Cochi Ponzoni
Biografia
Aurelio Ponzoni, detto Cochi, nasce l'11 marzo del 1941 a Milano, in via Foppa, 41, ultimo di tre figli. Rimasto orfano di padre sin da piccolo, viene cresciuto dalla madre Adele. In seguito frequenta le scuole superiori all'Istituto Tecnico Cattaneo, dove ha modo di conoscere Renato Pozzetto. Dopo essersi trasferito a Londra all'età di diciotto anni, torna in Italia e dà vita a un sodalizio artistico proprio con Pozzetto.
Il duo Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto
Il duo trova un incarico stabile al locale Cab64, nel 1964, e nel giro di breve tempo viene notato da Enzo Jannacci, che diventa amico di Cochi e Renato. È proprio grazie a questa collaborazione che la coppia decide di dedicarsi anche alla musica (Jannacci contribuisce a scrivere molte delle loro canzoni e a produrle in sala di registrazione).
Jannacci: il genio assoluto. Uno che quando ci ha conosciuti aveva già fatto "Scarp de' tenis" e lo chiamavano per offrirgli delle serate strapagate. Ma Enzo smise di lavorare per due anni per stare solo con noi, per vivere prima di tutto e poi per girare nei teatri con lo spettacolo "Saltimbanchi si muore". Intanto gli impresari gli telefonavano per ingaggiarlo, ma Enzo rispondeva: "Non posso, sono con Cochi e Renato" e quelli dall'altra parte sbalorditi chiedevano: "Ma chi sono 'sti due qua?".
Ponzoni e Pozzetto nel 1965 arrivano al Derby, celebre locale di Milano dove hanno l'opportunità di farsi apprezzare per la loro comicità surreale e al tempo stesso stralunata. A fronte di una evidente scarsità di mezzi, la loro comicità si giova di monologhi nonsense, gag velocissime, scenette e canzoni grottesche.
Intorno al 1967 Cochi e Renato vengono portati da Enrico Vaime alla Rai, che sta cercando dei nuovi talenti in vista del suo primo contenitore domenicale: si tratta di "Quelli della domenica", trasmissione scritta da Maurizio Costanzo, Italo Terzoli, Marcello Marchesi e lo stesso Vaime, il cui cast include anche i già famosi Ric e Gian e Paolo Villaggio.
Il programma, pur riscuotendo un successo evidente, non viene particolarmente gradito dai funzionari Rai, i quali faticano a capire la comicità di Cochi e Renato, così come il pubblico presente in studio.
Ci volevano buttare fuori a calci, ma non ci riuscirono: l'opinione pubblica e soprattutto i giovani erano schierati dalla nostra parte. "Bravo sette più!" o "La gallina non è un animale intelligente" erano ormai tormentoni sulla bocca di tutti. I bambini fuori dalle scuole ripetevano le nostre battute, ballavano e cantavano "A me mi piace il mare".
Grazie allo sketch "A me mi piace il mare", però, Ponzoni e Pozzetto fanno breccia tra i giovani, al punto che la Rai propone nel 1969 alla coppia una nuova trasmissione. Si tratta di "È domenica, ma senza impegno", che li vede al fianco di Jannacci, di Villaggio e di Lino Toffolo.
La consacrazione
Dopo avere partecipato in radio a "Batto quattro", condotto da Gino Bramieri con la partecipazione di Rita Pavone prima e di Iva Zanicchi e Caterina Caselli poi, i due ottengono la consacrazione definitiva grazie a "Saltimbanchi si muore", spettacolo di cabaret che coinvolge molti loro colleghi del Derby (Toffolo e Jannacci, appunto, ma anche Felice Andreasi, i Gatti di Vicolo Miracoli, Massimo Boldi e Teo Teocoli).
Gli anni '70
Nel 1971 Cochi e Renato sono di nuovo in radio con "Cose così", di Terzoli e Vaime, e tornano in televisione, prima con "Non è mai troppo presto" e poi con "Riuscirà il Cav. Papà Ubu?", programma di prosa in costume articolato in tre puntate. Nello stesso anno prendono parte a un carosello per i televisori Philips. Poi partecipano, nel 1972, al Festival dei Due Mondi di Spoleto con "La conversazione continuamente interrotta", di Ennio Flaiano.
Nel frattempo sono anche in radio al fianco di Raffaella Carrà in "Gran Varietà", prima di condurre un programma tutto loro, "Non si sa mai", per la regia di Roberto D'Onofrio. Nel giro di breve tempo Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto ottengono uno strepitoso successo sul piccolo schermo con "Il buono e il cattivo" e "Il poeta e il contadino", mentre decidono di rifiutare diverse offerte cinematografiche.
Dall'esordio al cinema alla separazione
Più tardi, comunque, Pozzetto partecipa in solitaria ai film "Per amare Ofelia" e "La poliziotta", ma la coppia continua a collaborare nel 1974 a "Milleluci", prima di essere protagonista di "Canzonissima", grazie alla quale Cochi e Renato vengono visti ogni sera da una media di ventidue milioni di telespettatori, tra il 7 ottobre del 1974 e il 6 gennaio del 1975. Questa è l'ultima trasmissione a cui il duo prende parte ufficialmente, anche se nel 1975 la sigla del programma, intitolata "E la vita, la vita", diventa una vera e propria hit.
Nel 1976 Cochi Ponzoni debutta al cinema in "Cuore di cane", per la regia di Alberto Lattuada, mentre con Pozzetto recita in "Sturmtruppen", diretto da Salvatore Samperi. Il duo torna sul grande schermo anche in "Tre tigri contro tre tigri", di Sergio Corbucci, e nel 1978 con "Io tigro, tu tigri, egli tigra", diretto da Giorgio Capitani. Successivamente, la coppia si separa.
Non per un litigio, in tanti anni mai discusso una sola volta. Era solo che ognuno doveva fare la su strada. Renato il cinema, io il teatro, così lasciai Milano per Roma. Anch'io ho in bacheca qualche buon film, ho lavorato con Alberto Sordi (Il comune senso del pudore e Il marchese del Grillo) e Max von Sydow (Cuore di cane), ma ho fatto anche dei filmacci per sopravvivere che oggi certo non rifarei. Dopo aver recitato, con Renato, in La conversazione continuamente interrotta (Festival di Spoleto, 1972) dell'impareggiabile Ennio Flaiano, avevo avuto la conferma: il teatro era il mio mondo.
Gli anni '90 e le possibili reunion
All'inizio degli anni Novanta si vocifera di un ritorno di Cochi e Renato, e in effetti due fugaci reunion si verificano nel 1991 in televisione, nei programmi "E compagnia bella" e "Serata d'onore". L'anno successivo Cochi entra nel cast di "Su la testa!", trasmissione comica guidata da Paolo Rossi.
Dopo il tentativo fallito di Piero Chiambretti di far tornare insieme Ponzoni e Pozzetto all'interno de "Il laureato", il duo effettivamente riprende a collaborare nel 1996 per girare una miniserie per Raiuno. Inizialmente intitolato "Detective per caso", il telefilm viene girato - in realtà - solo nel 1999, con il titolo di "Nebbia in Val Padana", e viene trasmesso su Raiuno nel gennaio del 2000.
Gli anni 2000
Successivamente Cochi e Renato sono ospiti di "Uno di noi", condotto da Gianni Morandi, e di "Novecento", con Pippo Baudo, ma anche di "Nati a Milano", con Giorgio Faletti, e di "Nati con la camicia", con Catena Fiorello. Nel 2005 la coppia entra nel cast di comici di "Zelig Circus", in onda su Canale 5, che ha come sigla il brano "Libe-libe-là", risalente a quasi trent'anni prima.
Nel 2007 Cochi e Renato conducono su Raidue "Stiamo lavorando per noi" e pubblicano il disco "Finché c'è la salute", per poi presentare a teatro "Nuotando con le lacrime agli occhi". Al cinema, recitano in "Un amore su misura", che però si rivela un flop.
Nel 2008 tornano a teatro con lo show "Una coppia infedele", mentre nel 2010 sul palcoscenico si esibiscono in "Fin che c'è la salute".
Frasi di Cochi Ponzoni
Foto e immagini di Cochi Ponzoni
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Cochi Ponzoni. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Cochi Ponzoni.
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