Stefano Accorsi
Biografia • Très bon
Qualcuno giudicando la carriera dell'attore bolognese che tra la fine degli anni '90 e l'inizio degli anni 2000 mandava in delirio le adolescenti potrebbe insinuare: "Potenza della pubblicità"; il riferimento è al celebre spot dei gelati che il bel Stefano girò poco più che ventenne. E invece, questo qualcuno, sbaglierebbe di grosso, perché se c'è un attore che in Italia ha saputo imporsi grazie a doti quali bravura, fascino e simpatia (nonché una buona dose di intelligenza nel saper scegliere i copioni giusti), questi è proprio Stefano Accorsi.
Gli esordi negli anni '90
Per smentire le dicerie che lo vorrebbero baciato da una facile carriera basta dare un'occhiata al suo curriculum: nato come Stefano Lelio Beniamino Accorsi il 2 marzo 1971 a Bologna, dopo regolari studi liceali (liceo scientifico), nel 1990 viene scelto da Pupi Avati per interpretare il ruolo del coprotagonista Matteo nel film "Fratelli e Sorelle" con Franco Nero e Anna Bonaiuto. E se a molti nei suoi panni sarebbero tremate le vene al cospetto di cotanto regista e simili partner di lavoro, lui mantiene il sangue freddo e se la cava più che dignitosamente.
Sempre alla ricerca delle perfezione, terminato il film Stefano Accorsi si iscrive alla Scuola di Teatro di Bologna diretta da Alessandra Galante Garrone, dove si diploma nel 1993. Da qui parte l'altra grande "tranche" importante del suo percorso professionale. Entra nella Compagnia del Teatro Stabile dell'Arena di Bologna, recitando in diversi spettacoli classici, da Pirandello a Goldoni, diretto da Walter Pagliaro e Nanni Garella.
Nel 1994 è la volta della famosa pubblicità del gelato "Maxibon", croce e delizia che gli regala immediata popolarità ma anche il rischio di essere per sempre identificato come "quello del gelato". Non si tratta oltretutto di uno spot da niente, come si può essere indotti a pensare. Dietro la macchina da presa c'è nientemeno che Daniele Luchetti, uno dei più affermati registi italiani. Ad ogni buon conto da questo momento in poi la missione è quella di liberarsi dai panni del ragazzino che offre il gelato a belle pin up in costume e dimostrare le proprie capacità.
Un'ottima occasione gli arriva nel 1995 quando gira da protagonista "Jack Frusciante è uscito dal gruppo" (diretto da Enza Negroni), tratto dall'omonimo libro "cult" di Enrico Brizzi.
La seconda metà degli anni '90
L'anno dopo è ancora teatro, l'amore degli esordi, con "Naja" di Angelo Longoni, storia poi portata anche sugli schermi.
Sempre nel 1996 Stefano Accorsi lavora con Wilma Labate in "La mia generazione" e nell'estate del 1997 recita nel ruolo di Gigi, protagonista de "I piccoli maestri", chiamato dal "mentore" Daniele Luchetti.
La strada sembra tutta in discesa per il bel Stefano. Comincia a mietere successi uno dietro l'altro e si impone come il personaggio cinematografico italiano più promettente degli ultimi decenni.
Nel 1998 è protagonista del pluripremiato film "Radiofreccia", opera prima diretta da Luciano Ligabue (David di Donatello, Premio Amidei e Ciak d'Oro quale migliore attore protagonista); nello stesso anno per RaiDue è in "Più leggero non basta" film-tv diretto da Elisabetta Lodoli con Giovanna Mezzogiorno. Stefano è da anni sentimentalmente legato a lei.
Sempre nel 1998, anno d'oro, interpreta il ruolo dell'anarchico Horst Fantazzini (suo concittadino), nel film "Ormai è fatta" di Enzo Monteleone (per il quale ottiene una Grolla d'Oro come miglior attore protagonista e una candidatura al David) per poi trasferirsi in Portogallo sul set di "Capitani d'Aprile", un film di impegno civile. Qui il suo ruolo è quello dell'ufficiale Salgueiro Maia, uno dei leader dell'insurrezione del 1974, passata alla storia come la "Rivoluzione dei Garofani".
La serie positiva di successi prosegue nel 1999 sempre nel segno del cinema di denuncia, quando interpreta l'avvocato Raffaele Della Valle in "Un uomo perbene" diretto da Maurizio Zaccaro, film ispirato ai drammatici eventi legati al famigerato "caso Tortora". Lo sforzo viene ripagato con una Grolla d'Oro come attore protagonista.
Stefano Accorsi negli anni 2000
È soprattutto il 2000 che lo vede protagonista. Impegnato su diversi fronti è un fuoco di fila di uscite importanti. Prima lo vediamo al fianco di Nanni Moretti ne "La stanza del figlio"; poi con Mario Monicelli nel film-tv per RaiUno, "Come quando fuori piove".
In seguito Ferzan Ozpetek vuole Stefano Accorsi con Margherita Buy in "Le fate ignoranti" (per il quale vince il Nastro d'Argento); poi è con Gabriele Muccino ne "L'ultimo bacio" con Martina Stella, interpretazione per la quale Stefano è candidato al David e che lo lancia definitivamente nell'immaginario cinematografico del decennio.
Il suo volto sbarazzino e ammaliatore, i suoi tratti giovanili e i modi garbati lo rendono perfetto per il ruolo del trentenne in crisi di identità, faticosamente alla ricerca di un modo per diventare adulto.
È la fotografia di un'intera generazione che non tarda a specchiarsi in lui e che lo elegge e proprio eroe.
Gli stessi connotati sono anche caratteristici del film successivo "Santa Maradona". Stefano Accorsi è uomo intelligente e sa che il pericolo mortale per un attore è rimanere incasellati in un unico ruolo. Così l'anno dopo si riscatta da quei personaggi un po' mediocri che tratteggiano il borghese trentenne di oggi, per gettarsi a capofitto nell'avventura psicologica del ritratto di Dino Campana, poeta folle ed eccessivo che emerge in "Un viaggio chiamato amore".
La vita sentimentale
Acclamato dal pubblico e dalla critica Stefano Accorsi, dopo la fine della sua storia con Giovanna Mezzogiorno, si è anche concesso il lusso di fidanzarsi con la top-model Laetitia Casta. Per lungo tempo l'amore è stato a prova di gossip: dalla bella attrice corsa ha avuto il primogenito Orlando (nato nel 2006), poi Atena (nata nel 2009). Poi la relazione è naufragata nel 2013.
La sua compagna è diventata in seguito Bianca Vitali, con cui Stefano Accorsi si è sposato il 24 novembre 2015 a Borgonovo Val Tidone. All'inizio del 2017 la coppia ha fatto sapere di essere in attesa di un figlio: Lorenzo Accorsi nasce il 21 aprile successivo.
Gli anni 2010 e 2020
Nel 2016 è protagonista del film "Veloce come il vento", assieme all'esordiente Matilda De Angelis.
Due anni più tardi ritrova dietro la cinepresa il rocker-regista Luciano Ligabue, per il suo terzo film, "Made in Italy" (2018): qui Stefano Accorsi è protagonista assieme e Kasia Smutniak.
Nel 2020 recita in "Lasciami andare", film di Stefano Mordini ambientato a Venezia, con Serena Rossi e Valeria Golino.
L'anno seguente esce "Marilyn ha gli occhi neri", di Simone Godano, in cui Stefano è protagonista assieme a Miriam Leone.
Frasi di Stefano Accorsi
Foto e immagini di Stefano Accorsi
Video Stefano Accorsi
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Stefano Accorsi. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Stefano Accorsi.
Ho una storia per un film ho bisogno di parlare con Stefano vi prego ascoltatemi
Ciao Stefano, ho appena visto Made in Italy su Netflix, film bellissimo e commovente, sei un grande, ti ammiro molto. Ho un carissimo amico di Lugo di Ravenna, sono innamorato della vostra terra e vedere un film con un interprete come te mi commuove. Un abbraccio.
Protprotagonista di un film o sceneggiato tv
Caro Stefano, sto per pubblicare un libro, di cui mi hanno gia 'chiesto i diritti per un film o fiction televisiva. Vuoi leggere il libro?: È una storia vera, stupendamente drammatica e coinvolgente. Ti vedrei protagonista. Se vuoi, ti spedirei il testo. Sei l'attore che meglio, secondo me, può interpretare il protagonista del libro.
Dubbi su persona che si presenta come fratello dell'attore
Dice di essere fratello dell'attore con potere d'acquisto per beni di lusso a suo nome. Nome Massimo A. nato a Bologna nel 1976 e dichiara di essere stato adottato. Potete gentilmente verificare.
Richiesta intervista - Il 18 Settembre è iniziata la seconda stagione di FISCO CHANNEL NEWS - per 41 puntate tutti i Mercoledì dalle 17, 30 alle 18, 30 ci occuperemo di attualità e di approfondimento economico - fiscale e politico a cura del Centro studi Nazionale LAPET - Sarebbe auspicabile il Suo intervento, CON SEMPLICE COLLEGAMENTO ONLINE - perchè la trasmissione vuol far comprendere che al centro di ogni azione c'è sempre l'uomo, con le sue idee, i suoi valori, le sue opinioni, perchè quando si riesce a "pensare" si riesce a vivere veramente. Bizzarri Dr. Riccardo CELL. 333------- -
P. S. Eravamo i commercialisti dei suoi genitori, quando abitavano a BUDRIO - e gestivano l'associazione BUDRIO EQUO E SOLIDALE - no profit- Persone ammirevoli delle quali abbiamo un bellissimo ricordo. -
Caro Stefano sono daniela gandolfi che ti scrive per dirti che ti ho lasciato un post su facebook. leggilo se ti va e poi sempre se ne avrai voglia e tampo rispondimi. ti lascio anche qui iu miei riferimenti per permetterti di rispondermi. Grazie mille se lo farai! Daniela DATI: DANIELA GANDOLFI C. SO VITTORIA 143 TEL 08-- ------ CELL 345 ------- email: -------
P. s. Avrei da raccontarti la mia storia se hai voglia di leggerla, solo che come ti ho scritto in Facebook ho bisogno della tua mail perché è un po' lunga e quindi non sto a scriverla ogni volta e l'ho salvata in WORLD e quindi per spedirla mi serve un indirizzo di posta elettronica, ma stai tranquillo che qualora non volessi più sentirmi, basta che tu me lo dica e io sparirò dalla circolazione e no ti opportunerò più. Te lo giuro, fidati! Daniela
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Sandro Toni