Gad Lerner

Gad Lerner

Gad Lerner

Biografia Infedele sincero

Anchorman, giornalista, personaggio simbolo di una maniera moderna e spregiudicata di fare informazione, senza riguardi per nessuno. Multimediatico, polemico e rigoroso ama il dibattito critico e il leale scontro di opinioni. Di fatto Gad Lerner è una delle personalità più interessanti dell'informazione televisiva, ed è conosciuto al grande pubblico grazie a trasmissioni di successo e di non banale fattura, sempre attente all'approfondimento e all'investigazione della realtà. Trasmissioni come l'ormai storica "Profondo Nord" o "Milano/Italia", sono state oltretutto particolarmente innovative nella forma e nel metodo.

Circa lo scopo e le finalità di questi programmi, Lerner ha dichiarato: "Lo scopo principale dovrebbe essere quello di colmare una lacuna che i telegiornali e anche i quotidiani non possono sanare perché devono seguire giustamente la cronaca ed è, ad esempio, la carenza culturale enorme che noi abbiamo rispetto alla tragedia che si sta svolgendo nei Balcani [era il 1999 N.d.r.]. Partiamo da una enorme ignoranza storica: c'è inconsapevolezza assoluta su quello che è accaduto, ormai da molto tempo, in un pezzo d'Europa a noi vicinissimo, non abbiamo neppure i codici elementari per interpretare quella realtà. Così se avere a disposizione una o due ore di approfondimento può servire a colmare questa lacuna, credo sia molto meglio che proporre una Tribuna politica".

Nato il 7 dicembre 1954 a Beirut, Gad Lerner comincia la sua attività giornalistica nel 1976 nel quotidiano "Lotta Continua" dove ha lavorato fino al 1979 ricoprendo l'incarico di vicedirettore. Dopo un'esperienza di due anni al "Lavoro" di Genova e un periodo di collaborazione a "Radio Popolare" e al "Manifesto", nel 1983 entra nella redazione dell'"Espresso" di cui diventa inviato, occupandosi di inchieste politiche e sociali.

Nel 1987 scrive il libro "Operai" edito da Feltrinelli. Dal 1990 al 1993 è approdato alla televisione, affermandosi per il suo stile incisivo e diretto. Inizialmente, ha lavorato soprattutto per Rai Tre, realizzando programmi come "Passo Falso" e i già ricordati "Profondo Nord" e "Milano, Italia".

In seguito, dal 3 maggio 1993 fino al settembre 1996, è vicedirettore de "La Stampa". Negli anni successivi ha condotto, sempre in seno alla Rai, la trasmissione "Pinocchio", contribuendo notevolmente alla discussione politico-sociale in atto nel Paese, confezionando sempre puntate di grande respiro e interesse.

Anche i suoi critici più intransigenti riconoscono in Gad Lerner un giornalista equilibrato ed obiettivo, pronto alla polemica ma rispettoso delle opinioni altrui.

In seguito diventa inviato editorialista de "La Repubblica" e conduce su La7 il programma di approfondimento "L'infedele".

Grazie ormai alla sua consolidata esperienza in svariati campi dell'informazione, Gad Lerner è diventato una vera autorità in materia.

In un'intervista, proprio a proposito della questione cruciale riguardante i rapporti fra informazione e comunicazione ha detto:

Informazione e comunicazione non sono in conflitto. L'informazione, intesa come informazione giornalistica, è solo una parte della comunicazione. La propaganda politica, la pubblicità, la costruzione dell'immagine di un'azienda, sono altri aspetti, parimenti dignitosi, della comunicazione. Ma occorre distinguere. Penso che si possa parlare di informazione, dando a questo termine il suo significato più profondo di atto finalizzato appunto ad informare qualcuno di qualcosa, solo se sussiste un elemento di criticità. Fare informazione vuol dire porre dei problemi, sollecitare una critica costruttiva, fornire stimoli per una propria visione rispetto ad un fatto. E con questo non sto demonizzando l'informazione che viene data per vendere un prodotto o per convincere le persone a sposare un'idea politica, o ancora per sollecitare un'impressione positiva nei confronti di un'azienda o di un ente. Anzi, mi paiono, queste, forme altamente professionali e motivanti di comunicazione. Però non vanno confuse con il fare informazione.

Gad Lerner negli anni 2010

Dopo la chiusura de "L'infedele" alla fine del 2012, con l'inizio del 2013 conduce il nuovo programma di LA7 "Zeta". Il 9 giugno 2015 decide di lasciare la Repubblica; la motivazione è una paga non adeguata: Lerner termina così un rapporto di lavoro con il quotidiano che durava da dieci anni.

Nel 2017 Gad Lerner torna in Rai con il programma "Operai", su Rai 3 in seconda serata. Il programma consta di sei puntate, scritte dallo stesso Lerner a due mani con l'autrice Laura Gnocchi: si tratta di un'inchiesta sul mondo del lavoro nella società contemporanea.

Torna a Repubblica nell'aprile del 2019. Nello stesso anno torna anche in tv, su Rai 3, con la trasmissione "L'approdo".

Aforismi di Gad Lerner

3 fotografie

Foto e immagini di Gad Lerner

Commenti

Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Gad Lerner. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Gad Lerner.

Sabato 5 novembre 2022 22:25:14

Il gioco-Scintille/Floris-Lerner


Gentile Gad Lerner, lo scorso 30 ottobre inviai, sempre su questo sito il seguente messaggio a Giovanni Floris, non sapendo – come non so tutt’ora scrivendo a Lei – se mai li leggerete.
E, visto che questo testo parla anche di Lei, mi fa piacere renderLa partecipe.
Con molte cordialità
Luciana Vasile

Gentile Giovanni Floris, ho letto IL GIOCO, veramente in parte, perché, dopo aver tentato di resistere, a pag. 144 la noia ha avuto la meglio. Mi sono dovuta interrompere per le ossessionanti citazioni e una storia che si trascina troppo lentamente. Essendo un giallo, però, non potevo perdermi il finale e così sono saltata direttamente alle ultime quaranta pagine.
Delle continue citazioni, contenute in ben quattrocento pagine, e che possono, in parte (senza contare un certo compiacimento culturale da parte dell’autore), avere un loro senso nel contesto, a testimonianza della preparazione letteraria dei due professori protagonisti chiave, a volte resta fumoso il legame con il concetto al quale fanno riferimento. Risulta quasi una forzatura, crea confusione e costringe ad una lettura faticosa che, per avvenimenti intersecati fra loro e complicati, non si giova neanche di una narrazione chiara.
Purtroppo, altro motivo di distanza dal testo, è che non mi sono affezionata a nessuno dei personaggi del libro, ne sono rimasta distante, nulla è riuscito a coinvolgermi.

Caro Giovanni, a dispetto della mia, forse eccessiva?, sincerità (mi dirà: ma chi gliel’ha chiesta! ?) nel commentare il Suo testo, Lei, invece, come giornalista mi piace molto. Molto La condivido. Ha una conduzione dei dibattiti intelligente veloce incisiva, mai offensiva ma che sa esprimere autorevolmente e senza riserve il Suo punto di vista. La spengo solo quando compare con le sue ‘faccette’, ospite fisso, l’eterno arrogante e supponente Alessandro Di Battista. Perché, montato dai genitori che lo trattavano da ‘genio’, era così anche all’età di cinque anni, quando, nella loro casa al mare, papà Vittorio mostrava orgoglioso, ad amici e conoscenti, il mezzo busto di marmo di Mussolini che accoglieva all’ingresso gli ospiti, un vero biglietto da visita.

Caro Giovanni, Lei come persona è simpatica, gradevole in tutto: nell’aspetto, nel timbro della voce. E poi ha alle spalle una bella famiglia. Ho conosciuto i Suoi meravigliosi genitori, con i quali ho avuto un interessante colloquio, di cui ho ancora memoria dopo anni, alla presentazione di un libro di Bachisio, all’Associazione Culturale Il Gremio nella quale il Presidente Antonio Maria Masia mi avrebbe voluto coinvolgere come consigliere (non sono sarda, ma pur sempre vicina di isola: metà del mio sangue è siculo normanno). E’ stata l’unica occasione nella quale ho intravisto Lei di persona, invece che sul piccolo schermo.

Per finire, il contrario di quanto mi è successo leggendoLa, mi è capitato con un altro giornalista: Gad Lerner.
Non condivido nulla di quello che pensa dice fa come giornalista. Non è affabile come persona a cominciare dal timbro della voce.
Ho letto il suo “Scintille” tutto d’un fiato, mi sono arricchita culturalmente, ho imparato conoscendo storie di un mondo a me ignoto, mi sono commossa (cum-movere). Gli ho voluto bene. E’ un testo di emozioni e sentimenti scritto dallo spazio e dal tempo dell’IO.

E’ proprio strana la vita, singolari le sensazioni che ciascuno di noi si crea con personalità note e con le quali non ha frequentazioni. Rapporti i più vari, silenziosi, che il più delle volte rimangono inevitabilmente nascosti, a volte imperscrutabili.
Questa un’occasione per renderli palesi e della quale, personalmente, La ringrazio.

Luciana Vasile

Sabato 2 luglio 2022 15:09:36

Diario di gucci luciano (baffo) su facebook dal 1944 al 2018


Caro Gad sono Gucci Luciano classe 1938, ti vorrei consegnare il diario della mia vita dal 1944 al 1980.
Il 6 Agosto 1944 due soldati con la divisa delle SS (ma uno di loro era italiano) fecero irruzione in casa ed uccisero mio padre Aurelio ed i miei nonni Ulisse e Maria. Poi mentre fuggivamo io Luciano, mio fratellino Giancarlo del '41 e mia sorella Leonetta del '32 fummo presi di mira da una mitragliatrice che colpì Giancarlo e un colpo lo colpì alla mano destra recidendo i tendini del 2° 3° 4° 5° dito e completamente le natiche però ce la fatta. Questo diario che è depositato a Pieve S. Stefano di cui ne ho fatte circa 600 copie che ho regalato ad amici parenti e conoscenti, una delle copie rimaste vorrei consegnartela, perché penso che l'apprezzerai. Ora il diario é postato su Facebook e potrai leggerlo, diario di Gucci Luciano (Baffo). Oltre agli episodi di quando facevo il macchinista alle ferrovie, belli, brutti, buffi, la vita in collegio con la divisa della marina con le stellette come i militari per nove anni dal 1946 al 1955 é stata molto dura. L'inferno la guerra, il purgatorio il collegio, il paradiso il matrimonio, il prossimo anno se avremo la fortuna di arrivarci il 22 Luglio festeggeremo il 60° nozze di diamante. Ti scrivo perché in questo periodo sono completamente destabilizzato vedendo in televisione quei bambini ucraini insanguinati. La notte mi sveglio e rivedo la scena di quando mia sorella con mio fratellino in collo correva per cercare aiuto e quella manina che gli ciondolava colando sangue.
Questo diario mi è servito per andare nelle scuole per raccontare quello che ho vissuto, ma c'è poca collaborazione con gli insegnanti. Mi vergogno solo di una cosa non avere avuto il coraggio di andare nei campi di sterminio. Caro Gad se qualcosa non ti chiaro ti prego di contattarmi, sono un pacifista e il mio pensiero è quello di Oscar Wilde, sarebbe gran festa in tutta la terra se si facesse la pace prima della guerra.

Gucci Luciano via ------- 91 Campi Bisenzio (FI) 50013
------- cell. 328-------

Martedì 15 febbraio 2022 22:29:56

Ho bisogno dell'aiuto di un giornalista come Gad Lerner.
Posso avere il suo telefono ?
Grazie

Mercoledì 9 febbraio 2022 18:52:02

Temono la verità


Bravissimo. Mi riferisco al tuo articolo di oggi su Il fatto quotidiano. Purtroppo hai ragione nel sottolineare le ostilità dei vari poteri. Temono la verità. Il bisogno della società, troppo a lungo manipolata, di scrollarsi di dosso il potere oppressivo, e di ascoltare finalmente le parole della vita reale insieme con le necessarie risposte. Le tue considerazioni erano necessarie, e molti le avranno condivise. Grazie.

Martedì 7 settembre 2021 23:17:53

Bruciano le biblioteche


Gent sig. Lerner ··pochi giorni fa la biblioteca del paese che abito, mi ha negato il prestito di 2 libri a causa della decisione del prefetto di non dare in nessun modo libri a coloro che non avessero esibito il c. d. Green pass. (Nel periodo peggiore della pandemia le biblioteche, pur inaccessibili al loro interno, hanno con molte precauzioni continuato a fornire agli utenti ciò che richiedevano approntando punti di ritiro e consegna all'esterno delle strutture. Non ho trovato notizie riportanti elevati numeri di contagi che le biblioteche avrebbero favorito agendo così). Il fatto in sé sarebbe una quisquilia, se non fosse che nel 1933 i nazisti giunti al potere, devastarono molte biblioteche, bruciando in piazza, nelle strade, i libri di autori ebraici e di antinazisti. Come dire: "prima neghiamo i lbri a voi ebrei (e dissenzienti), poi bruceremo anche voi". In effetti 6 milioni di ebrei, circa, senza contare tutti gli altri subumani stanno a dimostrare che Hitler e compagnia bella mantennero la minaccia. Anche se rovesciata (non brucio libri, ti impedisco di leggerli), la situazione è identica. Quando bruceranno anche me e quelli come me ?

Lunedì 19 aprile 2021 20:41:15

La sinistra e l'incubo Salvini


Egr. dr. Lerner, che tristezza vederla unirsi alla schiera di coloro che se non attaccano Salvini forse credono di perdere la loro sacra integerrima immagine di intellettuali di sinistra il cui verbo è sempre e solo l’unico giusto ! Preciso che non sono leghista, tuttavia ho quel minimo di q. i. e informazioni per sapere che le ONG stanno partecipando, e dunque agevolando, il traffico di migranti. Costoro sbarcano sempre e solo in Italia perché sgraditi nelle nazioni di cui le navi ONG battono bandiera, ma poi ve ne dimenticate! Finiscono in centri di accoglienza molto poco dignitosi, se riescono scappano e se non riescono a passare i confini verso il nord Europa, frustrati e rabbiosi vagabondano, e molti finiscono per rimpolpare le fila dei delinquenti, come testimoniato ogni giorno dalle cronache locali. Ma questo evidentemente per politici e giornalisti di sinistra poco conta. Giovanni

Venerdì 19 marzo 2021 17:08:09

Regioni pitturate


Vorrebbe, per cortesia, segnalare agli intelligentoni del nostro Governo che il virus non ha cognizioni geografiche. Pertanto credo sia insensato colorare le regioni. Piuttosto andrebbero colorate le ZONE in base ai contagi rilevati: che centra colorare di rosso tutta la Lombardia se le zone pericolose sono, per esempio, Brescia o Milano o qualche paese di provincia? Sarebbe ora di smetterla di ragionare in termini biblici per cui per una mela debbono pagare miliardi di persone!!!
Cordialmente
GIORGIO FAVALLI
p. s.: ho qui scritto perché non so come comunicare con la sua gradevole prima pagina.

Sabato 19 dicembre 2020 15:47:33

Condividere il dolore e la collera per l'indifferenza


Caro dott. Lerner, vorrei condividere il dolore e la collera per l'indifferenza, l'ipocrisia e la superficialità con cui Istituzioni, Governo, media, Cts, Iss ecc. trattano le decine di migliaia di morti per Covid. Non si affrontano le carenze di prevenzione, profilassi e cura e tantomeno i deficit di organizzazione e assistenza. Ci si limita ad affermare che siamo il Paese più longevo e che l'età media dei deceduti è di 80 anni. Non siamo il Paese dove si vive meglio, si mangia meglio ecc. ? Eppure tutte le fonti internazionali più qualificate dimostrano che, in rapporto alla popolazione di ciascun Paese, siamo fra i primissimi per contagiati e, noti bene, per deceduti su contagiati e per deceduti su popolazione. Se la " colpa " è dei vecchi (sic), che facciamo? Li lasciamo morire ? E se, a quanto in sostanza dichiarato da Brusaferro e da Conte, non sono invecchiati bene, cosa facciamo ? Giochiamo con le chiusure ? Quanti saranno i morti per Covid al fatidico 7 gennaio pv. ? Cordiali saluti.

Mercoledì 7 ottobre 2020 14:37:18

Gent. le Gad Lerner
Con sgomento e con disgusto ho appreso dalla stampa della fornitura di armi da parte di Israele all’Azerbajgian, mai avrei pensato che il popolo ebraico potesse armare i nemici dell’Armenia, un popolo che subì le medesime persecuzioni, ricordo che Hitler prese ispirazione dall’olocausto armeno per fare lo stesso con gli ebrei. Dov’è la morale? Io la stimo molto ma in questo momento mi chiedo perché Lei sempre in difesa de deboli non si esprime?
Edo Dalla Costa

Lunedì 3 giugno 2019 16:00:15

Egr. Dott. Lerner
una nuova formula per sviluppare il pensiero non solo filosofico ma anche sociologico, psicologico e teologico, è quello di creare una base mediata di concetti scaturiti dall'esperienza di molti individui, soprattutto dai non addetti ai lavori, che poi vengano validati sia dalla numerosità degli interventi stessi attraverso la ricerca delle convergenze, sia dalla conferma o dalla ricusazione e dallo sviluppo successivo a cura di individui che di queste materie sono specialisti. Internet, la televisione ed altri mezzi di comunicazione risultano utilissimi in questo processo. Personalmente ho formulato uno stimolo iniziale per il progetto, in questo sito:
https://www. leconvergenze. it
In attesa di un riscontro, distinti saluti.
Flavio Biasioli

Giovedì 6 settembre 2018 21:19:16

Caro Gad,

oggi pomeriggio, 5 settembre, a 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali, stavo seguendo su Rai 3 l'interessantissima tua trasmissione "La difesa della razza", quando è stata brutalmente interrotta per lasciare spazio a una trasmissione per ragazzi, sia pure sullo stesso tema ; capisco che potessero esserci problemi di orario sul palinsesto odierno, ma non mi è sembrato né rispettoso, verso te e verso l'utente, né nello stile di Rai 3!!
Ci tenevo a esprimere questo mio contributo critico come utente televisivo e a fartelo conoscere, sempre che tu non ne fossi già informato.
Un abbraccio e un grazie per il tuo contributo di intelligenza e qualità

Carlo Nicolini pensionato di Milano

Domenica 5 agosto 2018 10:51:41

Ho scritto un libello anti sistema dal nome “il buco grigio“. Una volta pubblicato sarebbe ideale una Sua presentazione al Circolo Concetto Marchesi di Milano, se vuole Le mando una scheda con i capitoli. Ringraziandola comunque, porgo cordiali saluti. Enrico Corti, ex operaio autodidatta in pensione.

Domenica 19 febbraio 2012 12:24:19

Egregio Dott.Gad Lerner

Vorrei portarle a conoscenza,a lei e a tutta la nostra classe Politica, tramite i quotidiani, e i programmi televisi, l'ingiustizzia dei Carabinieri Ausiliari in congedo.
la maggior parte di noi Ausiliari, con anni di servizio da 1 a 3 anni, al termine del percorso nell'Arma, nonostante siamo risultati idonei, al proseguimento di carriera, non siamo stati prescelti per la ferma quadriennale, venendo collocati in graduatoria e poi congedati per esubero, ed esclusa di fatto, dal'immissioni dei ruoli di servizio permanente.
Il Governo Berlusconi, su un interrogazione a risposta, nei confronti dell'Italia dei Valori, ha dichiarato, che il personale in questione è troppo "anziano", noi siamo all'incirca 1500 ragazzi che vogliamo essere reintegrati la nostra età è tra i 26 e 34 anni di età anagrafica.
Se andiamo a guardare la legge dei Vigili del Fuoco, si puo' essere arruolati fino al trentaseiesimo, anno di età, mentre nella Polizia Locale il limite di età massimo, sono i 40 anni.
Oggi nel nostro paese, siamo in una situazione, dove la criminalità, è in forte aumento, e questo accade, perchè nel territorio non ci sono forze dell'ordine, gli cito l'arma dei Carabinieri, che a un deficit di organico di 7.000 uomini.

Invece di bandire,ogni anno concorsi per Carabiniere Effettivo circa 2.800 Posti e di spendere denaro per arruolare personale proveniente dai VFP1 dell'Esercito, chiediamo oltre che essere reintegrati,di assorbire personale idoneo come noi dalle graduatorie in quanto abbiamo già una formazione professionale. Inoltre eviteremo di fare i concorsi nel 2013 e potremmo da subito essere impiegati nel territorio, per prevenire i reati, e per essere a difesa del cittadino, siamo a costo zero, e con un corso di aggiornamento, possiamo sostenere anche i Comandi Stazioni CC.
Se pensa quanto costa fare un concorso per i VFP1, e il corso, che ha una durata di 9 mesi, questo inciderebbe molto nelle casse dello Stato, specialmente in un momento di crisi, dove il Governo deve fare dei tagli.

Noi saremmo una risorsa importante, e di risparmio per il paese.
Per portarla a conoscenza oltre a miei referenti situati in piu in Regioni che un numero rilevante di carabinieri ausiliari in congedo, pur avendo prestato servizio nell'Arma con uno ,due tre anni , con abnegazione e spirito di sacrificio, si ritrova ad oggi tra le fila del precariato, non avendo potuto, al termine della ferma contratta, sviluppare una carriera nelle Forze armate o nelle Forze di polizia ad ordinamento militare o civile;
la maggior parte degli ausiliari, al termine del percorso nell'Arma, nonostante sia risultata idonea al proseguimento di carriera, non è stata prescelta per la ferma quadriennale, venendo congedata per esubero ed esclusa, di fatto, dall'immissione nei ruoli del servizio permanente delle Forze armate; allego proposta legge con definitive ufficiali richieste dell'ambito collettivo Nazionale affinche si dia giusto merito dei bravi giovani che hanno solo il demerito di aver servito fedelmente lo stato Sta di fatto che molto personale, già addestrato ed esperto nei servizi nell’Arma è stato accantonato, preferendo l’Amministrazione, contro ogni regola costituzionale di buona ed economica gestione delle risorse, organizzare nuovi corsi per l’addestramento di personale, vincolato alle nuove forme di volontariato.
Senza tener conto del fatto che vi sono molti lavoratori, non più occupati, peraltro molto ben addestrati, che non solo non vengono utilizzati per far fronte alle sempre più pressanti esigenze di sicurezza e di ordine pubblico, in Patria e all’estero, ma vanno ad aumentare il già cospicuo mondo del precariato e della disoccupazione. con l'obbiettivo attuale governo equità e crescita sull'occupazione cui la presente una risorsa che necessita per la Sicurezza Pubblica dei Cittadini che oggi vi sono troppi episodi di Criminalità,

Si istituisca un piano di reintegro che preveda immissione nei ruoli servizio permanente a minor costi sull'erario visti i tagli del Governo e rendere da subito operativi sul territorio nazionale al fine di reprimere contrasti con la Criminalità , rendendo i Cittadini più sicuri della presenza dello Stato delle sue Forze del'Ordine. anche
per:
- consentire, da una parte, la riapertura di tutte le Stazioni, così eliminandosi quelle citofoniche, poco “amate” dai cittadini;
- rigettare, dall’altra, tutte quelle forme di controllo del territorio affidate direttamente ai cittadini, come le ronde;
- evitare, infine, l’attribuzione alla polizia municipale di competenze che sono proprie degli organi di polizia nazionale. Rafforzando l’Arma su tutto il territorio nazionale, attribuendo un maggior numero di personale alle Stazioni Carabinieri, che continueranno ad essere il simbolo dello Stato, assicurando la sua costante presenza, solo se saranno aperte nelle 24 ore, disponendo servizi di pattuglia e di perlustrazione in ogni parte del proprio territorio.
visto che i costi che lo Stato sta sostenendo sono troppo onerosi a causa di ridotti fondi finanziari per la formazione di personale proveniente dalle altre FF.AA. sarebbe in grado di prendere rimedi ridando un'altra volta compito a questi giovani Con l’invito a prendere in attenta valutazione tale istanza da noi sottolineata e’ conseguire a mettere nuovamente disposizione a questa spiacevole condizione partecipando unitamente alla soluzione degli obbiettivi da noi prestabiliti
Mi e' gradita occasione per inviarle i miei Cordiali saluti
Taccola Maurizio

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