Luca Marinelli
Biografia
Luca Marinelli nasce il 22 ottobre 1984 a Roma. È un attore italiano stimato dalla critica, amato dal pubblico e apprezzato anche a livello internazionale. Nonostante la giovane età, l'attore romano ha inanellato una serie di successi notevoli, come il ruolo dello Zingaro nel film Lo chiamavano Jeeg Robot (2015), il ruolo di protagonista in Martin Eden (2019, Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile) e il suggestivo ruolo di Diabolik, nel film del 2021 dei Manetti Bros. Scopriamo di più sul percorso artistico e personale in questa biografia di Luca Marinelli.
Luca Marinelli: esordi di carriera
Il contesto familiare è particolarmente favorevole ad accogliere in maniera positiva le inclinazioni artistiche del piccolo Luca: il padre infatti è il doppiatore Eugenio Marinelli, noto per aver prestato la voce a Poirot nell'omonimo adattamento televisivo del personaggio di Agatha Christie.
La famiglia incoraggia Luca a seguire il corso di sceneggiatura e recitazione tenuto da Guillermo Glanc, che il futuro attore frequenta con profitto nel 2003. L'anno successivo termina gli studi superiori ottenendo il diploma presso il liceo classico Cornelio Tacito della sua città natale.
Dopo due anni di vari lavori per sostenersi, nel 2006 riesce ad essere ammesso all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica, istituto para-universitario dedicato a quanti vogliono iniziare percorsi di alta formazione in ambito artistico. Dopo tre anni consegue il diploma accademico. Nel 2010, a solo qualche mese dal successo nel percorso di formazione, arriva la notorietà.
La fama improvvisa si deve alla sua partecipazione al film La solitudine dei numeri primi (tratto dall'omonimo libro di Paolo Giordano), dove interpreta il ruolo di Mattia, recitando assieme all'affermata attrice Alba Rohrwacher.
Gli anni 2010
Al primo successo di pubblico segue, tre anni più tardi, una vera e propria acclamazione da parte della critica, che nel 2013 lo candida al David di Donatello, al Nastro d'argento e al Globo d'oro. I pareri così positivi degli addetti al settore si devono alla performance di Luca Marinelli come attore protagonista nel film Tutti i santi giorni, diretto nel 2012 da Paolo Virzì.
Nello stesso anno viene scelto per portare avanti la bandiera italiana al Festival di Berlino: qui Luca viene inserito nella categoria Shooting Stars, riservata agli attori emergenti.
Nel 2013 partecipa anche al pluripremiato film di Paolo Sorrentino La grande bellezza.
Luca Marinelli: l'acclamazione della critica italiana e internazionale
Due anni dopo la consacrazione da parte della critica europea, viene scelto per interpretare il ruolo del protagonista dell'ultimo film diretto da Claudio Caligari, Non essere cattivo; il ruolo di Cesare, centrale in una pellicola che raccoglie enormi consensi, conferma la caratura attoriale di Luca Marinelli, il quale con questa interpretazione arriva ad aggiudicarsi il premio Pasinetti, come miglior attore presso la 70esima Mostra del Cinema di Venezia; arriva inoltre una seconda candidatura ai David di Donatello.
Il 2015 si rivela un anno decisamente fortunato per Luca Marinelli, destinato a diventare un volto noto al grande pubblico con la pellicola Lo chiamavano Jeeg Robot, per la regia di Gabriele Mainetti. Nel ruolo dello Zingaro, che diventa famoso anche grazie ai molti meme che vengono ricavati proprio con la faccia di Marinelli, l'attore arriva a vincere il primo David di Donatello come Miglior attore non protagonista; riceve anche un Nastro d'argento e un Ciak d'oro.
Due anni più tardi viene scelto per interpretare il cantautore Fabrizio de André nella miniserie tv celebrativa a lui dedicata. Nello stesso anno prende parte alla produzione della serie Trust, trasmessa sul canale televisivo Fox e distribuita in Italia su Sky Atlantic. Qui recita nei panni di Primo, killer spietato che lavora per la N'drangheta e si ritrova a giocare un ruolo fondamentale nel rapimento di John Paul Getty III, imprenditore statunitense di origini irlandesi e imparentato con il magnate del petrolio Jean Paul Getty.
Dopo "Ricordi?" (2018, di Valerio Mieli, con Linda Caridi), nel 2019 Luca riveste i panni di Martin Eden nel film omonimo Martin Eden, che si ispira liberamente al libro di Jack London scritto all'inizio del XX secolo. La sua interpretazione convince tutti, compresa la critica, che lo premia con la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile durante il Festival del Cinema di Venezia.
Il prestigio di questo attore si fa sempre più internazionale, tanto che nel 2020 recita assieme a Charlize Theron e a un cast globale nel film The Old Guard.
Gli anni 2020
L'anno seguente (2021) è nell'attesissimo film Diabolik, diretto da Manetti Bros. - adattamento cinematografico dell'omonimo fumetto creato da Angela Giussani e Luciana Giussani. Al suo fianco, nel ruolo di Eva Kant, c'è Miriam Leone; l'ispettore Ginko è interpretato da Valerio Mastandrea.
Nel 2022 interpreta la parte di Pietro Guasti, uno dei due protagonisti del film "Le otto montagne" di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, tratto dall'omonimo romanzo di Paolo Cognetti.
Nel 2024 è protagonista di "M. Il figlio del secolo", serie tv di Sky (tratta dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati) in cui veste i panni di Benito Mussolini e che racconta dell'ascesa del Duce e della sua capacità di sedurre le masse.
Luca Marinelli: vita privata
Luca Marinelli è legato sentimentalmente alla collega Alissa Jung, conosciuta nel 2012 sul set della serie Maria di Nazareth, produzione nella quale i due attori hanno interpretato rispettivamente Giuseppe e Maria. La coppia ha scelto di consolidare il proprio legame convolando a nozze in una cerimonia romantica.
Frasi di Luca Marinelli
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