Ferdinando I d'Austria
Biografia • Ferdinando il Buono
Ferdinando Carlo Leopoldo Giuseppe Francesco Marcellino d'Asburgo-Lorena nasce a Vienna il 19 aprile 1793, primogenito dell'imperatore Francesco I d'Austria (II come imperatore del Sacro Romano Impero) e della sua seconda moglie Maria Teresa dei Borbone di Napoli.
La dieta di Presburg (l'attuale Bratislava) del 1830 lo riconosce re d'Ungheria.
Il 27 febbraio 1831 sposa la principessa Marianna di Savoia, figlia del re di Sardegna Vittorio Emanuele I. Con la morte di Francesco II, avvenuta il 2 marzo 1835, ne eredita la corona; conseguentemente, nel 1836, è incoronato re dello Stato di Boemia, con il nome di Ferdinando V e, nel 1838, del regno Lombardo-Veneto.
Ereditato il trono imperiale, Ferdinando I d'Austria concede un'amnistia a tutti i prigionieri politici; una seconda amnistia è concessa nel 1838, a Milano, in occasione dell'incoronazione.
L'insurrezione viennese del 1848 lo costringe a promettere, il 25 aprile, la costituzione, ma quando ne rende pubbliche le linee direttrici, e cioè l'istituzione di una camera alta formata da notabili parzialmente nominati dal sovrano, ed una camera bassa eletta in base al censo, la protesta torna a sollevarsi da parte di studenti, operai e guardia civica.
La paura della piazza inferocita, giunta a protestare fin davanti alla reggia, lo fa decidere alla concessione dell'elezione di un'assemblea costituente con il sistema del suffragio universale. Prudenzialmente, il 19 maggio si trasferisce a Innsbruck e, qualche settimana dopo, annuncia lo scioglimento della Legione Accademica, un'organizzazione studentesca. Riesplode l'insurrezione e Ferdinando, il 2 dicembre, abdica in favore del nipote Francesco Giuseppe, non avendo egli avuto figli.
Insieme a Marianna si ritira a Praga, nel castello di famiglia, dove muore all'età di ottantadue anni, il 29 giugno 1875.
Quella di Ferdinando I d'Austria è una figura di regnante sui generis: basso, magro, malaticcio, affetto sin dalla nascita da una serie di scompensi che gli conferiscono un aspetto sgradevole ed un'espressione ebete, oltre a limitazioni mentali, è il risultato di generazioni di matrimoni fra parenti stretti. Ma, nonostante tutto ciò, apprende diverse lingue straniere, impara a suonare il pianoforte e studia con passione e profitto araldica, agricoltura e tecnica.
Negato per la politica, tanto da affidarsi del tutto ad una Conferenza di Stato formata principalmente da Metternich, oltre che da suo fratello Carlo Francesco, dal conte Franz Anton Kolowrat Liebensteinsky e da suo zio l'arciduca Luigi d'Asburgo-Lorena, è più portato per le arti e la contemplazione, temi che più si addicono al suo animo puro e nobile.
Ferdinando I d'Austria ama ripetere che durante tutto il suo regno ha firmato una sola condanna a morte: persino il capitano Franz Reindl, che il 9 agosto 1832 attenta alla sua vita, viene da lui graziato e la sua famiglia sostenuta economicamente durante il periodo di carcerazione. Per queste sue qualità la gente ama definirlo "Ferdinando il Buono".
La sua ingenuità è stata scolpita in un breve dialogo con Metternich, mentre i due si trovano ad assistere ai tumulti di popolo. I termini sono pressappoco i seguenti: "Principe Metternich, perché tutta quella gente urla tanto?", e Metternich: "Fa la rivoluzione, maestà". E l'imperatore: "Si, ma ne ha il permesso?".
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