Amélie Nothomb
Biografia • Pagine di esperienza
Amélie Nothomb nasce ad Etterbeek, in Belgio, il 9 luglio 1966. Il suo vero nome è Fabienne Claire Nothomb: quando ha scelto di adottare un nome d'arte ha scelto anche una data ed un luogo di nascita differenti da quelli effettivi, affermando di essere nata nella città di Kōbe, in Giappone, il 13 agosto 1967. È la terza figlia dell'ex ambasciatore del Belgio a Roma e la nipote del politico Charles-Ferdinand Nothomb. Proviene da un'illustre famiglia di Bruxelles che permise l'annessione del Lussemburgo al reame del Belgio. Bambina estremamente intelligente e precoce - dice di ricordarsi di tutto di sé e degli aneddoti della sua infanzia a partire dall'età di due anni - a soli tre parla correntemente il giapponese, lingua del paese che per lei incarna tutta la bellezza del mondo.
Il lavoro di suo padre in Cina, in Bangladesh, Birmania e Laos, le ha imposto un'infanzia e un'adolescenza itineranti attraverso tutto l'Estremo Oriente con l'eccezione di tre soli anni interamente trascorsi a New York, dove la scrittrice ha avuto la sua "iniziazione" alla cultura, alla letteratura e alla vita. La miseria inimmaginabile di alcuni di questi luoghi, (in particolare il Bangladesh) l'ha profondamente segnata: rifiutandosi di vedere tanta abominazione la piccola Amélie leggeva interminabilmente i classici francesi della biblioteca paterna, soprattutto Diderot, Proust, Stendhal, Flaubert e Radiguet.
Amélie e sua sorella Juliette, legate da un rapporto tanto stretto quanto "malato" e terrorizzate dall'idea di essere separate, decidono di non crescere: questa ossessione le ha spinte fino all'anoressia. Contrariamente a Juliette, la Nothomb è riuscita a vincere questa malattia, con il sentimento però di aver tradito in parte la sua infanzia.
All'età di 17 anni, approdata per la prima volta in Europa, nel Belgio delle sue origini, si è iscritta al corso di Laurea in Filologia Romanza alla Université Libre di Bruxelles. In molte interviste la scrittrice indica questo periodo della sua vita come il più doloroso e difficile ma allo stesso tempo quello che l'ha condotta verso la scrittura.
Una volta giunta in Europa, il Paese dei suoi sogni, delle sue tante letture, delle sue origini, Amélie ha dovuto scontrarsi con l'indifferenza delle persone, con un modo di vivere e di pensare a cui non era abituata.
Laureatasi nel 1988 decide di tornare in Giappone (perché le aveva donato "l'amour de la beauté", come afferma lei stessa in quasi tutte le interviste). Lì si fidanza con un "délicieux jeune homme japonais", batte il record mondiale di discesa del Monte Fuji e infine entra per uno stage come interprete in una grande impresa giapponese, dove svolgerà pressoché tutte le funzioni professionali eccetto quella di traduttrice, fino a quella di custode delle toilettes. Questa terribile esperienza è divenuta anni dopo oggetto del suo romanzo "Stupeurs et tremblements", vincitore del Grand prix du roman de l'Académie Française nel 1999.
Due anni più tardi, delusa dal mondo professionale giapponese e dalla sua chiusura nei confronti delle donne (in particolare quelle occidentali), è tornata a Bruxelles e nel 1992 ha pubblicato il suo primo romanzo, "Hygiène de l'assassin" (Igiene dell'assassino), per la casa editrice Albin Michel.
Questo libro, rivelazione dell'anno, conobbe un successo immediato tra il pubblico. La critica letteraria francese, non credendo che una ragazza di 24 anni potesse scrivere un romanzo tanto brillante, lo attribuì invece ad un famoso scrittore che avrebbe utilizzato uno pseudonimo letterario.
Dal suo esordio ogni autunno, con una regolarità quasi strabiliante, Amélie Nothomb pubblica un libro e riceve un successo crescente presso il pubblico.
Opere di Amélie Nothomb
- Igiene dell'assassino,(Hygiène de l'assassin, romanzo, 1992)
- Sabotaggio d'amore (Le Sabotage amoureux, romanzo, 1993)
- Légende un peu chinoise, racconto, 1993
- Les Combustibles, teatro, 1994
- Le catilinarie (Les Catilinaires, romanzo, 1995)
- Péplum, romanzo, 1996
- Attentato (Attentat, romanzo, 1997)
- Mercurio (Mercure, romanzo, 1998)
- Stupore e tremori (Stupeur et tremblements, romanzo, 1999, Grand Prix du roman de l'Académie)
- Le Mystère par excellence, novella, 1999
- Metafisica dei tubi (Métaphysique des tubes, romanzo, 2000)
- Brillant comme une casserole, racconti, 2000
- Cosmetica del nemico (Cosmétique de l'ennemi, romanzo, 2001)
- Aspirine, novella, 2001
- Sans nom, novella, 2001
- Dizionario dei nomi propri (Robert des noms propres, romanzo, 2002)
- Antichrista (Antéchrista, romanzo, 2003)
- L'Entrée du Christ à Bruxelles, novella, 2004
- Biografia della fame (Biographie de la faim, romanzo, 2004)
- Acido solforico (Acide sulfurique, romanzo, 2005)
- Diario di rondine (Journal d'Hirondelle, romanzo, 2006)
- Né di Eva né di Adamo (Ni d'Ève ni d'Adam, romanzo, 2008)
- Causa di forza maggiore (Le Fait du prince, 2008)
- Il viaggio d'inverno (Le Voyage d'Hiver, 2009)
- Una forma di vita (Une Forme de vie, 2010)
- Uccidere il padre (Tuer le père, 2011)
- Barbablù (Barbe bleue, 2012)
- La nostalgia felice (2013)
- Pétronille (2014)
- Il delitto del conte Neville (2015)
- Riccardin dal ciuffo ( 2016)
- Colpisci il tuo cuore (2017)
- I nomi epiceni (2018)
- Sete (2019)
- Gli aerostati (2020)
- Primo sangue (2021)
- Il libro delle sorelle (2022)
- Psicopompo (2023)
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Biografieonline non ha contatti diretti con Amélie Nothomb. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Amélie Nothomb.
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