Jimmy Fontana
Biografia
Enrico Sbriccoli è il vero nome di Jimmy Fontana, cantautore che conobbe l'apice del successo durante gli anni '60, soprattutto con la sua celebre canzone "Il mondo". Nasce il 13 novembre del 1934 a Camerino, nelle Marche. Impara a suonare il contrabbasso come autodidatta e, appassionatosi al jazz, prende a frequentare un locale di Macerata, l'"Hot Club", in cui si esibisce insieme con amici. Diplomatosi in ragioneria, decide di trasferirsi a Roma: nella Capitale si iscrive all'università a Economia e Commercio, e collabora con la "Roman New Orleans Jazz Band".
Messo da parte lo studio, si dedica alla musica scegliendo lo pseudonimo di Jimmy Fontana (il nome è un omaggio a Jimmy Giuffre, sassofonista, mentre il cognome viene scelto casualmente su un elenco del telefono). Dopo aver inciso per la Consorti alcuni standard jazz, entra nella "Flaminia Street Jazz Band" come cantante, registrando album per l'Astraphon. Quindi, forma la band "Jimmy Fontana and his trio", e nello stesso periodo incontra Leda, la donna che diventerà sua moglie (e che gli darà quattro figli: Luigi, Roberto, Andrea e Paola). Si avvicina quindi alla musica leggera come solista, ottenendo riscontri positivi con il singolo "Diavolo" dopo aver sottoscritto un contratto con l'etichetta Hollywood.
Vincitore del Burlamacco d'Oro con il brano "Bevo", Jimmy Fontana prende parte nel 1961 al Festival di Sanremo, cantando "Lady luna" insieme con Miranda Martino. Canta, poi, "Cha cha cha dell'impiccato" con Gianni Meccia, e "Non te ne andare". Nel 1965 esce "Il mondo", il suo successo più importante, scritto da Meccia e Gianni Boncompagni. Dopo aver recitato nei film "008 Operazione ritmo" e "Viale della canzone", vince il "Disco per l'estate" del 1967 con "La mia serenata", mentre tre anni più tardi incide la sigla di "Signore e signora", trasmissione tv con Lando Buzzanca e Delia Scala, intitolata "L'amore non è bello (se non è litigarello)".
All'inizio degli anni Settanta scrive, insieme con Franco Migliacci, Carlo Pes e Italo Greco, la canzone "Che sarà", allo scopo di proporla a Sanremo. In realtà il direttore artistico della Rca Ennio Melis regala il brano ai Ricchi e Poveri, bisognosi di una consacrazione nazionale, reduci dal successo de "La prima cosa bella". Jimmy Fontana in un primo momento non dà il permesso di usare la canzone, ma poi è costretto a cedere: il singolo si rivelerà un successo strepitoso, in Italia e nel resto del mondo. Rimasto colpito negativamente dalla vicenda, l'artista marchigiano non riuscirà più a bissare il successo degli anni Settanta: abbandonato il mondo della musica, torna a Macerata per aprire un bar.
Il ritorno sulle scene risale al 1979, con la sigla de "Gli invincibili", "Identikit", mentre al Festival di Sanremo del 1982 viene proposta "Beguine", con musica scritta dal figlio Luigi. Dopo aver formato con Nico Fidenco, Gianni Meccia e Riccardo Del Turco "I superquattro", torna sul palco di Sanremo nel 1994 con il brano "Una vecchia canzone italiana", nel gruppo "Squadra Italia": la canzone, tuttavia, si classifica solamente al diciannovesimo posto. Mentre le sue apparizioni in televisioni si fanno sempre più rare, prosegue la sua carriera attraversando l'Italia e riproponendo i suoi antichi successi in concerto.
Negli anni Duemila il suo nome torna in auge a causa di una mitraglietta da lui posseduta negli anni Settanta, e che si scopre essere stata ritrovata in un covo delle Brigate Rosse nel 1988, dopo essere stata usata per compiere numerosi attentati. Fontana, tuttavia, non risultata minimamente coinvolto nella vicenda, avendo venduto l'arma nel 1977. Muore all'improvviso l'11 settembre del 2013, all'età di 78 anni, a causa di un'infezione dentale che gli causa una febbre molto alta, fatale per il suo fisico non più giovanissimo.
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