Isabel Allende
Biografia • Cuore di donna
Isabel Allende nasce il giorno 2 agosto del 1942 a Lima (Perù). La famiglia si trova in questo periodo a Lima, in Perù, per motivi di lavoro. La madre, Francisca Llona Barros, divorzia dal padre, Tomás Allende, quando la scrittrice ha solo tre anni: Isabel non conoscerà mai suo padre, che dopo la dissoluzione del matrimonio sparirà nel nulla. Sola, con tre figli e senza alcuna esperienza lavorativa, la madre si trasferisce a Santiago del Cile, ospitata nella casa del nonno (rievocata poi ne "La casa degli spiriti" in quella di Esteban Trueba). Grazie all'aiuto dello zio Salvador Allende e grazie alla sua influenza, non mancheranno a lei e ai suoi fratelli borse di studio, vestiti e svaghi.
Bambina vivace ed inquieta, durante l'infanzia trascorsa nella casa dei nonni impara a leggere e a nutrire la propria fantasia con letture prelevate dalla biblioteca del nonno, ma anche con libri che la scrittrice racconta di aver trovato in un baule ereditato dal padre, contenente raccolte di Jules Verne o Emilio Salgari. L'immaginazione della piccola si alimenta anche di romanzi rosa, ascoltati alla radio, in cucina assieme alle inservienti e soprattutto di racconti narrati dal nonno o dalla nonna, quest'ultima caratterizzata da una propensione particolare verso i misteri dello spiritismo.
Questi anni fantasiosi e meravigliosi si interrompono nel 1956, quando la madre si sposa con un altro diplomatico. Data anche la natura particolare di quella professione, il diplomatico appunto, la coppia comincia a viaggiare e ad effettuare permanenze in vari paesi. Le esperienze in Bolivia, in Europa ed in Libano sveleranno alla piccola sognatrice un mondo diverso da quello in cui è cresciuta. Isabel Allende vivrà sulla propria pelle le prime esperienze della discriminazione sessuale. Anche se le letture cambiano: legge libri di filosofia, conosce Freud e le tragedie di Shakespeare. Frugando nella camera del patrigno, trova un "libro proibito" che resterà tra le sue maggiori influenze letterarie: nascosta in un armadio legge "Le mille e una notte".
All'età di 15 anni, desiderosa di indipendenza, ritorna a Santiago ed a 17 anni inizia a lavorare come segretaria presso il "Dipartimento dell'informazione", un ufficio della FAO. A 19 anni sposa con Miguel Frías (1962), con cui avrà due figli: Nicholás e Paula.
In questo periodo accede al mondo del giornalismo che insieme all'esperienza teatrale sarà il suo migliore elemento formativo. Prima entra nel campo della televisione, conducendo un programma di quindici minuti sulla tragedia della fame nel mondo; poi scrive per la rivista femminile Paula (1967-1974) e la rivista per bambini Mampato (1969-1974). In ambito televisivo s'impegna nella Channel 7 dal 1970 al 1974. Isabel Allende conquista la fama negli anni Sessanta, grazie alla rubrica "Los impertinentes" che la sua amica Delia Vergara le riserva all'interno della rivista Paula. Da allora la scrittrice non ha mai smesso di decantare il giornalismo come grande scuola di scrittura e di umiltà.
L'11 settembre 1973 il colpo di stato militare guidato dal Generale Augusto Pinochet termina un'altra fase della vita della Allende. L'evoluzione dei fatti la costringe ad inserirsi per la prima volta attivamente nella vita politica del suo paese: la scrittrice s'impegna a favore dei perseguitati dal regime trovando loro asilo politico, nascondigli sicuri e facendo filtrare notizie del paese. Il regime dittatoriale le permette di collaborare ancora con le televisioni nazionali, ma ben presto decide di abbandonare il lavoro, perché si rende conto che il governo militare la sta usando. Decide allora di emigrare e, seguita in breve dal marito e dai figli, si ferma per tredici anni in Venezuela, dove scrive su vari quotidiani.
Di fatto autoesiliatasi, comincia a scrivere per sfogare la propria rabbia e sofferenza. Nasce così il primo romanzo, rifiutato da tutte le case editrici latino-americane per il fatto di essere firmato da un nome non soltanto sconosciuto, ma addirittura femminile. Nell'autunno del 1982 "La casa degli spiriti", una cronaca familiare sullo sfondo del mutamento politico ed economico nell'America latina, viene pubblicato a Barcellona da Plaza y Janés. Il successo divampa inizialmente in Europa e da lì passa negli Stati Uniti: le numerose traduzioni in varie lingue fanno conoscere la scrittrice in moltissime parti del mondo. Da quel momento in poi, inanellerà un successo dopo l'altro, a partire da "D'amore e ombra" fino a "Paula", passando per "Eva Luna".
A 45 anni Isabel Allende divorzia dal marito e nel 1988 si sposa in seconde nozze con William Gordon che conosce durante un viaggio a San José, negli Stati Uniti. La storia della vita del nuovo compagno della scrittrice ispira un nuovo romanzo che viene pubblicato nel 1991 col titolo "Il piano infinito".
Molti critici hanno definito l'opera di Isabel Allende come un collage di idee e situazioni tratte dai suoi colleghi più famosi. Ma una delle critiche più persistenti è quella del paragone costante con Gabriel García Márquez e, in effetti, una certa influenza dello scrittore colombiano risulta essere innegabile, dal momento che viene tutt'ora considerato un punto di riferimento per le nuove generazioni di scrittori iberoamericani.
Non si può comunque tralasciare di citare il fatto che il libro-confessione "Paula" è il resoconto della tragedia che ha colpito l'Allende. Paula, infatti, non è altri che la figlia della scrittrice, morta il 6 dicembre del 1992 di una malattia rara e incurabile dopo aver passato un lungo periodo in stato comatoso.
Bibliografia di Isabel Allende
- La casa degli spiriti (1982)
- D'amore e ombra (1984)
- Eva Luna (1985)
- Eva Luna racconta (1989)
- Il piano infinito (1991)
- Paula (1994)
- Afrodita (1997)
- La figlia della fortuna (1999)
- Ritratto in seppia (2001)
- La città delle bestie (2002)
- Il mio paese inventato (2003)
- Il regno del drago d'oro (2003)
- La foresta dei pigmei (2004)
- Zorro. L'inizio della leggenda (2005)
- Inés dell'anima mia (2006)
- La somma dei giorni (2008)
- L'isola sotto il mare (2009)
- Il quaderno di Maya (2011)
- Le avventure di Aquila e Giaguaro (trilogia, 2012: La città delle bestie; Il regno del drago d'oro; La foresta dei pigmei)
- Amore (Amor), 2013
- Il gioco di Ripper (El juego de Ripper), 2013
- L'amante giapponese (El amante japonés), 2015
Frasi di Isabel Allende
Foto e immagini di Isabel Allende
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Isabel Allende. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Isabel Allende.
Il mio paese inventato
Buongiorno Isabel, ho letto con attenzione questo libro, e mi è venuta una gran voglia di visitare il tuo paese di cui hai nostalgia.
No so se tu hai visitato l'Italia, anch'esso un paese di contraddizioni e d meraviglie mi piacerebbe sapere cosa ne pensi, un abbraccio e grazie per i tuoi racconti che nascono dal cuore.
Paola
Buongiorno, volevo solo ringraziarla per i bei libri che scrive. L'ultimo, "Donne dell'anima mia" mi ha fatto riflettere, soprattutto su ciò che noi possiamo fare per migliorare il mondo e soprattutto su ciò che possiamo fare attraverso i figli. Ho due ragazzi, uno di 13 e una di 10 anni e ogni giorno ricordo loro di studiare e di leggere tanto per essere uomini liberi. Cercare sempre di non essere indifferenti ai problemi legati al razzismo in generale. Spero che un domani combattano per un mondo migliore, e che siano sempre dalla parte del più debole. Parlo molto di lei e dei suoi libri, sperando che un domani siano attori attivi nel cambiamento e non passivi. Grazie di tutto per la bellezza dei suoi libri che mi da la speranza di un mondo migliore.
Grazie
Rossana Ara.
Italia (Sardegna)
Ti adoro. Mi sei amica, mi insegni, mi fai sognare, vivere, immaginare, divertire ed imparare. Gran donna che sai rendere le donne grandi. Ti abbraccio stretta. Un bacio.
Aurora B.
ciao,popsso sapere qualcosa di più del libro: il quaderno di maya e favoloso
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