Tammy Faye
Biografia
Tammy Faye nasce il 7 marzo 1942 a International Falls, nel Minnesota (USA). La vita della televangelista statunitense Tammy Faye, diventata in seguito icona della comunità LGBT, è un intreccio tra avvenimenti privati e professionali, molti dei quali hanno catturato l'interesse dell'opinione pubblica. Tammy Faye è entrata nell'immaginario collettivo americano al punto da ispirare molte opere teatrali e cinematografiche, tra cui la pellicola del 2021 The Eyes of Tammy Faye, con Jessica Chastain ed Andrew Garfield. Scopriamo di più sulla vita di questa donna anticonvenzionale.
La formazione religiosa e il primo matrimonio
I genitori divorziano poco dopo la sua nascita. La madre si risposa ben presto con un altro uomo, con cui ha sette figli. Da sempre legata ai temi religiosi per l'influenza dei genitori, entrambi predicatori evangelisti pentecostali, Tammy frequenta il North Central Bible College. Qui conosce Jim Bakker. Dopo essersi sposati nell'aprile del 1961, Tammy e Jim seguono le orme dei genitori di lei. Iniziano così a girare per gli Stati Uniti: Jim predica, mentre Tammy canta canzoni cristiane.
Tra il 1970 e il 1975 la coppia dà il benvenuto a un figlio e a una figlia.
Dall'inizio della loro carriera come predicatori si avvicinano al mondo televisivo; è quando si trasferiscono in Virginia, più precisamente a Portsmouth, che decidono di impegnarsi in uno show per bambini; esso riscuote subito molto successo. Dal 1964 al 1973 Tammy Faye ed il marito diventano dei punti di riferimento per un pubblico composto da madri e bambini, ai quali vengono trasmessi valori cristiani.
Il successo del PTL Club
Nel 1974 Tammy Faye fonda con il marito il PTL Club, un programma di notizie cristiane dalla formula decisamente inedita: esso unisce intrattenimento leggero con messaggi sull'importanza dei valori della famiglia. Si tratta di uno dei primi esempi di glorificazione dei televangelisti americani e del loro stile di vita sempre più benestante.
Da programma inizialmente trasmesso in un negozio di arredamento abbandonato, il PTL Club diventa un vero e proprio network, in grado di generare milioni di dollari di utile. Nel 1978 la coppia utilizza 200 milioni dei profitti della propria azienda di intrattenimento per costruire un resort con parco a tema in stile Disneyland, ma rivolto a persone particolarmente religiose.
Lo stile di conduzione televisiva della donna si distingue per il forte impatto emotivo e per la volontà di affrontare anche argomenti considerati tabù dagli altri membri della comunità cristiana evangelica. Il momento storico coincide con l'epidemia di AIDS, durante la quale Tammy Faye adotta un atteggiamento empatico e caritatevole nei confronti della comunità gay.
Il declino e il divorzio della coppia
Nel 1988 la fortuna della coppia cambia: i giornalisti scoprono la larga somma di denaro pagata dall'organizzazione per comprare il silenzio di una donna, la quale accusa Jim Bakker di aver compiuto una violenza sessuale su di lei. Questo fatto punta i riflettori sullo stile di vita considerato eccessivamente opulento dei due; dopo una serie di polemiche il PTL Club dichiara bancarotta.
Tammy Faye si distingue per la caparbietà con cui rimane a fianco del marito durante lo scandalo; lo sostiene persino quando nel 1989 Jim Bakker viene condannato a 45 anni di prigione.
Tuttavia, nel 1992, mentre il marito è in prigione, Tammy ammette la difficoltà di andare avanti; chiede così il divorzio.
Si lega poi all'imprenditore edile Roe Messner trasferendosi con lui in North Carolina. Anche l'uomo però è coinvolto nel caso per cui l'ex marito e predicatore è finito in prigione; nel 1996 Roe Messner viene condannato per bancarotta fraudolenta.
Tammy Faye, gli ultimi anni ed il supporto alla comunità LGBT
Nel momento in cui il secondo marito viene incarcerato e le viene diagnosticato per la prima volta il cancro, Tammy ritorna nell'occhio del ciclone. Dalla sua parte c'è il pubblico, che nel corso degli anni è riuscita a conquistare, che in questa fase difficile della sua vita la sostiene.
Nel 2003 Tammy Faye pubblica l'autobiografia I will survive and you will, too!, in cui racconta la lotta contro la malattia.
La drag queen RuPaul crea un documentario, The Eyes of Tammy Faye, che esce nel 2000. Tammy diventa sempre più un'icona per il mondo omosessuale; mostra attivamente il suo supporto durante gli appuntamenti del Gay Pride. Malata, a 65 anni, sceglie comunque di apparire in tv il 18 luglio 2007 al Larry King Live. Nonostante non riesca più a ingerire cibi solidi e inizi a soffrire terribilmente, intende rilasciare un'ultima intervista per salutare i tanti fan.
Due giorni dopo - il 20 luglio 2007 - e dopo undici anni di lotta contro il cancro, Tammy Faye muore nella sua casa di Kansas City, nel Missouri.
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