doucet di lavorare come bibliotecario, e si sposa con Simone Kahn: al matrimonio (cui Paul Valéry fa da testimone) segue un viaggio di nozze che lo porta a Vienna, dove conosce Sigmund Freud. Nel 1923 André Breton dà alle stampe "Clair de terre", una raccolta di trenta poesie e cinque racconti con un ritratto dell'autore eseguito da Picasso, e "Les Pas perdus", una antologia di articoli.
L'anno successivo, firma il primo manifesto del Surrealismo, cui contribuiscono - tra gli altri - anche Pierre Naville, Robert Desnos, Roger Vitrac e Benjamin Péret: ad asso viene allegata "Poisson soluble", una raccolta di Breton. Con i suoi lavori e le sue varie attività, Breton verrà considerato uno dei principali teorici del movimento culturale surrealista.
Dopo avere chiuso "Littérature" e avere fondato un'altra rivista, "La Révolution surréaliste", prende pubblicamente posizione contro Anatole France: intanto, però, il matrimonio con Simone entra in crisi. Mentre la provocazione dei surrealisti diventa sempre più politica (e dal gruppo si allontanano Soupault, Naville e Artaud), Breton sceglie di riavvicinarsi alla psichiatria, frequentando le lezioni pubbliche dell'Ospedale Sant'Anna.
Nel 1927 egli incontra Suzanne Muzard, della quale si innamora (la sposerà l'anno successivo, dopo avere divorziato da Simone) e scrive l'"Introduction au discours sur le peu de réalité". Dopo avere svolto un'inchiesta sulla sessualità pubblicata su "La Révolution surréaliste", diventa amico di Salvador Dalì e Georges Sadoul, e si appassiona al cinema.
Dà il via a "Le Surrèalisme au service de la Révolution", una nuova rivista il cui primo numero viene pubblicato nell'estate del 1930, e pubblica le raccolte "Ralentir travaux", "L'Immaculée Conception" e "L'Unione libre". In seguito, l'espansione nazista e l'avvicinarsi della guerra cambiano i suoi piani: richiamato alle armi dopo l'invasione della Polonia da parte della Germania, lavora come medico militare a Poitiers; poi, pubblica la "Anthologie de l'humour noir", opera che viene censurata dopo l'ingresso di Hitler a Parigi.
L'esilio
Breton, il cui nome è inserito dell'elenco dei comunisti, decide di andare in esilio. Rifugiatosi nel sud della Francia a Martigues dall'amico Pierre Mabille, si sposta poi a Marsiglia e a bordo di una nave si reca in Martinica, dove incontra Aimé Césaire. Da lì si trasferisce a New York, dove viene aiutato anche da Peggy Guggenheim, che contribuisce al suo mantenimento economico.
In seguito, conosce Elisa Claro, che sposa: dopo un viaggio tra Canada, Haiti e Santo Domingo, i due tornano in Francia. A Parigi, però, André Breton non si sente più a proprio agio, anche per i numerosi mutamenti che hanno interessato l'ambito intellettuale.
Gli ultimi anni
Nel 1947 organizza una mostra insieme con Duchamp che vorrebbe rilanciare il surrealismo, ma il risultato non è dei migliori. Nel 1960 sottoscrive il "Manifeste des 121" che si schiera contro la guerra in Algeria.
André Breton muore il 28 settembre del 1966 a Parigi, dove era stato portato dopo essere stato colpito da una crisi respiratoria mentre si trovava a Saint-Cirq-Lapopie in vacanza.
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