Marcello Marchesi
Biografia • Il primo vero copywriter italiano
Marcello Marchesi nasce a Milano, il 4 aprile del 1912. Comico, giornalista, sceneggiatore, regista cinematografico e teatrale, paroliere durante le prime, storiche esperienze televisive nazionali e anche valente cantautore. Intellettuale curioso, secondo molti il primo, vero esemplare italiano di moderno copywriter, autore di oltre 4.000 caroselli e slogan pubblicitari, alcuni dei quali rimasti nella storia della televisione nazionale. Versato poeta, ha scritto anche diversi romanzi, rivelandosi come una delle figure di intellettuale più avanzate del novecento, eclettico e curioso dei più disparati saperi.
È un figlio dell'amore il piccolo Marcello, che nasce da una relazione extraconiugale della madre, Enrica Volpi, con un noto avvocato milanese. In ogni caso, prima di lui lo precedono cinque fratelli maggiori ed è ancora un bambino quando viene mandato a Roma dallo zio Guido, figura che risulterà essere molto importante nella sua formazione.
Trascorre l'infanzia e l'adolescenza nella capitale, con le sue "sette zie", come intitolerà uno dei suoi romanzi: l'ultimo per la precisione, a sfondo quasi totalmente autobiografico. Ma alla morte del suo tutore Guido, deve fare ritorno nel capoluogo lombardo, cominciando una lunga vita da pendolare tra Roma e Milano. Si laurea in giurisprudenza, raggiungendo il massimo, ma è lo spettacolo, il teatro, le scene, il mondo che più lo attira. Durante uno degli spettacoli studenteschi da lui scritto e interpretato, viene notato da Andrea Rizzoli, editore all'epoca della storica rivista umoristica "Il Bertoldo".
Marcello Marchesi, in quegli anni giovanissimo, entra a far parte dell'equipe giornalistica, cominciando importanti frequentazioni letterarie e non solo, come quelle con Mosca, Guareschi, Carlo Manzoni e l'inseparabile Vittorio Metz. È l'inizio di una vera e propria carriera giornalistica, sempre in veste di umorista, annotatore del costume e, soprattutto, della cultura italiana. Scrive per il "Tascabile" del grande Zavattini, per Omnibus, altro felice esperimento editoriale targato Leo Longanesi e, nel frattempo, comunemente all'esperienza di moltissimi intellettuali, perlopiù giornalisti e scrittori dell'epoca, comincia a versarsi anche in quello che, negli anni '30, è il vero, nuovo strumento mediatico italiano e mondiale, ormai diffusissimo nelle case: la radio.
Il giovane Marchesi scrive programmi radiofonici per l'Eiar, poi Rai, tra i quali si segnalano "AZ radio enciclopedia", datato 1937, e "Cinquemilalire per un sorriso", condotto dal celebre Corrado Mantoni due anni dopo, nel 1939. Spazia dalla divulgazione vera e propria all'intrattenimento, fedele alla propria eclettica personalità, già ben definita in quegli anni, quando non ha ancora compiuto trent'anni. Più tardi, a conferma della sua indole, comporrà e canterà anche per l'Orchestra Circolo Jazz Hot, oltre che per artisti del calibro di Vittorio De Sica.
Intanto, nel 1932 pubblica la sua prima silloge poetica, alla memoria del caro zio estinto, Guido, intitolata "Aria de Roma".
Nel 1939 prende parte al film "Imputato Alzatevi ", interpretato da Macario e diretto da Mario Mattoli. Si tratta, in realtà, del primo vero film comico italiano.
Durante il conflitto bellico, prende parte alle operazioni africane e durante la battaglia di El Alamein viene ferito alla schiena, con danni ad un polmone.
Nel dopoguerra invece, sposa il teatro di rivista, come si diceva un tempo, scrivendo lavori importanti e perlopiù tratti da opere classiche italiane ed europee in genere, dirigendo da regista attori come Carlo Dapporto, Walter Chiari, Ugo Tognazzi, Gino Bramieri, Wanda Osiris e Alberto Sordi. Scrive anche per Totò, intanto.
Sposa nel 1948 la bella Olga Barberis, soprannominata da Marcello Marchesi "Aloha". Torna allora a Milano, sotto consiglio di sua moglie e compra una casa in via Pietro Mascagni e un piccolo studio nella tranquilla via Livorno. In questi anni scrive e dirige molti film per Walter Chiari, tra cui "Era lui..sì, sì...": secondo molti, la fortuna del simpatico attore è strettamente legata all'incontro con Marchesi, vero e proprio guru per lui.
L'anno della svolta, non solo per l'istrionico autore milanese, è il 1954, quando cioè nasce la Rai. È per la televisione infatti, soprattutto quella degli anni '60, che Marcello Marchesi dà il meglio di sé. Al suo ingegno si devono programmi storici e spettacoli veri e propri come "L'uomo di mezza età", "Ti conosco mascherina", "La prova del nove", l'amatissimo "Valentina" e, soprattutto, "Canzonissima". Quest'ultima trasmissione è entrata letteralmente nelle case di tutti gli italiani, rimanendoci praticamente dal 1956, anno di nascita, fino al 1975. La genialità di Marchesi sta nell'aver affiancato al consueto spettacolo di soubrette e sketch, una vera e propria gara di canzoni, inoltre abbinata alla celeberrima Lotteria Italia, quella di Capodanno. Un successo strabiliante, in grado di tenere incollati davanti allo schermo milioni di italiani.
Il suo ritorno alla letteratura invece, è datato 1962, con la trilogia "Essere o benessere", seguita da "Diario futile di un signore di mezza età" e "Il sadico del villaggio", il primo datato 1963 e il secondo 1964. Le "Sette zie" invece, del 1977, sarà il suo ultimo romanzo.
Alla fine degli anni '60, Marchesi si separa da Aloha, sua moglie, e fa ritorno nella capitale, per l'ennesima volta. Ed è proprio in questa ultima fase della sua vita che, pur senza rinunciare all'attività di autore per la radio e per la televisione, si dedica con maggiore lena alla letteratura. Con "il Malloppo", pertanto, vince il "Premio per l'estate 1972".
Dal punto di vista sentimentale, arriva un'altra svolta. Marchesi si innamora di Enrica Sisti, una ragazza molto più giovane di lui, che sposerà nel 1976. Da lei, avrà il suo unico figlio, Massimo.
Sbalzato da un'onda anomala contro uno scoglio, nel mare di San Giovanni di Sinis, in Sardegna, Marcello Marchesi muore il 19 giugno del 1978 all'età di 66 anni. Al suo nome, oltre a Chiari e Bramieri, sono legati moltissimi altri attori italiani di successo, come Sandra Mondaini, Sophia Loren, Gianni Morandi, Cochi e Renato, Paolo Villaggio e molti altri.
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