Giulio Tarro
Biografia
Giulio Filippo Tarro nasce a Messina il giorno 9 luglio 1938. Medico, scienziato e professore universitario italiano, è divenuto celebre al grande pubblico nel 2020, per la sua presenza televisiva nel difficile periodo di pandemia dovuta alla diffusione del virus CoVid-19. In tale contesto c'è stato anche un risalto mediatico alla polemica che Giulio Tarro ha avuto con il professor Roberto Burioni, altro importante virologo italiano. Prima di questa notorietà nazionale Tarro era comunque celebre in campo medico scientifico grazie ai risultati ottenuti in carriera. Non mancano tuttavia numerose controversie riguardo alle sue pubblicazioni, le sue scoperte e i suoi titoli di studio. Andiamo a scoprire di più sulla storia di Giulio Tarro nella sua biografia, di seguito.
Giulio Tarro: la fama
Tarro è stato allievo di Albert Bruce Sabin, virologo polacco (naturalizzato statunitense), famoso per aver sviluppato il vaccino più diffuso contro la poliomielite. Nel corso della sua lunga carriera, lo scienziato messinese ha ottenuto alcune lauree honoris causa: quella in Immunologia all'Accademia Santa Teodora di New York nel 1991; quella in Bioetica all'Università Costantiniana di Cranston nel 1996.
Gli studi
Dopo un diploma di maturità classica conseguito presso un liceo della sua città natale, Giulio Tarro si laurea a Napoli nel 1962, in Medicina e Chirurgia. È assistente di patologia medica all'Università di Napoli dal 1964, fino al 1966. Intanto il suo percorso di studi prosegue con la specializzazione in Malattie Nervose e Mentali, nel 1968.
Vince poi il "premio Sabin", messo in palio dalla casa farmaceutica Sclavo: tale evento gli permette di trasferirsi negli Stati Uniti per studiare al fianco del Prof. Albert Sabin.
Giulio Tarro professore e ricercatore
Dal 1965 è assistente della divisione di virologia e ricerca per il cancro del The Children Hospital Research Foundation di Cincinnati, l'istituto guidato da Sabin.
Quando lo scienziato polacco comunica al mondo la disponibilità del suo vaccino contro la poliomielite, riconosce a Tarro il merito di aver contribuito alla scoperta; più precisamente, Tarro si occupò dell'esame di qualità post-vaccinazione. Va ricordato che la scoperta del primo vaccino contro la poliomielite risale al 1953, per opera di Jonas Salk.
A Cincinnati Tarro ricopre poi il ruolo di professore di ricerche pediatriche dal 1968 al 1969.
In Italia nel 1969 scoppia il caso del siero di Bonifacio, un composto a base di feci e urina di capra. Su di esso si effettuò una sperimentazione clinica autorizzata dal Ministro della Sanità Ripamonti, nell'errata convinzione che le capre non si ammalassero di cancro; i risultati furono deludenti. Fu Giulio Tarro a condurre studi a riguardo, confermandone l'inefficacia.
Giulio Tarro negli anni '70
Nel 1971 è docente di Virologia; l'anno seguente diventa professore di virologia oncologica (la prima cattedra di questo tipo in Italia) presso la I Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Napoli: ricopre tale ruolo per 13 anni, fino al 1985.
Nel 1979 a Napoli isolato il virus respiratorio sinciziale, causa di un'epidemia tra i bambini, allora chiamata "male oscuro". Questa scoperta è però controversa, in quanto la sua prima pubblicazione a riguardo è del 1980, mentre già nel 1979 docenti dell’Università di Napoli avevano pubblicato articoli sull'isolamento e l'identificazione del virus, in cui Tarro non risulta tra gli autori né nelle fonti bibliografiche. [fonte: Wikipedia]
È stato primario di virologia presso l’Ospedale Cotugno di Napoli dal 1973 al 2006.
Gli anni '80 e '90
All'inizio degli anni '80 Giulio Tarro è coinvolto in un'inchiesta della magistratura di Napoli per truffa ed estorsione ai danni della soubrette Stefania Rotolo, ammalata di cancro all’utero. Secondo l’accusa avrebbe tentato di vendere 10 fiale di un farmaco a base di interferone per 40 milioni di lire, che in realtà si era rivelato essere solo acqua distillata. Tarro viene assolto per mancanza di prove, mentre il suo assistente Antonio Battista viene condannato a sei anni di reclusione. [fonte: Wikipedia]
Dal 1990 diviene presidente della società italiana di immunoncologia clinico-pratica. Dal 1992 per vent'anni è presidente della Lega internazionale dei medici contro la vivisezione.
Dal 1995 al 1998 è membro del Comitato nazionale di bioetica. Dal 1996 è giornalista pubblicista iscritto all’albo dei giornalisti.
Giulio Tarro negli anni 2000
È professore di Microbiologia e di Immunologia applicata alla Nefrologia presso la scuola di specializzazione in Nefrologia Medica, fino al 2006.
Dal 2007 è professore aggiunto del Dipartimento di Biologia della Temple University.
In questi anni conduce progetti diagnostici e terapeutici durante le epidemie di colera, epatiti, AIDS, SARS, influenza aviaria e influenza suina.
Dal 2005 al 2013 è membro del Comitato Etico del Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata, a Rionero in Vulture.
In Campania è viene scelto dal Governatore Bassolino come presidente della Società consortile regionale, al Centro Campano Tecnologia e Ambiente dal 2004 fino al 2012.
Dal 2007 è presidente della Commissione sulle biotecnologie della virosfera alla World Academy of Biomedical Technologies dell'UNESCO.
Dal 2008 è presidente della Norman Academy, un'associazione no-profit della Florida che persegue lo scambio interculturale ed interreligioso tra i popoli.
Vive a Napoli e si occupa di antigeni tumorali e del loro impiego nella diagnosi e nell’immunoterapia.
Controversie riguardo la figura di Giulio Tarro
Sono numerose le controversie che vedono coinvolto Giulio Tarro. Ne elenchiamo qualcuna di seguito. [fonte: Wikipedia]
- Negli anni è stato più volte dichiarato che Tarro sia stato candidato al Premio Nobel; ad esempio l'evento è festeggiato dal Lions Clubs nel 2015. Tuttavia e di fatto le candidature prese in considerazione dalla Fondazione Nobel sono segrete: esse vengono pubblicate solo dopo cinquant’anni.
- Nel corso della sua carriera Giulio Tarro ha partecipato a numerose conferenze scientifiche: tra queste ce ne sono anche alcune note nel mondo scientifico per essere organizzate da aziende a scopo di lucro, che sono state oggetto di indagini e sanzioni internazionali.
- Giulio Tarro è contestato nell'ambiente scientifico per aver pubblicato articoli su riviste cosiddette predatory open access journal: si tratta di pubblicazioni che non hanno un controllo editoriale e guadagnano dalle pubblicazioni dei ricercatori.
- Nel 1999 Tarro sostiene una falsa cura nota come biocorrezione di Vitali Vassiliev: insieme a lui pubblica un articolo; si tratta di una cura senza fondamento scientifico, dai costi altissimi, che promette di guarire da diverse malattie, che sembra essere praticata in alcune cliniche soprattutto in Israele.
- Sul suo curriculum, Tarro aggiunge di essere membro del Senato Accademico dell’Università Costantiniana di Providence dal 1990, e dell’Università Pro Deo di New York dal 1994, nonché accademico onorario dell’Università Sancti Cyrilli di Malta dal 2001 e rettore onorario dal 2003 dell’Università Ruggero II dello Stato della Florida; la giornalista Sylvie Coyaud sostiene però che si tratti di false università, che vendono diplomi e onorificenze, che infatti non compaiono nel database pubblico degli istituti autorizzati a operare negli Stati Uniti.
- Della laurea honoris causa in Medicina ottenuta alla Università Pro Deo di Albany nel 1989, che Tarro ha nel suo curriculum, non si trova evidenza.
- Il professore avrebbe scoperto la TLP (Tumor Liberated Protein), una proteina che attraverso la vaccinazione avrebbe stimolato e potenziato la risposta immunitaria dei malati di tumore. Le ricerche sulla TLP vengono attualmente finanziate dalla della Fondazione Teresa e Luigi De Beaumont Bonelli, di cui Tarro è presidente a vita, ma le uniche pubblicazioni a riguardo sembrano provenire da riviste di tipo predatory.
- Negli anni 2010 è spesso presentato come "il miglior virologo del mondo" o come "il migliore virologo dell’anno", persino snobbato in Italia a fronte dei riconoscimenti internazionali, principalmente a seguito di un premio come "miglior virologo dell'anno" ricevuto nel 2018 dalla International Association of Top Professionals (IAOTP, Associazione Internazionale dei Migliori Professionisti). In ambito scientifico questi premi sono però noti come predatory prize, in quanto vengono solitamente assegnati a seguito di e-mail o telefonate promozionali che spingono a pagare per ottenere queste targhe commemorative o premi.
- È critico nei confronti dell’obbligo vaccinale in Italia. Nel suo libro "10 cose da sapere sui vaccini" Tarro dedica un capitolo in difesa di Roberto Gava, medico radiato nel 2017 dall'Ordine dei medici.
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Biografieonline non ha contatti diretti con Giulio Tarro. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Giulio Tarro.
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