Katinka Hosszu
Biografia
Katinka Hosszu nasce il 3 maggio del 1989 a Pécs, in Ungheria. Avviata al nuoto all'età di cinque anni dal nonno, inizia a gareggiare per il Vasas Sport Club e, a soli quindici anni, esordisce in nazionale in occasione delle Olimpiadi di Atene 2004. Iscritta con un tempo di 2'02''30 ai 200 stile libero, viene eliminata nelle batterie.
Le prime medaglie internazionali
Pochi mesi più tardi prende parte agli Europei di vasca corta di Vienna, dove conquista l'accesso a tre finali e nei 400 misti si aggiudica la medaglia di bronzo. L'anno successivo partecipa agli Europei giovanili che si tengono nel suo Paese, a Budapest. Ottiene l'oro nei 200 stile e nei 400 misti, ma anche l'argento nei 400 stile, nella staffetta 4x100 e nella staffetta 4x200 e il bronzo negli 800 stile.
Sempre nel 2005 agli Europei in vasca corta di Trieste rimane giù dal podio in tutte le gare a cui è iscritta (200 e 400 misti e 400 e 800 stile).
A Budapest, poi, partecipa agli Europei in vasca lunga: anche in questo caso, però, non arrivano medaglie. Dopo aver nuotato agli Europei in vasca corta di Helsinki senza risultati significativi, nel 2007 Katinka Hosszu è a Melbourne per i Mondiali ma non ottiene grandi soddisfazioni. Nessuna medaglia nemmeno agli Europei di nuoto in vasca corta di Debrecen.
Prima e dopo le Olimpiadi di Pechino 2008
L'anno seguente si rifà salendo sul secondo gradino del podio nei 400 misti agli Europei di Eindhoven, nei Paesi Bassi, dietro Alessia Filippi. Quell'anno partecipa anche alle Olimpiadi di Pechino, non riuscendo ad arrivare in finale in nessuna gara.
A partire dal 2009, però, lo scenario cambia: ai Mondiali di Roma la Hosszu vince ben tre medaglie, con l'oro dei 400 misti che si affianca al bronzo nei 200 delfino e nei 200 misti (in tutte e tre le gare stabilisce anche il nuovo record europeo).
Nel 2010 agli Europei di casa, a Budapest, si aggiudica l'oro nei 200 misti e nei 200 delfino, mentre nei 400 misti è costretta ad accontentarsi dell'argento dietro alla britannica Hannah Miley. Poco dopo, ai Mondiali in vasca corta di Dubai rimane a secco, concludendo in quarta posizione sia nei 200 delfino che nei 200 misti.
Anche ai Mondiali di Shanghai il bottino è scarso: nessuna delle medaglie vinte due anni prima a Roma viene confermata.
All'inizio degli anni 2010
Nella primavera del 2012 la nuotatrice ungherese si aggiudica la medaglia d'oro nei 200 misti e nei 400 misti agli Europei di Debrecen, oltre che nei 200 delfino; porta a casa, inoltre, un argento nella staffetta 4x200 stile libero, dove l'Ungheria si classifica dietro all'Italia.
Alle Olimpiadi di Londra 2012 Katinka conclude i 400 misti al quarto posto e i 200 misti all'ottavo posto, mentre la staffetta ungherese della 4x200 stile libero, in cui nuota insieme con Zsuzsanna Jakabos, Evelyn Verraszto e Agnes Mutina, non arriva neppure in finale.
A novembre la Hosszu fa en plein agli Europei in vasca corta di Chartres: è prima nei 100 misti, nei 200 misti e nei 200 delfino, mentre nei 400 misti vince l'argento.
Conclude la stagione, poi, ai Mondiali di Istanbul in vasca corta, dove sale sul podio in ben cinque occasioni (due primi posti, due secondi posti e un terzo posto).
Il matrimonio
Nel 2013, anno in cui si sposa con il suo manager e allenatore Shane Tusup, sale sugli scudi ai Mondiali di Barcellona, dai quali ottiene due ori, nei 200 e nei 400 misti, e un bronzo, nei 200 delfino. Successivamente stabilisce diversi record del mondo, sempre nei misti, nelle tappe di Coppa del Mondo di Berlino e di Eindhoven, per poi prendere parte agli Europei in vasca corta di Herning, che le permettono di conquistare la medaglia d'oro nei 200 misti, la medaglia d'argento nei 100 misti e nei 400 misti e la medaglia di bronzo nei 200 dorso.
Nel 2014 è una delle mattatrici degli Europei di Berlino, con ben sei medaglie: oltre agli ori - ormai consueti - nei 200 e nei 400 misti, vince i 100 dorso ex aequo con la danese Mie Nielsen e sale sul secondo gradino del podio nei 200 stile libero, dietro Federica Pellegrini. In più, Katinka Hosszu è terza nei 200 delfino e, con le compagne di nazionale, nella staffetta 4x200 stile libero.
Sempre più Iron Lady
Successivamente partecipa ai campionati nazionali in vasca corta, salendo sul podio in ben sedici gare individuali e in quattro staffette. Premiata in qualità di nuotatrice dell'anno dalla Fina, ai Mondiali di vasca corta di Doha è argento nei 200 delfino e nei 400 misti, sconfitta in tutte e due le circostanze dalla spagnola Mireia Belmonte Garcia, che sottrae all'ungherese anche il record del mondo nei 400.
Katinka Hosszu, però, si rifà nei 100 dorso, con l'oro e il primato del mondo, e nei 200 dorso, sempre con l'oro e il primato del mondo; nei 400 stile libero, quindi, conclude l'impresa con un altro oro e un altro record del mondo. È soprannominata "Iron Lady" tanto da avere una linea di costumi a lei dedicata con tale soprannome, per il marchio Arena.
Nel 2015 deve fare i conti con i sospetti avanzati da Casey Barrett su una rivista statunitense, "Swimming World Magazine", che mette in dubbio la trasparenza dei suoi successi e l'onestà delle sue vittorie. Nel mirino finiscono la sua capacità di recupero tra una gara e l'altra e l'evoluzione del suo fisico, tenendo conto dei notevoli miglioramenti registrati dall'ungherese dal 2013 in poi (mentre fino al 2012 la Hosszu era un'atleta come tante altre).
Tali accuse, però, si concludono in un nulla di fatto.
Alle Olimpiadi di Rio 2016
Sempre nel 2015, ai Mondiali di Kazan, Katinka vince nei 200 misti e ottiene il bronzo nei 200 dorso. Nel 2016 si fa notare come una delle nuotatrici di maggior successo dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, salendo sul gradino più alto del podio nei 400 misti (con tanto di record mondiale), nei 200 misti e nei 100 dorso. Nei 200 dorso conquista invece un argento.
Frasi di Katinka Hosszu
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