Andrea Bargnani
Biografia • Un mago all'ambasciata italiana dellNBA
Andrea Bargnani nasce a Roma il 26 ottobre del 1985 ed è un cestista italiano, considerato tra i più bravi della storia del basket nazionale. È alto 213 centimetri, gioca come ala grande e centro, ma sa ricoprire anche il ruolo di ala piccola. Riccardo Pittis, ex grande della pallacanestro italiana, gli ha dato il soprannome di "Mago", che Bargnani si è portato dietro anche nella sua esperienza nella NBA statunitense.
Nel 1991, il piccolo Andrea come tutti i bambini della sua età sogna un futuro nel calcio. Invece, all'età di sei anni, per la prima volta viene condotto dalla madre Luisella, ex giocatrice a livello amatoriale, ad un allenamento di basket. Spinto anche dallo zio Massimo Balducci, ex giocatore prima della Perugina Jeans e poi della Stella Azzurra di Roma, Andrea "deve" innamorarsi della cestistica e, in verità, ci mette poco a prendere in mano il pallone da basket. In quegli stessi mesi poi, si trasferisce a Trezzano Rosa, in provincia di Milano, insieme con i genitori ed il fratello ed inizia a mettersi in luce a livello giovanile, facendosi notare anche in ambito nazionale.
Nel 1997, il giovanissimo Andrea Bargnani torna a Roma, dove milita nel Basket Roma allenato da Roberto Castellano, ex-capitano del BancoRoma. I cinque anni che passa con il coach Castellano sono duri, ma molto importanti per Bargnani. Gli allenamenti, a detta del futuro campione italiano, si basano soprattutto sulla forza, la rapidità e i tiri da tre. Il difetto del giovane Andrea, in questi anni, è quello di essere eccessivamente magro e lento, ma nonostante tutto Castellano lo impiega come guardia, credendo sempre in lui e nel suo talento. Arriva anche la prima delusione per Bargnani.
A 13 anni, nel 1998, entra tra i sessanta giocatori della selezione che raccoglie i migliori cestisti della regione Lazio ma non va oltre, e lo scartano. L'anno dopo però, a 14 anni, la nazionale dei classe 1985 lo convoca per la prima volta. All'età di diciassette anni, nel 2003, Andrea Bargnani approda in serie B2, alla Stella Azzurra Roma, disputando un ottimo campionato, che gli vale la chiamata della Benetton Basket Treviso, nel 2004.
Alla sua prima stagione, il diciottenne cestista romano non gioca mai, ma si allena con i grandi del basket italiano, come Pittis e Garbajosa, e impara direttamente dal coach Ettore Messina. In quell'anno, consegue anche il diploma, con sessanta sessantesimi.
L'anno dopo, il 2005, è quello della svolta. A Treviso arriva il coach statunitense David Blatt, il quale ha il compito di far ripartire la Benetton. Ci riesce, e la squadra, anche grazie all'esplosione del giovane cestista romano, nell'emozionante finale con la Fortitudo vince lo scudetto 2005 - 2006. Bargnani viene eletto miglior giovane del campionato italiano e premiato, nel 2006, anche a livello internazionale, con il trofeo Rising Star Trophy come miglior giocatore under 22 dell'Eurolega.
Tre giorni dopo la vittoria dello scudetto, Bargnani viene invitato dall'NBA a New York, per passare i giorni precedenti al Draft insieme con tredici giocatori candidati ad essere scelti tra i primi posti della lotteria del campionato a stelle e strisce. Andrea passa queste ore insieme alla sua famiglia, e il 26 giugno del 2006, viene chiamato dai Toronto Raptors come prima scelta assoluta. È il primo giocatore italiano ad essere chiamato al primo giro, oltre che il primo europeo ad essere selezionato come numero uno assoluto, il secondo, dopo il campione cinese Yao Ming, a non essersi formato negli States.
Le emozioni e le soddisfazioni non finiscono per Andrea Bargnani. Un mese dopo, il 25 luglio del 2006, il sindaco di Roma Walter Veltroni gli conferisce l'onorificenza di Ambasciatore di Roma nel mondo, premiandolo con la "La Lupa di bronzo".
Bargnani Arriva a Toronto. Qui lascia la "sua" maglia numero 11 a T. J. Ford, prendendo il 7, numero con cui ha esordito nel basket, oltre che numero portato dallo zio Massimo Balducci. Ma gli inizi, soprattutto durante i primi due mesi e nella Summer League, purtroppo non sono esaltanti. L'adattamento con il basket americano è difficile e il giovane cestista italiano gioca poco.
L'esordio nell'NBA arriva solo il 1° novembre del 2006, nella partita giocata e persa contro i New Jersey Nets, quando entra a metà del primo quarto in sostituzione di Chris Bosh. In 8 minuti di gioco, Bargnani segna 2 punti, con 2 rimbalzi, 2 stoppate, 1 palla persa e 3 falli.
La stagione 2006-2007 con i Raptors parte malissimo e anche il giovane giocatore romano ne fa le spese. Dalla metà del campionato in poi però, le cose migliorano e anche Bargnani si ritaglia un posto in squadra. Dopo la partita della svolta di Salt Lake Citiy contro gli Utah Jazz, in cui ha realizzato 15 punti, 3 rimbalzi e 2 stoppate, Andrea Bargnani colleziona un altro piccolo ma significativo record, realizzando contro i Magic di Orlando ben 23 punti: il maggior numero di punti realizzati in una partita NBA da un cestista italiano. Così, nel gennaio del 2007, viene eletto matricola del mese della Eastern Conference, oltre che selezionato per la partita tra i migliori giocatori al primo anno nella NBA, i rookie, contro quelli al secondo anno, all'interno dell'All Star Game 2007 di Las Vegas. Qui, Bargnani realizza 12 punti nella sconfitta 114-155.
Alla fine di questa prima stagione, il giovane campione italiano raggiunge il secondo posto nella classifica di miglior matricola dell'anno, dopo Brandon Roy, disputando anche una buona sessione di playoff, la quale però non basta a consentirgli il passaggio di turno contro i Nets di New Jersey.
Nel frattempo però, è arrivata anche la chiamata in nazionale.
Andrea Bargnani esordisce in maglia azzurra nell'estate del 2007, in occasione di alcune partite di preparazione all'Europeo di Spagna. Il giocatore dei Raptors non brilla in questa competizione, pur portando a casa una media di 12,7 punti e 5 rimbalzi a partita, e il suo contributo non basta a portare l'Italia ai quarti di finale.
L'anno dopo, nella stagione 2007-2008, nel pieno dell'esperienza U.S.A., rinuncia alla chiamata in nazionale, anche per via delle pressioni dei Toronto Raptors. Con la sua squadra però, le cose iniziano ad andare per il verso giusto e il nome dell'italiano è quasi sempre presente nel quintetto iniziale, spesso in posizione di play, e questo nonostante un infortunio e il difficile rapporto con il coach Sam Mitchell. Migliora anche il suo record personale realizzando nella partita del 1° febbraio del 2008 ben 28 punti contro i Los Angeles Lakers.
La stagione seguente non parte bene per Bargnani, anche a causa dell'acquisto da parte dei Raptors dell'esperto giocatore Jermaine O'Neill. L'italiano però, riesce a conquistarsi il posto da titolare nel corso della stagione, giocando come ala piccola e guadagnandosi la stima dei tifosi. Il 16 marzo del 2009, contro i Charlotte Bobcats, supera per la prima volta i 1.000 punti in una stagione e il mese dopo, il 12 aprile, contro i Philadelphia 76ers eguaglia il suo record di 6 stoppate in una partita, aggiungendo 17 punti e 4 assist. Inoltre, il 12 Febbraio del 2008, riceve la sua seconda convocazione per l'All Star Game di New Orleans, giocando nella squadra degli atleti al secondo anno di NBA.
Nell'agosto del 2009 torna in nazionale per prendere parte all'Additional Round, il quale mette in palio l'ultimo posto disponibile per i Campionati Europei. Gli azzurri però arrivano ultimi, dietro Francia e Finlandia, con una sola vittoria all'attivo, e anche Bargnani gioca nettamente al di sotto delle sue possibilità, deludendo i tifosi. Intanto, nel mese di luglio del 2009, il giocatore sigla un rinnovo del contratto con i Toronto Raptors, con un accordo quinquennale di circa 50 milioni di dollari.
La stagione 2009-2010 si rivela buona per il cestista italiano, il quale migliora sia il suo record personale nei rimbalzi, nella partita di gennaio contro gli Indiana Pacers, raggiungendo quota 17, e sia quello di punti: 34 in 36 minuti, sempre contro la stessa squadra, ma un mese dopo. La media a fine stagione è la seguente: 17.2 punti segnati, 6.2 rimbalzi, 35 minuti giocati in 80 partite. Inoltre, raggiunge per ben sette volte la cosiddetta "doppia doppia", ossia la doppia cifra di punti e rimbalzi in una stessa partita.
L'estate del 2010 torna in nazionale, per le qualificazioni all'Europeo di basket del 2011. E qui, Bargnani gioca delle ottime partite, come conferma il miglioramento del suo record personale in azzurro, raggiunto il 20 agosto del 2010, a Bari, contro la Lettonia: 30 punti, 13 rimbalzi, 4 stoppate. Lo stesso record però, viene subito migliorato dall'atleta dei Raptors, esattamente sei giorni dopo, nella partita vinta contro il Montenegro, con 34 punti segnati.
La stagione 2010-2011 dovrebbe essere quella della svolta per Bargnani, ormai leader offensivo di Toronto, soprattutto dopo la partenza di Bosh. Il 9 dicembre del 2010 infatti, il giocatore italiano, al Madison Square Garden di New York, porta più in alto il suo record NBA, realizzando ben 41 punti, più 7 rimbalzi e 6 assist.
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