Ultimi commenti alle biografie - pagina 186
Martedì 29 marzo 2022 13:12:49
Per: Massimo Ranieri
Buongiorno, collaboro con la raccolta di studi e pubblicazioni in merito alla candidatura UNESCO della maschera di Pulcinella. Avrei bisogno di una e-mail per inviare alcune righe a Massimo Ranieri ed a Maurizio Scaparro. Il mio apporto al Progetto è in ambito cinematografico. Ho anche prodotto personalmente un documentario di 37' sulla Vecchia delCarnevale. Il mio documentario contiene, fra l'altro, interviste raccole e un prezioso documento del 1973 girato al Pallonetto a S. Lucia, dove Massimo abitava..
Grazie, Antonietta Lapenna - Modena.
Da: Antonietta Lapenna
Martedì 29 marzo 2022 12:47:18
Per: Carlo Calenda
Gentile on Calenda, mi permetto di inviarle una mia riflessione sulla situazione della Russia. Spero che sia di suo interesse,
Cordiali saluti
Giulio Marra
Università di Ca' Foscari Venezia
Il punto di partenza deve essere l’espressione usata da Putin della Grande Madre Russia. Che cosa si nasconde dietro questa espressione che enuncia un mito? Credo che abbia a che fare con una situazione sociale e storica che vede una possibile disgregazione della Russia in due entità contrapposte: da un lato la Russia che guarda all’Europa e dall’altro la Russia asiatica, dove si trovano il gas e il petrolio. Da un lato sta l’Europa e dall’altro sta la Cina, che vede con interesse assoluto le risorse naturali della Russia.
Se si considera la situazione da questo punto di vista la posizione di Putin risulta molto problematica e culturalmente asfittica. La sua posizione si ispira a una idea “patriottica” della Russia, la Grande Madre Russia, che si fa risalire agli zar, ma Putin nell’attuale situazione è uno zar dimezzato, trovandosi in un soffocante cul de sac tra l’attrattiva europea e la competizione con la Cina.
Quale la forza della Grande Madre Russia? L’invasione dell’Ucraina è comprensibile come una esplosione irrazionale che evidenzia una crisi di pensiero e di parola, che cerca di cancellare un lato del problema, l’attrazione europea, ma ha la sua vera origine nel timore della Cina, che viene momentaneamente sanato con un patto di alleanza.
Chi, del mondo occidentale, ha l’incombenza di trattare con Putin e con il suo establishment deve tenere presente questa situazione storica di disfasia - situazione senza via d’uscita molto pericolosa; deve cercare di capire quali sono le paure di Putin e del suo establishment; e deve cercare di capire quali sono le soluzioni che Putin presume di poter trovare – finora significativamente di carattere bellico; e quindi suggerire delle auspicabili alternative, culturalmente e storicamente formulate. Questa è la vera sfida politica e storica. Il fallimento in Ucraina può innescare conseguenze poco prevedibili.
Solo se queste vengono comprese si può arrivare a una soluzione che potrebbe significare una nuova struttura negli equilibri mondiali. E’ in grado l’Europa di presentarsi come garante del mito russo della Grande Madre?
Da: Giulio Marra
Martedì 29 marzo 2022 12:43:57
Per: Paolo Mieli
Veramente noi siamo nel mondo libero? ? Abbiamo perso la guerra e abbiamo, sul nostro territorio, truppe straniere armate fino ai denti; possibile che siamo veramente liberi? ' E la libertà di parola e pensiero? ? In america chi pronuncia la "N-Ward" si è rovinato per sempre, così se si esprime un pensiero non allineato riguardo alla sessualità o al conflitto razziale. Cacciati dai social e silenziati in tutti i modi possibili, questo è il destino dei "dissidenti" nel mondo libero. E l'ODIO??? non sono parole di ODIO quelle di Biden? ? E come giudicare un censore buonista come Facebook riguardo alla sua crociata anti odio ora abbandonata puché l'odio sia solo verso la Russia? ?
Da: Ferdinando
Martedì 29 marzo 2022 12:25:34
Per: Milena Gabanelli
[Momento strano!]
Ciao Milena.
Lavoro nel settore gas gpl uso domestico (da non confondere con quello autotrazione) dal 1989.
Sarò breve, dall'inizio guerra in Ucraina, è successa una cosa strana, un po alla volta il gpl.. manca!.
In più è molto aumentato.
La cosa è un pò ingiustificabile, solo il 20% del fabbisogno arriva dai mari del nord, il resto Africa, Olanda, ecc.
Non è un prodotto estratto, gpl viene da gas di petrolio liquefatto, sono fumi di scarto nelle varie fasi lavorazione a caldo nelle raffinerie. È pieno, e negli anni 50, lo consideravano scarto.
Segue il mercato Platz, cioè il prezzo deciso in base i paesi più caldi, noi siamo al paese europeo caldo, quindi costa di più.
Non sono un professionista, sono un operaio, ma ci lavoro da più di 30 anni.
All'inizio questo "scarto" costava 380 lire al litro più 9%iva.
Ora si viaggia attorno ad 1, 20€ + 22%iva.
Mi sono sempre chiesto, come mai, da molti anni che seguo le inchieste, da Report e molte altre, come mai non si sia mai indagato su questo mercato, MILIARDARIO,
Ora manca prodotto, credo sia una speculazione ad ore. Visto che il barile del petrolio non è poi aumentato e col metano, il gpl non centra niente!
Ti ringrazio. Spero d'aver dato un imput.
Ciao Milena...
Lorenzo
Da: Lorenzo
Martedì 29 marzo 2022 12:24:04
Per: Will Smith
Ciao Will, mi permetto di darti del tu perché sei stato il mio idolo fin dai tempi del Principe di Belair.
Volevo dirti che, riguardo allo schiaffo che hai dato in difesa di tua moglie, se è deprecabile da un certo punto di vista perché denota poco controllo della rabbia, è encomiabile dall'altra perché pochi mariti avrebbero rischiato così tanto per difendere la propria moglie.
Io da donna vorrei sicuramente un uomo come te, impulsivo ma coraggioso e di cuore.
Un abbraccio dalla Sardegna.
Luisella
Da: Luisella
Martedì 29 marzo 2022 11:50:37
Per: Fabio Fazio
[Gestione COOVID]
Vorrei, se possibile, sapere dal Ministero della Salute, o chi per esso, come viene gestito il flusso di migranti ucraini per quanto riguarda il controllo e la vaccinazione covid. Infatti ho letto che tanti non sono vaccinati anche per convinzione religiosa. Grazie Alba Goi
Da: Alba Goi
Martedì 29 marzo 2022 11:48:59
Per: Flavio Insinna
Leggo sul "Corriere" che ieri sera il presentatore urlatore si è lasciato andare alla ghigliottina ad un suo parere sul finanziamento per le armi. Pienamente condivisibile. Ma Insinna deve rendersi conto che lui è un dipendente della TV pubblica e come tale NON PUO' e NON DEVE fare o rilasciare giudizi personali su qualsiasi argomento e deve rispettare un doveroso silenzio su questioni non attinenti il programma che lui, detto per inciso conduce in maniera discutibile. Ormai non guardiamo più l'Eredità e l'unica speranza per riguardarla sarà quando questo personaggetto se ne andrà.
Da: Mario
Martedì 29 marzo 2022 11:48:04
Per: Elena Sofia Ricci
Elena Sofia...
Semplicemente splendida sotto tutti i punti di vista.
Bellissima e bravissima.
Da: Giuseppe
Martedì 29 marzo 2022 11:47:41
Per: Barbara Palombelli
Buongiorno, Dr. ssa Palombelli.
Francamente, io non darei un peso eccessivo agli epiteti lanciati da Biden nei confronti di Putin e che stanno suscitando lo sdegno internazionale. Biden è un "gaffeur" dalla lingua forse più tagliente e imprudente di quella di un altro noto "gaffeur", il (fu) principe Filippo di Edimburgo, ma sono certa che se ritornasse Alberto Sordi liquiderebbe la questione con "so'amerecani... so' forti, l'amerecani... " per poi arrendersi definitivamente al piatto di spaghetti nazionale. Non credo che Biden volesse, secondo le illustre (chiamiamole così) "vivisezioni mentali" degli opinionisti televisivi, offendere, tra l'altro politicamente, lo storico avversario russo. Credo si tratti piuttosto del linguaggio usuale - disinibito e piuttosto sciolto - degli americani, che spesso usano termini come "bastardo" nei confronti di un avversario, o mostrano il dito medio. Un'americanata, insomma, cui si fa sempre in tempo a rimediare e, per rientrare nei ranghi imposti dal politically correct, porgendo le scuse. Mi soffermerei piuttosto, invece, sulla gravissima emergenza che sta nuovamente per sommergerci: quella dei profughi. Che, essendo persone che fuggono da una guerra, devono essere accolti come, sopra le proprie forze, stanno già facendo Polonia e Romania ma anche con l'ausilio del resto del mondo che non può restarsene alla finestra a guardare. Infatti, e questo riguarda anche l'Italia da decenni divenuta terra di rifugiati, mi sembra ovvio che una nazione già sovraffollata di suo, non possa accogliere al proprio interno un'altra intera nazione. A occhio e croce, gli ucraini non mi sembrano persone che, come diciamo a Roma, una volta arrivate a casa degli altri "s'accollano". Mi sembrano gente dignitosa, ben vestita, che ha voglia di ritornarsene al più presto nella propria patria e di ricongiungersi ai familiari. E tuttavia, ci sono passaggi di questo tema che andrebbero approfonditi. Fermo restando che l'Italia non deve continuare ad essere considerata il silos d'Europa e che la Commissione Europea stavolta dovrà quantificare in giusta misura le quote di profughi da assegnare ad ogni nazione, anche in base alla capienza territoriale ed alle possibilità economiche che - lo sappiamo bene - con l'avvento dell'euro non per tutti sono uguali, rimane in piedi il fatto che questa gente, oltre ad essere ospitata, deve essere sfamata, vestita, curata se sta male, avere la garanzia che i propri figli possano ricevere un'istruzione adeguata, perfino... ricevere un reddito? Il ministro (ministra suona male e nella lingua italiana che ho studiato non esisteva proprio, anzi, era un errore) Lamorgese alle parole adottata come un mantra da ormai tutti i nostri governanti "l'Italia è pronta a fare la sua parte" dovrebbe aggiungere, secondo me, il resto della frase: "anche se non a tempo illimitato". Perchè certamente molti ucraini sapranno dove allocare avendo famiglie che già risiedono qui per motivi di lavoro, ma non tutti sono così fortunati da avere una destinazione. Dove li prendiamo, i soldi per mantenere i profughi per un tempo che non è stato - almeno al momento - quantificato, quando già dentro casa nostra abbiamo gente che ogni giorno combatte contro il carovita e la povertà'? Dove li collochiamo a lavorare, se ogni giorno assistiamo al desolante quadro di imprese costrette a dichiarare il fallimento con la perdita conseguenziale di posti di lavoro in seguito al tornado covid? Sarebbe pazzesco rimettere in campo un nuovo "reddito di cittadinanza o di emergenza profughi" chedirsivoglia senza innescare un'altra guerra, stavolta civile, fra poveri, italiani e stranieri. Sarebbe dunque importante ribadire che nel momento in cui, volesse Iddio, si giungesse alla pace, il signor Zelensky, che prima ci ringrazia e poi ci taccia di codardia per non aver ottemperato a richieste francamente eccessive come la fly zone, e dopo aver messo in ginocchio la propria nazione non volendosi arrendere a nessun costo, dovrebbe rimboccarsi le maniche e anzichè continuare a mostrarsi ai media con la maglietta militare e incitare a continuare una resistenza che assomiglia ormai piuttosto ad un puntiglio,
richiamare la propria gente per ricostruirsela, questa patria messa in ginocchio. Perchè se gli americani sono bulli, i pupi sono pupi. E, come ogni genitore consapevole che sceglie di mettere al mondo un figlio sa, mantenere un figlio COSTA. Zelensky non è un poveraccio, su. Qualcuno ha già indagato su ciò che possiede e sul denaro che evidentemente deve avere (o che gli è stato messo a disposizione) in gran quantità per andarsi a ficcare in un casino internazionale come questa guerra sta evidenziando. Inoltre l'Ucraina - nonostante i ripetuti appelli per la ricezione delle armi, ha dimostrato di essere, sul fronte armamenti militari, perfino superiore alla Russia che ha barato, attraverso annunci sconvolgenti, scoprendo armi non proprio di recentissima generazione. E allora, signor Zelensky, ce le vogliamo rimboccare le maniche (anche) della maglietta mettendo a punto un piano per risollevare la sua gente, senza contare sempre e soltanto sull'aiuto degli altri che, per usare le sue parole "devono fare di più, sempre di più"?
Grazie
Da: Roberta 2
Paolo Fox
Astrologo e personaggio tv italiano
Da: Gabriele