Santo Versace
Biografia
Santo Versace nasce il 2 gennaio del 1945 a Reggio Calabria, figlio di una sarta e di un commerciante di carbone vegetale (a quell'epoca, l'unica fonte di energia in Calabria) al dettaglio e all'ingrosso. È fratello maggiore di Gianni e Donatella Versace. Appassionato di basket, gioca a pallacanestro nella Viola Reggio Calabria.
Mentre si dedica alla politica all'interno del Partito Socialista Italiano, frequenta l'Università di Messina, dove nel 1968 (anno in cui è vicesegretario della federazione socialista di Reggio) si laurea in Economia e Commercio; poco dopo comincia a lavorare nella filiale della sua città della Banca di Credito Italiano: un'esperienza che, però, dura solo sei mesi.
Chiamato a svolgere il servizio militare, presenta la domanda per diventare ufficiale e viene nominato ufficiale di cavalleria.
Le prime esperienze come lavoratore autonomo
Smessa la divisa, lavora come insegnante di geografia economica alle scuole superiori per poi aprire uno studio di commercialista. Nel frattempo, aiuta negli affari il fratello Gianni (che intanto ha aperto a Reggio una boutique, a fianco alla sartoria della madre), gestendo i suoi primi contratti: è lui che gli permette di creare la collezione Florentine Flowers.
Nel centro della moda italiana
Nel 1976 si trasferisce a Milano, dove già si trova suo fratello, e continua a lavorare con lui: di lì a poco viene aperta ufficialmente la società Gianni Versace Spa, di cui Santo è presidente. Nel luglio del 1997 Santo deve affrontare il lutto della morte di Gianni, assassinato negli Stati Uniti.
Nel 1998 diventa azionista della Viola Reggio Calabria, e nello stesso periodo è anche presidente della Camera Nazionale della Moda Italia: abbandona tale incarico nell'ottobre del 1999.
Gli anni 2000
Nel 2006 viene nominato consigliere straordinario di Agazio Loriero, governatore della Calabria del centrosinistra, ma il progetto si conclude poco dopo. Nel 2008, in occasione delle elezioni politiche nazionali, viene candidato in Calabria per la lista del Popolo della Libertà (chiamato direttamente da Silvio Berlusconi), risultando eletto alla Camera dei Deputati.
Il 21 maggio Santo Versace diventa componente della X Commissione (Attività Produttive, Commercio e Turismo). Presenta come primo firmatario numerose proposte di legge: tra queste, una relativa alle "modifiche del Titolo V della parte seconda della Costituzione, nonché agli Statuti speciali della Regione siciliana e delle regioni Sardegna e Friuli Venezia Giulia, in materia di soppressione delle province" e una sulle "disposizioni in materia di ineleggibilità e di incompatibilità dei magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari".
Chiede, inoltre, l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta relativa all'affondamento di navi con carichi di rifiuti radioattivi o tossici nei pressi delle coste italiane. A marzo del 2010 annuncia la delega al governo per la separazione delle carriere dei magistrati, e presenta proposte di legge riguardanti anche la permanenza nella stessa sede giudiziaria, l'obbligo di residenza nella sede del proprio ufficio e la responsabilità civile dei magistrati, oltre alla disciplina dei loro incarichi extragiudiziari.
Poche settimane dopo, dà il nome alla cosiddetta Legge Reguzzoni - Versace - Calearo (insieme con il deputato Massimo Calearo del Partito Democratico e Marco Reguzzoni della Lega Nord), relativa alle "disposizioni concernenti la commercializzazione di prodotti tessili, della pelletteria e della calzatura": si tratta di un provvedimento che intende tutelare nei settori dell'arredamento, dell'abbigliamento e del tessile il Made in Italy, e che riguarda in tutto undici settori merceologici e un milione di lavoratori, attraverso il quale vengono introdotte l'etichettatura e la tracciabilità obbligatorie per i prodotti della pelletteria, della calzatura e del settore tessile.
Gli anni 2010
Il 26 luglio del 2011 Santo Versace esprime il voto contrario - nel corso dell'iter di approvazione del disegno di legge che intende introdurre nel codice penale italiano l'aggravante di omofobia - alla pregiudiziale di costituzionalità presentata da Rocco Buttiglione e sostenuta dal Pdl.
Nel settembre del 2011 decide di lasciare il partito, e dopo avere scritto una lettera indirizzata a Fabrizio Cicchitto (capogruppo del Pdl alla Camera) e a Gianfranco Fini (presidente della Camera) entra a far parte del Gruppo Misto; pochi giorni dopo lascia la X Commissione per entrare a far parte della VI Commissione (Finanze) e rivela l'intenzione di negare la fiducia al governo, in pratica collocandosi all'opposizione. L'8 novembre di quell'anno, infatti, è tra i deputati della maggioranza che, volendo portare alla crisi il governo Berlusconi, non votano il Rendiconto Generale dello Stato 2010, allo scopo di indurre le dimissioni del Presidente del Consiglio. Pochi giorni più tardi Versace annuncia la sua adesione ad Alleanza per l'Italia nel corso della votazione della Legge di Stabilità.
A maggio del 2012 presenta una proposta di legge relativa al limite del numero di mandati parlamentari dei deputati, e pochi mesi dopo lascia Alleanza per l'Italia; l'anno successivo manifesta la propria disponibilità a Mario Monti per una eventuale candidatura alle elezioni politiche con Scelta Civica, ma il progetto non va in porto.
Il 9 marzo del 2014 viene eletto presidente dell'Assemblea Nazionale di Fare per Fermare il Declino. Nel dicembre del 2014 si sposa con un'avvocatessa, Francesca De Stefano, mentre un mese più tardi entra nella direzione nazionale di Italia Unica, il partito di Corrado Passera che si presenta come alternativa alla sinistra ispirandosi a valori liberali e popolari.
Frasi di Santo Versace
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Biografieonline non ha contatti diretti con Santo Versace. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Santo Versace.
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