Ultimi commenti alle biografie - pagina 869

Domenica 8 agosto 2021 15:59:21 Per: Dacia Maraini

[Una bella storia]

In questi giorni di vacanza, incontro uno strano ragazzo: capelli arruffati, barba non curata secondo la moda, andatura quieta, occhi vispi. In mano ha un volumetto sulla "Teoria dei quanti". L'argomento stuzzica la mia curiosità di insegnante, anche se in pensione, e mi spinge ad attaccare discorso col giovane, che lo accetta con un sorriso. Il ragazzo, saputi i miei trascorsi di docente, con una simpatica inflessione della Ciociaria, mi racconta parte della sua vita. Simone, questo è il nome del ragazzo (anzi: dell'Ingegnere), ora ha 34 anni ed è titolare, assieme alla moglie Marta, di una piccola azienda informatica, con promettenti e sicuri sviluppi nel prossimo futuro (sì !, tiene a sottolineare, nel prossimo futuro, ma prossimo assai !). Le seguenti sono le riflessioni di Simone (per la cui pubblicazione mi ha dato il benestare), il quale desidera che la sua vicenda possa essere di stimolo ad eventuali giovani lettori titubanti, indecisi, incerti sul proprio futuro. Mariano Gulmini In vacanza nella bergamasca: Valcanale di Ardesio %%%
Simone Truglia [-------]gio 5 ago, 23: 49 (3 giorni fa) a mea me
A 14 anni ho scelto di andare all'IPSIA, la scuola dove va chi non vuole andare a scuola. Ed io in effetti a scuola non ci andavo. A 16 anni mi hanno bocciato la prima volta, a 17 la seconda, a 18 la terza ed allora ho dovuto lasciare la scuola per le troppe bocciature. All'epoca nessuno (in realtà qualcuno sì) avrebbe scommesso nemmeno 50 centesimi che io avessi mai potuto fare qualcosa di particolarmente buono. A 22 anni, io che non ero nemmeno riuscito a finire l'IPSIA ho detto a tutti che volevo fare l'università, Ingegneria Informatica alla Sapienza precisamente, probabilmente tra le facoltà più difficili che potessi scegliere. Io che avevo seri problemi a fare le divisioni in colonna, volevo fare Ingegneria Informatica dove la matematica è pane quotidiano? Quanti hanno riso a sentirmelo dire? Quanti hanno pensato che semplicemente non avevo voglia di lavorare e stavo solo perdendo tempo e facendo sprecare soldi ai miei genitori? Non avevo un diploma all'epoca e sono dovuto ripartire dalla scuola serale per prenderlo. Non avevo niente dalla mia parte, tranne una cosa che non mi ha mai abbandonato nel mio percorso universitario: la tigna. La tigna di arrivare a dormire 3 ore a notte e studiare per tutto il resto del giorno se questo era l'unico modo per recuperare tutte le mie immense lacune e studiare poi l'effettivo programma universitario. La tigna di fare un pasto unico alle 16 invece che pranzo e cena in modo da avere più tempo per preparare l'esame. La tigna di non arrendermi davanti a pagine di libri che non mi sembravano nemmeno vere per quanto fossero assurde. La tigna di dire a me stesso che per quanto un esame potesse essere tosto, io lo ero di più. La tigna di non crollare emotivamente in alcuni momenti. La tigna di rialzarmi nei momenti in cui invece non ero stato abbastanza bravo per non crollare. È poi dai, onestamente, come potevo tornare a casa con la coda tra le gambe e dire che avevo fallito e che aveva ragione chi pensava che fossi troppo stupido per farcela? Oggi ho 27 anni, ho finito tutti gli esami, portato a casa 3 Lodi e domattina vado in segreteria a consegnare la mia domanda di laurea. Ventidue esami, ognuno con la sua storia, lasciati alle spalle ed una sola cosa da dire: ho vinto io. Cazzo se ho vinto io. Quindi ragazzi, se leggete questo messaggio, fatevi un grande favore, non permettete mai a nessuno di venirvi a dire che non siete in grado di fare qualcosa, anzi, non state proprio a sentire nessuno perché tanto, tanti dicono solo una marea di cazzate. Se volete fare una cosa, fatela e metteteci tutta l'anima, ogni singolo brandello di forza che avete in corpo e vedrete che alla fine vincerete voi. Ing. Simone Truglia

Da: Mariano Gulmini

Domenica 8 agosto 2021 15:19:52 Per: Ignazio La Russa

[Monumento ai Caduti di Tomba di Nerone - Roma]

Gent. leOnorevole Le scrivo per chiederLe aiuto dal momento che non riesco a farmi sentire in alcun modo dalle istituzioni. Nel XV municipio di Roma è stata autorizzata la vendità di cocomeri (bancarella di un cocomeraro) nel sito del Monumento ai Caduti di tutte le guerre sistemato a Tomba di Nerone, sulla Cassia. Il monumento da anni è in stato di assoluto degrado e usato da un gruppo di sbandati come ostello e water. Per ben due volte da solo mi sono recato a pulire il monumento e ad asportare i rifiuti. Ora chiedo il vostro aiuto di PATRIOTI per far cessare questo vergognoso sconcio che offende la MEMORIA DEI NOSTRI CADUTI: La prego di intervenire in qualche modo...
Gen. Francesco Gargaglia, Via ------- 195 ROMA tel. 338-------

Da: Francesco Gargaglia

Domenica 8 agosto 2021 13:31:17 Per: Renato Zero

Antonietta Licori Via ------- 8 Noale Venezia
Ciao Renato, sarei ml felice che ti ingiungesse questa mia e che soprattutto tu abbia modo di leggerla e x questo ti ringrazio sinora.
Appartengo al gruppo "Adotta un Liber", che si occupa del restauro del nostro importante archivio parrocchiale, in parte danneggiato da una persona inesperta.
Noi siamo 6 ragazze che si danno da fare ad organizzare mostre del libro, letture ai bambini e da qs'anno il concorso di scrittura "Scrittori in erba", rivolto ai ragazzi delle scuole medie, incontri con scrittori ed altro. Pensiamo, infatti, che l'amore x la lettura, la Storia, le origini di una comunità vadano tramandate educando le nuove generazioni fin da piccoli. Mi dirai x' ti scrivo qs cose... Beh, la tua sensibilità è a tutti nota... vorremo chiederti di aiutarci organizzando un tuo intervento, spettacolo, qlsiasi evento che possa, tempi tuoi permettendo, far arrivare il ns messaggio ai più. E tu sapresti certamente come fare! Noi siamo tutte volontarie e da sole non possiamo farcela.
Dimenticavo di dirti che il nostro archivio è il più importante di tutta la Diocesi di Treviso (a cui apparteniamo) e conserva tutti i registri di nascite, battesimi, cresime, matrimoni e morti dalla metà del 1500 ai nostri giorni, oltre a 17 metri lineari di documenti sciolti. In qs materiale si trovano notizie importantissime ed inoltre ci occupiamo dei ricongiungimenti familiari degli emigrati in America Latina, affinché ottengano la cittadinanza italiana.
Non voglio allungarmi oltre.
Attendo fiduciosa un tuo cortese riscontro, augurandoti buone cose, ti saluto cordialmente.
Antonietta Licori

Da: Antonietta Licori

Domenica 8 agosto 2021 12:54:10 Per: Giuseppe Conte

Presidente Conte salve,
ricorda la descrizione dei maltrattamenti inflitti ad un asinello nel racconto Rosso Malpelo di Giovanni Verga? «Quando gli accarezzavano la schiena a badilate per mettergli in corpo un po’ di vigore nel salire la ripida viuzza», anche lui «ha avuto dei colpi di zappa e delle guidalesche quando piegava sotto il peso, o gli mancava il fiato per andare innanzi, aveva di quelle occhiate, mentre lo battevano, che sembrava dicesse – Non più! Non più! … Ma se non fosse mai nato sarebbe stato meglio». Pensavamo che questo fosse un brutto ricordo del passato e invece no: sulla Costiera Amalfitana, dove si devono trasportare merci pesanti per sentieri stretti o addirittura per ripide scalette, gli asini e i muli sono ancora sfruttati. Sono sovraccaricati con quintali e quintali di materiale edilizio da trasportare da un paese all’altro con qualunque temperatura, inerpicandosi per migliaia e migliaia di scalini. Percorrendo la strada della Costiera ogni tanto se ne incontra qualcuno mentre lo stanno caricando. Dopo che gli hanno messo addosso pesi insopportabili, si ci mette pure il padrone per fare senza fatica il percorso, con la frusta in mano. Lo picchia? Certo! Se, sotto un sole rovente, non ce la fa a camminare, e pure alla svelta, perché si sa, il tempo è danaro, è ovvio che lo picchi, fino a farlo stramazzare a terra! Pare che non gli diano neanche da bere, perché altrimenti fa la pipì!
Di questi poveri animali nessuno prende le difese, gli asini e i muli debbono faticare e soffrire in silenzio! Sono mezzi di trasporto, non esseri viventi e senzienti! Ma l’articolo 544 ter del codice penale concernente il maltrattamento degli animali prevede che «Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5. 000 a 30. 000 euro. La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell'animale». Le amministrazioni comunali fanno rispettare la legge? I vigili fanno le multe a chi sottopone gli asini e i muli a fatiche insopportabili? Macché, girano la faccia dall’altra parte e fingono di non vedere! La gente accetta rassegnata questi maltrattamenti, li considera un male inevitabile. La Costiera è bella, ma per gli asinelli e per i muli è un inferno. Cosa si può fare? Le ripide viuzze e le scalette che consentono l’accesso alle case disseminate sui pendii della Costiera sono intransitabili per i comuni mezzi di trasporto. Come si può risolvere il problema del trasporto di persone e merci, senza creare danni all’aspetto della costiera, che nel 1997 è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità? Come si è risolto il problema altrove? Ci sono casi analoghi, con le stesse difficoltà di transito? L’ esempio che viene subito in mente è dato dalle Cinque Terre, una parte della costa della Riviera ligure di levante, situata nella provincia di La Spezia, anch’essa dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Qui il problema del trasporto di merci e di persone è stato risolto con il sistema delle monorotaie, che non sono presenti solo in queste località, ma sono state installate in tutt’Italia, dapprima in Val d’Aosta e poi nel resto del Paese, dalle Cinque Terre alla Costiera Amalfitana. Ai tradizionali carrelli per il trasporto merci si sono affiancate le navette, adatte ad ospitare le persone, offrendo massimo comfort e sicurezza. Nel 2010 è stata realizzata la prima motrice a trazione elettrica alimentata da batterie al litio, in modo da consentire l’alimentazione delle motrici senza alcun collegamento a linee elettriche. La ricarica delle batterie può avvenire attraverso un semplice connettore o in modalità automatica, nel momento in cui il sistema di trasporto raggiunge la stazione di carica.
Le monorotaie sono presenti anche nella Costiera Amalfitana. Era la prima decade del nuovo Millennio, quando in Costa d’Amalfi si cercava di individuare delle soluzioni tecniche per rendere più agevole l’agricoltura sui terrazzamenti. La prima monorotaia in Costiera amalfitana, sul modello dei trenini delle Cinque Terre, fu inaugurata agli inizi del 2007 a Furore, che collegava in 300 metri ben 14 poderi. Il forte dislivello del territorio in quelle zone non servite da strade ha sempre comportato innumerevoli sacrifici per la cura dei terreni. Quest’opera accattivò gli amministratori di altri comuni costieri come Maiori, Minori e Amalfi. Il Comune di Amalfi ottenne un finanziamento di 980mila euro per finanziare due linee a Tovere e Pastena, ma attualmente tali vettori sono in disuso a fronte di un settore come quello dell’ agrumicoltura che richiede molti sacrifici. Le monorotaie servirebbero non solo a promuovere lo smercio della produzione agricola (soprattutto dei famosi limoni della Costiera), ma eviterebbero il pesante ed insopportabile lavoro dei muli e degli asinelli. Questi, data la loro mansuetudine, potrebbero essere portati nelle fattorie didattiche o servire per la pet therapy. Ovviamente ai padroni degli asini e dei muli andrebbe dato un risarcimento per evitare che gli animali siano mandati al macello. L’impianto delle monorotaie è oggi più agevole che mai, data la possibilità di utilizzare le risorse del Recovery Fund. Si promuoverebbe così il turismo, giacché molte delle casette incastonate sui pendii della Costiera si stanno trasformando in bed & breackfast, per cui le difficoltà dovute alla necessità di percorrere viuzze impervie o ripide scalette per raggiungerle verrebbero meno e si potrebbe ammirare dai trenini lo splendido panorama offerto dalla Costiera. Si creerebbero nuovi posti di lavoro, dai manovali, agli ingegneri, ai gestori delle monorotaie. Con le monorotaie si valorizzerebbe il paesaggio e si porrebbe fine al maltrattamento degli asinelli e dei muli.
Ella ha affermato che da settembre vuole girare l’Italia per conoscere direttamente le varie situazioni locali. Perché non viene anche in Costiera?
Le porgo i miei migliori saluti.
Eugenia Granito
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cell. 335-------

Da: Eugenia Granito

Domenica 8 agosto 2021 11:44:00 Per: Roberto Baggio

[Semplicemente super]

Ciao Roberto. Ho 55 anni e come te ho avuto una vita molto complicata e con estrema tenacia ho raggiunto i miei obiettivi
Volevo solo sapessi che sei stato un idolo per me è molto miei coetanei un uomo soprattutto con la U maiuscola
Ho appena terminato di guardare il film è letto il tuo libro mi piacerebbe tanto conoscerti scambiare anche solo due parole con te ma immagino sia impossibile. Abito a Vittorio Veneto venire lì ad Altavilla Vicentina ci sto poco
Mi piacerebbe farti conoscere mio figlio non crede in se stesso e forse tu lo puoi aiutare. Ha talento ma non lo usa nel modo giusto. Chiudo dicendoti che ti ammiro per ciò che fai ora per come sei e per quello che ci hai regalato durante tutta la tua carriera sportiva dalla prima partita all’ultima
Grazie grazie e ancora grazie
Davide Croce

Da: Davide Croce

Domenica 8 agosto 2021 09:57:50 Per: Roger Federer

Ciao Roger sono un ragazzo di 16 anni che vorrebbe incontrarti di persona. Tu sei il mio idolo da quando avevo 10 anni ma purtroppo non ho mai avuto la fortuna di incontrarti... spero che un giorno questo mio sogno si realizzerà
Ah e buon compleanno Roger! !

Da: Nicoló

Domenica 8 agosto 2021 09:21:14 Per: Giulia Bongiorno

[Separazione da una straniera]

Il messaggio l'ho lanciato ieri sono disperato

Da: Salvatore Paratore

Domenica 8 agosto 2021 09:07:19 Per: Gianrico Carofiglio

Buon giorno da Bari,
Ho seguito marginalmente la soluzione italiana alla pandemia del Covid-19 messa in campo da questa società, anche attraverso la Sua partecipazione come volontario alla sperimentazione in atto, senza che si sia giunti ad una conclusione.
Ora, a distanza di mesi, ci rendiamo conto che occorre vaccinare tutta la popolazione mondiale per debellare il virus (o almeno tentare di farlo) con la produzione di vaccini su larga scala e di non dover dipendere (almeno in questo campo) dalle multinazionali che, monopoliste del brevetto e della produzione, possono anche alzare il prezzo dei vaccini, come hanno già fatto.
Non so quanto sia fattibile, ma l'idea é quella di aiutare la società in oggetto con un crowdfunding a livello nazionale/internazionale per superare il nodo degli investimenti necessari a proseguire nel lavoro sin qui svolto.
Sono sicuro che se l'iniziativa partisse da Lei, forte della sua esposizione mediatica, potrebbe avere buone probabilità di riuscita.
Grazie in anticipo per l'attenzione che ha avuto per la lettura di questo messaggio.
Vito Chimenti

Da: Vito Chimenti

Domenica 8 agosto 2021 04:14:32 Per: Roberto Speranza

Lei, il giorno 5 agosto, ha affermato che verrà ridotta la quarantena ai vaccinati, che passerà da 10 a 7 giorni. Peccato che non abbia precisato da quando verrà concesso un così grande “regalo, se è cosa già applicabile “. le faccio notare (ma lei già lo sa) che in Europa è già ridotta da tempo e in qualche paese è stata anche eliminata, giustamente, altrimenti i vaccinati cominceranno a porsi qualche domanda sui vaccini e sulla loro efficacia. Se tutto rimane come era prima

Da: Grumo Anna

Sabato 7 agosto 2021 23:41:30 Per: Giorgio Armani

Buona sera signor Armani le devo parlare in privato

Da: Laila