Ultimi commenti alle biografie - pagina 979
Giovedì 10 giugno 2021 18:47:02
Per: Giovanni Floris
[Nota per floris]
Gent. mo Dott. Floris,
Non me ne voglia e non voglio essere frainteso nelle mie parole. Gli argomenti e le indagini che lei riporta nelle sue trasmissioni tanto di "chapeau"... ma la gran parte dei 60 milioni di Italiani hanno piccoli problemi che il sistema Italia di oggi li rende schiavi e sempre più poveri.
Le dico tutto questo perchè ho stima e fiducia in lei... cerca di dare voce alla gente, senta le loro angosce e problemi, senta la gente che ha voglia di risolvere ed impegnarsi per l'Italia e l'Europa. Siamo in una fase storica non portiamo alla disperazione l'uomo, perchè successivamente si arriva alla violenza ed al degrado di un'Italia "bellissima" che tanto hanno dato i nostri nonni e genitori.
Per questo le suggerisco di aprire una parentesi nel suo programma al ruolo del SINDACO nei piccoli/piccolissimi comuni. Ai grandissimi problemi e difficoltà nell'esercitare il ruolo. Loro hanno un impatto diretto e concreto con i cittadini. Loro devono dare risposta e risolvere immediatamente i problemi dei loro concittadini. Non c'è risoluzione con decreto legge convertito in legge. Non per ultimo i più bistrattati e perseguitati di un ruolo pubblico.
A tal proposito mi degno di riportare un comunicato dell'ANCPI e dello stimatissimo Dottor Vito Mario Burgio.
Cordialmente
Nicola Iannone
“SE SI FOSSE DATO ASCOLTO AD ANPCI OGGI AVREMMO UNA AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DIVERSA”.
Da più di 25 anni svolgo le funzioni di consulente a titolo gratuito per l’Anpci. Nella prima decade di giugno sono rimasto colpito dalla serie ininterrotta di dichiarazioni di Sindaci Anpci e di Parlamentari contro l’abuso d’ufficio, contro il codice degli appalti, contro l’Anac, contro la legge Severino, contro le norme che consentono le liste farlocche.
Non voglio far polemica ma, in punta di penna, voglio far notare che tutti i soggetti politici parlano come se quelle leggi fossero piovute da Marte o come se quelle leggi non fossero state mai esaminate in Conferenza Stato -Enti Locali, (dove solo l’Anci ha il diritto di partecipare) o non fossero mai state discusse e approvate in Parlamento dagli stessi politici che oggi le rinnegano.
L’Anpci contro tali norme si è battuta da subito per la loro abrogazione e i documenti riportati sui giornali e depositati in Parlamento e presso i ministeri competenti sono a dimostrarlo:
-Abuso d’ufficio: sin dal 2000 (21 anni fa) Anpci ne chiede l’abolizione;
-Codice degli appalti: l’Anpci ne chiede l’abolizione da sempre; legge del 2016 composta da 220 articoli ed entrata in vigore il giorno dopo anche se necessitava di 50 decreti attuativi. Sulla stessa legge il 16 luglio 2016 il governo correggeva 172 refusi rinvenuti. Non basta. Il 20 aprile 2017 venivano apportate altre 441 modifiche al testo e veniva stabilita l’approvazione di altri 60 decreti attuativi;
-Anac: dal 2016 Anpci ne chiede l’abolizione. L’Anac solo nel 2016 produsse 1388 delibere (4 delibere al giorno compresi sabati e domeniche). Per maggiori dettagli vi rinvio a un mio articolo comparso su ItaliaOggi del 28 luglio 2017, pag 45, dal Titolo: “Lettera a Raffaele Cantone: Provi Lei, Presidente, a fare il Rup”;
-Legge Severino del 2012, approvata da una maggioranza bulgara. Da subito l’Anpci denunciò la sperequazione del testo in particolare nei confronti degli amministratori locali e i danni che avrebbe recato alla rappresentanza politica dei cittadini e ne chiese l’urgente modifica;
-Liste farlocche: da sempre l’Anpci ha chiesto la modifica delle norme in materie di liste farlocche e quorum senza elettori Aire. Dopo quasi 20 anni finalmente un ramo del Parlamento ha approvato il mese scorso le prime modifiche.
Se il Parlamento e la Conferenza Stato -Enti Locali avessero ascoltato, sin da subito, i sindaci dei piccoli comuni, rappresentati dall’Anpci e definiti dal Presidente Mattarella “le sentinelle del territorio”, non saremmo oggi costretti a modificare in fretta e in furia norme che rischiano di far saltare il Recovery plan.
Invito il Parlamento e il Governo a confrontarsi meno con le grandi città, a guardare meno ai sondaggi e collegarsi anche con Anpci composta dai sindaci dei piccoli comuni, Sindaci che conoscono molto bene cosa serve veramente ai cittadini con i quali si confrontano quotidianamente e senza intermediazione.
Roma, 10. 06. 2021
Il Consulente ANPCI - Dottor Vito Mario Burgio
Da: Nicola
Giovedì 10 giugno 2021 18:27:02
Per: Bruno Vespa
[Libro QUIRINALE]
Caro Bruno Vespa,
sto leggendo con gusto il suo libro ma mi permetto di segnalarle, per una edizione successiva rivista, un refuso a pag. 56, dove il povero San Giuliano di Cappadocia viene invecchiato di 618 anni!
Un cordiale saluto
Marco Menegotto
Da: Marco Menegotto
Giovedì 10 giugno 2021 17:42:52
Per: Alberto Matano
[Per favore BASTA!!!]
Matano ci fai impazzire ogni giorno con tutte le tragedie che si stanno consumando, ogni giorno ci proprini gli stessi filmati e ogni giorno dici le stesse cose, ma non ricordi che il giorno precedente hai fatto le stesse cose? ma per favore cambia mestiere e lasciaci vivere e non dirmi che posso cambiar canale alla RAi pago un canone
Da: Maria
Giovedì 10 giugno 2021 17:26:53
Per: Flavio Insinna
[Che carino]
Ho visto e sentito di recente qualche fuori onda in cui bestemmia e bistratta i concorrenti. di una ragazza piccolina dice anche ''ci hanno manbdato anche la nana'' assolutamente inqua, lificabile, da cacciare a pedate.
Da: Giovanni
Giovedì 10 giugno 2021 15:58:25
Per: Alberto Angela
Buongiorno, mi piacerebbe vedere in TV un programma che in modo scientifico indagasse l'effetto che ha e come agisce sulla psiche del singolo o collettiva il continuo martellamento della pubblicità in tutti i settori: internet, TV, autobus, radio, cartellonistica, cellulari ecc.
Sarebbe bello scoprire anche le radici della pubblicità e il meccanismo di difesa o fiducia che mettiamo in atto quando siamo sottoposti agli stimoli pubblicitari.
Confrontare le pubblicità del resto del mondo con le nostre, sarebbe molto interessante un viaggio nel marketing, nella legislazione dei paesi europei, della nostra. L'uso di bambini, animali, testimonial e loro compensi.
Sarebbe possibile riferire la proposta ai divulgatori Alberto e Piero Angela?
In attesa di una risposta,
Un caro saluto a tutto lo staff.
Grazie se risponderete.
Alessandra Mazzeranghi
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Da: Alessandra Mazzeranghi Di Roma
Giovedì 10 giugno 2021 15:38:45
Per: Milena Gabanelli
Buongiorno, da mesi tg e talkshow sono stati catturati dal tema coronavirus e problemi derivanti di grande importanza. Ora che con il programma di vaccinazione siamo tutti un po' più rilassati, non ne possiamo più dei tanti problemi quotidiani di cui si parla poco ma che avvelenano il rapporto con servizi pubblici e privati. Questi sono spesso inaccessibili, la crescente informatizzazione è spesso astrusa, frequentemente non funzionante o sbagliata. Sono i problemi quotidiani di cui si parla poco ma con cui ogni giorno si scontra la gente che si sente vessata ed è sempre più arrabbiata. Come riferimento riporto alcuni esempi che ho appena pubblicato su facebook, caso mai servissero come spunto. Grazie per attenzione. Marco Guarona
LA MIA BATTAGLIA CONTRO LA CULTURA DELL’INEFFICIENZA E DELL’INDIFFERENZA
Non intendo insistere su temi oggetto di dibattiti pubblici come per esempio la patrimoniale proposta da Letta, gli scandali che riguardano la magistratura, le problematiche sanitarie ed economiche causate dal covid, le scarcerazioni dei mafiosi, i vitalizi concessi a chi è stato condannato per aver derubato lo stato, lo scollegamento tra regioni e governo centrale, la mia voce sarebbe sommersa dal coro dei talk show.
Intendo invece trattare di quella miriade di piccoli casi che ottengono al massimo un trafiletto sulle pagine dei quotidiani ma a causa dei quali i cittadini si sentono vessati perché non riescono a far valere le proprie ragioni, fatti incredibili che sfibrano chi li vive ogni giorno.
CASO PRIVACY: recentemente trattando il tema del pass per i vaccinati sono state sollevati dubbi sul rispetto della privacy. Ridicolo, siamo tutti vessati da telefonate quotidiane con proposte commerciali non richieste, moleste nel migliore dei casi, truffaldine spesso. Chi ha la mia età ne riceve una decina al giorno, forse perché l’età ci qualifica come possibili prede facili; a volte siamo un po’ rimbambiti ma non così tanto da non essere guardinghi.
Siamo costretti a firmare in ogni occasione nel nome della privacy fogli illeggibili scritti in micro-lettere, ma esitiamo a far sapere se siamo vaccinati o no (fatto che ha riflessi sulla salute pubblica) eppure le nostre abitudini sono a disposizione di chiunque voglia sapere se ci mettiamo le dita del naso o quante volte facciamo la doccia. Interventi: nessuno. Il cittadino è importunato, le comunicazioni rese più difficili perché si risponde sempre di più solo ai numeri noti, ma a chi importa?
CASO CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’: molte reazioni scandalizzate alla proposta di Letta che riguarda le successioni plurimilionarie. Per anni è stato prelevato dalle pensioni dei dirigenti d’azienda un contributo di solidarietà. Il ricorso del sindacato di categoria è stato respinto con la motivazione che la situazione economica richiedeva la solidarietà delle categorie più abbienti, purchè fosse limitata nel tempo, un po’ una forzatura rispetto alla Costituzione dato che riguardava solo una specifica categoria.
Dopo 5 anni (è durata così a lungo da essere ormai quasi un fatto acquisito) il prelievo è scomparso nel 2020 ed è ricomparso nel 2021 ma, cosa grave, senza neppure avvertire gli interessati.
Si è dibattuto della tassazione delle eredità sopra i 5 milioni di euro ma alla chetichella il contributo si preleva su pensioni di alcune migliaia di euro tra l’indifferenza generale.
CASO GIUSTIZIA: ancora tre esempi di fatti di cui non si parla o se ne parla per dimenticarsene subito.
Tempo fa un cartello di operatori telefonici è stato multato perché è passato proditoriamente dalla fatturazione mensile a quella ogni 4 settimane. E’ stato loro imposto di risarcire i clienti senza che dovessero chiedere il risarcimento, doveva essere un automatismo. Pochi hanno ricevuto questo risarcimento automatico, ma in Italia basta promulgare le leggi, il controllo della loro applicazione non esiste neppure a fronte di una sentenza.
Grandi gruppi che forniscono gas ed elettricità avevano l’abitudine di sovrafatturare in barba alle letture non solo quelle dichiarate dall’utente ma persino di quelle effettuate dalle società preposte. Nel mio caso si stimavano i consumi sulla base di quelli dell’utente precedente arrivando a fatturarmi 200 metri cubi di gas in più di quelli certificati dalla Società affidataria delle letture del contatore. Invece delle scuse, dal loro ufficio legale ho ricevuto una dettagliata disquisizione sulle procedure che occorre seguire per i reclami. La buona novella è che finalmente sono state comminate multe milionarie per false fatturazioni.
Spetterà ai cittadini verificare se questa sentenza sarà applicata o meno? Ma è giusto? E chi non è in grado di farlo? La battaglia non è stata lunga ma il buon esito era tutt’altro che scontato.
Cito un altro caso personale, una vera perla.
Una Società fornitrice di internet e servizi telefonici non rispettava quanto pubblicizzava come livello di servizio e non manteneva gli impegni contrattuali, inducendomi a ricorrere alla procedura di conciliazione. Dopo aver messo in atto varie azioni dilatorie mi è stato proposto un accordo che ho rifiutato, preferendo ricorrere al giudice di pace.
Erano trascorsi già 4 mesi dall’inizio del contenzioso e ne trascorsero altri 11 per arrivare alla prima udienza fissata a novembre 2019. L’esame della documentazione o qual si voglia illustrazione dei fatti fu rinviata alla udienza successiva a maggio 2020, a distanza di 6 mesi.
Ma questa seconda udienza saltò per il covid.
Arrivati a quasi due anni dall’inizio del contenzioso la controparte ripropose una soluzione stragiudiziale che accettai, a settembre del 2020 fui risarcito e la questione si chiuse, ma non per tutti. Infatti non è previsto che questi accordi vengano comunicati agli organi giudiziari quindi a febbraio del 2021 è arrivata la comunicazione di una nuova udienza fissata a fine ottobre 2021, un anno dopo l’accordo concluso. Sembrerebbe uno sberleffo, in realtà si è svolto un lavoro inutile a causa di un buco procedurale che risale a chissà quando. Se non ci fosse stato l’accordo tra le parti sarebbero passati a quel punto 3 anni senza ancora la parola fine per una controversia in cui, da come sono andate le cose, era chiaro fin dall’inizio l’inevitabile conclusione.
CASO TASSAZIONE DOPPIA: è ancora un caso personale, ma veramente emblematico. Fine 2018, decisi di trasferirmi da Torino al mare, in Liguria, e il 14 gennaio 2019 chiesi la nuova residenza.
A gennaio 2019 scadeva il bollo dell’auto, non avevo ancora notizie della chiusura della pratica di cambio residenza e incautamente pagai il bollo alla Regione Piemonte il 17 gennaio, in anticipo. Mi arrivò subito dopo conferma della nuova residenza dal 14 gennaio. La logica mi diceva che ero in regola verso lo Stato perché la tassa l’avevo pagata e dato che Piemonte e Liguria sono entrambe regioni d’Italia, da tempo informatizzate, pensai che avrebbero sistemato le cose fra di loro.
Ma chi si affida al buon senso quando c’è la burocrazia di mezzo, è una vittima designata. Nella pandemia abbiamo capito che ogni Regione tende a considerarsi uno stato indipendente e forse anche lo Stato ha il dubbio di essere ancora all’epoca dei Comuni. Sta di fatto che a febbraio del 2021 mi è arrivato un “avviso bonario” dall’ACI di Genova che per conto della Regione Liguria mi chiedeva di pagare il bollo del 2019 con tanto di sanzione. Unito c’era un modulo dove specificare per quale motivo il pagamento non risultava. Sul modulo è previsto anche il mio caso ed è previsto che si possa chiedere che le Regioni sistemino tra di loro l’aspetto contabile. Sembrerebbe il trionfo del buon senso, dell’ovvio.
Ho trasmesso all’ACI di Genova copia del bollettino pagato alla Regione Piemonte e il modulo compilato. Dopo mesi la risposta: “Doveva pagare alla Liguria, non possiamo controllare i dati, si rivolga alla Regione Piemonte o all’ACI di Torino”. La Regione Piemonte mi ha indirizzato all’ACI che ha certificato con documento scritto che il bollo risultava pagato in Piemonte. Trasmesso il tutto, la risposta è un capolavoro di coerenza: “Doveva pagare alla Liguria non siamo in grado di verificare, confermiamo l’avviso bonario”. Verificare cosa? L’ACI del Regno di Liguria non si fida dell’ACI del Regno del Piemonte?
Ho chiesto allora se le due Regioni non potevano gestire direttamente il trasferimento della cifra pagata come previsto dal loro stesso modulo e ho sottolineato che comunque la multa è indebita dato che il pagamento è stato fatto addirittura in anticipo sulla scadenza. Era chiara la volontà di pagare il dovuto. Risposta: ”Non possiamo verificare i dati, confermiamo l’avviso bonario”. La risposta sulla sanzione non è neppure stata data e le argomentazioni sono di una inconsistenza sconcertante. Su questo fronte sto perdendo, per ora, dall’ottusa e impunita arroganza del burocrate non c’è scampo. Non si rispetta il cittadino solo chiamandolo “Gentil Signor” o battezzando bonario un avviso con una sanzione pretestuosa.
Se uno Stato permette da parte di chi lo rappresenta comportamenti di questo genere, o permette a certe aziende di violare i diritti dei cittadini, in altre parole tollera e quindi impersona per mezzo delle sue strutture la cultura dell’inefficienza e dell’indifferenza, è facile prevedere la sua prossima disgregazione. Basterebbe sentire cosa pensa la gente. Ci sono segnali forti e chiari: la crescente percentuale di chi si astiene dal voto, i repentini innamoramenti e disamoramenti di ogni uomo o movimento nuovo, la crescente ed ostentata violazione di regole e leggi, il disconoscimento dell’autorità, l’anarchia scambiata per diritto alla propria libertà (anche se viola i diritti degli altri), la pretesa indipendenza delle strutture periferiche dal governo centrale, le buffonate alle Camere, sono sotto gli occhi di tutti.
La pandemia ha esaltato le poche efficienze e messe a nudo e moltiplicato le inefficienze al punto che la tradizionale arte di arrangiarsi vale sempre di meno. I cittadini sempre più vessati e arrabbiati vagano impotenti tra uffici inaccessibili e procedure informatiche astruse e mal funzionanti realizzate da incompetenti. Sommando l’inefficienza, l’indifferenza e la mancanza di professionalità si creano le condizioni per lo sfaldamento dello Stato. Lo Stato dovrebbe essere un esempio di efficienza, dovrebbe rispettare i cittadini e farsi rispettare, invece fa il contrario: in ogni attività il numero uno dà l’esempio, se è un cattivo esempio ci si può solo attendere un pessimo risultato. I paesi europei che diffidano dell’Italia sono davvero brutti e cattivi? Forse hanno solo gli occhi per vedere.
Io, essendo in pensione, ho il tempo di affrontare le quotidiane ingiustizie che colpiscono ogni cittadino a differenza dei molti che non possono e devono subire, spero che non me ne venga meno la voglia.
L’Africa è il terzo mondo? Attenzione, tra non molto l’Africa saremo noi.
Da: Marco Guarona
Giovedì 10 giugno 2021 15:18:36
Per: Francesco Totti
[Il mio cucciolo di cane alan]
Ciao francesco, sono sabrina bassi, ho un cuccuoli di pitbull di 4 mesi, si chiama Alan, 4 giorni fa mentre giocava e correva nel giardino è cascato dal gradino di casa, e si è rotto il gomito precisamente l'omero, sono corsa subito all ospedale veterinario di ostia dove io abito, hanno fatto una lastra e gli hanno dato degli antinfiammatori, hanno costatato che deve essere operato subito martedì, mettendogli due placche metalliche alla zampa anteriore e il neurologo presume che si è lesionato il nervo, sono disperata non so dove mettere le mani, sto chiedendo aiuto a tutti.
Non so come pagare l'intervento poiché il costo è di 2700 €, io ho perso il lavoro a causa Covid e non so come fare per aiutarlo, mi affido al tuo cuore e se non puoi fare nulla continuerò in qualche modo a chiedere aiuto. Grazie sabrina bassi 389-------
Da: Sabrina Bassi
Giovedì 10 giugno 2021 14:48:37
Per: Maurizio Landini
Buongiorno e grazie anche solo se leggerete questa mia.
Vi devo portare un piccolo esempio, perché qui sembra che tutti facciano, ma essendo troppo lontani dalle persone vere che vivono e mandano avanti il paese, si ignori il vero fondo.
Mettiamo il caso di due giovani. il primo è un pizzaiolo, selezionato da una grande azienda di ristorazione Francese. Ha ricevuto il testo del contratto a tempo indeterminato una settimana prima di partire e lavora ormai da 5 anni, anche durante il COVID a Parigi facendo carriera. L’altro è un cuoco diplomato che ha lavorato sempre e bene, con un’ottima esperienza, ormai sono 10 anni, sempre con contratti a tempo. E con i contratti a tempo, le banche non ti concedono mutui, quindi non puoi acquistare una casa e far lavorare altre persone. Ultimamente, contattato da una grande azienda italiana, a livello internazionale, ha lavorato per quasi due anni. A gennaio terminava l’ultimo rinnovo e dovevano assumerlo come promesso a tempo indeterminato. È stato licenziato perché con il blocco dei licenziamenti non potevano assumerlo. Ora lavora per Just Eat e fa le consegne. Gli hanno offerto un lavoro con contratto a tempo determinato part time a 5 euro lorde l’ora e 3 euro al nero per il resto, perché avrebbe dovuto lavorare tutta la settimana senza riposi facendo pranzo e cena. Queste situazioni non riguardano solo la ristorazione. Ora c’è stato il COVID, ma prima cosa c’era? Inviterei il ministro del Turismo a correggere lo slogan sul sito del ministero “Italia, un paese per viaggiatori” in “Italia un paese di giovani viaggiatori”. Stiamo perdendo il meglio del nostro futuro, nel quale i genitori hanno investito per lo studio e per le specializzazioni, ma la loro patria non li gradisce, non li difende e non gli rende la dignità costituzionale. Grazie e scusate se mi sono prolungata.
Maria Rita Tropea
Da: Maria Rita Tropea
Giovedì 10 giugno 2021 14:34:33
Per: Barbara Gallavotti
[Fans]
Ammirazione e stima verso la signora Gallavotti
Da: Gendusa Angelo
Marco Travaglio
Giornalista e scrittore italiano
Da: Saverio