Andy Summers
Biografia • Sonorità originali
Dopo lo scioglimento dei "The Police" il solista più seguito, quello su cui si sono concentrate le (meritate) attenzioni è stato indubbiamente Sting, anche in virtù delle sue indubitabili doti di comunicatore. Forse pochi sanno che anche gli altri due componenti del gruppo hanno sviluppato carriere solistiche di tutto rispetto, talvolta con esiti artisticamente più rilevanti del più celebre Sting. È il caso di Andy Summers (l'altro è il batterista Stewart Copeland, che meriterebbe un approfondimento a parte), musicista e fotografo che ha lavorato nell'ombra dando vita ad esperienze entusiasmanti.
Nato come Andrew James Somers il 31 dicembre 1942 a Blackpool (Inghilterra), Andy Summers ha vissuto la propria infanzia a Bournemouth e fin da subito ha mostrato una predilezione particolare per la chitarra, strumento nel quale non sarà diventato un virtuoso spettacolare ma che lo vede sapido ed elegante esploratore delle sue possibilità.
Dopo la canonica gavetta in locali e alberghi viene finalmente notato ancora diciassettenne da Zoot Money che lo arruola per la sua "Zoot Money's Big Roll Band" (gruppo particolarmente apprezzato dai Mods); questo ingaggio gli consente di girare l'Inghilterra in modo professionale. Nel 1967 la Big Roll Band muta però stile e nome per adattarsi al crescente movimento hippie: nascono così i "Dantalion's Chariot", che Andy lascerà a causa di un grave incidente stradale che lo costringerà ad una lunga convalescenza.
Rimessosi in sesto torna alla sua attività preferita: la musica; suona sempre ad alto livello se si pensa che per un periodo collabora in America con Eric Burdon e i suoi "New Animals". Rimane negli States per oltre sei anni suonando, componendo e prendendo lezioni di chitarra classica per sviluppare la propria sensibilità e la propria tecnica.
Tornato in Inghilterra rientra nel giro musicale effettuando le esperienze più disparate: collabora con Neil Sedaka, poi con il gruppo che accompagnava il "Rocky Horror Picture Show", poi con David Essex e infine con la "Kevin Coyne Band". Nel 1976 John Lord, tastierista dei leggendari "Deep Purple", lo invita a Monaco per registrare un album in un quintetto rock assieme ad un'orchestra ungherese ed è proprio a Monaco che conosce Eberhard Schoener, suo futuro collaboratore.
Sempre nel 1976 prende parte al progetto "Tubular Bells" di Mike Oldfield, che lo porta a suonare a Newcastle in un concerto aperto dai "Last Exit", gruppo guidato da Sting. Il resto è storia.
I due si piacciono, arruolano Copeland e, dopo qualche esperienza ancora per conto proprio, danno vita nel 1977 ai "Police", uno dei gruppi di maggior successo di sempre. Le hit attribuite al gruppo inglese non si contano, a partire da "Message in a bottle", passando da "Bring on the night", fino a "Don't stand so close to me", solo per citarne alcune.
A metà degli anni '80 oltre ai continui litigi interni, il successo del gruppo comincia ad andare stretto a tutti i componenti, in particolare a Sting, che riteneva di aver esaurito il suo potenziale creativo con i "Police".
Nel 1986 si arriva allo scioglimento.
Da allora Andy Summers ha dato vita a ben dieci album ricchi di contaminazioni e di sonorità originali, dove la sua chitarra riveste un ruolo conduttore.
Questi i titoli della sua discografia in veste solista: "XYZ", "Mysterious barricades", "The golden wire", "Charming snakes", "World gone strange", "Synaesthesia" (che contiene la stupenda e commovente "I remember", "The last dance of Mr. X", "Retrospective", "Green chimney's", "Peggy's blue skylight", "Earth & Sky", "The X Tracks".
Foto e immagini di Andy Summers
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Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Andy Summers. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Andy Summers.
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