Cristina Zavalloni
Biografia • Rappresentare le emozioni
Cristina Zavalloni nasce a Bologna il 21 novembre 1973. Al termine degli studi liceali decide di dedicarsi professionalmente alla musica, allo studio del canto e della composizione classica. Scrivere una biografia di una cantante appena trentenne può sembrare una tautologia, dal momento che quasi sempre la giovane età è sinonimo di inesperienza o nei casi più fortunati di talento privo però di riconoscimenti. Siamo, questa volta, di fronte ad un'eccezione.
I suoi concerti sono delle vere e proprie performance in cui è possibile ascoltare pezzi tratti da opere liriche, musiche popolari o classici della musica rock o pop, come i beatles, ad esempio. Il tutto ambientato in una scena suggestiva e carezzevole in cui questa eccezionale artista si muove con disinvoltura sul palco riuscendo, come pochi, a rappresentare le emozioni oltre che cantarle. Raccontare la sua vita sarebbe un pò come catalogare le esperienze di un'artista arrivato all'apice della carriera.
Negli anni '90 si avvicina al jazz, prendendo parte ai seminari di "Siena Jazz" e "Umbria Jazz", entra a far parte della "O.F.P. ORCHESTRA" nella doppia veste di arrangiatrice-compositrice e cantante. Nello stesso periodo iniza lo studio del canto lirico e prosegue i suoi studi di composizione classica presso il Conservatorio G.B. Martini di Bologna sotto la guida del Maestro Carluccio fino al 1999.
Nel 1994 dà vita all'"Open Quartet" con il quale ha all'attivo tre cd ("Danse à Rebours", "Come valersi non servilmente di Bertolt Brecht", "When you go yes is yes!")
Nel 1997 Cristina Zavalloni interpreta il primo ruolo operistico: Lucilla ne "La Scala di Seta" di Gioacchino Rossini presso il Teatro Comunale di Bologna. Nel novembre dello stesso anno interpreta, insieme all' E.C.O. Ensemble, il "Pierrot Lunaire" di Arnold Schönberg presso il Teatro Verdi di Pisa, replicandolo a Livorno, Bologna, Massa Carrara, Termoli, Cesena, Palermo e Napoli.
A febbraio del 1999 inaugura il festival di Metastasio Jazz '99 con una produzione originale realizzata insieme a Francesco Cusa per il gruppo "Impasse" (la sonorizzazione della pellicola del 1927 "Aurora" di Murnau).
Nello stesso anno debutta con Louis Andriessen al Concertgebouw di Amsterdam con il brano in prima assoluta "Passeggiata in tram per l'America e ritorno" (su testo di Dino Campana), subito dopo lavora con Diego Masson ad una composizione di Gavin Bryars dal titolo "When Harry met Addy" e presso il Barbican Centre di Londra presenta "M is Man, Music & Mozart", un lavoro frutto della collaborazione tra Louis Andriessen e Peter Greenway.
A maggio del 2000 presenta presso il Bimhuis di Amsterdam il nuovo Cd "Scoiattoli Confusi". Il disco sancisce la collaborazione con il pianista Stefano De Bonis.
È presente anche alla Biennale di Venezia con un concerto insieme all'E.C.O. Ensemble in cui interpreta musiche di Oehring, Boccadoro, Carluccio.
Nel 2001 Cristina Zavalloni è in tour in Olanda con l'"Open Quartet" con ospiti Roy Paci e Yves Robert, debutta al Teatro alla Scala di Milano, eseguendo musiche di Andriessen e Mac Millan con l'ensemble Sentieri Selvaggi diretto da Carlo Boccadoro.
Il concerto viene replicato a maggio alla Biennale di Venezia.
Durante lo stesso anno partecipa al festival palermitano "Il Suono dei Soli" con lo Zephir Ensemble diretto da Francesco La Licata, eseguendo Schöenberg e Eisler, succesivamente è presente al Festival pugliese "Jazz ed altro oltre il Jazz"
A giugno e luglio è a Barcellona (Spagna), protagonista della nuova opera "Euridice" del compositore catalano Juan Alberto Amargos. La regia è di Luca Valentino. L'allestimento viene ripreso in Germania a Lörrach e Ludwigshaven.
Dopo l' esperienza pugliese si trasferisce a Venezia, dove partecipa alla produzione di "Camera Obscura", progetto del compositore Marco Di Bari su commissione del Settore Musica della Biennale di Venezia.
A novembre inaugura la stagione del Piccolo Regio di Torino con l'"Impressive Ensemble".
Nel 2002 comincia un tour europeo con l'Orkest de Volharding, collabora con la Banda Ionica di Roy Paci e Fabio. Ad aprile è negli Stati Uniti come protagonista dell'opera da camera "The Second Bakery Attack" del compositore Yotam Haber.
Nel 2003 esce il cd "Cristina Zavalloni". La voce è accompagnata dai pianisti Andrea Rebaudengo e Stefano De Bonis, che si alternano in composizioni di Ravel, Berio, Andriessen, De Falla e in brani originali.
Dopo appena un anno di intensa attivita teatrale in giro per l'Europa, nel 2004 esce il nuovo disco "When you go yes is yes! Live in Utrecht".
Si tratta di un live, registrato nell'aprile 2003 al SJU Festival di Utrecht - Olanda.
Gli altri musicisti del gruppo sono Fabrizio Puglisi, Francesco Cusa, Antonio Borghini e l'ospite Gianluca Patrella. Nello stesso periodo al Teatro degli Arcimboldi di Milano, insieme all'ensemble Sentieri selvaggi diretto da Carlo Boccadoro, esegue in prima assoluta il brano "Acts of Beauty" composto per l'occasione da Michael Nyman. A maggio debutta a New York, presso il Lincoln Center presentando il proprio lavoro in duo con Andrea Rebaudengo.
Cristina Zavalloni è una delle figure più interessanti del panorama musicale odierno, una delle poche voci italiane in grado di disorientare l'orecchio di un pubblico colto o anche solo appassionato. La sua versatilità (è mezzosoprano, ballerina, compositrice) l'ha portata a non avere vincoli di sorta e a riuscire ad abbattere le barriere dei generi che forse troppo spesso sono al centro del dibattito musicale.
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Biografieonline non ha contatti diretti con Cristina Zavalloni. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Cristina Zavalloni.
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