Ottavia Piccolo
Biografia • La classe e l'eclettismo
È una delle attrici più raffinate ed eleganti del mondo teatrale e cinematografico nazionale. Ottavia Piccolo aveva solo undici anni quando calcò per la prima volta le scene, tenuta per mano da Luigi Squarzina. Accanto alla Proclemer (nel ruolo dell'istitutrice) interpretò la parte di Helen, la ragazzina cieca e sordomuta di "Anna dei miracoli", la commedia di William Gibson. Quel debutto non rappresentò solo la prova eccellente di una bambina prodigio, ma segnò l'inizio della sua lunga e prestigiosa carriera di attrice.
Nata a Bolzano il 9 ottobre 1949, ancora giovanissima approfondisce la sua formazione artistica comparendo in televisione in "Le notti bianche" di Dostoevskij e, contemporaneamente, esordisce sul grande schermo ne "Il gattopardo", il celebre film di Luchino Visconti (1963). In seguito, dopo varie esperienze teatrali sempre con Visconti, recita a teatro sotto la guida di maestri come Giorgio Strehler ("Le baruffe chiozzotte", "Re Lear") e Luca Ronconi (un memorabile "Orlando Furioso" successivamente adattato per il grande schermo nel 1974).
Il cinema rimane comunque al centro dei suoi interessi e infatti la vediamo protagonista di qualche pellicola dell'epoca, come "Madamigella di Maupin" e "Metello", entrambi con la regia di Mauro Bolognini (per "Metello" verrà anche incoronata con la Palma d'Oro come migliore attrice al Festival di Cannes del 1970) o in quel classico che è "Serafino" di Pietro Germi (al fianco di un Adriano Celentano d'annata, siamo nel 1968).
A questo punto, dopo aver dato prova di saper indossare i panni di qualunque personaggio (passare dalla dimensione aristocratica del "Gattopardo" a quella contadina di "Serafino" non è cosa da tutti), la carriera di Ottavia Piccolo diventa internazionale, ma è soprattutto il cinema francese che adotta con benevolenza la nostra attrice, utilizzandola nei ruoli più disparati. Compare ne "L'evaso" di Pierre Granier-Deferre (tratto dal romanzo di Simenon "La vedova Couderc"), al fianco di Simone Signoret e Alain Delon e nel difficile ruolo di una prosituta che si concede ad un uomo d'affari integerrimo in "Mado" di Claude Sautet.
Nel 1974 sposa il giornalista Claudio Rossoni da cui avrà il figlio Nicola, nato nel 1975. Successivamente Ottavia Piccolo si dedica soprattutto al teatro attraverso impegnative rappresentazioni di autori immortali come Shakespeare, Pirandello, Alfieri e Hoffmansthal, mentre sul piccolo schermo prende parte a numerosi sceneggiati televisivi (incarna ad esempio un'indimenticabile Augusta nella riduzione de "La coscienza di Zeno", realizzata da Sandro Bolchi nel 1988).
Dopo dieci anni di assenza torna al cinema per interpretare la dolce Adelina che invecchia al fianco dei parenti ne "La famiglia" (Ettore Scola, 1987) e subito dopo, accanto ad Alessandro Haber, soffre per la sparizione di un figlio pasticcione e turbolento ("Da grande", Franco Amurri, 1987).
Negli anni '90 è particolarmente attiva in televisione. In Italia compare nella fortunata serie di telefilm "Chiara e gli altri " (Andrea Barzini, 1989 e Gianfrancesco Lazotti, 1991) fino a "Donna" (Gianfranco Giagni, 1995). Anche in Francia continua a mantenere una grande popolarità televisiva, mentre al cinema figura più volte nei film diretti da Felice Farina ("Condominio", 1991 e "Bidoni", 1994).
Ottavia Piccolo è anche bravissima doppiatrice: sua, ad esempio, è la voce della principessa Leila nella prima trilogia di "Guerre stellari", di George Lucas.
Frasi di Ottavia Piccolo
Foto e immagini di Ottavia Piccolo
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Ottavia Piccolo. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Ottavia Piccolo.
ricordando tempi passati,con il piccolo Nicola, a Milano. con afetto i miei saluti.
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