Lou Reed

Lou Reed

Lou Reed

Biografia Eccezionalmente originale

Lou Reed è stata una delle figure più leggendarie del rock'n'roll, prima come leader del gruppo rivoluzionario dei Velvet Underground, e poi come artista solista. A differenze della maggior parte degli artisti provenienti dalla cultura musicale di fine anni '60, Reed è riuscito a rinnovare costantemente il suo sound rimanendo, però, fedele alla sua visione musicale; solo David Bowie (tra l'altro ammiratore di Lou Reed sin dagli esordi con i VU) è riuscito a mantenere la stessa popolarità e la stessa inventiva.

Lewis Allen Reed nasce il 2 Marzo 1942 in una famiglia ebrea nella cittadina di Freeport, Long Island. Già dalla nascita, Reed vuole essere un musicista, ispirato in particolar modo dal rock'n'roll che scopre da giovanissimo. Impara a suonare la chitarra e incide un singolo stile "doo-woop" con una band chiamata "The Shades". In questo periodo accade una delle cose che sconvolgerà totalmente l'esistenza di Lewis; i genitori, preoccupati dal suo atteggiamento ribelle, dalle sue pose effeminate e provocatorie, dal suo parlare apertamente di omosessualità e dal suo sempre maggiore interesse verso la "musica del diavolo" (il rock'n'roll), decidono di rivolgersi ad un centro psichiatrico specialistico per farlo curare.

Il giovane Lewis accetta la volontà dei genitori e si reca alla clinica tra il divertito e il curioso: non sa che la "cura" scelta e molto in voga all'epoca era l'elettroshock. Per due settimane viene sottoposto a scariche elettriche intensive che, come lui ha più volte ricordato, gli facevano perdere completamente senso dell'orientamento e memoria. Per parecchi mesi Lewis non sarà neanche più in grado di leggere. Il trattamento dell'elettroshock cambierà profondamente Lewis che non solo non "guarirà", come speravano i genitori, ma anzi esaspererà i suoi comportamenti giocando, spesso, sulla pazzia. Ma ,soprattutto, cambierà per sempre il già complicato rapporto di amore-odio verso i genitori: da questo momento in poi Lewis farà di tutto per far loro del male, vendicandosi della loro decisione, e parlerà di loro in parecchie canzoni durissime ("Kill your sons" parla proprio del trattamento di elettroshock). In definitiva, comunque, i genitori si rivelano come una tipica famiglia ebrea della medio borghesia anni '50, con tutto il loro carico di preconcetti e di convenzioni puritane, e il giovane Lewis è, invece, già proiettato nel nuovo fermento culturale degli anni '60 e '70.

Agli inizi degli anni '60 Reed si iscrive alla Syracuse University, cogliendo l'occasione per allontanarsi da casa e dalla puritana cittadina di Freeport. Il periodo alla Syracuse sarà fondamentale per la crescita personale e artistica, permettendogli di entrare in contatto con artisti e con le nuove tendenze musicali. È al college che conosce alcune delle persone che avranno un'influenza enorme: il suo professore, nonché poeta alcolista, Delmore Schwartz, e Sterling Morrison. Conoscerà inoltre Shelley, suo primo vero amore.

Lewis Reed viene visto come un essere strano e misterioso; i suoi atteggiamenti bizzarri e scostanti, la sua passione per i poeti maledetti, i suoi dialoghi cinici e corrosivi, coadiuvano a formare un'immagine forte e stimolante che parecchie persone trovano "irresistibile". Tra queste persone c'è, appunto, Shelley, una delle ragazze più belle del college. La storia con lei durerà quasi 4 anni, tra alti e bassi, fino alla divisione a causa degli esasperanti giochi psicologici ai quali Reed, già da allora, sottoponeva lei e tutte le persone che incontrava. È a lei che dedica i primi brani che scrive, tra cui "I'll be your mirror". Il loro legame continuerà fino alla metà degli anni '70.

È un periodo di vita sregolata, di musica, di droghe, di esperienze omosessuali. Dopo la laurea, Reed si sposta a New York e diventa un compositore pop professionista per la Pickwick Records: l'accordo prevedeva che scrivesse un numero di pezzi al giorno che la casa discografica poi avrebbe fatto incidere e pubblicare sotto falsi nomi. Ben presto comincia a provare una forte insoddisfazione verso questo lavoro e verso le sue limitazioni artistiche; è in questo periodo che conosce un musicista pagato dalla Pickwick per una session: John Cale.

Reed lascia il lavoro e comincia a mettere in piedi un progetto di una rock band d'avanguardia con il suo nuovo amico. Il duo recluta altri due componenti: Sterling Morrison e Maureen Tucker. Il nome della band viene preso dal titolo di un libro giallo trovato nella spazzatura: Velvet Underground. I VU diventano un gruppo cult nel panorama artistico-musicale non convenzionale del Greenwich Village tanto che verranno in seguito patrocinati dall'artista pop Andy Warhol che gli farà da manager, promotore, e finanziatore del primo album: "The Velvet Underground and Nico", il famoso album con la banana in copertina, uscito nel 1967.

L'influenza dei Velvet Underground verso gli artisti e i gruppi successivi è dovuta in parte alle pennellate liriche di Lou, vere e proprie poesie "beat" che raccontano della vita di strada, delle droghe, di sadomasochismo e altri soggetti che, all'epoca, erano ancora taboo. La partecipazione della cantante tedesca Nico all'album, che canterà in alcuni brani del primo LP, è una mossa studiata e voluta da Warhol che, alla ricercata "crudezza" della musica del gruppo voleva anteporre un'immagine limpida, bella, statuaria come punto stridente.

Nel 1968 Lou "licenzia" Warhol per sostituirlo con un manager più esperto del settore musicale e nello stesso anno esce il secondo album "White light/white heat" più "sporco", più distorto del precedente. Alla fine dell'anno Reed esclude dal gruppo anche l'altra colonna portante musicale: John Cale. La decisione è sofferta e deriva da forti tensioni interne derivanti dallo stress dei tour e dalla fortissima insoddisfazione commerciale e frustrazione di entrambi. L'album successivo, "Velvet Underground", trova Doug Youle come sostituto di Cale. Nel frattempo i problemi manageriali, i fiaschi commerciali portano forti tensioni tra i membri del gruppo. Nel 1970 esce "Loaded", nel quale la maggior parte dei brani viene cantata da Youle (prima delle sessioni di registrazione Reed contrae l'epatite perdendo la voce).

Profondamente insoddisfatto, prima ancora che l'album uscisse sul mercato, Reed abbandona definitivamente il gruppo e torna dai suoi genitori a Freeport, proprio quando stavano conquistando un minimo di notorietà grazie al singolo "Sweet Jane".

A Freeport Lou, colto da una profonda depressione e dalla disintegrazione di tutti i suoi sogni, lavorerà per qualche mese come dattilografo nella società del padre, ma continuerà a comporre canzoni che vedranno la luce nei suoi album solisti successivi.

Un vecchio dirigente della casa discografica dei Velvet lo ricontatta e lo convince a tornare nella musica. Reed, poco convinto, accetta e parte per Londra, dove la sua notorietà è molto più forte che in patria e dove il clima artistico è più stimolante. È proprio a Londra che incide il suo omonimo album di debutto solista che include nuovi pezzi e parecchi brani che non erano stati inclusi negli album dei Velvet Underground. Il disco "Lou Reed" non avrà molto riscontro, ma gli permetterà comunque di tornare nella mischia e di conoscere altri grandi artisti.

In questo periodo conosce David Bowie, incontro fondamentale per la sua carriera. Spinti dalla RCA, etichetta discografica di entrambi, i due decidono di collaborare. Bowie, all'epoca quasi una divinità musicale che tutto poteva, e il suo chitarrista Mick Ronson prendono Lou e lo ricostruiscono; nuovo look "glam" e arrangiamenti accattivanti per il nuovo album che vedrà la luce nel 1972: "Transformer". "Transformer" diventa un successo clamoroso, raggiungendo i vertici di tutte le classifiche e sfornando due singoli che diventano classici della musica rock: "Walk on the wild side" e "Perfect day". Lou Reed diventa un idolo e un artista ricercatissimo.

Ma Reed ha sempre avuto un rapporto contraddittorio verso il successo: lo ha sempre desiderato e, nello stesso tempo, lo terrorizza, lo detesta. Il successo di "Transformer" e la sua orecchiabilità non rappresentavano il "vero" Reed e così, nel 1973, pubblica il suo capolavoro maledetto: "Berlin", un album tematico dai contorni scuri, che racconta di una coppia di tossicodipendenti americani trasferiti a Berlino. Stupendo e intenso vertice della creatività di Reed, prodotto da Bob Ezrin, l'album avrà molto successo in Gran Bretagna ma, in patria, non riuscirà ad entrare in classifica. Per cercare di conquistare il pubblico americano e rassicurare la sua casa discografica, nel 1974 Reed realizza "Sally can't dance", un album iper-prodotto che, in effetti, entrerà nella top 10 statunitense. Subito dopo vede la luce il primo album live "Rock'n'roll animal", uno squarcio nitido e eccezionale sulle coinvolgenti performances del periodo.

Nel 1975 decide di mettere in atto la mossa più azzardata, irriverente, sconvolgente verso tutti coloro che lo accusano di sfornare dischi commerciali e verso la RCA, che preme perché ne realizzi. La mossa si chiama "Metal Machine Music", un doppio album senza testi né melodia, un lunghissimo feedback di chitarra, distorto e riverberato diviso in quattro sezioni. Un vero colpo allo stomaco e alle orecchie anche per l'ascoltatore più stoico e curioso. Per ciò che Lou Reed si ripropone, l'album è un autentico successo: riesce ad alienarsi in un colpo solo la simpatia del pubblico e dei critici musicali. Malgrado tutto, "Metal Machine Music" acquisterà, con il tempo, un valore fondamentale: da qui partiranno alcune correnti sperimentali e punk.

Otto mesi dopo, decide di tornare ad uno stile di scrittura classico con "Coney Island Baby", fortemente influenzato dall' R&B e acclamato dalla critica e nel 1976, con il successivo "Rock'n'roll heart", Lou Reed batte un terreno leggermente più commerciale. Ma la vena dura e cinica di Reed ha bisogno di tornare allo scoperto e nel 1978 pubblica "Street Hassle", seguito l'anno successivo da "The Bells", più sperimentale e con forti influenze jazz. Nello stesso anno esce un doppio live, "Take no prisoners". Ma l'album tutto è meno che un live nel senso convenzionale del termine; Reed stravolge le canzoni. Anzi, fa di più: non le canta quasi. Il concerto non è altro che una specie di "brain storming" che si avvicina ad un reading poetico beat, un "blues di strada" nel quale Reed improvvisa il testo, si rivolge al pubblico, inventa storie e parla a ruota libera. Un documento eccezionale di un artista eccezionalmente originale.

Reed inizia gli anni '80 con uno dei suoi album più sottovalutati, "Growing up in public", tutto incentrato sulle sensazioni dell'ormai raggiunta mezza età. Ma le progressioni vocali di "So Alone" o il cinico e spietato abbozzo di "Standing On Ceremony" sono dei gioielli. L'album risente anche del nuovo amore di Reed: Sylvia, che sposerà poco tempo dopo. Nel 1982 mette a segno un altro colpo artistico e commerciale perfetto: "The Blue Mask", registrato con il chitarrista Robert Quine e il bassista Fernando Saunders. È un nuovo Lou Reed quello che si presenta, più positivo, più disponibile e soprattutto profondamente innamorato della moglie, alla quale dedica più di una canzone.

"Legendary Heart" e "News Sensations", del 1983 e del 1984, segnano una curva in discesa nell'ispirazione, regalandoci solo occasionalmente qualche tocco di talento. In generale i due album, ricchi di sintetizzatori, di batterie elettroniche e della iper produzione tipica della musica degli anni '80, sono abbastanza insignificanti. Anche il successivo "Mistrial", album politico, non riesce a risollevare le sorti di una carriera e di un talento che, sembra, si sia ripiegato su se stesso. Reed ha abituato il suo pubblico ai colpi di coda e nel 1989 pubblica "New York", album che segna il suo ritorno come artista di primo piano. L'album è acclamato dalla critica e osannato dai fan, e contiene canzoni che diventeranno i "nuovi classici" di Reed: "Dirty Boulevard", "Romeo and Juliette" e "Hold On".

Negli anni successivi si dedica ad altri progetti e la situazione del matrimonio, già in crisi, si aggrava. Reed prega Sylvia di lasciare l'appartamento. La morte di Andy Warhol è un altro duro colpo, ma anche l'opportunità di incidere un disco, nel 1990, in suo onore con l'altro fondatore dei Velvet Underground: John Cale. L'album si intitola "Songs for Drella" (Drella era lo pseudonimo di Warhol, sunto di "Dracula" e "Cinderella").

In questo periodo perde due carissimi amici, morti di cancro. Il profondo dolore per questa perdita lo porta a comporre l'album più introspettivo e cupo della sua carriera: "Magic and Loss", del 1992. Accolto con favore dalla critica e un po' meno dal pubblico abituato al rocker, il nuovo album è crudo, lineare, sofferto totalmente incentrato sul testo e su melodie quanto più semplici possibili. Ma, in realtà, è uno dei lavori più maturi e complessi di Reed che, negli anni '90, dimostra ancora una volta di saper sbalordire.

La collaborazione con John Cale di qualche anno prima sfocia in un altro colpo di scena nella carriera di Lou Reed: la reunion dei Velvet Underground del 1993 e il successivo tour mondiale. Testimonianza del tour è un bellissimo doppio album live. Sebbene siano passati quasi trent'anni, le tensioni tra i membri del gruppo riaffiorano e Reed, ancora una volta, decide di sciogliere il gruppo. La morte di Sterling Morrison, l'anno seguente, porrà per sempre la parola fine alla loro storia. Subito dopo lo scioglimento del gruppo, si separa legalmente dalla moglie e comincia a frequentare la cantante Laurie Anderson. Nel 1996 esce "Set the twilight reeling", album dai toni perlopiù pacati e splendidamente arrangiato: un lavoro maturo e solido del "nuovo" Lou Reed. Nel 1998 un nuovo live, testimonianza di un concerto semi-acustico tenutosi l'anno precedente: "Perfect Night: Live in London".

Nel 2000 Lou Reed decide di tornare a suoni un po' più duri e pubblica "Ecstasy", un grande ritorno e un buon auspicio per il nuovo millennio. Originale, con testi che ricordano quelli del Reed anni '70, musicalmente ineccepibile e omogeneo, "Ecstasy" viene apprezzato dalla critica e dal pubblico che riconosce nella sessantenne icona del rock, ancora un'alta levatura e un grande talento.

Dopo una breve collaborazione con la compagna Laurie Anderson, con la quale nei concerti recita i testi con un accompagnamento musicale minimale, esce l'ultimo lavoro di Lou Reed: "The Raven", doppio CD tratto dalle poesie e dai racconti di Edgar Allan Poe, che contiene recitativi e canzoni. Alla fine del mese di ottobre 2011 esce "Lulu", un album realizzato in collaborazione con la band heavy metal dei Metallica. Lou Reed si è spento all'età di 71 anni il 27 ottobre 2013.

Frasi di Lou Reed

5 fotografie

Foto e immagini di Lou Reed

Video Lou Reed

Commenti

Giovedì 10 settembre 2015 07:42:04

Le tue canzoni suoneranno sempre dentro di me ,grazie lou

Commenti Facebook

Argomenti e biografie correlate

David Bowie Shelley Poeti Maledetti Andy Warhol Stress Sintetizzatori Edgar Allan Poe Metallica Musica

Papa Leone XIII

Papa Leone XIII

Pontefice della chiesa cattolica italiano
α 2 marzo 1810
ω 20 luglio 1903
Chris Martin

Chris Martin

Cantante e musicista inglese, Coldplay
α 2 marzo 1977
Daniel Craig

Daniel Craig

Attore inglese
α 2 marzo 1968
John Irving

John Irving

Scrittore e sceneggiatore statunitense
α 2 marzo 1942
Jon Bon Jovi

Jon Bon Jovi

Cantante e musicista statunitense
α 2 marzo 1962
Mikhail Gorbaciov

Mikhail Gorbaciov

Statista russo
α 2 marzo 1931
ω 30 agosto 2022
Pablo Virgilio Siongco David

Pablo Virgilio Siongco David

Cardinale cattolico filippino
α 2 marzo 1959
Paola Taverna

Paola Taverna

Politica italiana
α 2 marzo 1969
Papa Pio XII

Papa Pio XII

Pontefice della Chiesa cattolica italiano
α 2 marzo 1876
ω 9 ottobre 1958
Stefano Accorsi

Stefano Accorsi

Attore italiano
α 2 marzo 1971
Tom Wolfe

Tom Wolfe

Saggista, giornalista, scrittore e critico d'arte statunitense
α 2 marzo 1931
ω 14 maggio 2018
Vittorio Pozzo

Vittorio Pozzo

Allenatore di calcio italiano
α 2 marzo 1886
ω 21 dicembre 1968
Enrico Mattei

Enrico Mattei

Industriale italiano, fondatore dell'Eni
α 29 aprile 1906
ω 27 ottobre 1962
Ugo Tognazzi

Ugo Tognazzi

Attore e regista italiano
α 23 marzo 1922
ω 27 ottobre 1990
Altan

Altan

Fumettista italiano
α 30 settembre 1942
Adriano Sofri

Adriano Sofri

Saggista italiano, ex leader di Lotta Continua
α 1 agosto 1942
Andy Summers

Andy Summers

Musicista inglese, The Police
α 31 dicembre 1942
Aretha Franklin

Aretha Franklin

Cantante statunitense
α 25 marzo 1942
ω 16 agosto 2018
Barbra Streisand

Barbra Streisand

Cantante e attrice statunitense
α 24 aprile 1942
Caetano Veloso

Caetano Veloso

Cantante brasiliano
α 7 agosto 1942
Calvin Klein

Calvin Klein

Stilista statunitense
α 19 novembre 1942
Daniel Barenboim

Daniel Barenboim

Pianista e direttore d'orchestra argentino-israeliano
α 15 novembre 1942
Dino Zoff

Dino Zoff

Calciatore e allenatore italiano
α 28 febbraio 1942
Fabrizio Saccomanni

Fabrizio Saccomanni

Economista e politico italiano
α 22 novembre 1942
ω 8 agosto 2019
Felice Gimondi

Felice Gimondi

Atleta italiano, campione di ciclismo
α 29 settembre 1942
ω 16 agosto 2019
George Jung

George Jung

Criminale statunitense
α 6 agosto 1942
Giacinto Facchetti

Giacinto Facchetti

Calciatore italiano, dirigente dell'Inter
α 18 luglio 1942
ω 4 settembre 2006
Giacomo Agostini

Giacomo Agostini

Campione di motociclismo italiano
α 16 giugno 1942
Giancarlo Giannini

Giancarlo Giannini

Attore e doppiatore italiano
α 1 agosto 1942
Gianfranco Ravasi

Gianfranco Ravasi

Cardinale e arcivescovo cattolico italiano
α 18 ottobre 1942
Harrison Ford

Harrison Ford

Attore e produttore statunitense
α 13 luglio 1942
Isabel Allende

Isabel Allende

Scrittrice cilena
α 2 agosto 1942
Jean-Claude Trichet

Jean-Claude Trichet

Banchiere ed economista francese
α 20 dicembre 1942
Jimi Hendrix

Jimi Hendrix

Chitarrista statunitense
α 27 novembre 1942
ω 18 settembre 1970
Joe Biden

Joe Biden

46° Presidente degli Stati Uniti d'America
α 20 novembre 1942
John Irving

John Irving

Scrittore e sceneggiatore statunitense
α 2 marzo 1942
Larry Flynt

Larry Flynt

Editore statunitense
α 1 novembre 1942
ω 10 febbraio 2021
Leo Nucci

Leo Nucci

Baritono italiano
α 16 aprile 1942
Martin Scorsese

Martin Scorsese

Regista statunitense
α 17 novembre 1942
Mauro Rostagno

Mauro Rostagno

Giornalista, sociologo e attivista italiano, vittima di mafia
α 6 marzo 1942
ω 26 settembre 1988
Michael Crichton

Michael Crichton

Scrittore, regista e sceneggiatore statunitense
α 23 ottobre 1942
ω 4 novembre 2008
Michael Bloomberg

Michael Bloomberg

Imprenditore e politico statunitense
α 14 febbraio 1942
Muammar Gheddafi

Muammar Gheddafi

Dittatore libico
α 7 giugno 1942
ω 20 ottobre 2011
Muhammad Ali

Muhammad Ali

Pugile statunitense
α 17 gennaio 1942
ω 3 giugno 2016
Nicola Taurozzi

Nicola Taurozzi

α 16 novembre 1942
Oliviero Toscani

Oliviero Toscani

Fotografo italiano
α 28 febbraio 1942
Paul McCartney

Paul McCartney

Cantante e musicista inglese, Beatles
α 18 giugno 1942
Pierangelo Bertoli

Pierangelo Bertoli

Cantautore italiano
α 5 novembre 1942
ω 7 ottobre 2002
Ronnie James Dio

Ronnie James Dio

Cantante heavy metal statunitense
α 10 luglio 1942
ω 16 maggio 2010
Sandro Mazzola

Sandro Mazzola

Ex calciatore italiano
α 8 novembre 1942
Stephen Hawking

Stephen Hawking

Matematico e astrofisico inglese
α 8 gennaio 1942
ω 14 marzo 2018
Tammy Faye

Tammy Faye

Evangelista statunitense
α 7 marzo 1942
ω 20 luglio 2007
Theodore Kaczynski

Theodore Kaczynski

Serial killer statunitense noto come Unabomber
α 22 maggio 1942
Umberto Galimberti

Umberto Galimberti

Filosofo italiano
α 2 maggio 1942
Vanna Marchi

Vanna Marchi

Personaggio televisivo italiano
α 2 settembre 1942
Vittorio Cecchi Gori

Vittorio Cecchi Gori

Imprenditore e politico italiano
α 27 aprile 1942
Werner Herzog

Werner Herzog

Regista tedesco
α 5 settembre 1942
Little Tony

Little Tony

Cantante sammarinese
α 9 febbraio 1941
ω 27 maggio 2013
Kriyananda

Kriyananda

Maestro spirituale
α 19 maggio 1926
ω 21 aprile 2013
Alberto Bevilacqua

Alberto Bevilacqua

Scrittore e regista italiano
α 27 giugno 1934
ω 9 settembre 2013
Antonio Maccanico

Antonio Maccanico

Politico italiano
α 4 agosto 1924
ω 23 aprile 2013
Chris Kyle

Chris Kyle

Militare statunitense
α 8 aprile 1974
ω 2 febbraio 2013
Doris Lessing

Doris Lessing

Scrittrice inglese, Premio Nobel
α 22 ottobre 1919
ω 17 novembre 2013
Elmore Leonard

Elmore Leonard

Scrittore statunitense
α 11 ottobre 1925
ω 20 agosto 2013
Enzo Jannacci

Enzo Jannacci

Cantautore e cabarettista italiano
α 3 giugno 1935
ω 29 marzo 2013
Erich Priebke

Erich Priebke

Ufficiale nazista
α 29 luglio 1913
ω 11 ottobre 2013
Franca Rame

Franca Rame

Attrice teatrale, drammaturga e politica italiana
α 18 luglio 1929
ω 29 maggio 2013
Franco Califano

Franco Califano

Cantautore, poeta e scrittore italiano
α 14 settembre 1938
ω 30 marzo 2013
Giulio Andreotti

Giulio Andreotti

Politico italiano
α 14 gennaio 1919
ω 6 maggio 2013
Hugo Chávez

Hugo Chávez

Presidente venezuelano
α 28 luglio 1954
ω 5 marzo 2013
Jack Vance

Jack Vance

Scrittore statunitense, fantascienza e fantasy
α 28 agosto 1916
ω 26 maggio 2013
Jimmy Fontana

Jimmy Fontana

Cantante italiano degli anni '60
α 13 novembre 1934
ω 11 settembre 2013
Margaret Thatcher

Margaret Thatcher

Politica inglese, ex Primo Ministro britannico
α 13 ottobre 1925
ω 8 aprile 2013
Margherita Hack

Margherita Hack

Scienziata e astrofisica italiana
α 12 giugno 1922
ω 29 giugno 2013
Mariangela Melato

Mariangela Melato

Attrice italiana
α 19 settembre 1941
ω 11 gennaio 2013
Mikhail Kalashnikov

Mikhail Kalashnikov

Ingegnere e militare russo
α 10 novembre 1919
ω 23 dicembre 2013
Nelson Mandela

Nelson Mandela

Politico sudafricano, premio Nobel
α 18 luglio 1918
ω 5 dicembre 2013
Ottavio Missoni

Ottavio Missoni

Stilista ed atleta italiano
α 11 febbraio 1921
ω 9 maggio 2013
Peter O'Toole

Peter O'Toole

Attore inglese
α 2 agosto 1932
ω 14 dicembre 2013
Pietro Mennea

Pietro Mennea

Atleta italiano
α 28 giugno 1952
ω 21 marzo 2013
Reeva Steenkamp

Reeva Steenkamp

Modella sudafricana
α 19 agosto 1983
ω 14 febbraio 2013
Roman Vlad

Roman Vlad

Compositore italiano di origine rumena
α 29 dicembre 1919
ω 21 settembre 2013
Tom Clancy

Tom Clancy

Scrittore statunitense
α 12 aprile 1947
ω 2 ottobre 2013