Sabino Cassese
Biografia
Sabino Cassese nasce ad Atripalda, in provincia di Avellino, il 20 ottobre 1935. È salito alla ribalta dei riflettori mediatici quando il suo nome è stato incluso nelle liste di potenziali candidati al Quirinale nel 2022. Sabino Cassese è anche volto noto agli appassionati di talk show di approfondimento politico e attualità, nonché uno stimato ex giudice della Corte Costituzionale. Scopriamo di più sul profilo professionale del giurista e professore Sabino Cassese.
Gli esordi di un giurista promettente
Il padre Leopoldo Cassese è uno stimato storico; è anche grazie a un ambiente familiare favorevole che Sabino riesce a sviluppare il proprio talento per lo studio. Dal 1952 al 1956 studia presso il Collegio Medico Giuridico, che oggi è noto come scuola di Sant'Anna, istituto universitario di Pisa dove vengono ammessi solo studenti molto promettenti.
Dopo la laurea ottenuta con il massimo dei voti, inizia a mettere a frutto le conoscenze acquisite all'Ente Nazionale Idrocarburi, guidato da Enrico Mattei; vi rimane fino all'anno accademico 1961/62. Cassese viene poi chiamato dal Dipartimento di Economia dell'Università di Ancona, accettando l'incarico di docente e arrivando in seguito anche a svolgere il ruolo di preside della facoltà.
Mentre svolge consulenze durante il governo di Antonio Giolitti, insegna anche alla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione di Roma, dal 1975 al 1983.
In seguito approda all'ateneo capitolino La Sapienza: qui Sabino Cassese insegna diritto pubblico dell'economia e amministrativo.
Sabino Cassese: l'attività di ricerca e l'insegnamento
Nel corso della sua carriera universitaria Cassese riesce a stringere rapporti internazionali e ampliare le proprie vedute, grazie alla possibilità di viaggiare il mondo e visitare istituti prestigiosi come visiting scholar della Stanford Law School, dell'Università di Berkeley e a quella di Oxford.
Lavora anche in veste di professore associato all'Università di Nantes e presso la Hauser Global Law School della New York University.
Impegnato in numerose attività come ricercatore per un lungo periodo, acquisisce anche competenze da conferenziere, realizzando apprezzati interventi presso convegni italiani e internazionali.
Grazie alla sua riconosciuta esperienza in campo di diritto, Sabino Cassese viene chiamato a fare parte di diverse commissioni ministeriali e studi specifici.
Attraverso la collaborazione con il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) si occupa di un progetto di lunga durata a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, finalizzato a ottimizzare il funzionamento della pubblica amministrazione. Negli stessi anni inizia a essere coinvolto in vari consigli di amministrazione di enti privati o società partecipate, come Autostrade SpA, Olivetti, Assicurazioni Generali e Lottomatica.
Il ruolo pubblico
Il riconoscimento del ruolo pubblico fondamentale e della sua conoscenza della macchina dello Stato arriva nell'aprile del 1993, quando l'allora Presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi lo nomina Ministro per la funzione pubblica; Cassese detiene la carica fino alla vittoria elettorale di Silvio Berlusconi dell'anno successivo.
Rientra poi in svariate commissioni d'indagine e di riforma; in tal senso diventa anche un membro importante del Consiglio Superiore di Statistica.
Sabino Cassese: dalla Corte Costituzionale alla corsa per il Quirinale
Nel 2000 viene nominato Presidente del Banco di Sicilia, un incarico che svolge parallelamente agli impegni presso l'Università La Sapienza. Si trova a dover lasciare entrambe le attività nel momento in cui viene nominato giudice della Corte Costituzionale dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Sabino Cassese giura il 9 novembre 2005, rimanendo in carica per nove anni.
Torna poi a svolgere attività di consulenza come privato cittadino; nel biennio 2015-2017 viene nominato Presidente della Scuola dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
In seguito si distingue per due posizioni che lo rendono noto alla l'opinione pubblica:
- Nel 2016 si schiera a favore del referendum confermativo della riforma costituzionale proposta da Matteo Renzi, elencando le ragioni per cui il ruolo del Senato nel corso dei decenni si è depotenziato con la crescente importanza di altri organi.
- Quattro anni più tardi, nel 2020, esprime molte perplessità sul ricorso, da lui giudicato troppo frequente, ai DPCM del premier in carica Giuseppe Conte durante la pandemia.
Nonostante si sia iniziato a parlare di Sabino Cassese come di un possibile candidato del Partito Democratico alla presidenza della Repubblica già nel 2013, il suo nome rientra in corsa in modo trasversale nelle elezioni presidenziali al termine del primo mandato di Sergio Mattarella.
Proposto da Italia Viva, supportato dal Partito Democratico e persino da Fratelli d'Italia, non riesce comunque a diventare Presidente della Repubblica per il veto di Giuseppe Conte che guida il MoVimento 5 Stelle, ma soprattutto per considerazioni dovute all'età.
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